Glossario
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LIPI
(San.) - Letteralmente significa "scrivere". È l'attività svolta dai "Lipika".
LIPIKA
(San.) - Esseri divini, i Registratori celesti, gli "Scriba", coloro che imprimono nella Luce Astrale ogni parola detta ed ogni azione fatta dall'uomo mentre è su questa terra. Essi sono, come insegna l'Occultismo, gli agenti di KARMA - la Legge retributiva. Sono gli amanuensi dell'Ideazione Eterna, o Pensiero Divino, quelli che proiettano nell'oggettività il piano ideale dell'Universo sul quale i Costruttori ricostruiscono il Cosmo dopo ogni Pralaya. Sono simili ai Sette Angeli della Presenza dei cristiani, hanno mente universale passiva e mantengono aggiornati gli Annali Eterni. Sono gli Archivisti, o Annalisti, che imprimono sulle tavolette della Luce Astrale (la grande galleria di quadri dell'eternità) ogni pensiero ed ogni azione dell'uomo. Essi hanno scritto tutto ciò che è stato e sono quindi collegati con il Karma, per realizzare ciò che è. E la registrazione di ciò che è, mediante la Grande Legge di Retribuzione, determina ciò che sarà. Li troviamo anche nella religione egizia come i Quaranta Assessori che nell'Amenti accusano l'anima del morto davanti ad Osiride. E sempre fra gli indù, Chitragupta, che legge il resoconto della vita di ogni anima sul suo registro, è un'altra forma dei Lipika. Ela funzione si può riscontrare anche in Osiride, Minosse ed altri dei inferi. I Lipika non sono collegati con la Morte, ma con la Vita Eterna, con il destino di ogni uomo, e cominciano ad esercitare la loro azione già sul bambino appena nato. Si creda o non si creda !
LIR
(Sca.) - Ed anche Ler, per i Celti insulari era una divinità marina.
LIRA
(Gr.) - Strumento a corda degli antichi greci, la cui invenzione si faceva risalire ad Ermete, che l'avrebbe costruita usando lo scudo dorsale di una tartaruga, due corna di ariete ed i nervi dei buoi sottratti ad Apollo. Ha sette corde e veniva usato dai poeti per accompagnare i loro versi. In mano ad Apollo, Dio delle Muse, era il simbolo del canto e della poesia, ma è anche l'immagine della civiltà nascente poiché le prime leggi e le prime istituzioni furono espressi in versi. Ed il canto e la poesia furono i primi strumenti attraverso i quali i costumi selvatici delle prime età furono addolciti e resi più armonici.
LITHOI
(Occ.) - Gigantesche costruzioni in pietra, simili ai betili, ai grandi massi sospesi, alle pietre lavorate dell'isola di Pasqua. Tenendo nel giusto conto le incisioni che spesso si trovano su di essi, sembra ragionevole considerarli delle pietre magiche, o pietre opportunamente disposte per definire aree nelle quale si svolgevano riti magici. Talvolta sono disposti in modo da rappresentare una scrittura simbolica, oppure oscillanti per scopi di profezia.
LITTRÈ Emile
(Fr.) - Parigi 1801, 1881. Filosofo e filologo francese, studiò al Liceo Luigi il Grande lingue moderne e classiche, fra cui il Sanscrito. Di versatile ingegno, si interessò ai vari rami dello scibile. Prese parte attiva alle vicende politiche militando per gli ideali democratici e socialisti. Studiò i Classici e divenne Direttore del giornale "National", contribuendo con articoli di alto livello. Nel 1840 si volse alla filosofia, abbracciando la causa del positivismo come discepolo di Comte, di cui fu anche amico; nel 1852 si allontanò dalle idee del maestro, rompendo anche l'amicizia. Nel 1871 fu eletto deputato ed entrò a far parte dell'Accademia Francese. Scrisse il Grande Dizionario della Lingua Francese, Parole della Filosofia Positiva, Le Opere complete di Ippocrate, ed altre opere minori.
LITUO
(Etr.) - Parola etrusca il cui significato letterale è "uncinato". Presso i latini la parola lituus aveva più significati; principalmente indicava il bastone piegato ad uncino portato dagli auguri, con il quale dividevano in regioni il cielo quando facevano le loro profezie. Per gli Etruschi le regioni del cielo erano sedici, per i Romani erano quattro; il processo di divinazione era molto complesso.
LITURGIA
(Rel.) - Nel linguaggio religioso sta a designare il culto nella sua forma pubblica e regolata. Nella Grecia classica indicava un'opera o un servizio a favore della collettività imposto per legge ad un cittadino; ma nella religione dei misteri designò il servizio dovuto alla divinità. Gli Ebrei lo chiamavano sheret e abhodah, ed era attività specifica dei Leviti nel tempio. Nel cristianesimo indica la partecipazione dei cristiani all'unico e fondante atto di culto che è la vita e la morte di Gesù, come sacrificio ed offerta di sè per la salvezza di tutti. Anche nell'antichità, la liturgia era intesa come ordinamento tradizionalmente fissato delle manifestazioni del culto pubblico, ed anche il complesso delle cerimonie di un culto. Pesanti erano le liturgie dell'antico Egitto, e forti erano le liturgie dei Romani. La liturgia consiste di azioni, gesti e parole che costituiscono forma fissa di espressione per la religiosità collettiva. Talvolta la liturgia assume la forma di una rappresentazione drammatica. Alla base della liturgia vi è una grande componente magica, che si può rilevare sia dai gesti che dalle parole.
LIZERAY
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Trinità Cristiana Svelata".
LLASAR LAES GYFNEWID
(Sca.) - Nella mitologia scandinava è il primo possessore del paiolo della rigenerazione.