Glossario

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LINCO

 
(Gr.) - Re di Scitia, si dimostrò ingrato a Trittolemo mandato da Cerere ad insegnargli l'agricoltura, tentando di farlo morire. Fu trasformato in lince.

LINEA

 
(Occ.) - Nella successione grafico-simbolica della cosmogenesi, la linea è la terza grandezza a comparire, dopo il cerchio ed il punto. La prima linea è quella orizzontale, femminile e simbolo della materia differenziata; la seconda è quella verticale, maschile e simbolo dello spirito. Le due linee formano una croce che, messa in movimento, assume la forma della svastica. Queste linee, poi, si possono riportare come superfici, il che rappresenta la quarta grandezza, nella figura del cubo dispiegato, nella quale si hanno quattro quadrati in verticale e tre in orizzontale. Trascurando il quadrato centrale, che è in comune, rimangono due quadrati in orizzontale (numero pari, femminile, la materia) e tre in verticale (numero dispari, maschile, lo spirito). Ma si potrebbe continuare !

LINGA

 
(San.) - O Lingam, è il nome dell'organo genitale maschile, simbolo della fecondità, rappresentato come una colonna, di pietra o di marmo, e presente in prevalenza nei templi dedicati a Shiva. Quasi sempre ha come complemento lo yoni, organo genitale femminile che è il simbolo di Durga, consorte di Shiva. Il culto del linga e dello yoni è tutt'oggi molto diffuso in India. Esso rappresenta un segno o un simbolo della creazione astratta, la Forza che diventa l'organo della procreazione solo su questa terra. In India ci sono 12 grandi Lingam di Shiva, alcuni dei quali sono sulle montagne e sulle rocce, ed anche nei templi. Tale è Kedaresa sull'Himalaya, un enorme ed informe ammasso di roccia. In origine il Lingam non ebbe mai il grossolano significato connesso al fallo, un'idea che è completamente di un periodo successivo. In India il simbolo ha lo stesso significato che aveva in Egitto, semplicemente che la Forza creativa o procreatrice è divina. Esso denota anche che il Creatore era considerato duale, maschile e femminile, Shiva e la sua Sakti (l'energia attiva femminile degli Dei). L'idea grossolana e impudica connessa al fallo non è Indiana ma Greca, e preminentemente Ebraica. I Bethel Biblici (Cappelle di Culto) erano vere pietre priapiche, il "Beth-el" (fallo) in cui il Dio dimorava. Lo stesso simbolo era celato all'interno dell'arca della Alleanza, il "Santo dei Santi". Secondo Hargrave Jennings, la pietra fallica contenuta nell'Arca, equivaleva alla scritta IEVE, o JHVH, con il significato di Jeohvah, l'Androgino. Eliminando le due vocali, ossia le due H, rimanevano I e V (che vale anche U), dove I era il linga (o fallo) e V (o U) lo yoni (o vulva). Tuttavia il "Lingam", anche come fallo, non è "un simbolo solo di Shiva" ma di ogni Creatore, in ogni nazione, compresa quella degli Israeliti e del loro "Dio di Abramo e di Giacobbe". Il significato letterale del termine sanscrito è "sottile", ma anche "forma", "membro". È un termine usato anche in parole composte. Il Lingam indù è simile alla "Colonna di Giacobbe" degli Ebrei che talvolta usavano lo yod come simbolo del lingam e la H come simbolo dello yoni. Per gli Indù, il Lingam è il simbolo di Mahadeva, il Grande Dio, Rudra o Shiva. La parola Lingam è il nominativo del termine sanscrito neutro "linga". Questo simbolo della virilità, ritenuto osceno soprattutto dai bigotti cattolici, era l'immagine che compendiava il mistero della vita e della morte ed era adorato anche presso i Greci sotto la figura priapesca dell'Itifallo.

LINGA PURANA

 
(San.) - Una scrittura dei Saiva, o adoratori di Shiva. In essa Maheswara, il "Grande Signore", nascosto nello Agni Linga, spiega le etiche della vita - il dovere, la virtù, il sacrificio di sè, ed infine la liberazione attraverso la vita ascetica, alla fine dell'Agni Kalpa (la Settima Ronda). Come giustamente ha osservato il Professor Wilson, "lo spirito del culto (fallico) non è minimamente influenzato dal carattere dell'esemplare, come si potrebbe immaginare. Non vi è nulla delle orge falliche dell'antichità; tutto è mistico e spirituale".

LINGA SHARIRA

 
(San.) - Il "corpo", ovvero il simbolo aereo dell'uomo o dell'animale. Il termine designa il doppelganger o "corpo astrale" dell'uomo e dell'animale. È l'eidolon dei Greci, il corpo vitale e prototipo; il riflesso dell'uomo di carne. Esso nasce per primo e muore per ultimo, con la dissoluzione e la scomparsa dell'ultimo atomo del corpo. È il veicolo inerte, la forma su cui viene modellato il corpo fisico. È il terzo principio dell'essere umano, a partire dal basso.

LINGAYAT

 
(Ind.) - Setta shivaita del Deccan centrale che si distingue facilmente dalle altre perchè i suoi membri portano un linga individuale.

LINGUA

 
(Fil.) - Codice verbale umano in cui, ed attraverso la quale, si realizza, in modi storicamente determinati, la facoltà del linguaggio. Ogni lingua è caratterizzata da un alfabeto, una grammatica, una sintassi, fatta eccezione per quelle che adoperano ideogrammi, logogrammi, ecc., la cui struttura è diversa. Ogni lingua costituisce un sistema potenziale di risorse comunicative, delle quali solo una parte è sfruttata per l'uso. Una lingua è il complesso delle parole e delle locuzioni usate da tutto un popolo come mezzo comune per l'espressione e lo scambio di pensieri e sentimenti, con caratteri tali da costituire un organismo, storicamente determinato, sottoposto a proprie leggi fonetiche, morfologiche e sintattiche, che sono anch'esse parte integrante della lingua.

LINGUA DI CANE

 
(Occ.) - Detta ageil dai Caldei e orum dai Greci, è un fagottino fatto con lingua di cane, cuore e ventre di rana. Deposto in un qualsiasi luogo, si dice attiri i cani; portato al piede da un essere umano libera dall'attacco dei cani; appeso al collo di cane gli crea una crisi simile ad una morte apparente.

LINGUA SIMBOLICA (Occ.)

 
Detta anche Lingua Pittorica, è il linguaggio dei Misteri, quello delle Razze preistoriche, ormai del tutto morta. Non è una lingua fonetica, ma un insieme di simboli, ciascuno dei quali ha un significato compiuto di per sè e partecipa con gli altri a formare significati più complessi. Ad esempio : I = Corpo eretto I + o = P = Paternità, potere creatore P + \ = R = Uomo che cammina

LINGUAGGIO (Fil.)

 
Insieme di codici umani (verbali, non verbali, artificiali, formali, profondi), o anche animali (zoo-semiotica), che trasmettono, conservano ed elaborano informazione. Come linguaggio si definiscono anche fenomeni, non sempre consci, di espressione e comunicazione a basso grado di codifica. Gli esperti sono arrivati alla conclusione che non si potrebbe avere vita senza linguaggio. Il linguaggio è, dunque, espressione di idee mediante la parola umana, ma anche attraverso altri mezzi. Può essere composto di parole, simboli, segni grafici, segni arbitrari. Esistono diversi tipi di linguaggio; ne parliamo brevemente. Linguaggio monosillabico - È quello dei primi esseri umani dopo la separazione dei sessi; prima si comunicava direttamente con la trasmissione del pensiero. È detto anche "linguaggio radicale" perchè e caratterizzato da parole che sono anche radici, e sono semplicemente accostate. Linguaggio agglutinante - È il linguaggio prevalente delle razze atlantiane, ed è caratterizzato da parole radice, ciascuna delle quali definisce l'altra e diventa un semplice elemento determinativo. Si tratta di un sistema di determinazione grammaticale del vocabolo, consistente nell'aggiungere ad un tema invariato, una o più post-posizioni, aventi ciascuna una sola funzione. Vediamo degli esempi : haz = casa wang = re haz-ak = le case wang-sa = i re haz-ban = nelle case wang-be = al re Linguaggio flessivo - È la radice del sanscrito, lingua nella quale l'elemento determinativo (il cui significato determinante si è da tempo cancellato), si unisce in un tutto formando una nuova parola. Linguaggio dei geroglifici - Molto in uso presso gli antichi Egizi, era formato esclusivamente di geroglifici, ovvero di caratteri figurati con significato simbolico. Linguaggio cinese - Un linguaggio composto interamente di ideogrammi. Il linguaggio è certamente coetaneo della ragione e, in un certo senso, linguaggio e ragione sono la stessa cosa. Logos significa sia "ragione" che "parola". Ma rimane un grande interrogativo : da dove vengono le radici? Chi le ha formate? Dove? Quando? Von Hartmann ritiene il linguaggio una potenzialità ed una manifestazione dell'Inconscio. Altri ritengono che la storia dell'uomo cominci con il linguaggio : prima c'era il nulla !
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