Glossario

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ECO

 
(Gr.) - Figlia dell'Aria e della Terra, fu condannata da Giunone a ripetere solo le ultime parole di chi la interrogava. Rapita da Narciso, che amava ardentemente, vagò per grotte, montagne e foreste, fino a seccarsi per il dolore. Allora fu cambiata in rupe. In una pittura di Pompei Eco è rappresentata da una fanciulla nuda, con un manto leggero che la copre in parte, seduta su una rupe, abbracciata ad un amorino alato e due lance nella mano sinistra. Ai suoi piedi vi è un cane.

ECPIROSI

 
(Fil.) - La conflagrazione universale che, secondo gli Stoici, accadrebbe al termine di ogni anno cosmico. Questa idea è conforme alla teoria fisica secondo la quale ogni cosa nasce dal fuoco e ad esso deve tornare, compiuto il ciclo del suo sviluppo. La Scuola degli Stoici adotto pienamente il sistema delle catastrofi destinate, a determinati intervalli, a distruggere il mondo. Esse sono di due specie : 1)

ECUMENISMO

 
(Rel.) - Dal greco oikoumene, l'abitato. Ecumenico è sinonimo di Universale, ciò che appartiene a tutta la terra abitata. Ecumenico è un Concilio convocato dal Papa e che comprende tutti i vescovi o prelati del mondo cattolico. L'accezione più comune indica i principi dottrinali e le iniziative pratiche miranti a promuovere l'unità dei cristiani. Poiché la separazione dei cristiani è infedeltà a Cristo, esse si sono rese colpevoli contro la fede; l'unica riparazione possibile è il ritorno all'unità che, però, non deve avvenire per iniziativa di una confessione che asserva a sè le altre, ma attraverso un dialogo dove ciascuna fede interroghi e si lasci interrogare. Moltissimi gli organismi sorti per tentare tale opera, fortemente osteggiati dalla chiesa cattolica. Oggi le cose sembrano cambiate, ma il "Segretariato per l'unità dei cristiani" sembra muoversi nella logica di una religione "più uguale" delle altre.

EDDA

 
(Isl.) - Letteralmente, la "bisnonna" dei Poemi Scandinavi. Fu il Vescovo Brynjuld Sveinsson che li raccolse e li portò alla luce nel 1643. Ci sono due collezioni di Saga, tradotti dai Vati settentrionali, e ci sono due Edda. La prima è di epoca sconosciuta, ed è antichissima. Queste Saga furono raccolte nell'XI secolo da un sacerdote Islandese; e la seconda è una raccolta di racconti (o miti) sugli dei di cui si parla nella prima. Questi dei divennero le divinità Germaniche, i giganti, gli gnomi e gli eroi. Si tratta di una silloge di carmi nordici, di argomento epico, mitologico, didattico, datato fra il 9^ ed il 12^ secolo, pervenutaci attraverso un celebre manoscritto (Codex Regius) della Biblioteca di Copenaghen. Sono 29 brevi composizioni, poche diecine di strofe, sorte per la maggior parte in Islanda e tramandate oralmente per almeno un secolo. La materia leggendaria sembra in massima parte di origine sud germanica, importata in Scandinavia ed adattata allo spirito norreno. In esse si riconosce il fascino di una poesia religiosa e profetica. Il canto più notevole è il primo, la VOLUSPA, Predizione della Vergine, vigoroso nel suo carattere cosmogonico e predicatorio. Viene chiamata anche EDDA di Snorri o EDDA prosaica e viene ritenuto manuale di poetica e di mitologia composto dall'islandese Snorri Sturluson (1178-1241). Si compone di tre parti : 1) GYLFAGINNING (Illusione di Gilfi). Viaggio del re Gilfi, travestito da vagabondo, in Asgard, la dimora degli Asi. Qui ode il racconto della creazione del mondo e la profezia della sua fine; 2) SKALDSKAPARMAL. Spiega ai giovani Scaldi le locuzioni e le metafore della lingua poetica. 3) HATTATAL. Panegirico in onore del re di Norvegia, Haakon.

EDDIN AHMED Ben Yahda

 
(Ar.) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

EDEN

 
(Eb.) - "Delizia", piacere. Nel Genesi, il "Giardino della Delizia" creato da Dio; nella Cabala, il "Giardino di Delizia" è un luogo di Iniziazione ai misteri. Gli Orientalisti lo identificano con un luogo che si trovava in Babilonia, nella zona di Karduniya, chiamato anche Gan-dunu, che è quasi simile al Gan-Eden degli Ebrei (Vedi le opere di Sir H. Rawlinson e di G. Smith). Quella zona aveva quattro fiumi: l'Eufrate, il Tigri, il Surappi, l'Ukni. I nomi dei primi due sono stati adottati dagli Ebrei senza alcun cambiamento; gli altri due sono stati probabilmente modificati in "Gihon" e "Pison", in modo da avere qualcosa di originale. Quanto segue contiene alcune delle ragioni date dagli Assiriologi per l'identificazione dell'Eden. Secondo la cronologia degli Ebrei, le città di Babilonia, Larancha e Siparra furono fondate prima del diluvio. "Surippak era la città della arca, la montagna verso est del Tigri dove l'arca si fermò; Babilonia era il posto della torre e Ur dei Caldei era il luogo natale di Abramo". E poiché Abramo, "il primo capo della razza Ebraica, emigrò da Ur ad Harran, in Siria, e da lì in Palestina", i migliori Assiriologi pensano che questa sia "una testimonianza evidente in favore dell'ipotesi che la Caldea fosse la fonte originale di queste storie (della Bibbia) e che originariamente gli Ebrei le ricevettero dai Babilonesi". Eden deriva da Aed-en ed è una parola ebraica che all'origine significava "campagna". Nell'Antico Testamento questo nome viene usato per indicare il luogo dove si immaginava si trovasse il paradiso terrestre. Gan-Aeden, o Gandunia, non è un paese mitico, ma indica la Babilonia e la Mesopotamia. È il nome antico della terra bagnata dall'Eufrate e dai suoi numerosi rami. Il Libro dei Numeri Caldeo designa la località con numeri, le Tavolette Assire la chiamano Gan-duniyas, che è anche il nome di Babilonia. L'Eden degli Ebrei è copiato dall'Eden dei Caldei ed è il luogo dove abitavano gli uomini primitivi. Eden Illa-ah è un altro nome del Giardino dell'Eden che, in un senso significa Sapienza, stato quasi simile al Nirvana, in un altro senso è l'Uomo Intellettuale che ha in sè l'Eden, nel quale cresce l'Albero della Conoscenza (Uomo Conoscitore).

EDERN

 
(Sca.) - Cavaliere dallo sparviero alla corte di Artù, figlio di Nudd.

EDIPO

 
(Gr.) - Eroe greco del ciclo tebano, la cui leggenda è fissata da Sofocle. (pous + oidao = piedi gonfi). Figlio di Laio e di Giocasta, è fatto esporre dal padre sul Monte Citerone con i piedi trafitti e gonfi per evitare l'avverarsi della profezia di Delfi che voleva Laio ucciso dal figlio. Un'altra leggenda lo vuole abbandonato in mare dentro una cesta, fatto che lo collega in un certo modo a Mosè. Da grande, venuto a conoscenza dell'oracolo, si allontana da Corinto per evitare che la profezia si avveri. Un giorno incontra per caso il padre, senza sapere chi sia, e a seguito di un litigio lo uccide. Si reca a Tebe, scioglie l'enigma della Sfinge, libera la città ed ottiene in premio la mano della regina, che è sua madre, ma egli non lo sa. Venuto a conoscenza della verità, si acceca e si allontana da Tebe, senza che di lui si abbiano più notizie.

EDISON Thomas Alva

 
(USA) - Milan, Ohio, 1847 - West Orange, New Jersey, 1931. Nato in umili condizioni, da bambino studiò solo tre mesi, dopo di che, per sopravvivere, si diede a vendere tabacchi e giornali sui treni. A 14 anni impiantò una piccola stamperia, pubblicando un giornale che egli stesso redigeva, allestiva e vendeva. A 16 anni divenne telegrafista in Canada, poi a Memphis, quindi a Boston. A 23 anni inventò un apparecchio per trasmettere le quotazioni di borsa, guadagnando ben 40.000 dollari che investì per intero mettendo su un'officina a Newark, dove condusse esperimenti su telegrafo e telefono. A 30 anni brevettò il fonografo e due anni dopo la lampada ad incandescenza. Realizzò una piccola ferrovia elettrica ed una acciaieria nella quale intendeva sfruttare le miniere di magnetite. Lavorò sul grammofono, sulle segnalazioni ferroviarie, la fotografia, ecc. conseguendo oltre un migliaio di brevetti. Edison sfruttò bene le risorse di un paese che si avviava ad un prodigioso progresso, ricco di materie prime e desideroso di novità. Le sue ricerche non tendevano a scoprire nuove leggi bensì a fare esperimenti concreti, a realizzazioni pratiche, associando l'audacia a multiformi interessi. Pioniere in molti campi, non riuscì a concentrarsi su una sola materia, cosa che gli permise di avere successo in vari settori. Considerò la scienza come uno strumento del genere umano e fu chimico, fisico elettrotecnico, ingegnere, operaio, ma soprattutto industriale. Gli si deve il merito di aver dimostrato lo effetto incandescenza, che porta il suo nome.

EDKINS Rev. Joseph

 
(Ing.) - (1823-1905). Sinologo inglese e missionario della Società Missionaria Londinese. Inviato in Cina nel 1848, abitò a Tientsin, Tchenfu e Pechino fino al 1863. Legato alle Dogane dell'Impero Cinese, si spostò a Shangai nel 1880. Corrispondente di diversi giornali, scrisse varie opere : Grammatica del Linguaggio Colloquiale Cinese, Il posto della Cina nella Filologia, La religione in Cina, Buddismo Cinese.
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