Glossario

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TRASCENDENZA

 
(Rel.) - Il contrario di "immanenza", è il movimento dello "andare oltre", o al di sopra, rispetto a qualcosa assunta come termine di riferimento. S.Agostino dice che l'uomo, per trovare la verità, deve trascendere sè stesso, per i Neo-platonici l'Uno è considerato trascendente anche rispetto allo Essere, mentre le teologie negative intendono Dio trascendente rispetto a qualsiasi cosa. In ogni caso, la coppia di opposti "trascendenza-immanenza" la si deve a Kant che, posta a base l'esperienza possibile degli uomini, definisce trascendenti i concetti che oltrepassano la possibilità della nostra esperienza, mentre è immanente tutto ciò che cade sotto l'esperienza dei nostri sensi. Trascendentale, invece, sempre per Kant, è la riflessione filosofica sugli elementi a priori della conoscenza umana: non le intuizioni pure o le categorie, bensì le discipline filosofiche ad esse relative. Egli adopera il termine anche come "a priori", come opposto di "empirico", ed in qualche caso quasi come sinonimo di trascendente. Trascendentalismo è l'indirizzo filosofico che prende da Kant il fondamento trascendentale dell'esperienza, intendendo l'oggetto come inconoscibilie in sè, ma solo nella sua forma. Schopenhauer chiamerà "trascendentale" la riflessione volta non alle cose, ma alla coscienza di esse in quanto mere rappresentazioni.

TRASLAZIONE

 
(Ast.) - Fenomeno astrologico estremamente complesso che si verifica quando, essendo due pianeti in aspetto più o meno esatto, un terzo pianeta, molto rapido, si pone in aspetto con loro. Si verificano, allora, fenomeni di quadratura, opposizione, ecc., di difficile lettura.

TRE

 
(Eso.) - Nome numerale composto di due più uno, ritenuto sacro in tutti i tempi e dovunque; derivato dal sanscrito tri era adoperato dai maghi nei loro misteri. Anteposto ad un nome, ne faceva un superlativo assoluto (Ter-beatus, Tris-megi-sto,, ecc.). Causa universale e principio generatore di tutte le cose, è la sintesi degli opposti (Binah+Chokmah=Conoscenza). Come sintesi di Monade e Diade è l'immutabile e l'alterabile; è un numero cubico (lunghezza, larghezza, profondità), di dimensione (linea, superficie, corpo), di estensione (passato, presente, futuro); è il ternario umano (corpo, anima, spirito), i tre mondi (cielo, terra, uomo), la struttura di ogni opera umana (Conoscente-conosciuto-conoscenza, vedente-veduto-vedere, ecc.). Nell'alfabeto ebraico è associato alla lettera Ghimel, seconda delle sette doppie, ed ha come influenza planetaria Giove. Nel Tarocchi corrisponde all'Imperatrice, l'Armonia, la Perfezione, la Potenza creatrice, colei che regna sulla ricchezza universale. Come simbolo terrestre è la pietra cubica, come regnante assisa sul trono è la Volontà e la Saggezza, il simbolo della Vita. Nell'Albero Sefirotico è Binah, la Comprensione, raffigurata come una matrona, in cima al Pilastro della Severità, appartenente al triangolo superno, che ha il vertice nel punto culminante del cielo ed i lati divergenti, uno verso Oriente, l'altro verso Occidente. In magia è principio, realizzazione, adattamento; in alchimia è azoto, incorporazione, trasmutazione; in teologia è Dio, incarnazione, redenzione; nell'anima umana è pensiero, amore, azione; nella famiglia è padre, madre, figlio. Vi sono tre mondi intelligibili, tre simboli nei trigrammi di Fo-hi, ogni parola ha tre sensi, "omne trinum est perfectum" dicevano i Latini. In tutte le religioni, troviamo al vertice tre Divinità che danno origine all'universo, tre sono le lettere della sacra sillaba indù e vanno pronunciate con tre soppressioni di fiato, tre tipi di intelligenza veneravano i pitagorici, Mosè fa un olocausto di tre animali, tre giorni deve purificarsi chi tocca un cadavere. L'islamismo ha tre gradi di digiuno, e la resurrezione sarà preceduta da tre squilli di tromba. Tre sono le Grazie, le Parche, le Furie, i Gorgoni; Ecate è triforme, Gerione e Cerbero hanno tre teste, tre sono le fiere che incontra Dante all'ingresso dell'inferno. La mensa d'oro di Apollo a Delfo era sostenuta da un serpente di bronzo a tre teste; gli Etruschi avevano vasi a tre anse e lucerne a tre becchi, i Romani divisero il popolo in tribù, avevano il triclinio, i trionfi, la triga. In Cina il 3 è uno dei numeri celesti, considerato cifra perfetta, mistica ed importante sia in cosmogonia che nell'evoluzione degli esseri viventi. Tre lati ha il Delta, lettera con la quale in greco inizia il nome di Dio; tre sono gli elementi materiali: aria, acqua, terra; tre è anche il posto della lettera greca, la Gamma, con la quale inizia il nome di Gaia, la Terra. Il numero tre è maschile, ed è l'emblema dello spirito; l'Albero dei Sephirot ha tre triangoli e tre colonne; i colori fondamentali sono tre: rosso, azzurro e giallo; tre sono i Fuochi, i Logos, i gruppi di Costruttori, di Spiriti planetari, di Lipika. Il Tre è uno dei più importanti e diffusi numeri sacri e porta alla formazione delle Triadi, o Trinità, divine. Pare che per i popoli primitivi fosse il più alto numero conosciuto e, pertanto, aveva il significato di molto, o tutto. Altri sostengono che la sua sacralità deriva dal numero minimo della famiglia: padre-madre-figlio, o dalle tre fasi lunari: crescente, piena (o nuova), calante, o dalla ripartizione del cosmo: aria (cielo), acqua (mare), terra. Filone diceva che il Tre è sacro perchè tutte le cose sono tridimensionali, mentre i testi vedici parlano di 33 Dei, divisi in tre gruppi, ed anche dei tre Fuochi sacrificali, dei Tre Passi di Vishnu. Il canone buddhista è il Tripitaka: Tre Canestri. Nella religione romana vi sono tre Flamini maggiori e, almeno in origine, tre erano gli Auguri. Nelle preghiere, o formule rituali (come il Sanctus cristiano), o riti magici, alcune parole o frasi vanno ripetute tre volte. Nei miti e nelle fiabe, i personaggi debbono spesso tentare una cosa tre volte prima di riuscire. E, per concludere, diciamo che "non vi è due senza tre", perchè il due è di per sè disequilibrato e solo il vertice lo tiene in perfetto equilibrio.

TRE FACCE

 
- La Trimurti del Pantheon Indù; le tre persone dell'unica divinità. Dice il Libro dei Precetti: "Vi sono due Facce, una in Tushita (Devachan) ed una in Myalba (la terra); il più Alto Santo li unisce e finalmente le assorbe entrambe".

TRE FUOCHI

 
(Occ.) - Il nome dato ad Atma-Buddhi-Manas quando si uniscono e diventano uno.

TRE GRADI di Iniziazione

 
(Eso.)- Ogni nazione ha la propria religione exoterica ed esoterica, la prima per le masse, l'altra per le persone istruite e gli eletti. Gli Indù hanno tre gradi e molti sottogradi, gli Egiziani avevano tre gradi preliminari, personificati nei Misteri come "i tre guardiani del fuoco"; i Cinesi avevano la loro antichissima Società Triade; ed i Tibetani ancor oggi hanno il loro "triplo passo", che nei Veda era simbolizzato dai tre grandi passi di Vishnu". Dappertutto l'antichità mostra una sovrabbondante riverenza per la Triade ed il Triangolo, la prima figura geometrica. Gli antichi Babilonesi avevano tre stadi di iniziazione al sacerdozio (che costituiva la conoscenza esoterica); gli Ebrei, i Cabalisti ed i mistici presero i loro stadi dai Caldei, mentre la Chiesa Cristiana attinse agli Ebrei. "Sono Due uniti all'Uno", dice il Rabbino Simeone ben Jochai, "così essi sono Tre, e se sono Tre allora sono Uno".

TRE IN UNO

 
(Eso.) - La Triade iniziale, manifesta e creativa, l'aspetto triplo della Semenza: forma, colore e sostanza, ma anche la Forza che dirige la sua crescita (germinazione, fioritura, maturazione, emissione di semi).

TRE PASSI

 
(Ind.) - Dizione allegorica del movimento dall'immanifestato al manifestato, attribuiti a Vishnu nella filosofia indù. Metafisicamente essi sono: 1)

TREGENDA

 
(Occ.) - Convegno notturno di diavoli, spiriti dannati, streghe, che, secondo leggende popolari di origine nordica, si riuniscono per andare in giro a fare ridda e compiere malefiche operazioni. In parte, il termine può essere considerato sinonimo di Sabba. In realtà, però, il termine, più che al convegno dei succitati convenuti, si riferisce al "passaggio", al pandemonio, alla confusione che essi fanno durante il trasferimento.

TRETA YUGA

 
(San.) - La seconda suddivisione di un Mahayuga, un periodo di 1.296.000 anni; la prima è il Krita Yuga, mentre terzo e quarto periodo sono Dvapara Yuga e Kali Yuga.
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