Glossario
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JETZIRAH Sepher
- Il Libro della Creazione. La più occulta di tutte le opere Cabalistiche oggi in possesso dei mistici moderni. L'origine che le si attribuisce, di essere cioè stata scritta da Abramo, è ovviamente un'assurdità; ma il suo valore intrinseco è grande. È composta da sei Perakim (capitoli), suddivisi in trentatre brevi Mishna o Sezioni; tratta dell'evoluzione dell'Universo secondo un sistema di corrispondenze e di numeri. Vi si dice che la Divinità ha formato ("creato") l'Universo per mezzo di numeri "per trentadue sentieri (o vie) di saggezza segreta"; vi si fa corrispondere queste vie alle ventidue lettere dell'alfabeto Ebraico ed ai dieci numeri fondamentali. Questi dieci sono i numeri primordiali da dove procede l'Universo e sono seguiti dalle ventidue lettere divise in Tre Madri, sette consonanti doppie e dodici consonanti semplici. Chi volesse comprendere correttamente il sistema farebbe bene a leggere l'eccellente piccolo trattato sul Sepher Jetzirah del Dr. W. Wynn Westcott. (Vedi "Yetzirah").
JEVONS William Stanley
(Ing.) - Liverpool 1835, Hastings 1882. Economista e filosofo inglese, studiò chimica e matematica a Londra. Nel 1853 andò in Australia per dedicarsi a studi meteorologici, dove conobbe Adamo Smith e cominciò ad interessarsi di problemi economici e sociali. Nel 1859 tornò a Londra e si dedicò a studi di logica e di economia politica, conseguendo la laurea. È considerato uno dei padri della scuola soggettivistica, o psicologica, dell'economia. Durante la sua vita fu noto soprattutto per gli scritti di logica e di economia applicata. Oggi è più noto per i suoi studi di teoria pura. Jevons pensava che le leggi economiche avrebbero potuto essere ridotte a pochi principi, formulati in termini matematici, e che questi principi avrebbero dovuto essere desunti dai grandi impulsi della condotta umana : i sentimenti di piacere e di sofferenza. Egli definisce il "valore" come interamente dipendente dalla "utilità" e non dal costo di produzione. L'utilità è da lui definita come l'attitudine di un oggetto a procurare piacere o ad evitare un dolore. Essa, quindi, è un fatto psicologico, non una qualità intrinseca del bene, ma un semplice rapporto fra soggetto ed oggetto. Partendo dall'ipotesi della decrescenza dei bisogni, man mano che vengono soddisfatti, egli arriva alla conclusione che , un aumento della quantità, fa diminuire il grado finale di utilità. Ed è questo che determina direttamente il valore dei beni di consumo ed indirettamente quello dei beni strumentali per la loro produzione. Questa teoria può essere considerata come un classico esempio dell'utilitarismo inglese.
JHANA
(San.) - O Jnana. Conoscenza; Saggezza Occulta.
JHANA BHASKARA
(San.) - Un'opera su Asuramaya, astronomo e mago Atlantideo, e su altre leggende preistoriche.
JIGTEN GONPO
(Tib.) - Un nome di Avalokiteswara o Chenres Padmapani, il "Protettore contro il Male".
JINA
(Ind.) - Sembra che con questo termine sia stato designato Vardhamana, uno dei più grandi maestri del Jainismo.
JINI
(San.) - Elementali.
JISHNU
(San.) - "Capo degli Eserciti Celesti"; un appellativo di Indra che, nelle guerre fra gli Dei egli Asura, condusse "l'Esercito dei Deva". È il "Michele, capo degli Arcangeli", dell'India.
JIVA
(San.) - La Vita, in quanto Assoluto; la Monade ed anche "Atma-Buddhi". Il termine deriva da "jivah", vivente, e sta ad indicare il principio vitale, l'alito vitale, l'anima individuale. Quest'ultima è l'accezione con cui il termine viene usato nelle Upanishad e nel Vedanta. Essa è il principio di vita che, quando si individualizza, come nell'essere umano, viene chiamato Prana. Le anime individuali, cioè viventi e personali, stanno in apparente contrasto con l'anima suprema, Paramatman ( il Supremo Spirito ), ma quella filosofia insegna che ogni anima individuale è nella sua essenza l'anima suprema stessa. Come Monade, su questa terra ha un quintuplice carattere : nell'atomo minerale è legata con i principi inferiori; nello atomo vegetale è legata con il secondo principio, Prana; nello atomo animale è legata con il terzo ed il quarto principio; nell'atomo umana si avvale di tutti e cinque per rinascere allo stadio superiore a quello di animale. La Monade umana e quella animale sono fondamentalmente identiche, salvo che la prima è dotata di Mentalità e di Autocoscienza. L'uomo è un animale con un Dio vivente nel suo guscio fisico.
JIVANMUKTA
(San.) - Letteralmente significa "monade liberata in un essere vivente"; il che vuol dire che si tratta di un essere vivente che, prima della morte, si è liberato dal vincolo delle rinascite. Un Adepto o uno Yogi, che ha raggiunto l'ultimo stadio della santità e si è separato dalla materia; un Mahatma o un Nirvani, un "abitante della beatitudine" e della emancipazione. In pratica, colui che ha raggiunto il Nirvana durante la vita.