Glossario
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ELEMENTALI
- Spiriti degli Elementi. Le creature evolute nei quattro Regni o Elementi - terra, aria, fuoco e acqua. Dai Cabalisti sono chiamati Gnomi (della terra), Silfidi (dell'aria), Salamandre (del fuoco), Ondine (dell'acqua). Eccetto alcune delle specie superiori, e i loro governatori, sono piuttosto forze della natura, che uomini e donne eterici. Queste forze, nella qualità di agenti servili degli Occultisti, possono produrre vari effetti; ma se sono adoperate da "Elementari" - nel qual caso rendono schiavi i medium - ingannano i creduloni. Tutti gli esseri invisibili generati dal 5^, 6^ e 7^ piano della nostra atmosfera terrestre, sono chiamati Elementali: Peri, Devi, Djini, Silvani, Satiri, Fauni, Elfi, Nani, Trolli, Koboldi, Spiriti benigni, Nixi, Folletti, Spettri, Spiriti maligni, Gente del muschio, Dame bianche, Fantasmi, Fate, ecc., ecc. Secondo l'interpretazione teosofica, questo nome viene dato a certe manifestazioni medianiche; nelle sedute spiritiche, infatti, non si manifesterebbero le anime dei defunti, bensì entità di ordine extra-umano, il cui intervento sarebbe a danno di coloro che li evocano. Si tratta di entità che diverranno "umanità" in un tempo futuro; non hanno forma propria, ma sono capaci di assumere qualsiasi forma, a seconda delle condizioni ambientali. Talvolta si tratta di una forma umana che sopravvive per qualche tempo al corpo materiale di un essere umano. Alcuni li intendono come "Spiriti della Natura" di gradi inferiori. Gli Elementali sono le Cause secondarie che operano in Natura come Forze, per quanto invisibili ed impercettibili; sono gli effetti delle Cause primarie.
ELEMENTARI
- Propriamente parlando, le anime disincarnate dei depravati; anime che qualche tempo prima della morte si sono separate dal loro spirito divino, ed hanno perso così l'opportunità di conquistare l'immortalità; sennonché, nell'attuale stadio di conoscenza al riguardo, si considera più giusto applicare tale termine ai fantasmi, o involucri, delle persone morte in generale, a coloro la cui dimora temporanea è il Kama Loka. Eliphas Levi ed altri Cabalisti fanno poca distinzione fra gli spiriti elementari che sono stati uomini, e quegli esseri che popolano gli elementi e che sono le forze cieche della natura. Una volta separate dalla loro triade superiore, queste anime rimangono nei loro involucri kamarupici, e sono irresistibilmente attratte verso la terra, in mezzo agli elementi congeniali alle loro nature grossolane. Il loro soggiorno in Kama Loka varia di durata; ma termina invariabilmente nella disintegrazione, quando si dissolvono come una colonna di nebbia, atomo per atomo, negli elementi circostanti.
ELEMENTI
(Eso.) - Titolo che i matematici greci solevano dare alle loro esposizioni sistematiche e razionali delle scienze matematiche, nelle quali si parte da proposizioni evidenti per dimostrare teoremi via via più complessi. Elementi per antonomasia sono quelli di Euclide che formarono il primo libro di testo per lo studio della geometria e della aritmetica. Oggi, in senso più ampio, si dicono "elementi" le sostanze semplici di cui sono formati i corpi. Gli antichi ne conoscevano cinque : etere, fuoco, aria, acqua e terra. Poi si scoprirono il carbonio,, lo zolfo, l'oro e l'argento. Gli Egiziani scoprirono il rame, cui fecero seguito ferro, piombo, stagno, ecc. Si deve agli alchimisti la scoperta dell'arsenico, del bismuto, dello zinco, del bario e del fosforo. Nel XVIII secolo inizia la chimica vera e propria, seguita dalla spettroscopia, poi dalla radioattività ed infine dagli elementi artificiali. Gli Elementi sono i "figli della necessità", termine con il quale Paolo chiama gli Esseri Cosmici invisibili. Gli elementi primari sono sette; fino ad oggi ne sono apparsi solo cinque, quelli già conosciuti dagli antichi, altri due appariranno nelle prossime due Razze. Essi sono gli Dei immortali che danno la nascita e la vita a tutto. Metafisicamente ed esotericamente, in Natura vi è un solo elemento, alla cui radice è la Divinità. Gli Elementi Primari sono il velo della Divinità. Da essi derivano gli altri sub-elementi, individuati dalla fisica e dalla chimica. In Occultismo, Elemento significa rudimento. Quando è usato in senso metafisico significa Uomo divino, contrapposto al mortale. In senso fisico significa la Materia incoata nella sua prima condizione indifferenziata, o stato Laya. Gli Elementi del Creato sono di sette qualità : cosmico, terreno, minerale, vegetale, animale, acqueo, umano; ognuno di essi ha un aspetto fisico, uno psichico ed uno spirituale. Simbolicamente, i quattro elementi più noti vengono presentati sui bracci di una croce. Dal punto di vista astrologico, a ciascuno dei quattro elementi primordiali sono associati tre segni dello Zodiaco : Fuoco = Ariete, Leone, Sagittario Aria = Gemelli, Bilancia, Acquario Acqua = Cancro, Scorpione, Pesci Terra = Toro, Vergine, Capricorno. Simbolicamente, i quattro elementi sono rappresentati da un triangolo equilatero in posizione diversa : Fuoco = Triangolo equilatero con il vertice verso l'alto Acqua = Triangolo equilatero con ilo vertice verso il basso Aria = Come il Fuoco, annullato da una barretta trasversale Terra = Come l'Acqua , annullato da una barretta trasversale L'unione dei quattro elementi si rappresenta con il cosiddetto Sigillo di Salomone, o Stella di Davide. Secondo Omero, gli elementi sono rappresentati da Giunone attaccata al cielo con una catena che fa capo ad una mano che esce da una nuvola, e delle pietre attaccate ai piedi in modo che un piede dia più in basso dell'altro : Giunone simboleggia l'aria, la catena il fuoco, la pietra appesa al piede più alto simboleggia l'acqua, il piede più basso la terra. La mano che sostiene Giunone è Giove da cui, quale signore del cielo, dipendono e sono governati gli elementi.
ELEN
(Sca.) - In alcune leggende è la moglie di Merlino, l'incantatore. Nella tradizione arturiana si identifica con Elaine.
ELENA
(Gr.) - Eroina della mitologia greca, all'origine probabilmente divinità lunare, il cui nome sembra forse da ricollegare con una radice il cui significato è "splendore". Aveva culto a Terapne, in Laconia, ed a Rodi. Secondo l'Iliade, sarebbe stata sorella di Castore e Polluce e, quindi, figlia di Zeus. Nell'Odissea, sua madre è Leda; le Ciprie la dicono figlia di Nemesi; per Esiodo è figlia di una Oceanina. Altra leggenda la vuole nata da un uovo prodotto dalla unione di Zeus con Leda o con Nemesi. Un giorno, mentre danzava nel tempio di Artemide, non ancora decenne, fu rapita da Teseo, da cui ebbe una figlia. Ciò la rese famosa, e tutti i principi greci fecero a gara per averla in sposa. Moglie di Menelao, fuggì con Paride, dando origine alla guerra di Troia. Morto Paride, ne sposò il fratello Diofobo; poco tempo dopo lo consegnò al furore dei Greci per farsi perdonare il suo adulterio. Dopo la morte di questi per mano di Menelao, tornò in patria con il vecchio marito. Rimasta vedova, fu scacciata dai figli naturali di Menelao e si rifugiò a Rodi dove Polissa, moglie del re Tlepolemo, la fece immergere nel bagno e poi appendere ad un albero. Secondo una interpretazione esoterica, Laomedonte era il fondatore di un ramo dei Misteri Arcaici nel quale l'anima materiale, legata alla terra, il Quarto Principio, era la bella ed infedele Elena.
ELEO
(Gr.) - Personificazione della pietà e della misericordia. Gli Ateniesi furono i soli ad adorare questo Ente divino che, fra tutti gli Dei, era il più giovevole alla vita umana in tutte le sue vicende. Chi implorava l'aiuto degli Ateniesi, volgeva dapprima supplica all'altare di Eleo.
ELEPHANTA
- Un'isola dell'India, vicino a Bombay, dove si trovano le ben conservate rovine del tempio sotterraneo che porta questo nome. È uno dei templi più antichi dell'India ed è certamente un'opera dei Ciclopi, quantunque il defunto J. Fergusson abbia negato una così grande antichità.
ELETTRA
(Gr.) - La rilucente o la brillante o la splendente. Una delle Pleiadi, figlia di Oceano e di Teti, madre di Iride e delle Arpie. Per altri figlia di Agamennone, sorella di Oreste, chiamata da Omero Laodicea. Salvò la vita ad Oreste con l'impegno che da adulto avrebbe vendicato il genitore. In origine Elettra era la divinità della luce, per cui era rappresentata con lunghi e luminosi capelli biondi. I tragici greci, con riferimento alla tragedia di Agamennone, ne fanno una specie di Erinni di questi contro Clitennestra ed Egisto. Per alcuni sposa Pilade, amico di Oreste, per altri è costretta da Egisto a sposare un uomo nobile, ma povero, di Micene che, dopo averla adorata come un dono degli Dei, la restituisce ad Oreste affinchè la dia in sposa a Pilade. Esotericamente è una delle figlie di Atlante, e sta ad indicare una delle sette Sottorazze umane.
ELETTRICITÀ
(Fis.) - Causa misteriosa dei fenomeni elettrici, della quale la scienza non è in grado di dare alcuna spiegazione. L'esoterismo orientale la considera un "dio" e ne fornisce una qualche spiegazione. Fohat cosmico è l'Elettricità cosmica, l'Entità Elettrica Primordiale che divide la materia primordiale in atomi, i quali poi danno vita e coscienza ad ogni cosa. Luce, Fiamma, Freddo, Fuoco, Calore, Acqua, sul nostro piano sono tutti progenie dell'Elettricità che è la Vita Una, il Fluido Astrale al livello più elevato dell'Essere, l'Athanor degli Alchimisti al livello più basso.
ELEUSINIA
(Gr.) - I Misteri Eleusini erano i più famosi ed antichi di tutti i Misteri Greci (eccetto quelli di Samotracia) e venivano celebrati in prossimità del borgo Eleusi, non lontano da Atene. Epifanio ne trova traccia fin dai tempi di Inaco (1800 a.C.), fondati, come dice un'altra versione, da Eumolpo, un Re della Tracia, e uno Jerofante. Erano celebrati in onore di Demetra, la Cerere Greca e l'Iside Egiziana; l'ultimo atto della rappresentazione si riferiva ad una vittima sacrificale di espiazione e ad una resurrezione, quando l'Iniziato era ammesso al più alto grado di Epopte. Il festival dei Misteri cominciava nel mese di Boedromion (settembre), tempo di vendemmia, e durava sette giorni, dal 15 al 22. La festa Ebraica dei Tabernacoli, la festa dei Raccolti, avveniva nel mese di Ethamin (il settimo dell'anno), cominciava il 15 e finiva il 22. Il nome del mese (Ethamin) è derivato, secondo alcuni, da Adoni, Adonai, Attemin, Ethamin, ed era in onore di Adonai o Adone (Thammuz), la cui morte era pianta dagli Ebrei nei boschetti di Betlemme. Il sacrificio del "Pane e del Vino" veniva svolto prima dei Misteri della Iniziazione, e durante la cerimonia i misteri venivano divulgati ai candidati dalla petroma, una specie di libro formato da due tavolette di pietra (petrai), congiunte da un lato in modo da poterle aprire come un libro. (Per ulteriori spiegazioni vedi Iside Svelata, II, pag. 44, 91 e succ.). Secondo altri autori, le Eleusinie duravano nove giorni ed il momento più splendido delle feste era la grande processione che aveva luogo il quinto giorno, chiamato giorno delle torce, alla quale prendevano parte non meno di trentamila persone, coronate di mirto e di edera che, cominciando la festa verso sera, portavano in mano delle fiaccole. Gli iniziati ai misteri delle Eleusinie dovevano subire una serie di prove consistenti in riti simili a quelli degli attuali Massoni, anche se gli effetti erano diversi e fra gli iniziati non si creavano legami di alcun genere. Ogni Ateniese doveva passare attraverso queste cerimonie almeno una volta nella sua vita, tranne i bastardi, gli schiavi, le meretrici e, negli ultimi tempi, forestieri, cristiani ed epicurei. Rivelare i misteri era un delitto capitale, lo stesso dicasi della applicazione delle sacre solennità a scopi privati.