Glossario
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RUTA
(San.) - Il nome di una delle ultime isole dell'Atlantide che sparì secoli prima di Poseidone, l'"Atlantide" di Platone. È chiamata spesso l'Isola Bianca, il che conduce verso un profondo significato esoterico. Nelle tradizioni dei popoli più vari, ricorre sempre l'idea di un possente Signore del Mondo, di un regno misterioso, sovrastante ogni regno visibile, di una residenza avente, in senso superiore, il significato di un polo, di un asse, di un centro immutabile, raffigurata come una terra ferma in mezzo all'oceano della vita, una contrada sacra ed intangibile, una terra della luce, una terra solare. Questo Signore del Mondo è stato chiamato in molti modi, il suo regno è l'Avallon di Re Artù, la Thulè dei Greci, l'Airyanem-Vaejo dei Persiani, la Shveta Dvipa degli Indù, quell'Isola Bianca posta alla sommità (non fisica) del mondo, dalla quale il Reggente governa il Pianeta. Questo significato porta a quello del Graal, che si trova in un posto "che prima era il paradiso ed ora è divenuto un luogo di pecca. Exotericamente, quest'isola apparteneva all'arcipelago della Atlantide; la sua sommersione avvenne molto tempo dopo quella del continente principale, circa 850.000 anni fa. Anch'essa era popolata da Giganti e Maghi Neri.
RUTAS
(Eso.) - Popolazioni che abitavano l'immenso continente equatoriale che si trovava al centro dell'oceano Pacifico, la Lemuria, dalla cui lingua è derivato il Sanscrito.
RUTI
(San.) - Un antico popolo che abitava l'isola di Ruta, o un continente dell'Oceano Pacifico.
RUTILIO Rufo Publio
(Lat.) - Roma 154 a.C., 78 a.C. - Uomo politico, giurista, scrittore, ebbe rapporti con i migliori uomini politici e giuristi del suo tempo. Tribuno militare, Legato, si presentò come Console e fu eletto al secondo tentativo. Partecipò a parecchie guerre, seguì in Asia Muzio Scevola, fu severo contro gli eccessi dei repubblicani che, per vendetta, lo processarono e lo condannarono. Ritiratosi a Mitilene, e poi a Smirne, si dedicò allo studio. Ricordato da Cicerone, scrisse molte opere, sia in greco che in latino, tutte andate perdute.
RUTIMEYER Carl Ludwig
(Svi.) - Berna 1825, Basilea 1895. Naturalista svizzero, dal 1855 prima professore poi Rettore della università di Basilea, studiò la fauna preistorica della Svizzera e le derivazioni di alcuni gruppi di mammiferi.
RUWA OMUNGU
(Afr.) - È la divinità suprema del popolo degli Zanga, il cui territorio stanziale è la Tanzania.
RYOBU SHINTO
(Gia.) - La più importante formazione sincretistica shinto-buddhistica nella storia religiosa del Giappone, con la quale si sistemarono per secoli i rapporti fra lo Shinto, la Via degli Dei (religione tradizionale e nazionale del Giappone), e la Butsu-do, la Via del Buddha (introdotta verso la metà del VI sec. d.C.). Il Buddhismo si inserì facilmente nel Giappone perchè, mancando di quell'esclusivismo che è caratteristico delle altre religioni universali, lasciò intatto il patrimonio indigeno delle idee religiose. Sistematore del Ryobu Shinto fu Kobo Daishi (773-835) che fondò ed elaborò la dottrina Shingor-shu (Scuola della parola vera), la cui più importante diramazione è la setta Shugen-do degli Yamabushi (Soldati della Montagna).
S
- La diciannovesima lettera dell'alfabeto italiano, corrispondente al sigma greco, al Samech (o allo Shin) dei Fenici e degli Ebrei, alla lettera S latina. Il nome sembra derivi dal Samech fenicio, mentre l'uso deriva forse dallo Shin ebraico. Nelle varie lingue ha assunto le forme più svariate che vanno dalla forma rovesciata alla C alla W sinistrorsa. Nella numerazione ebraica lo shin vale 50, mentre lo shin con la dieresi vale 50.000; nella numerazione greca il sigma maiuscolo accentato vale 200, mentre la forma minuscola preceduta da apostrofo vale 200.000; nella numerazione latina la S vale 7 o 70, con un trattino sopra vale 70 mila; nel Medioevo, la S valeva 7, sovrapposta da un trattino valeva 7000. In Ebraico è la quindicesima lettera, la Samech, considerata sacra perchè "il sacro nome di Dio è Samech". Il suo simbolo è un puntello, o un pilastro, e un uovo fallico. Nella geometria occulta è raffigurata da un cerchio quadripartito da una croce. Nella Kabbalah le "ripartizioni di Gan-Eden o Paradiso" sono suddivise in modo simile. In astronomia, la S indica una classe spettrale di stelle supergiganti, a bassa temperatura; in chimica è il simbolo dello zolfo; in fisica è l'unità di misura della conduttanza (il siemens); in matematica sta per superficie; in medicina per sinistro; in metrologia per secondo; in sismologia indica le onde sismiche trasversali; in geografia indica il Sud; in filosofia sta per soggetto del giudizio, o termine minore del sillogismo, o conversione semplice.
SÀADYAH ben Yosef
(Ebr.) - Fayyum 882, Sura 942. Pensatore profondo, fondatore della filosofia ebraica medioevale, scrisse "Il Libro delle credenze e dei dogmi". Si impegnò anche in opere storiche e linguistiche, oltre che in commenti di natura cabalistica (Sepher Yetzirah) ed in libri polemici contro i caraiti.
SÈ
(Psi.) - In psicologia designa l'individuo in quanto consapevolmente si autoesperisce come nucleo permanente e continuativo nel corso dei cambiamenti somatici e psichici, soggettivi e comportamentali, che caratterizzano l'esistenza individuale. Ereditato dalla psicologia filosofica spiritualistica, che lo assumeva come prova empirica dell'alterità dell'anima rispetto al corpo, il sè è passato alla psicologia come categoria concettuale puramente descrittiva. È stato trattato ampiamente da tutti i grandi della psicologia (Freud, Jung, Adler, ecc.) e pertanto non si ritiene di doverne parlare in questa sede. Molto importante, invece, è parlare di cosa intende la Teosofia per sè. Il Sè individuale è l'atomo spirituale, o meglio monadico; è l'Io sono, pura coscienza, diretta e non riflessa. Il Sè superiore è l'Ego spirituale, il Fuoco spirituale, che non cambia mai, lo Spirito Divino Supremo che adombra l'uomo. Finchè esso non si rifugia nell'Atman, lo Spirito Universale, e non si fonde interamente nella sua essenza, l'Ego personale o Ego inferiore o Sè inferiore, continua a perseguitarlo all'infinito. Se l'Ego, o Sè, Superiore non orbita attorno al suo Sole (la Monade), l'Ego inferiore, o Sè personale, avrà sempre il sopravvento, L'immortalità del Sè superiore è data dall'illuminazione che riceve dall'Atman. Esso è il Principio superiore che si incarna, il Nous o Mente, che domina sull'Ego personale, o Ego animale, e lo comanda, a meno che non sia quest'ultimo a trascinarlo verso il basso. Il Sè superiore è il Logos, il Christos, nell'uomo ed è formato dall'unione indissolubile di Buddhi con la fioritura spirituale di Manas. Il Logos, infatti, è Sapienza passiva in cielo e Sapienza attiva sulla Terra; la coscienza del Sè superiore è il più alto stato di purezza raggiungibile sulla Terra. Il processo che conduce al Sè supremo avviene attraverso il controllo dei cinque soffi vitali. Nell'Induismo, il Sè superiore viene chiamato Brahma, ma anche con altri sinonimi equivalenti.