Glossario
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PURUSHA
(San.) - L'"Uomo", l'uomo divino; nella filosofia Sankya è lo Spirito in contrapposizione a Prakriti, la Materia. Uno dei nomi dell'Assoluto e, sotto altro aspetto, lo stesso che Narayana, "il Sè Spirituale". È la pura consapevolezza non manifesta. Nel Vedismo è l'Essere primordiale che ha in sè la totalità; dopo la sua morte sono state create tutte le cose. Con questa figura si rappresenta in un'unico essere l'unità e la moltitudine. Purusha è l'uomo-spirito, sia naturale (jiva) che cosmico (Maha-purusha o Macrantropo); fra i due è mediatore l'archetipo, "più sottile dell'atomo", presente come forma-folgore nell'etere al centro del cuore, la forma essenziale del quale è la sillaba OM. La realizzazione del purusha è lo scopo dell'ascesi, poiché rappresenta il trascendimento dell'individualità incarnata mediante l'accesso alla sfera indefettibile. Tutte le Upanishad più antiche considerano l'aspetto più realistico del purusha identificandolo alle diverse funzioni nelle quali si rifrange la sua essenzialità: lo ravvisano nel sole e nell'occhio, nelle cinque bestie del sacrificio, o addirittura nel sacrificio medesimo. L'assimilazione del purusha individuale con il purusha universale costituisce uno degli scopi della speculazione upanishadica. Nella meditazione sul purusha convergono, nell'immediatezza propria all'esperienza diretta (anubhava), le speculazioni sacerdotali sull'analogia atman-brahman. Da tali esperienze mistiche, rivolte alla realizzazione di uno "spirito", o di un "sè superiore", il Sankya trarrà materia per la sua concezione relativa al purusha quale polo intelligente, inattivo ed immutabile, opposto alla prakriti, la cui esperienza è lo scopo del sistema stesso. Purusha è uno dei due aspetti del Secondo Logos (l'altro è Prakriti), è lo Spirito dell'Universo. Nel Katha Upanishad si dice che Purusha, lo Spirito Divino, esisteva già prima della materia originale, e dalla loro unione scaturì la grande Anima del mondo, Maha Atma, Brahma, lo Spirito di Vita, .... "Purusha puro creò le acque pure", si dice, l'Atomo Unico è eterno ed increato: da esso deriva l'Atomo dell'Atomo, la causante materiale del mondo durante il Manvantara. Nell'Atomo Unico Purusha e Prakriti sono tutt'uno. Solo nella manifestazione, Prakriti darà origine all'atomo materiale, mentre Purusha andrà a costituirne l'energia. Purusha è il Settimo Principio, il Sè Divino, l'Uomo Celeste dal quale è nato Viraj, sacrificato per la produzione dell'Universo e di tutto ciò che in esso è contenuto.
PURUSHA NARAYANA
(San.) - Il maschio primordiale - Brahma.
PURUSHARTHA
(San.) - Letteralmente, "il fine dell'uomo".
PURUSHOTTAMA
(San.) - Letteralmente, "il meglio dell'uomo"; metafisicamente, comunque, è lo spirito, l'Anima Suprema dello universo; un appellativo di Vishnu. Kapila, lo Spirito Infinito.
PURVAJA
(San.) - "Pregenetico", lo stesso che il Protologos Orfico; nelle scritture esoteriche è un appellativo di Vishnu.
PURVASHADA
(San.) - Un asterismo.
PUSALKA
(Sca.) - Presso gli Slavi, con questo termine si designavano i demoni malvagi delle acque.
PUSHAN
(San.) - Una divinità Vedica, il cui significato reale rimane sconosciuto agli Orientalisti. È qualificato come il "Nutritore", il poppatoio di tutti gli esseri (indifesi). La filosofia esoterica ne spiega il significato. Il Taittiriya Brahmana parlando di essa dice: "Quando Prajapati formò gli esseri viventi, Pushan li nutrì". Questa, allora, è la stessa forza misteriosa che nutre per Osmosi il feto ed il bambino non ancora nato e che è chiamata "la nutrice atmosferica (o Akasica)" nonché il "padre nutritore". Quando i Pitri lunari evolsero l'uomo, questi rimase privo di sensi ed indifeso e fu "Pushan che nutrì l'uomo primordiale". È anche un nome del Sole. Protettore di tutti gli esseri viventi, salvaguarda gli uomini, il bestiame e tutti i loro averi. Presenta speciali caratteristiche di dio solare e, come tale, vede ogni cosa; è guida al viandante ed accompagna all'altro mondo i defunti. Gli epiteti ad esso attribuiti alludono al suo splendore ed al suo meraviglioso aspetto. È l'ipostasi upanishadica di Surya, il Sole, simbolo dell'intelligenza che, procedendo dalla sfera soprasensibile, distrugge i limiti delle tenebre. Dio della fecondità, ente collettiva della classe dei sudra, ai quali sono proprie soltanto le funzioni riproduttive e nutritive entro la società. È anche il Dio dell'Oltretomba, rivelatore delle Spreme Verità.
PUSHKALA
(San.) - O Puskola. Una foglia di palma preparata in modo da poterci scrivere sopra, usata a Ceylon. Tutti i libri originari furono scritti, per secoli, su tali foglie di palma.
PUSHKARA
(San.) - Un loto blu; la settima Dwipa, o zona, del Bharatavarsa (India), che si trova oltre il Monte Meru e si divide in due varsha. Circonda l'oceano Kshira, od Oceano di Latte (la regione bianca, sempre gelata). Potrebbe essere una allusione alle due Americhe. È anche il nome di un famoso lago nei pressi di Ajmere, oltre ad essere il nome proprio di parecchie persone.