Glossario
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NISROCH
(Ass.) - Nome di una divinità assira, rappresentata con testa d'aquila o di avvoltoio. È una delle divinità più sacre ed antiche, rappresentata in proporzioni colossali sulle mura, a custodia delle porte, sulle stanze, sui vestiti ricamati. Lo si vede spesso lottare con altri favolosi animali, leoni e tori con testa umana, riuscendo sempre vincitore. Si pensa che la vittoria della testa d'aquila sulla testa di leone o di toro stia a rappresentare la supremazia dell'intelletto sulla forza puramente fisica.
NISSI
(Cal.) - Uno dei sette Dei Caldei.
NISTAR
(Eb.) - Il "giusto incognito", una teoria che si sviluppò negli ultimi secoli della mistica ebraica talmudica. Essa rivalutava la tradizione che basa la continuità dell'evoluzione del mondo sull'operazione nascosta, essenzialmente intima, di pochi uomini divini, o eroi, o iniziati che dir si voglia. Il loro numero sarebbe 36 (3x12). Iniziato incognito è un essere conosciuto solo nella sua apparenza, nella sua maschera, ma sconosciuto nella sua vera natura, nella sua essenza. Egli vive di religione, al di fuori della società e dei suoi problemi. Chi percorre il sentiero della iniziazione deve avere come modello il Nistar.
NITI
(San.) - Letteralmente, prudenza, etica, ma anche la "condotta regale". In altri termini, è la "arte di condursi" prevista per chi voglia arrivare ad un determinato fine materiale (artha).
NITISHASTRA
(San.) - Letteralmente "Trattato dell'arte di condursi" (per essere certi di ottenere successo); insieme di raccolte di aforismi che, in larga misura, coincidono. Essi completano l'Arthashastra, ma possono rivolgersi anche a qualsiasi uomo che ricerchi l'artha.
NITYA
(San.) - Estinzione della vita allo stesso modo in cui si spegne una lampada. Il suo significato, tuttavia, varia a seconda degli attributi che completano il termine.
NITYA MANVANTARA
(San.) - È il costante, continuo, processo di rigenerazione, che poi decade e scompare con il Nitya Pralaya. I due termini sono complementari, rappresentando l'uno il principio, l'altro la fine.
NITYA PARIVRITA
(San.) - Letteralmente, continua estinzione.
NITYA PRALAYA
(San.) - Letteralmente, Pralaya o dissoluzione "perpetua". Sono i cambiamenti costanti ed impercettibili subiti dagli atomi che sono vecchi quanto un Manvantara, un'intera età di Brahma, che richiede quindici cifre per essere calcolata. È lo stadio del cronico cambiare e dissolversi, gli stadi della crescita e della decadenza. È la durata delle "Sette Eternità". (Vedi La Dottrina Segreta, vol. I, pag, 271 e vol. II, pag. 69 e 310). Vi sono quattro tipi di Pralaya, o stati di immutabilità. Il Naimittika, quando Brahma è assopito; il Prakritika, un Pralaya parziale di una qualsiasi cosa nel corso del Manvantara; lo Atyantika, quando l'uomo ha identificato sè stesso con l'Uno Assoluto - un sinonimo di Nirvana; e Nitya, particolare per le cose fisiche, come uno stato di sonno profondo senza sogni.
NITYA SARGA
(San.) - Lo stato di creazione e di evoluzione costanti, l'opposto di Nitya Pralaya - lo stato di perpetua ed incessante dissoluzione (o mutamento degli atomi), di disintegrazione delle molecole, quindi, del mutamento delle forme.