Glossario

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IMMOLARE

 
(Rel.) - Letteralmente significa "infarinare" e deriva dal fatto che i sacerdoti pagani avevano la consuetudine di consacrare le vittime, prima di ucciderle, ponendo loro sul capo la mola salsa, composta di farro tostato e macinato, mischiato con sale. In seguito il termine acquisì il significato odierno : uccidere in sacrificio, sacrificare, consumare il sacrificio, cosa diversa dall'atto antico che consisteva in un semplice preliminare del sacrificio.

IMMORTALITÀ

 
(Rel.) - Dottrina per cui l'anima sopravvive, in forma personale, alla morte del corpo; in senso eccettivo, può anche essere impersonale, ma allora si deve parlare di altro. Nella concezione platonica, l'anima individuale sopravviveva al corpo conservando attributi singolari specifici; per Aristotele era l'intelletto a sopravvivere. Diceva Platone : "Ogni anima è immortale, perchè ciò che necessariamente si muove è immortale ... ciò che si muove da sè non cessa mai di muoversi". Aristotele, invece, sostiene che non l'anima personale, ma il solo intelletto, in quanto principio semplice ed incorruttibile, è immortale; egli sosteneva "l'anima può essere immortale, non tutta; ma la mente, tutta è impossibile, forse". Averroè nega l'immortalità dell'anima individuale; solo un intelletto unico ed universale non è soggetto alla morte, mentre gli intelletti singoli, legati alle anime individuali, nascono e muoiono con il corpo. La scolastica, invece, accetterà l'immortalità dell'intelletto individuale, ed anche dell'anima individuale. Nel Rinascimento la contrapposizione continua senza risultati definitivi, mentre nella filosofia moderna l'immortalità dell'anima viene abbandonata come assunto teoretico, ed è concepita come principio etico. Per Kant l'immortalità è un postulato indimostrabile : se la perfezione morale è un processo all'infinito, esso è possibile solo con un'esistenza che continui all'infinito. Oggi si tende a negare l'immortalità dell'anima. Nel Cristianesimo, il concetto di immortalità è legato a quello di resurrezione, con grosse complicazioni alle quali i teologi hanno dato spiegazioni diverse. Il concetto di immortalità nasce come incompleta distinzione fra lo stato ante-mortem e quello post-mortem, ovvero come incapacità di immaginare uno stato diverso da quello di vita. Il cadavere immobile lascia pensare a qualcosa che è fuggita da esso, un'anima o uno spirito, incorporei, che vanno a vivere chissà dove. Con il culto dei morti nasce l'idea della rinascita dei morti nei suoi discendenti. La morte di personaggi importanti crea il culto degli Eroi, tradizione molto sviluppata nella civiltà greca. Nei Veda l'immortalità è riservata solo agli Dei, ma si prevede un paradiso per gli uomini giusti. Nelle Upanishad si parla di una immortalità impersonale, ovvero di una identificazione dell'uomo con il Brahman, l'anima del mondo. Il Buddhismo, con la dottrina del Nirvana, introduce una immortalità personale; poiché tale stato di beatitudine, tuttavia, richiede un perfezionamento che non si può fare in una sola vita, propedeutica all'immortalità è la reincarnazione. Per gli Ebrei, i trapassati vanno nell'oltretomba, come ombre. Solo in un secondo momenti si parlerà di resurrezione collettiva e di sopravvivenza individuale.

IMPERO

 
(Sim.) - È simbolizzato all'aquila, emblema della potenza. Ne parla Ezechiele dapprima, poi la troviamo a rappresentare Nabuccodonosor, monarca di Babilonia, che porta in esilio il popolo ebreo dopo aver conquistato Gerusalemme. Le ali distese indicano i numerosi eserciti di Nabuccodonosor, la lunghezza delle membra il lungo tempo del regno, le penne la ricchezza, le unghie il terrore delle armi, ecc. In Europa molte monarchie si sono fregiate di questo simbolo, gli Asburgo hanno scelto addirittura un'aquila a due teste!

IMPETRARE

 
(Rel.) - Il senso comune di questo termine è : ottenere con preghiere quel che si chiede. Ma Dante e Petrarca lo usarono nel significato "convertire in pietra".

IMPULSO PRIMARIO

 
(Eso.) - I Molti che procedono dall'Uno (germi spirituali viventi o centri di forza), ciascuno in forma settenaria, prima si generano, poi danno l'Impulso Primario alla legge dell'evoluzione, dello sviluppo lento e graduale.

IMUM COELI

 
(Ast.) - O Fondo del Cielo, è il punto zodiacale opposto al Medium Coeli (il punto di intersezione tra il meridiano del luogo e l'eclittica). Prolungando il meridiano fino ad incontrare il cerchio zodiacale nel punto opposto si ha l'Imum Coeli, la posizione che il Sole occupa a mezzanotte rispetto al luogo di nascita (il Medium Coeli, invece, è il mezzogiorno). È la cuspide della IV Casa.

IN

 
(Cin.) - Il principio femminile della materia impregnata da Yo, il principio maschile eterico, e più tardi precipitata nell'universo.

INACO

 
(Gr.) - Figlio di Oceano e Teti, padre di Io, la divinità perseguita da Zeus. È anche il nome di un fiume mitologico, padre di Foroneo, il primo uomo, "padre dei mortali".

INANA

 
-INDRYA (San.) - I cinque sensi dell'uomo.

INANNA

 
(Ori.) - Divinità astrale cui vennero assegnati molti domini. Veniva venerata soprattutto come dea dell'amore e della fecondità.
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