Glossario
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FUOCHI
(Occ.) - Nella filosofia indù, i Fuochi sono tre (Pavaka, Pavamana, Shuchi) e sono figli di Agni. Tutti e quattro costituiscono i quarantanove fuochi; nella loro tripla unità, i Fuochi sono eterni e corrispondono ai tre principi umani superiori. I Cabiri erano ritenuti i sette (4+3) ed i quarantanove (7x7) fuochi sacri. Il segreto dei Fuochi era ben conosciuto dagli Alchimisti del Medioevo. I Fuochi si possono differenziare poi nel modo seguente : - Fuoco assolutamente privo di forma ed invisibile, celato nel Sole Centrale Spirituale, metafisicamente detto triplice; - Fuoco del Cosmo manifestato, settenario sia nell'universo che nel Sistema Solare.
FUOCO
(Occ.) - In ogni sistema filosofico e religioso, il fuoco rappresenta lo Spirito della Divinità, il principio attivo, maschile e generatore, il Padre. Il fisico dice che il fuoco è l'effetto della combustione, è calore, luce, movimento, correlazione fra forze fisiche e chimiche in generale. Esotericamente, il fuoco è il riflesso più perfetto e puro, sia in cielo che in terra, della Fiamma Una. È la Vita e la Morte, l'origine e la fine di ogni cosa materiale, sostanza divina eterna, infinita, inconsunta. Dio è un fuoco che consuma, appare nel fuoco ed è circondato dal fuoco : lo dicono perfino i cristiani. Il fuoco nasce dall'aria e genera l'acqua, come Luce è legato alla vista. I tre gradi occulti del fuoco sono : Fuoco, Aria e Sole. Nella simbologia evangelica cristiana corrisponde a S.Marco ed al Leone. I Persiani erano adoratori del Fuoco, ed Ermete lo usa come simbolo per rappresentare la Scienza Sacra. Il fuoco non è stato mai scoperto, esso è sempre esistito sulla Terra, fin dallo inizio. La leggenda di Prometeo, che ruba il fuoco agli Dei per donarlo agli uomini, si riferisce al risveglio delle percezioni spirituali nell'uomo. Il Fuoco è il settimo radicale di Simone Mago, ma è anche il capo di tutti i radicali. Spesso il termine Fuoco viene adoperato come sinonimo di Sè. Tutte le nazioni adoravano il fuoco come il più nobile degli elementi e come viva immagine del Sole. Presso i Romani era una divinità familiare ed era rappresentato con la figura di Vulcano fra i Ciclopi. Aveva il suo culto nel Tempio di Vesta dove le Vestali provvedevano a non farlo spegnere mai. Il Tempio aveva forma rotonda, per rappresentare l'universo, ed il fuoco era posto al centro, posto che occupa anche nell'universo. Il posto che il fuoco occupa in tutti i miti ed in tutte le religioni è certamente legato alla fondamentale importanza che esso ha per l'esistenza stessa della vita umana. La sua origine rimane un mistero, il suo calore è alla fonte della vita, il suo maneggiamento è problematico e difficile, motivo per cui attorno ad esso sorgono tante leggende. Il fuoco serve per purificare, per consumare la vittima offerta agli Dei, per illuminare, per tenere presente sull'altare la divinità, ecc. Per Platone, forma e simbolo del fuoco era l'aguzza piramide; allo stesso modo la fiamma si allinea verso il cielo. Ed ecco il triangolo equilatero, con il vertice in alto, rappresentare fiamma e fuoco nel mondo delle due dimensioni. Il Fuoco viene inteso come slancio verso le supreme altitudini, verso la trascendenza, verso lo Spirito. E il Fuoco è Luce, simbolo della illuminazione spirituale. In greco il fuoco è pyr, da cui "piramide" e "purus", che in latino sta per purificare. Nella tradizione indù, Shiva, con la sua danza di fuoco crea l'universo, ma con la stessa danza lo distrugge. Secondo gli Stoici, è un diluvio di fuoco a chiudere un ciclo cosmico. Nello Zodiaco i segni di fuoco sono tre : Ariete, Leone e Sagittario. Il primo è un fuoco primigenio, violento, ,un impulso di vita che ha come segno grafico Marte, fuoco che vivifica e distrugge, il caos. Quando il fuoco si stabilizza, al centro del cerchio che rappresenta il caos, sorge un punto, il Sole, che governa Leone, il secondo segno zodiacale di fuoco. Qui abbiamo il cuore, l'amore, l'autocoscienza, il centro irradiante. Il terzo segno ha come simbolo una freccia, la "sagitta", la freccia-fiamma mirata, diretta, che punta verso l'alto, pienamente cosciente del suo celeste bersaglio.
FUOCO BIANCO
(Cab.) - Quando lo Zohar tratta della "Faccia Lunga" e della "Faccia Corta", cioè i simboli del Macrocosmo e del Microcosmo, parla del Fuoco Bianco che irradia da queste, notte e giorno, e che pure non è mai visibile. Ciò risponde all'elettricità sui piani superiori e su quelli inferiori. Ma il mistico "Fuoco Bianco" è un nome dato ad Ain-Soph. È questa la differenza fra la filosofia Ariana e le Semitiche. Gli Occultisti del passato parlano del Fuoco nero, che è il simbolo del Brahma inconoscibile ed inconcepibile, e dichiarano impossibile una qualsiasi speculazione sul "Fuoco Nero". Ma i Cabalisti che, usando una sottile permutazione del significato, dotano perfino Ain-Soph di una specie di volontà indiretta e di attributi, chiamano il suo "fuoco" bianco, trascinando così l'Assoluto in un mondo di relazione e di limitazioni.
FUOCO DA FRIZIONE
(Ind.) - Pavamana, uno dei tre Fuochi nati da Agni; sul piano umano e cosmico rappresenta il corpo. Prometeo rappresenta il fuoco per sfregamento, quello che si ottiene per mezzo di pramantha (la bacchetta che gira) e arani (il disco allo interno del quale gira la bacchetta). L'insieme dei due pezzi dello strumento si chiama i due arani. Talvolta ad esso viene attribuito un significato fallico. È il Padre del Fuoco degli Asura, l'unione fra Buddhi, il sesto principio dell'uomo, e Manas, il quinto. È il Padre di Saharaksha.
FUOCO ELETTRICO
(Occ.) - Pavaka, uno dei tre Fuochi nati da Agni; il Padre del Fuoco dei Pitri, il Padre di Kavyavahana. Corrisponde allo Spirito.
FUOCO NERO
(Zohar) - Un termine Cabalistico che significa Luce Assoluta e Saggezza; è "nero" perchè è incomprensibile per le nostre intelligenze finite.
FUOCO SOLARE
(Occ.) - Shuchi, uno dei tre Fuochi nati da Agni; il Padre di Havyavahana, il Fuoco degli Dei. Esso è il Prosciugatore delle Acque, il fuoco della passione e dell'istinto animale. È il Grande Fuoco e corrisponde all'Anima.
FUOCO SPIRITUALE
(Occ.) - Ciò che fa dell'uomo un'entità perfetta e divina, il suo Guru, o Istruttore spirituale.
FUOCO VIVENTE
- Un modo di dire per indicare la divinità, la vita "Una". Un termine teurgico, usato più tardi dai Rosacroce. Il simbolo del fuoco vivente è il sole, alcuni dei cui raggi sviluppano il fuoco della vita in un corpo malato, impartiscono la conoscenza del futuro alla mente pigra, e stimolano a funzione attive certe facoltà psichiche, solitamente dormienti nell'uomo. Il significato è molto mistico.
FURIE
(Mit.) - Divinità infere romane, dette anche Dirae, probabilmente traduzione romana delle Erinni greche, compiuta su un piano puramente letterario. Non si conosce, infatti, l'origine del loro culto in Roma, mentre i loro nomi sono di origine greca: Aletto, Megera, Tisifone. Erano divinità infernali, ministre della vendetta del Cielo contro i malvagi, incaricate dell'esecuzione delle sentenze emanate contro di essi dai giudici dell'Inferno. Secondo Esiodo erano nate dal sangue caduto sulla terra a seguito dell'evirazione di Urano da parte di Crono. Ciò stava a significare che dopo il primo delitto generato nella più antica famiglia divina, era nato lo spirito della vendetta e della punizione. Altri le ritenevano figlie della Notte e delle Tenebre. Erano tre perchè tante sono le passioni che inducono gli uomini a fare del male : Ira, Cupidigia e Libidine. Le Furie erano rappresentate come mostri dallo sguardo minaccioso, con grandi ali distese, piedi di rame, munite di staffile e torce, con serpenti avvolti alle mani ed ai piedi.