Glossario

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FRUMENTO

 
(Mit.) - È noto che le graminacee non sono piante spontanee, bensì coltivazioni in qualche modo fatte dall'uomo. Per alcuni il segreto della coltivazione del grano fu donato agli uomini da Cerere, o Demetra. Altri dicono che la coltivazione del frumento sia originaria della valle del Giordano, poiché la Vergine raffigurata nello zodiaco egizio, reca in mano un mazzo di spighe di frumento. L'immagine fu poi copiata sia dai Greci che dai Romani.

FRUSTA DI OSIRIDE

 
- La frusta che simboleggia Osiride come il "giudice della morte". Nei papiri è chiamata il nekhekh, oppure il flagello. Il Dr. Pritchard vede in essa un aereatore o un ventaglio, uno strumento per separare la loppa del grano. Osiride "il cui ventaglio è nella sua mano, che purga l'Amenti dai cuori peccaminosi, separa dal suo pavimento i chicchi di grano e chiude il buon frumento nel suo granaio". (Confronta Matteo, III, 12).

FTA

 
(Eg.) - Detto anche Ftah o Phtah, è un Dio egizio considerato unico a Memfi, ma non altrove. Ha gli stessi attributi del dio greco Efesto e del latino Vulcano. Gli era riconosciuta la creazione dell'universo, quale dio primigenio. È anche il nome del settimo Cabiro, che è anche il capo dei Cabiri.

FUERST Julius

 
(Ger.) - Zerkowo 1805, Lipsia 1873. Erudito tedesco nato da genitori ebrei, in giovanissima età aveva già una profonda conoscenza della letteratura ebraica, dell'Antico Testamento, nonché delle lingue e delle scritture orientali. Dopo aver studiato a Berlino, frequentò un corso di teologia Giudaica a Posen nel 1825. Abbandonò l'ortodossia giudaica nel 1829 e si trasferì a Breslavia e poi, nel 1831, ad Halle, dove completò i suoi studi sulle lingue e la teologia orientale. Fece il giornalista a Lipsia nel 1833 ed il conferenziere all'Università dove, nel 1864, fu promosso alla cattedra di lingue e letteratura orientali, posto che mantenne con grande distinzione fino alla morte. Molte le sue opere, fra le quali : L'Oriente, Biblioteca Giudaica, ed altre sull'aramaico ed il caldeo.

FUGA

 
(Occ.) - Chi fugge mostra le spalle, e pertanto ha come simbolo il dorso; ma anche il cane con la coda fra le gambe, che sta a significare viltà e pusillanimità. Anche il cervo è un simbolo della fuga perchè, essendo timido, scappa ad ogni minimo segnale.

FULLA

 
(Sca.) - Divinità scandinava, dea dell'abbondanza, sorella di Frigga.

FULMINE

 
(Occ.) - Simbolo molto adoperato per indicare la velocità, ma anche arma micidiale spesso in mano agli dei, Giove in particolare. Gli antichi distinguevano tre tipi di fulmini : (1) bianco, era chiaro e penetrante e faceva dei miracoli; è mandato da Minerva; (2) rosso, beve il vino passando per una botte, senza lasciare traccia; fonde i metalli che si trovano nelle case, senza danneggiarle; uccide le persone senza lasciare segno sui vestiti; è mandato da Giove; (3) nero, non brucia ma tinge di nero; viene da Vulcano. La direzione di provenienza del fulmine e quella verso cui si dirige venivano talvolta usate per fare predizioni.

FUMO

 
(Occ.) - È un vapore, di vario colore (più frequente il nero), che esala dai corpi che sono caldi, o bruciano, si spande per l'aria in forma di nube e vi rimane per poco tempo sospeso. In senso occulto è il contrario del fuoco e spesso viene usato come simbolo per l'ignoranza. Sul Monte Sinai a Mosè comparve il fuoco (la Sapienza Spirituale); alle moltitudini che si trovavano ai piedi del monte, i profani, il popolo basso, il Monte Sinai apparve avvolto nel fumo (il guscio exoterico, il ritualismo ortodosso e settario). Il Fumo è la qualità oscura del Fuoco : chi si accontenta del Fumo rimane nell'oscurità, chi vuole il Fuoco viaggia verso la Luce.

FUNZIONALISMO

 
(Fil.) - Le prime teorie antropologiche e sociologiche tentavano di spiegare le strutture sociali con la loro origine storica e la loro particolarità geografica ed epocale. Successivamente l'osservazione si è spostata sulle funzioni che tali strutture svolgevano a favore della società o parti di essa. Il funzionalismo è anche una scuola psicologica fondata su principi evoluzionistici.

FUOCHI

 
(Occ.) - Nella filosofia indù, i Fuochi sono tre (Pavaka, Pavamana, Shuchi) e sono figli di Agni. Tutti e quattro costituiscono i quarantanove fuochi; nella loro tripla unità, i Fuochi sono eterni e corrispondono ai tre principi umani superiori. I Cabiri erano ritenuti i sette (4+3) ed i quarantanove (7x7) fuochi sacri. Il segreto dei Fuochi era ben conosciuto dagli Alchimisti del Medioevo. I Fuochi si possono differenziare poi nel modo seguente : - Fuoco assolutamente privo di forma ed invisibile, celato nel Sole Centrale Spirituale, metafisicamente detto triplice; - Fuoco del Cosmo manifestato, settenario sia nell'universo che nel Sistema Solare.
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