Glossario
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ETERE
- Gli studiosi sono troppo portati a confondere l'etere con l'Akasa e con la Luce Astrale. E non si tratta nemmeno dell'etere descritto dalla Scienza fisica. L'etere è un agente materiale, sebbene finora non sia stato registrato da alcun strumento fisico, mentre l'Akasa è un agente distintamente spirituale, identico, sotto alcuni aspetti, all'Anima Mundi; laddove la Luce Astrale è solo il settimo e più alto principio dell'atmosfera terrestre, irregistrabile sia quanto l'Akasa che quanto l'Etere reale perchè è qualcosa che, in un certo senso, si trova su un altro piano. Ma il settimo principio dell'atmosfera terrestre, la Luce Astrale, sulla scala cosmica è solo il secondo. La scala delle Forze Cosmiche, dei Principi e dei Piani, delle Emanazioni - in senso metafisico - e delle Evoluzioni - sul piano fisico - è raffigurata dal Serpente cosmico che morde la propria coda, il Serpente che riflette il Superiore ed è riflesso a sua volta dal Serpente inferiore. Il Caduceo spiega il mistero, ed il quadruplice Dodecaedro, sul cui modello Platone dice che è stato costruito l'universo dal Logos manifestato - sintetizzato dal Primo-Nato immanifestato - fornisce geometricamente la chiave alla Cosmogonia ed al suo riflesso microcosmico - la nostra Terra. Secondo gli antichi era la parte più pura, più alta e più luminosa dello spazio. Nella cosmologia greca, per etere si intendevano i cieli (parte superiore dell'aria o parte più sottile del fuoco). Per Platone era il quinto elemento costitutivo dei corpi celesti. L'etere cosmico è inteso come sostanza ipotetica, estremamente tenue, imponderabile, presente in tutto l'universo, sia dove c'è materia che nel vuoto; la sua esistenza fu postulata dai sostenitori della teoria ondulatoria della luce. Solo così, infatti, si sarebbe potuto spiegare la propagazione della luce nel vuoto, i fenomeni di polarizzazione, diffrazione, ecc. Successivamente l'etere venne inteso come un ente puramente geometrico, immobile nello spazio. Dopo Lorentz, esso ha perso consistenza fisica, e non se ne parla più in sede di scienza ufficiale. Esotericamente, l'etere è la forma più grossolana della akasha, il quinto principio cosmico universale. È l'anima della materia, la luce del fuoco, il principio passivo femminile dal quale emanò ogni cosa in questo Universo. Il fuoco è il principio attivo, maschile, generatore, involucro dell'akasha. Esso è attualmente solo in parte manifestato; si manifesterà completamente della Quinta Ronda (attualmente siamo nella Quarta). L'etere è uno dei principi inferiori di ciò che noi chiamiamo la Sostanza Primordiale (Akasha), ed è anche l'elemento da cui procede l'aria. Il suo colore è il bianco, da esso tutto si diparte e ad esso tutto torna. L'Etere è il Fluido Astrale, o "Luce Astrale", dei Cabalisti, il Fuoco solare, l'Aitur che compenetra tutte le cose e tutta la materia. La sua struttura è settenaria e rappresenta la tavola armonica in Natura, attraverso la quale si trasmette il suono. Gli Alchimisti dicono : "Tutto procede dall'etere e dalle sue sette nature". Altro significato di Etere sono le Acque dello Spazio. La trinità fondamentale dell'universo è : Etere, Materia, Energia.
ETERE NERVOSO
(Occ.) - È l'etere che passa attraverso tutta la struttura nervosa, ma anche attraverso gli organi capaci di movimento e di sensibilità. Non è un prodotto diretto del sangue, ma fa parte dell'atmosfera del sangue. È un fluido che circola nel corpo, ma di cui la scienza nulla conosce. L'etere nervoso è il più basso principio dell'Essenza primordiale che chiamiamo Vita. Esso è la vitalità animale diffusa in tutta la Natura ed agisce secondo le condizioni che trova per esplicare la sua attività. Non è un prodotto animale, ma è assorbito dai tessuti animali, di più o di meno a seconda della loro salute. La vitalità discende in misura maggiore sui vegetali attraverso il Raggio del Sole che colpisce la Luna e viene riflesso sugli e sugli animali prevalentemente durante il sonno ed il riposo. L'etere nervoso è essenziale per rendere possibile il movimento; è il conduttore di tutte le vibrazioni di calore, luce, suono, elettricità, attrito meccanico; esso serve a mantenere il sistema nervoso in stato di tensione perfetta. Si accumula nei centri nervosi soprattutto durante il sonno. Se scarseggia si hanno collassi ed esaurimenti nervosi; può uccidere se è troppo in eccesso. L'etere nervoso può essere avvelenato sia attraverso gas o vapori, sia attraverso sostanze ingerite. Secondo Paracelso, la forza vitale si irradia attorno all'uomo a formare la sua Aura. Questa può essere influenzata dall'emanazione di un'altra aura, sia in modo positivo che negativo.
ETERE UNIVERSALE
(Occ.) - È una sostanza che pervade ogni organismo vivente, sia dal di fuori che dal di dentro. È il Fluido Astrale, la Matrice dell'Universo, dalla quale si sviluppano le stelle ed i pianeti, i copri celesti in genere.
ETERNA GENITRICE
(Occ.) - Lo Spazio, la Causa eterna, onnipresente in tutto, la Divinità incomprensibile, la cui "Veste Invisibile" è la Radice mistica di tutta la materia dell'Universo.
ETERNITÀ
(Occ.) - L'Eternità non è l'insieme di passato, presente e futuro; tale insieme costituisce il Tempo. Eternità è negazione di Tempo e di ogni altra cosa, sia materiale che pensata. Essa è non-passato, non-presente, non-futuro. Anche l'eterno presente degli Dei non è eterno: esso è il tempo compreso fra l'inizio ed il termine di una manifestazione; un tempo indefinitamente grande, pur sempre finito. Secondo il pensiero ufficiale, l'eternità è una estensione di tempo senza inizio nè fine. Concetto estremamente difficile che porta talvolta ad ammettere l'inizio ed a negare la fine, talaltra si ammette la fine e si nega l'inizio. Per alcuni filosofi greci l'eternità si identificava con il puro presente. Nella Sacra Scrittura l'eternità è tempo indefinito, ma con riferimento a Dio, essa esclude inizio, fine e successione. L'idea dell'eternità è fra quelle che l'intelletto umano meno comprende. Da un lato, verso il passato, vi dovrebbe essere una durata infinita, attualmente trascorsa, che esclude ogni inizio, dall'altro, verso il futuro, vi è uno scorrere del tempo senza alcun fine. Essa fu personificata in forma di donna in piedi, vestita di verde (perchè non invecchia mai), con una palla nella mano destra ed un velo sul capo fino a coprire le spalle. A lei erano sacri il Basilisco, il cedro del Libano, l'olivo, ma anche il circolo formato da un serpente che si morde la coda. Anche le fasi lunari, per il loro ripetersi incessante, vengono in qualche caso assunte come simbolo dell'eternità. L'eternità è raffigurata in vari modi nelle monete di Faustina.
ETERNO FEMMININO
(Occ.) - La Sapienza Santa che scende dallo Empireo per aiutare l'Uomo a salire. Dante li sviluppò nella sua Divina Commedia con le "tre donne benedette". Esso si riflette in Madre Natura e nell'Uomo nel quale, tramite l'ispirazione della sua anima, diventa Virtù realizzata.
ETERNO PELLEGRINO
(Eso.) - Ciò che nell'uomo vive, pensa e sopravvive alla forma; il capolavoro dell'evoluzione, la differenziazione proteica in Spazio e Tempo dell'Uno Assoluto, Inconoscibile.
ETERNO RITORNO
(Occ.) - Concezione speculativa e cosmologica secondo la quale il corso degli eventi del mondo, compiuto il proprio ciclo, ritorno su sè stesso in una serie indefinita di identiche ripetizioni. Questo concetto si contrappone alla concezione dell'"illimitato progresso". La concezione ciclica è stata oggi abbandonata dal pensiero filosofico corrente, fatta eccezione per un tentativo di Nietzsche, che l'ha usata in senso negativo.
ETEROGENESI
(Sc.) - In biologia è il nome di una teoria proposta da Kolliker, seconda la quale gli organismi si evolvono sotto la spinta di una "legge di perfezionamento" che li fa progredire in maniera discontinua. In filosofia è il principio formulato da Wundt, secondo il quale le azioni umane possono riuscire a fini diversi da quelli che sono perseguiti dal soggetto che compie l'azione. In anatomia è un'anomalia organica che consta di un'alterazione del numero e della disposizione degli organi.
ETHER
(Occ.) - La luce delle regioni superiori, sorella di Emera, figlia di Erebo e Nux sotto l'azione di Eros.