Glossario

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CRONOS

 
(Gr.) - Il più giovane dei Titani dell'antica mitologia greca, figlio di Urano (il Cielo), primo re dell'universo, e di Gea (la Terra). Secondo la Teogonia di Esiodo, con una falce datagli dalla madre, mutilò dei genitali il padre che, per non perdere la signoria del mondo, teneva i figli in prigionia. Sposò Rea e, per paura che i figli lo detronizzassero, li divorava appena nati. Rea riuscì a salvare l'ultimo, Zeus che, a sua volta, fece vomitare al padre i figli che aveva divorato (Estia, Demetra, Era, Ades e Posidone). Con loro vinse i Titani e li rigettò nel Tartaro. Una versione orfica racconta che Crono, dopo aver regnato sulla Terra, divenne sovrano immortale di un mondo fantastico che si trova al di là della terra abitata. Il culto di Cronos era ad Olimpia e le Cronie erano le sue feste. Crono è il Dio del Tempo e viene spesso identificato con Saturno. È il padre di Giove, simbolo di una razza umana, re dei Lemuriani. Imprigionò Briareo, Cotto e Gige, i Titani che si erano a lui ribellati. Il suo nome proviene dalla radice kar che significa "fare", "creare". Nei Veda, Karman è un dio creatore, ma più che a Crono esso va rapportato a Karma, l'onnifico. La mutilazione del padre è la stessa che poi farà Cam e Zu; anche Set (l'Egizio) viene evirato. Questa mutilazione ha un significato allegorico che può essere spiegato nel modo seguente. Il non evirato è il Tempo Assoluto che, indivisibile, non può essere condizionato nè finito; la mutilazione sottrae una parte al Tutto che, tal modo diventa finto e commensurabile. Crono, infatti, è il Dio del Tempo, la cui prima legge è l'ordine nel succedersi delle fasi, l'armonia dello sviluppo ciclico. Ed anche l'associazione a Saturno rispetta il concetto : Saturno, padre degli dei, mediante la trasformazione, da Durata Eterna diventa Periodo Limitato. Cronos, con Phanes e Chaos, rappresenta la Triade dei filosofi occulti greci. Viene spesso paragonato all'Arcangelo Michele che presiede al Sabbath, giorno di Saturno, oppure a Kala, figlio del tempo, che è una forma di Brahma, o anche all'Antico dei Giorni dei Cabalisti. È stato fatto anche il parallelo Schemal e Samaele = Saturno e Crono.

CROOKES William

 
(Ing.) - Londra 1832, 1919. Famoso chimico e fisico inglese, membro della Società Teosofica e Conciliatore della Loggia di Londra. Studiò i fenomeni elettromagnetici, le scariche elettriche nel vuoto ( Tubo di Crookes ), i seleno-cianuri e fece anche esperimenti fotografici. Dedusse il quarto stato della materia che chiamò "Materia Radiante", ed aprì la strada per la scoperta dell'elettrone. Condusse delle investigazioni sui fenomeni psichici sotto controllo, nonostante la disapprovazione la ridicolizzazione da parte degli ambienti scientifici, focalizzando su tali fatti l'attenzione dei Maestri che, stando alle loro lettere, lo aiutarono a percorre certe vie occulte. Fondò la Rivista Chemical News.

CRORA

 
(Ind.) - Moneta indiana.

CRUDEN Alexander

 
(Ing.) - Aberdeen 1701, Londra 1770. Erudito inglese, studiò al Marischal College della sua città. Dopo un certo isolamento per una forma di follia, si stabilì a Londra come tutore e poi come libraio conquistando il titolo di Libraio della Regina. Nel 1737 completò l'opera "Armonia Biblica", un lavoro che divenne un classico ed ebbe molte edizioni in poco tempo. La sua religiosità ed i suoi straordinari poteri intellettuali si alternano a periodi di alienazione. Ricoverato una seconda volta, pubblicò un racconto sulle proprie sofferenze. Nel 1740 divenne correttore di bozze, curando parecchie edizioni di classici greci e latini. Con lo pseudonimo di "Alessandro il Correttore", si assunse l'onere di correggere la morale della nazione. Liberato da un terzo periodo di confinamento, pubblicò le "Avventure di Alessandro il Correttore". Scrisse anche un Dizionario della Scrittura ed un indice dei termini di Milton.

CRUX ANSATA

 
(Lat.) - La croce con impugnatura ; mentre in questa forma, , è il tau; nell'altra forma è la più antica croce egizia, o il tat, . La crux ansata era simbolo dell'immortalità, ma la croce tat era quello dello spirito-materia, con il significato di un emblema sessuale. La crux ansata era il simbolo più importante nella Massoneria Egizia istituita dal Conte Cagliostro, ed in verità i Massoni debbono aver dimenticato il significato dei loro simboli più alti, se qualcuna delle loro massime autorità insiste ancora nel dire che la crux ansata è solo la combinazione del cteis (o yoni, grembo o principio femminile) e del phallus (o lingham). Assolutamente no. L'impugnatura, o ansa, aveva un doppio significato, ma mai un significato fallico; come attributo di Iside, era il cerchio del mondo; come simbolo sul petto delle mummie rappresentava l'immortalità, un'eternità senza inizio e senza fine; ciò che discende e cresce sul piano della natura materiale, la linea orizzontale femminile sormontata dalla linea verticale maschile - cioè, il principio fecondante maschile nella natura, o spirito. Senza l'impugnatura, la crux ansata è diventata il tau, che, lasciato così, è un simbolo androgino e diventa puramente fallico, o sessuale, quando prende la forma della croce tat (una linea orizzontale intersecata da una verticale di uguale lunghezza). Il cerchio della Croce Ansata è talvolta sostituito dal disco del Sole che splende dietro una croce latina. Questa Croce si trova sempre sul petto dei Mistici morti, qualche volta sostituita dalla Svastica. Essa è anche il sigillo posto sul cuore degli Iniziati viventi, oltre che il simbolo dell'uomo, della generazione e della vita.

CRUX DISSIMULATA

 
(Rel.) - Croce simile alla svastica che i primi Cristiani tenevano con sè nelle catacombe, non come simbolo della crocifissione, bensì come simbolo del moto celeste e come emblema della vita.

CU CHULAINN

 
(Azt.) - Secondo una tradizione è figlio del Dio Lug; un'altra tradizione lo vuole figlio di Soailte e di Deichtine, nipote di Cathbad, il druida. Letteralmente, il suo nome significa "il cane di Culann".

CUBO

 
(Occ.) - Parallelepipedo rettangolo avente 12 spigoli uguali; è uno dei cinque poliedri regolari. Poiché ha per facce dei quadrati uguali, si chiama anche esaedro regolare. Il suo centro di simmetria, incrocio delle quattro diagonali, è anche il centro della sfera inscritta e di quella circoscritta. Il cubo primordiale e perfetto lo troviamo già citato nei Purana. Secondo i Cabalisti, il Dodecaedro, base dell'Universo, giace celato nel cubo perfetto. Per i Pitagorici è la trasformazione nel creato del quadrato mistico (Tetractis). Sviluppato come figura piana, determina quattro quadrati in fila e tre per traverso, formando una croce. Sotto questa forma diventa il veicolo ed il numero della vita, il Padre Madre Sette. Il cubo è la seconda figura geometrica solida della Natura manifestata. È il due, moltiplicato per sè stesso e ripiegato su sè stesso (2x2=4+4=8). Il cubo settuplo è il Triangolo nel Quadrato, il Microprosopo, l'Uomo Celeste, il Logos manifestato.

CUDWORTH Ralph

 
(Ing.) - Aller 1617, Cambridge 1688. Filosofo inglese, professore a Cambridge, rappresentante emerito della scuola Platonica, alla cui rinascita nella scuola Inglese contribuì notevolmente. La sua opera più importante è un trattato sulla struttura dell'Universo, che contiene anche un'ampia esposizione del pensiero platonico: Il vero sistema intellettuale dell'universo, pubblicata nel 1678. In essa egli tenta di giustificare lo spiritualismo attraverso l'analisi della conoscenza. Sostiene che quanti tentano di rifiutare la tesi della derivazione delle cose da una causa spirituale, si basano sull'opinione che ogni conoscenza sia posteriore agli oggetti cui si riferisce. Ma la nostra conoscenza non è un centro di rappresentazione sensibile delle cose a noi esterne, ma è fondata sulla forza e sull'attività dello spirito, il cui contenuto è costituito da "essenze intelligibili", ciò da pensieri di validità universale, che sono il presupposto di ogni conoscenza umana. Dal libero agire dello spirito scaturiscono i fondamentali concetti logici (essere e non-essere, necessità contingenza, ecc.), e quelli etici (morale, dovere, giustizia, libertà). Cudworth si oppone anche al concetto di predestinazione di Calvino, sostenendo una libertà razionale del volere.

CULTO

 
(Rel.) - Dal latino colere, che significa "venerare". È il rapporto sistematico fra l'uomo e le forze e entità extra-umane, che l'uomo ritiene a lui superiori. Nel linguaggio corrente, si indica con rito le modalità di comportamento in cui il culto si esplica. Il culto ha carattere prevalentemente, o esclusivamente, religioso; può essere rivolto a divinità, spiriti, elementi della natura, antenati, ecc.; può essere collettivo, quando viene svolto da una comunità, oppure individuale. Esiste una controversia sulla definizione di culto e rito. Per alcuni il culto sta al rito come la religione alla magia, per altri le due cose hanno lo stesso significato. La scuola di Durkheim ha affrontato il problema a fondo, addivenendo a definizioni oggi abbastanza accettate. Per culto deve intendersi l'espressione delle tradizioni e delle condizioni sociali collettive; il soggetto del culto è la comunità, e non il singolo, e le sue caratteristiche sono la sistematicità e la stabilità. Il rito è un offizio individuale, occasionale e legato a determinate contingenze non regolarmente periodiche della vita. Per un certo verso, il culto è un "insieme di riti".
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