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GIGE

 
(Gr.) - "L'anello di Gige" è diventato una metafora familiare nella letteratura Europea. Gige era un abitante della Lidia che, dopo aver ammazzato il Re Candaules, sposò la sua vedova. Platone ci racconta che Gige scese una volta in un abisso della terra e scoprì un cavallo di bronzo, all'interno del quale c'era lo scheletro di un uomo che aveva un anello di bronzo al dito. Questo anello, messo al suo dito, lo rendeva invisibile. In un'altra leggenda, Gige era un mostro con cento braccia e cinquanta teste, figlio del Cielo e della Terra, un Titano, che, tuttavia, aveva dignità di Dio.

SERPENTE

 
(Eso.) - Per gli antichi, l'Uno ed il Drago erano espressioni usate con riferimento ai Logoi, le Entità più elevate di ogni cosmogonia. Drago e Serpente sono sinonimi, ed entrambi i nomi possono esseri usati per designare la Luce Astrale, ossia la Saggezza del Caos. La filosofia arcaica, partendo dalla Perfezione Universale eterna, segue il processo dell'evoluzione naturale e perviene al concetto di Materia e di Male come necessità, aspetto di un mondo duale nel quale l'essere umano è costretto a vivere. La trasformazione di Serpente in Diavolo è merito di alcuni di quei Padri Cristiani ignoranti, o in male fede, che enfaticamente vengono chiamati Padri della Chiesa. All'origine, il Serpente rappresentava la Saggezza Divina e la Perfezione, fondamento della Rigenerazione psichica e dell'Immortalità. Per Ermete il serpente era il più spirituale di tutti gli esseri, per Mosè (allievo di Ermete) era altrettanto, per gli Gnostici era l'emblema delle Sette Gerarchie dei Creatori Settenari o Planetari. Per gli Indù, Shesha o Ananta, è l'Infinito, un nome di Vishnu ed il suo primo Vahan sulle Acque Primordiali. Questo "letto di Vishnu" è un'astrazione allegorica che simboleggia il Tempo infinito nello Spazio illimitato che contiene il Germe dell'Universo manifestato; l'Ofis gnostico contiene lo stesso triplice simbolismo delle sue sette vocali. Successivamente avvenne una distinzione fra il Serpente buono e quello cattivo, Agathodaemon e Cacodaemon; il primo è la personificazione della Saggezza divina in campo spirituale, il secondo è il Male sul piano della materia. Non dimentichiamo che la materia è spirito grossolano e lo spirito è materia sublimata; pertanto, la divisione di buono e cattivo, di bene e male, di serpente buono e cattivo, è solo funzionale alla dualità del mondo manifestato, ma essenzialmente le due cose sono una. Gesù disse: "Siate saggi come serpenti", ma è stato smentito dai Padri della Chiesa, che avevano forti interessi a creare la figura del diavolo. Lo spirito di Dio che si muoveva sulle acque era rappresentato dappertutto da un serpente fiammeggiante che alitava fuoco e luce sulle acque primordiali; la materia cosmica veniva rappresentata come un serpente che si mordeva la coda; l'Aitareya Brahmana chiama la Terra "Sarparajni", ovvero la Regina Serpente. Com'è noto, tutti i simboli almeno sette chiavi di lettura, ed essendo il serpente uno dei glifi più potenti, se ne potrebbe parlare per centinaia di pagine. In genere la chiave più elevata è in mano agli Iniziati, quella più bassa viene regalato al volgo. Ed il significato più basso che alla fine è stato dato al serpente è quello fallico, persino nell'episodio di Adamo ed Eva. Nell'alto Egitto, nel tempio di Philae, veniva creato un uovo con argilla ed altre sostanze: da esso usciva la "cerasta", o vipera cornuta. Qualcosa del genere avviene anche nei templi indù, dove a nascere dall'uovo è il cobra. Ma anche il Dio creatore esce dall'uovo (Kneph), mentre per gli Ebrei la Divinità si presenta come Serpenti volanti (Mosè nel deserto). Orphio-Christos è il Logos degli Gnostici, mentre per i Protestanti l'allegoria del Serpente di ottone e dei Serpenti di fuoco ha un rapporto diretto con il mistero di Cristo e della Crocifissione. Nella simbologia dell'Egitto, l'Uovo ed il Serpente erano inseparabili Secondo gli Ofiti, l'umanità dev'essere grata al serpente che, insegnando ad Adamo a mangiare i frutti dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male, gli permise di innalzare il suo essere, contribuendo ad elevare il livello dell'umanità. Nella antichità, i Serpenti erano i Saggi, coloro che custodivano il Mistero dei Misteri che celava i segreti del Tempo e della Immortalità. Il cambio di pelle del serpente è l'immagine più immediata di ciò che deve avvenire in chi sceglie di lasciare la via del quotidiana per accedere a quella dei Misteri: si lascia una vita (si muore in quella vita) per intraprenderne una nuova (si nasce in una nuova vita). Albero e Serpente erano immagini divine; il primo, con il tronco rovesciato, i suoi rami, le sue foglie, le sua radici, stava a simboleggiare lo sviluppo seguito alla creazione; il secondo, collocato nell'Eternità, rappresentava il Logos nato dal Cielo. E c'è voluta tutta la perversa fantasia della Chiesa di Roma per degradare questi simboli fino al livello attuale. Draghi e Serpenti dell'antichità avevano tutti sette teste, una per ogni razza, e sette capelli per ogni testa, un capello per ogni sottorazza. Il Serpente akkadiano aveva sette teste, tante quanti sono in Principi in Natura e nell'Uomo. Il coccodrillo, equivalente del drago e del serpente presso gli Egizi, era simbolo bivalente del Cielo e della Terra, sacro ad Osiride ed Iside; esso trainava il vascello del Sole. Per gli Gnostici, Agathodaemon e Kakodaemon erano i due aspetti del Logos, la dualità del nostro mondo. Per gli Egizi, il "serpente vero e perfetto" era quello che portava le anime dei defunti credenti alla terra promessa, attraverso il Mar Rosso, proteggendole dai serpenti del deserto (i Reggenti delle Stelle). Per gli Ebrei, il serpente era il Dio dalle sette lettere (Jehowah) che poi troviamo nell'Apocalisse come Serpente dei Sette Tuoni, cui si deve la pronuncia delle sette vocali. E tutto può essere riportato all'India dei Naga. Nella magia siro-caldea Ophios ed Ophiomorphos costituivano un tutt'uno nello Zodiaco, in corrispondenza del segno androgino Vergine-Scorpione. Per gli Gnostici, Ophios-Christos è il Serpente prima della caduta, Ophiomorphos-Chrestos è il Serpente dopo la caduta. Jehowah si trasforma in Serpenti Ardenti per mordere coloro che lo offendono ed anima il Serpente di Rame per risanare quelli che ha morso. Samaele è il capo dei Demoni e nel Talmud è rappresentato come un serpente con dodici ali (i dodici mesi dell'anno). Il serpente è stato sempre il simbolo della Saggezza, e trovarlo associato ai demoni dovrebbe far riflettere molti "esperti". Nel Kalevala, Ahti (lo Stregone, il Male) lotta contro Lamminkainen (il Dragone, il Mago Bianco): entrambi sono serpenti. Tutte le divinità guaritrici, datrici di salute, sono raffigurate come serpenti. Nelle Upanishad, la Scienza della conoscenza occulta è trattata come Scienza dei Serpenti, mentre i Naga del Buddhismo exoterico sono "le creature favolose della natura dei serpenti". Il Serpente dell'Eternità e della Saggezza Assoluta abita sotto l'Albero Macrocosmico, il Serpente della Sapienza manifestata abita sotto l'Albero Microcosmico. Per la Chiesa di Roma, il serpente è simbolo della materia e del male ma, il che è peggio, è anche simbolo della donna, considerata il peggior male possibile. Quanto ha nociuto tutto ciò alla donna ? Quanti danni materiali e morali le ha procurato ? Presso gli Egizi, il Serpente con due gambe era un modo per rappresentare uno Ierofante, un Iniziato; il Serpente, l'Albero della Conoscenza, l'Albero della Vita, sono simboli che provengono dall'India antica. Gli Angeli caduti nella generazione sono chiamati Serpente; il Serpente del Genesi, il tentatore di Eva, è il Padre dell'umanità spirituale, il suo benefattore. È il Messaggero di Luce, brillante e radioso, Lucifero, che aprì gli occhi all'automa creato da Jehowah. Esso non ha nulla a che fare con il mondo fisico, ma solo con quello spirituale: è il simbolo della conoscenza del Bene e del Male. È solo attraverso l'idolatria che se ne è fatta una falsa divinità. Esso è il Serpente dell'Eternità e della Conoscenza, lo Spirito Manasico che è sopra e dentro l'uomo. Il Serpente è l'Iniziatore, e Serpenti sono chiamati coloro che "ridiscesero, insegnarono ed istruirono la Quinta Razza". Serpenti venivano chiamati i cicli siderali e tropici, il percorso del Sole ai tropici, la Via Lattea, la Luce Astrale e molte altre cose. Questa molteplice simbologia ha tratto in inganno molti studiosi, creando in loro grande confusione, impedendo loro di individuare il glifo esatto, corrispondente all'argomento trattato. Anche i Poli celesti sono talvolta presentati come Serpenti, mentre l'Universo manifestato è sempre rappresentato da un serpente che si morde la coda. Il Serpente è sempre stato il simbolo dell'Adepto, dei suoi poteri di immortalità, della sua sapienza divina. Esso è lo Spirito di Sapienza occulta sulla Terra, antagonista di tutte le illusioni mondane, passeggere, ivi comprese le religioni dogmatiche ed ecclesiastiche. L'antica cripta egizia era chiamata "la tana del serpente", identico nome con il quale, nell'antico Messico, si chiamava il passaggio sotterraneo che, si diceva, terminasse alle radici del cielo. Presso i Quetzo-Cohuatl, i sacerdoti chiamavano sè stessi Hivim e Serpenti; le caverne dei Rishi, le dimore di Tiresia e dei veggenti greci, erano modellate a guisa delle tane dei serpenti indù, quelle dei Naga. I Serpenti sconfitti dai loro uccisori sono il simbolo del principio turbolento che caratterizza il Caos e viene vinto dalla Luce. Quello che per gli Gnostici era Sophia, la Sapienza, per gli Ebrei diventa Azazel, il capro espiatorio del peccato di Israele. Nello Zohar, gli Uccelli che ispirarono Balaam sono in realtà Serpenti volanti, Saggi, Adepti, la cui scuola aveva insegnato i misteri della profezia. Nehhashim erano detti i lavori dei Serpenti, svolti dai maghi, circondati dalla Luce del Serpente Primordiale, la Luce Astrale. E per quanto riguarda la parabola sul lavoro, si parla dei Misteri del Serpente del Grande Mare. In tutte le metafore antiche, sia astronomiche che cosmiche, teogoniche o fisiologiche, il Simbolo fu sempre guardato come un simbolo divino. Nel Talmud è il Principe della Acque, che ha sotto di sè sette Spiriti subordinati; nel Siphra Dzenioutha, la Forza creatrice disegna la sua creazione a spirale, in forma di serpente, e tiene la coda in bocca con l'eterno significato del serpente che si morde la coda: il Circolo della Sapienza nella Infinità. Il seme dei Serpenti era il seme prodotto dal Karma e dalla Saggezza Divina. Nella mitologia greca, Zeus è rappresentato come un Serpente, il tentatore intellettuale dell'uomo che, nel corso della sua evoluzione ciclica, genera Bacco, il Dioniso solare, che sarà poi il Salvatore dell'uomo. Ed il simbolo viene trasferito nello Zodiaco, dove lo troviamo come costellazione dell'Idra. Negli U.S.A., Stato dell'Ohio, vi è il Tumulo del Grande Serpente, che non è una tomba, ma la rappresentazione simbolica del mondo: il Serpente (Ciclo del Tempo) che inghiotte l'Uovo (il Cosmo). Dovunque si trova il serpente e l'uovo, lì si insegna la dottrina della successione dei mondi, quella delle sette creazioni, della trasformazione della faccia della Terra, della successione di sette volte un giorno ed una notte, su ogni Globo. Per concludere, elenchiamo alcuni simboli sui quali si trova il serpente: Bacco, il Caduceo, la Medusa, il Carro di Cerere, Esculapio, Giunone, Laocoonte, Minerva, Medicina, Salute, Sapienza, Tempo, ecc.

DWIPA

 
(San.) - Un'isola o un continente. Gli Indù ne hanno sette (Sapta dwipa), i Buddhisti solo quattro. Questo è dovuto ad una malcompresa allusione del Signore Buddha che, usando il termine metaforicamente, applicò la parola dwipa alle razze dell'uomo. Le quattro Razze Radice che precedettero la nostra quinta erano paragonate da Siddharta a quattro continenti, o isole, che costellavano l'oceano della nascita e della morte - il Samsara.

DAYUS

 
(San.) - O Dyaus. Un termine Vedico. La Divinità non rivelata, o colui che rivela Se Stesso soltanto come luce e luminosità del giorno - in senso metaforico.

SHANGNA

 
(San.) - Un epiteto misterioso che si dà in senso metaforico ad un camice largo e lungo, o "veste". Indossare la "Veste Shangna" significa acquisire la Saggezza Segreta e l'Iniziazione.

SONNO

 
(Fis.) - Stato e periodo di riposo psico-fisico caratterizzato dalla sospensione, parziale o totale, della coscienza e della volontà. Durante questo stato, l'integrazione dell'individuo con l'ambiente circostante, è sospesa. Lo stato di sonno è accompagnato da sensibili modificazioni funzionali, sia a livello fisico (metabolismo, tono muscolare, ecc.) sia a livello psichico. Gli Egizi vedevano nel sonno una morte temporanea e ristoratrice, fonte di vita. I Greci lo consideravano fratello della morte, ma non gli davano gran peso. Anche i Romani non ebbero molta considerazione del sonno, ed i cristiani lo ignorano completamente. Eppure l'alternanza sonno-veglia assomiglia molto a quella morte-vita, notte-giorno, tenebre-luce, ecc. Il sonno, nella mitologia, è figlio di Erebo e della Notte e risiede in un palazzo eretto in luogo deserto e sconosciuto dove non entrano mai i raggi del sole. L'ingresso del palazzo è ornato di papaveri (oppio=oblio), mentre tutto attorno scorre il fiume Oblio che rompe appena il silenzio con il mormorio delle sue acque. Il Sonno dorme su un letto d'ebano e di piume, coperto da panni neri. Attorno al Sonno sono sdraiati i Sogni, mentre Morfeo vigila affinchè non sia fatto alcun rumore. Questo Dio riposa sempre e tiene nella mano destra un corno (simbolo dei sogni veri che mostrano le cose così come sono) e nella sinistra un dente di elefante (simbolo dei sogni falsi). Uno dei suoi ministri è Fobetore che fa apparire in sogno le bestie, l'altro è Fantaso che fa vedere gli oggetti inanimati. Il simbolo del sonno è la fiaccola capovolta, ed anche la lingua. Gli antichi, sembra, prima di andare a dormire, bruciavano lingue a Mercurio (Dio della parola) e bevevano del vino per fare in modo che durante il sonno la lingua riposasse.

STELLA POLARE

 
(Ast.) - Dhruva, l'ultima stella della coda di Shishumara, l'Orsa Minore, connessa con varii fenomeni tramite le forze cosmiche. Le stelle di coda dell'Orsa Minore, infatti, focalizzate in un certo modo e su un certo oggetto, producono risultati straordinari, ben noti agli Iniziati indù. Nel Commentario si dice: "Colui che capisce l'età di Dhruva e comprende 9090 anni mortali, capirà i tempi del Pralaya ed il destino finale delle nazioni". In senso metaforico, il Polo celeste con la sua stella polare, è il Monte Meru, il seggio di Brahma.

MESE (Ast.)

 
Il nome viene da molto lontano : dal latino mensis (mese), dal greco men (mese, luna), dallo ionico mas (luna), dallo slavo meseci, dallo zend maonh, ecc. Il termine significa essenzialmente luna, l'astro che misura, quello che per la prima volta ha dato agli antichi l'idea della divisione del tempo : mese era il tempo misurato con le fasi lunari e la settimana era la sua prima suddivisione, riferita ad una sola fase. E forse all'inizio era così, con tutti gli sfasamenti che ne conseguivano in ordine alla durata dell'anno ed all'inizio delle stagioni. Poi il calendario gregoriano stabilì i mesi di durata ineguale, proprio per rimediare ai citati sfasamenti, con durate varianti dai 28 ai 31 giorni. Esistono vari tipi di mese, a seconda del modo di calcolare la rivoluzione della Luna : Mese sinodico - Periodo di tempo intercorrente fra due Lune Nuove con durata media di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti, 2,7 secondi. Mese siderale - Una rivoluzione completa della Luna, vista dalla Terra, riferita alle stelle; durata 27 giorni, 7 ore, 43 minuti, 11,5 secondi. Mese anomalistico - Periodo di tempo intercorrente fra due perigeo della Luna. Durata 27 giorni, 13 ore, 18 minuti, 37,5 secondi. Mese sinodico - Periodo compreso fra due passaggi della Luna sul suo nodo ascendente. È detto anche "mese draconico" ed ha una durata di 27,2122 giorni solari medi. Nell'antichità, il nome attribuito ai mesi variava da paese a paese e talvolta, come in Grecia, da regione a regione. La tabella che segue ne riporta alcuni. ================================================================= Calendario Calendario Calendario Calendario Divinità Attuale Attico Macedone Romano preposta ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Gennaio Gamelione Peritio Ianuarius Giunone Febbraio Antesterione Distro Febrarius Nettuno Marzo Elafebolione Xantico Martius Minerva Aprile Munichione Artemisio Aprilis Venere Maggio Targelione Daisio Maius Apollo Giugno Sciroforione Panemo Iunius Mercurio Luglio Ecatombeone Loos Quintilis Giove Agosto Metagitnione Gorpieo Sextilis Cerere Settembre Boedromione Iperbereteo September Vulcano Ottobre Pianepsione Dios October Marte Novembre Maimacterione Apelleo November Diana Dicembre Posideone Audneo December Vesta ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- A Roma l'anno cominciava con il mese di Martius, l'anno Attico cominciava con Loos, mentre quello macedone iniziava con Dios. Nel 44 a.C. l'anno romano cominciò con il 1^ Gennaio e furono cambiati i nomi di due mesi : Quintilis divenne Iulius in onore di Cesare che era nato il 12 di quel mese e Sextilis fu mutato in Augustus in onore di Augusto. Esistono delle bellissime iconografie che con immagini adeguate alla caratteristica del mese abbelliscono i calendari. Vi sono anche sculture (Notre-Dame, S.Marco, ecc.) e pitture che si ispirano ai mesi ed ai loro contenuti. MESHA (San.) - È il nome del primo segno dello Zodiaco indù, l'Ariete. MESHIA (Zend) - O Meshiane. Secondo il primitivo sistema Persiano, sono l'Adamo ed Eva degli Zoroastriani; la prima coppia umana, ma anche il duplice aspetto dell'androgino. MESMER Friedrich Anton - Il famoso fisico che riscoprì ed applicò praticamente quel fluido magnetico che è nell'uomo, che fu chiamato magnetismo animale; la pratica, dal suo nome, si chiama Mesmerismo. Nacque a Schwaben nel 1734 e morì nel 1815 a Meersburg. Medico, aveva studiato medicina a Vienna, sosteneva l'influenza dei pianeti, e quindi dei minerali, sull'organismo. Più tardi si convinse che l'energia guaritrice proveniva dallo stesso organismo umano ed allora sostituì il magnetismo animale a quello minerale. Fortemente avversato a Vienna, si trasferì a Parigi dove si offrì di guarire le malattie nervose per mezzo del magnetismo animale. Il suo metodo, avversato per secoli, solo di recente ha occupato un degno posto in medicina, sotto il nome di ipnotismo. Mesmer era un membro iniziato della Fratellanza dei Fratres Lucis e di Lukshoor (Luxor), o del Ramo Egiziano di questi ultimi. Fu il Consiglio di "Luxor" a sceglierlo - secondo gli ordini della "Grande Fratellanza" - affinchè agisse nel secolo XVIII come uno dei loro abituali pionieri, inviati nell'ultimo quarto di ogni secolo per illuminare con la conoscenza occulta una piccola parte delle nazioni occidentali. In questo caso fu St. Germain che sorvegliò lo sviluppo degli eventi. Più tardi fu incaricato Cagliostro di dare aiuto, ma avendo egli fatto una serie di errori, più o meno fatali, fu richiamato. Di questi tre uomini che furono all'inizio considerati come ciarlatani, Mesmer è già stato vendicato. La riabilitazione degli altri due seguirà nel prossimo secolo. Mesmer, nel 1783, fondò "L'Ordine dell'Armonia Universale", nel quale fu presumibilmente insegnato solo il magnetismo animale ma che, in realtà, esprimeva i principi di Ippocrate, i metodi degli antichi Asclepieia, i Templi Terapeutici, e molte altre Scienze Occulte. MESOPOTAMIA (St.) - Dal greco mesos = in mezzo e potamos = fiume: la terra in mezzo al fiume. Si tratta di un'area geografica oggi collocabile nel Medio Oriente, nella fiorirono civiltà di assoluta importanza storica, religiosa, culturale, per lo sviluppo dell'umanità; tre nomi per tutti: Sumeri, Assiri, Babilonesi. In questa terra abitarono certamente le più antiche civiltà umane e qualcuno vorrebbe identificarla con la terra del Diluvio Universale. MESOZOICO (Geo.) - L'Era Secondaria, o Mesozoica, copre un periodo che va da 150 milioni a 50 milioni di anni fa; comprende tre periodi: Triassico, Giurassico, Cretaceo. Ciascuno di questi sistemi si suddivide in epoche, sottopiani, ecc. Sembra che in questa era, detta anche Era dei Rettili, sia da collocare la caduta dell'uomo nella generazione e ciò sarebbe confermato dal fatto che anche la scienza stabilisce in questo periodo la comparsa delle prime umili forme di vertebrati terrestri. MESSA (Rel.) - Termine derivato dal latino missa, p.p.f. del verbo mittere che significa "mandare, congedare". La parola cade nella formula del congedo (ite, missa est) della più importante azione sacra della Chiesa Cattolica, celebrata dal sacerdote con la comunità. Con l'offerta del sangue e del corpo di Gesù Cristo sotto la specie del vino e del pane, la messa ripresenta, con questi segni sacramentali, mediante un rito, il sacrificio della croce. All'inizio aveva altri nomi : agape, sinaxis, leitourghia, servitium, officium, ecc. Essa nasce con l'agape cristiana, attorno alla quale, nei secoli, si sviluppa una complessa liturgia. La sua struttura fino al IV secolo era abbastanza imprecisata; successivamente si va fissando, arricchendosi di elementi derivati dalla liturgia ebraica sinagogale ed anche di simboli e riti di altre religioni. Viene accettata una prima struttura fatta di tre momenti: liturgia della parola, offerta dei doni e canone eucaristico, comunione e congedo. Ma rimangono forti differenze fra varie famiglie liturgiche. La fissazione definitiva avviene nel Concilio di Trento, con il Messale di Pio V e rimane invariata fino al Concilio Vaticano II. Ciò nonostante, le varie epoche impongono piccole variazioni in rapporto alle istanze teologico-spirituali. Nell'età moderna prevale il carattere sacrificale, nell'età contemporanea fioriscono espressioni varie di devozione eucaristica, ma più recente è la riscoperta di un carattere conviviale della messa, in cui si recupera il senso della partecipazione del popolo. Nella sua natura, come formulazione dottrinale, la messa, o Cena del Signore, è contemporaneamente ed inseparabilmente : sacrificio, in cui si perpetua il sacrificio della croce; memoriale, della morte e resurrezione del Signore che disse "fate questo in memoria di me"; sacro convito, in cui, per mezzo della comunione del Corpo e del Sangue del Signore, il popolo di Dio partecipa ai beni del sacrificio pasquale, rinnova il patto fatto da Dio con gli uomini e nella preghiera prefigura il convito escatologico nel regno del Padre.

ASCH METZAREPH

 
(Eb.) - Il Fuoco Purificatore, un trattato Cabalistico che tratta di Alchimia e del rapporto fra i metalli e i pianeti.

BONO Pietro

 
(Ita.)- Un lombardo; un grande adepto nelle Scienze Ermetiche, che viaggiò fino in Persia per studiare Alchimia. Tornando dal suo viaggio si stabilì in Istria nel 1330 e divenne un famoso Rosacroce. Si crede che un monaco calabrese di nome Licinio abbia pubblicato nel 1702 una versione condensata delle opere di Bono sulla trasmutazione dei metalli. Comunque, nel lavoro vi è più la mano di Licinio che quella di Bono. Questi era un vero adepto ed Iniziato; e, come tale, non lasciò i suoi segreti dietro di sè nei manoscritti.
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