Glossario

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TRIDEMIO

 
- Un abate dei Benedettini Spagnoli, un Cabalista molto dotto ed un adepto delle Scienze Segrete, amico ed istruttore di Cornelio Agrippa. Viene citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta a proposito dell'opera "Le sette intelligenze".

TRIDENTE

 
(Rel.) - Per il Buddhismo, il Tridente è costituito dai tre mali principali: Attaccamento, Odio, Ignoranza.

TRIFOGLIO

 
- Come il trifoglio d'Irlanda, ha un significato simbolico, "il mistero del tre in uno", secondo un certo autore. Coronava la testa di Osiride - la ghirlanda caduta quando Tifone uccise il dio radiante. Alcuni vedono in esso un significato fallico ma, in Occultismo, noi neghiamo quest'idea. Era la pianta dello Spirito, dell'Anima e della Vita.

TRIGLA

 
(Sca.) - Divinità femminile tricefala, adorata dagli antichi abitanti della Lusazia, un antico margraviato tedesco.

TRIGLAV

 
(Sca.) - Nella mitologia dei popoli baltici di razza slava, con questo nome si designava il Dio della guerra. Veniva rappresentato con gli occhi bendati affinchè non vedesse le malefatte degli uomini.

TRIGUNA

 
(San.) - Nella filosofia Sankhya rappresenta le tre divisioni delle qualità inerenti a Prakriti, la materia differenziata; esse sono: la pura quiescenza (sattva) o benessere, l'attività ed il desiderio (rajas), l'immobilità e la decadenza (tamas). Corrispondono a Vishnu, Brahma e Shiva. (Vedi "Trimurti").

TRIJNANA

 
(San.) - Letteralmente, "tripla conoscenza". Consiste di tre gradi: (1) credere nella fede; (2) credere nella conoscenza teorica; (3) credere attraverso la conoscenza personale e pratica.

TRIKA

 
(San.) - Scuola filosofica indù, così chiamata perchè basata su tre principi: Shiva (l'Io universale), Shakti (la potenza di attuazione, mantenimento e distruzione di Shiva) e Ji-vatman (l'essere individuale potenzialmente identico a Shiva. Questa scuola rappresenta l'apogeo dell'esperienza filosofica della parola quale potenza cosmogonica e come mezzo per la salvezza dell'uomo e la sua reintegrazione con l'Assoluto. Il fondatore della scuola fu Vasugupta, il siddha o perfetto allievo di siddha Goraksanatha, che fu il più grande maestro di Hatha-yoga. Goraksanatha era discepolo di Nagabodhi, a sua volta discepolo di Nagarjuna, il fondatore di quel filone del Buddhismo tantrico detto della "mano destra", basato sull'uso dei mantra. La scuola Trika si presenta come sintesi di almeno tre filoni mistici: 1)

TRIKAYA

 
(San.) - Letteralmente, tre corpi o forme, come enunciato nella dottrina del Buddhismo Mahayana; essi vengono chiamati: Dharmakaya, Sambhogakaya e Nirmanakaya. È un insegnamento molto astruso che, comunque, una volta compreso, spiega il mistero di ogni triade o trinità, ed è un'autentica chiave per ogni simbolo metafisico triplice. La sua forma più semplice e comprensibile la si trova nell'Entità umana, con la sua triplice divisione in spirito, anima e corpo, ed anche nell'universo panteisticamente considerato come una unità composta da un Principio Deifico puramente spirituale, da Esseri Superni - suoi raggi diretti - e dall'Umanità. L'origine di ciò si trova negli insegnamenti dell'arcaica Religione-Saggezza o Filosofia Esoterica. Il grande ideale Panteistico dell'Essenza sconosciuta ed inconoscibile, trasformata in materia soggettiva, e poi in oggettiva, è alla radice di tutti questi tripli e triadi. Così troviamo nella filosofia del Buddhismo Settentrionale: (1) Adi-Buddha (o la Saggezza Universale Primordiale); (2) i Dhyani Buddha (o Bodhisattva); (3) i Manushi Buddha (o Buddha umani). Nelle concezioni Europee troviamo l'identica cosa: Dio, Angeli ed Umanità, teologicamente simbolizzati nell'Uomo-Dio. La Trimurti Brahmanica ed anche il triplice corpo di Shiva, nello Shivaismo, sono stati entrambi concepiti sulla stessa base, se non sulla scia delle linee degli Insegnamenti Esoterici. Quindi, non dobbiamo meravigliarci se questa concezione del triplice corpo - o i vestimenti del Nirmanakaya, del Sambhogakaya e del Dharmakaya, le più grandi dottrine della Filosofia Esoterica - è stata accettata, in forma più o meno travisata, da ogni setta religiosa, e spiegata del tutto erroneamente dagli Orientalisti. Così, nella sua applicazione generale, il triplice corpo simbolizza la statua del Buddha, i suoi insegnamenti, i suoi stupa; nelle sue concezioni ecclesiastiche, ai applica alla professione di fede Buddhista chiamata la Triratna, che è la formula di "prendere rifugio in Buddha, in Dharma ed in Sangha". La fantasia popolare attribuisce a Buddha l'ubiquità, mettendolo quindi alla pari di un dio antropomorfo ed abbassandolo al livello di una divinità tribale; il risultato è si cade in piatte contraddizioni, come nel Tibet ed in Cina. Ed allora la dottrina esoterica sembra insegnare che il Buddha mentre è nel suo corpo Nirmanakaico (passato attraverso 100.000 koti di trasformazione sulla terra), allo stesso tempo è un Lochana (un Dhyani-Bodhisattva celestiale) nel suo "rivestimento di assoluta completezza" Sambhogakaya, e in Dhyana, uno stato che dovrebbe tagliarlo fuori dal mondo e da tutti i collegamenti con esso; ed infine, per ultimo, oltre ad essere un Nirmanakaya ed un Sambhogakaya, egli è anche un Dharmakaya "di purezza assoluta", un Vairotchana o Dhyani-Buddha in pieno Nirvana! (Vedi Sanskrit Chinese Dictionary di Eitel). Questo è il guazzabuglio di contraddizioni, impossibili da riconciliare, che viene fornito dai missionari e da certi Orientalisti, circa i dogma filosofici del Buddhismo Settentrionale. Se non si tratta di intenzionale confusione di fronte ad una filosofia temuta dai sostenitori di una religione basata su inestricabili contraddizioni e su "misteri" protetti, allora è certo il prodotto dell'ignoranza. Come il Trailokya, il Trikaya ed il Triratna siano tre aspetti degli stessi concetti e debbono essere, per così dire, fusi in uno, è argomento ulteriormente spiegato in ciascuno di questi termini. (Vedi anche, in relazione a ciò, il termine "Trisharana").

TRIMPAS

 
(Sca.) - Detto anche Patrimpas, nella mitologia baltica, è il nome del Dio della fecondità. L'animale a lui consacrato è il serpente.
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