Glossario

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TORALVA Eugene

 
- Un medico che visse nel 14' secolo e che ricevette in dono da Frate Pietro, un grande mago e monaco Domenicano, un demone chiamato Zequiel, affinchè gli facesse da fedele servitore. Sembra che i frati abbiano una confidenza particolare con i demoni !

TORANGA

 
(Gia.) - Un famoso eroe, celebre per le sue prodezze, che gli antichi Giapponesi divinizzarono.

TOREM

 
(Ori.) - Nome del Dio supremo nella religione degli Ostiachi e dei Voguli. La forma più usata è composta con hum, che riporta al cielo ed ' il nome della Divinità suprema dei vicini Samoiedi. Num-Turem è la divinità suprema degli Ostiachi, mentre Num-Tarem è quella dei Voguli.

TORO

 
- Solfato di sodio, che elimina i liquidi in eccesso.

TORO

 
(Ast.) - Primo dei segni di Terra, è un segno fisso che si pone al centro della primavera, ed è femminile perchè dominato da Venere. Come costellazione è poco visibile, fatta eccezione per le Iadi che danno un'idea di testa di toro per la loro conformazione a V; forse già conosciuta dai Babilonesi, compare ufficialmente con i Greci ma con sesso indeterminato. Per gli Egizi era Api, per i Greci Tauros, Taurus per i Latini. Il Sole attraverso il settore del Toro all'incirca dal 21 Aprile al 21 Maggio. Sotto forma di toro, Zeus conquista Europa e sotto forma umana, o di aquila, la violenta: i platani assistono immobili e come premio ricevono il dono di non perdere mai le foglie. Nascono dei figli, fra i quali Minosse che, a segno del suo diritto al regno, riceve da Nettuno un toro sorgente dal mare. Ma in cambio egli deve sacrificarlo al Dio; poiché è troppo bello, Minosse fa il furbo e ne sacrifica un altro. Il toro di Nettuno si scatena, seminando il terrore, la moglie di Minosse se ne invaghisce e si lascia possedere. Dal bestiale accoppiamento nasce il Minotauro (corpo di uomo e testa di toro), che Minosse chiude nel famoso Labirinto (da labrys, ascia bipenne somigliante al martello di Thor); toccherà a Teseo, aiutato da Arianna (figlia di Minosse e di Pasifae), uccidere il minotauro. È tutta leggenda, oppure vi è un qualche collegamento con le prime razze umane ? Ahrimane uccide il toro del primo uomo; dal corpo dell'animale nascono tutte le piante e gli animali; dal toro primordiale nasce il mondo, secondo un antico zodiaco babilonese; Marduk, il creatore dell'umanità, è detto "toro nero dell'abisso"; per gli Egizi, la rinascita annuale del mondo si ha alla congiunzione Sole-Luna (novilunio) sotto il segno del Toro: è il momento più alto della generazione della forza fecondante. Mithra cavalca il toro e lo uccide volgendo lo sguardo altrove, quasi per non soffrirne; il sangue bagna l'iniziato ai misteri di Mithra, ed egli rinasce per l'eternità. Per alcuni antichi cristiani, Gesù Cristo è il toro misterioso, terribile per gli uni, redentore per altri; la chiesa subodora puzza di paganesimo e si limita a lasciare il toro in compagnia dell'evangelista Luca. Fecondità e generazione sono associati al toro, le cui corna richiamano il crescente lunare che si associa al pianeta Venere, esaltandone i significati. Gli Egizi leggevano ciò con la vacca celeste Hathor, mentre gli indù tentano il rientro nello Assoluto attraverso il mantra Auuummm (AUM o OM). Per i Pellirossa è un bisonte a reggere il mondo, mentre l'indù Rudra è un toro furibondo e sbuffante, che con occhio lucente sembra pensare in silenzio, mentre lo sguardo dei mortali si rivolge al Nord, alla Terra degli Dei, al Settentrione, Septem Triones, Sette Buoi, ..... Quanto era stupido il mondo antico, pensa tronfio il supercolto uomo d'oggi ! Nel Toro troviamo grande forza fisica, ma anche grande forza psichica: pazienza, costanza, impeto contro tutti gli ostacoli, fino alla testardaggine. Non vogliamo sostituirci agli astrologi, ma personaggi come Lucrezia Borgia, Caterina di Russia, Carlo Marx, Guglielmo Marconi, sono esempi molto rappresentativi.

TORO Culto del

 
(Eg.) - L'adorazione del Toro e dell'Ariete era rivolta allo stesso potere, la creazione generativa, sotto due aspetti: celestiale o cosmico, terrestre o umano. Gli dei dalla testa di ariete appartengono al secondo aspetto mentre quelli dalla testa di toro appartengono al primo. Osiride, cui il toro era consacrato, non fu mai considerato una divinità fallica, e neanche Shiva con il suo Toro Nandi, nonostante il lingham. Nandi ha colore bianco-latte puro, come Apis. Entrambi erano emblemi del potere generativo ed evolutivo nel Cosmo Universale. Quanti considerano gli dei solari ed i tori dotati di caratteristiche falliche, o collegano il Sole con ciò, sbagliano. Priapici sono gli dei lunari, gli arieti e gli agnelli e tale diventa anche la religione che, sebbene inconsapevolmente, adotta per i suoi culti un dio preminentemente lunare, ed accentua la sua scelta selezionando l'agnello, il cui padre è l'ariete, un glifo preminentemente fallico, come il suo simbolo più sacro - per svilire le antiche religioni che avevano usato lo stesso simbolismo. Il culto del toro Apis, Hapi Ankh, Osiride vivente, cessò circa 3000 anni or sono; il culto dell'ariete e dello agnello continua ancor oggi. Mariette Bey scoprì il Serapeo, la Necropoli di Apistoro, vicino Memphis, una imponente cripta sotterranea lunga 2000 piedi e larga 20, contenente le mummie di trenta tori sacri. Se fra mille anni si scoprisse sotto le ceneri del Vesuvio o dell'Etna una Cattedrale Cattolica Romana con allo interno un agnello di Pasqua, le future generazioni avrebbero il diritto di affermare che, per tale scoperta, i Cristiani erano adoratori dello "agnello" e della "colomba" ? I due simboli dovrebbero dare loro lo stesso diritto, sia in un caso che nell'altro. E poi, non tutti i "tori" sacri erano fallici, ossia maschi; vi erano "tori" ermafroditi ed anche asessuati. Mnevis, il toro nero figlio di Ptah, consacrato al Dio Ra in Eliopoli; Il Pacis di Hermonthis - dedicato ad Amoun Horus; ecc., ecc. e lo stesso Apis erano animali ermafroditi e non maschi, il che mostra la loro caratteristica cosmica. Tanto vale allora chiamare fallico il Toro dello Zodiaco e la Natura tutta! Per quanti non riescono a salire dall'oggetto al simbolo, diremo che gli onori tributati al toro, non erano, ovviamente, dedicati all'animale, bensì alla Divinità cui l'animale era associato. D'altra parte, a quei tempi, il toro era l'equivalente del trattore oggi : nessun contadino offrirebbe il suo trattore al suo Dio, senza prima pensarci un attimo. Il toro era un animale utile, costoso, e non lo si trovava con grande facilità; per tale motivo esso veniva immolato solo in occasione di sacrifici solenni. In alcuni casi, il toro veniva impiegato per riti come le taurocatapsie (dalle quali forse deriva la moderna corrida), più raramente per le tauromachie.

TORO della PACE

 
- Il divino toro di Hermonthes, sacro ad Amoun-Horus, il Toro Netos di Heliopoli, sacro ad Amoun-Ra.

TORRE DI BRAGANZA

 
(Sp.) - Leggendaria vetta della Spagna, dalla quale, si racconta, i Celti videro per la prima volta l'Irlanda. Fisicamente è molto improbabile, forse la leggenda si riferisce a fatti occulti.

TORREON

 
(Mes.) - Termine con il quale si indica una torre a forma semicircolare simile a quella del Tempio del Sole, che si trova a Cuzco. Sotto la torre si possono trovare delle nicchie, probabilmente adoperate per deporvi le salme dei morti imbalsamati.

TORTORA

 
(Mag.) - Animale per il quale l'occultismo è molto attento. Si dice che un cuore di tortora avvolto in pelle di lupo portato addosso dai libidinosi ne calmi gli istinti; se messo sopra le uovo di un altro uccello, questi non le cova più; se infilato nella crepa di un albero, questi secca e muore. Il sangue della tortora, diluito con acqua nella quale è stato cotto un topo, serve a depilare gli arti.
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