(Tol.) - Nella religione tolteca era il nome del Dio infernale, la divinità apportatrice del freddo e dello inverno, ed anche arbitro di giustizia. È considerato anche il Dio degli specchi; si racconta, infatti, nella leggenda di Topilzin-Quetzalcoatl, che ingannò il re, facendolo specchiare in uno specchio che lo invecchiava, e poi, con l'aiuto di altre divinità del male (Coyotlinahual e Ihuimecal), preparò un tranello per Topilzin. Questa divinità, molto adorata dagli schiavi, veniva talvolta raffigurata con una gamba sola. A questo Dio era dedicata la festa detta Toxcate.

(Mes.) - Una importante ed antica città, dove si ritiene fossero stanziati i Cicimechi.

(Mas.) - Per i Massoni è il "Grande Architetto dell'Universo", il punto matematico, il punto al centro del cerchio.

(Ing.) - Calcutta 1811, Londra 1863. Scrittore inglese nato in India, rimasto orfano di padre a 4 anni fu educato in Inghilterra. Studiava malvolentieri, non si amalgamava con i compagni, il che lo costrinse a vivere quasi isolato. Viaggiò in Germania, dove conobbe Goethe, ed in Francia dove perdette molto denaro al gioco. Nel 1836 divenne collaboratore di un giornale che fallì dopo poco tempo: fu lui a dover pagarne i debiti. Si mise a scrivere per trovare denaro, ma con poco successo. Impazzita la moglie, se ne separò, tuffandosi in un lavoro estenuante. Poco valido come umorista, raggiunse la notorietà con parodie di romanzi celebri. Divenne famoso con l'opera "La Fiera della Vanità". Tipico rappresentante del compromesso vittoriano, amante del giusto mezzo (con qualche distrazione), ebbe un senso acuto della realtà. Agnostico, guardò con indifferenza ai problemi religiosi e metafisici. Fu umile e comprensivo con le debolezze umane.

(Ori.) - Per i Coriachi è l'Aurora, uno dei nomi dell'Essere Supremo, di cui si evidenzia l'aspetto uranico e meteorico. Ha anche altri appellativi, ma designano poteri e forze di rango inferiore.

(Gr.) - Il Mare. (Vedi "Thallath").

(Cal.) - Lo stesso che Thalassa; per i Caldei era il Mare, la dea che personifica il mare, l'elemento femminile, identica a Tamiat e connessa a Tamti ed a Belita. La Dea che, nel racconto cosmogonico di Beroso, fu conquistata da Belus, l'elemento maschile, con il quale dette nascita ad ogni varietà di mostri primordiali. Sempre secondo Beroso, Thalatth è l'ultima trasformazione del nome della Dea della Sapienza che gli Akkadiani chiamavano Ea ed i Caldei Tiamat. Thalatth (l'Omoroka, o dama di Urka) era lo stesso che Telita (o Melita), la regina della Luna, e fu l'inizio della creazione. Essa è il potere femminile che presiede sul Caos, trasformato in Serpente e Diavolo dalla teologia cristiana.

(San.) - "Mesmerismo" o, meglio, trance o ipnotizzazione autoindotta; un'azione che, in India, è di carattere magico ed è un tipo di esorcismo. Letteralmente, "spolverare e spazzar via" (influenze nefaste, significando tharhn una scopa e tharnham uno straccio per spolverare); i bhuti cattivi (aura cattiva e spiriti cattivi) vengono mandati via attraverso la volontà benefica del mesmerizzatore.

(Ori.) - Idolo degli abitanti del Pegù, incaricato di scrivere le buone e le cattive azioni di ogni persona. Equivale ai Lipika indù.