Glossario

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TEISMO

 
(Rel.) - Ogni dottrina filosofica o religiosa che affermi l'esistenza di un Dio personale, trascendente, creatore e provvidente. Si contrappone al Panteismo ed al Deismo. Si deve a Kant la distinzione fra Teismo e Deismo: il primo afferma che lo uomo, per intelletto e libertà, è un essere che contiene in sè il principio originario di tutte le cose, il secondo si limita ad ammettere che l'uomo con la semplice ragione può conoscere un essere originario, di cui però ha solo un concetto trascendentale, e nulla più. Il Deista crede in un Dio, causa del mondo, il Teista crede in un Dio vivente, personale. Il Teismo moderno si articola in varie correnti. Quello speculativo si oppone al panteismo logico hegeliano, pur rimanendo nell'ambito dell'idealismo classico; quello di Mill ammette la personalità di Dio ma ne nega l'onnipotenza per non attribuirgli la causa del male; il Teismo assolutistico cerca di conciliare l'idealismo hegeliano con la trascendenza di un Dio personale.

TEJAS

 
(San.) - Ardore igneo e luminoso, ardente e radiante, che contraddistingue in maniera particolare gli Dei, i guerrieri e gli asceti. Letteralmente significa "vampa, splendore, energia" ed è sinonimo di rajas. È l'energia vitale formatrice delle ossa, del midollo e della parola, mediatrice fra il Prana e la Suprema Divinità. Il possesso del tejas nel sonno permette di sfuggire al peccato. Il tejas viene considerato come una sostanza di luce le cui modificazioni costituiscono il tessuto delle percezioni nello stato di sogno. Nella "Maitri", il tejas è considerato il risultato della congiunzione fra Indra e la sua shakti nella "nadi" che attraversa il cuore.

TEJAS

 
-TATTVA (San.) - Elemento-principio cosmico del Fuoco.

TEL

 
-LOH (Eg.) - Località dell'Egitto dove una spedizione francese trovò statue vecchie di almeno 4000 anni, scolpite nella diorite, una pietra portata dal Magan, un luogo che si trova nella penisola del Sinai.

TELANG K. T.

 
(Ind.) - Autore indù citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta a proposito dei commentari all'esoterismo indù.

TELCHINI

 
(Gr.) - I misteriosi lavoratori del ferro dell'isola di Rodi, i primi ad erigere statue agli Dei, a fornire loro le armi, ad insegnare agli uomini le arti magiche. Nella mitologia popolare greca erano considerati demoni, ai quali si attribuiva un influsso maligno ed invidioso. Si credeva abitassero nelle profondità del suolo ed avessero conosciuto per primi il bronzo ed il ferro. Figli del mare e della terra, furono i primi abitatori di Rodi, da dove si allontanarono quando presentirono il diluvio. Una certa lettura delle antiche credenza permette di individuare nei Telchini una forma diversa dei Cabiri o dei Titani, se non addirittura gli Atlantiani.

TELCOCO

 
(Mes.) - Grande città dell'antico Messico, dove erano stanziate popolazioni primitive.

TELECINESI

 
(Occ.) - Fenomeno studiato dalla metapsichica, consistente nel movimento di oggetti senza apparente relazione e contatto con agenti fisici noti: ad esempio, lo spostamento del tavolino durante una seduta medianica. La scienza non riesce a dare alcuna spiegazione (salvo la solita accusa di trucco o ciarlataneria), ma si pensa che i movimenti possano essere generati da energie psicocinetiche ancora sconosciute, attivate da soggetti particolari, in determinate condizioni.

TELEIANAN

 
(Azt.) - Altro nome della Dea-Madre azteca Tlazolteotl.

TELEOLOGIA

 
(Fil.) - Termine usato in genere come sinonimo di finalità, ma il cui significato esatto è "dottrina della finalità" e, quindi, sinonimo di finalismo. "Argomento Teleologico" è la dimostrazione dell'esistenza di Dio basata sul concetto di "fine"; le cose naturali, anche se prive di intelligenza, appaiono tutte ordinate in ragione di un fine, dice San Tommaso, pertanto deve esistere una intelligenza che così le ordina e che si pone come supremo fine: essa è Dio. Questa affermazione è duramente criticata da Hume e da Kant sul piano filosofico, ma è anche respinta dal pensiero comune di chi sa usare la testa, perchè essa è solo una disposizione del cuore umano, una meta ideale della ragione che, prescindendo da ogni considerazione cosmologica ed ontologica, si basa solo sul mondo fenomenico.
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