Glossario
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SPIRITI STELLARI
(Eso.) - I Sette Spiriti Planetari dei cristiani, gli Angeli della Presenza.
SPIRITO
(Eso) - La mancanza di un qualsiasi accordo reciproco fra gli scrittori nell'uso di questo termine ha dato come risultato una terribile confusione. Etimologicamente deriva dal latino "spiritus" che significa soffio, alito d'aria; pertanto dev'essere qualcosa di leggero ed invisibile, una sostanza incorporea. È stato così che ognuno l'ha definito a modo suo: Anima, Demone, Angelo, Folletto, ecc. Gli Stoici intendevano il pneuma (termine greco che ha lo stesso significato del latino spiritus) come energia che dà la vita a tutta la realtà, principio vitale, anima del mondo; Cartesio considerava gli spiriti animali, prodotti dal sangue ed inviati al cervello mediante le arterie, il fondamento fisiologico dell'attività psichica; per i cristiani è il soffio divino animatore dell'universo, anima di Dio e dell'uomo, distinguendo gli spiriti finiti (anime umane) da quelli infiniti (gli spiriti puri: Dio e gli Angeli). Kant intende per spirito il potere produttivo e l'originalità creativa della ragione; Hegel considera tre tipi di spirito: quello soggettivo, quello oggettivo e quello assoluto, che Croce, poi, porterà a quattro. Di solito, è reso come sinonimo di anima, ed i lessicografi ne approvano l'uso. Negli insegnamenti Teosofici, il termine "Spirito" si applica solo a ciò che appartiene direttamente alla Coscienza Universale, e che è la sua emanazione omogenea e pura. Così, la Mente superiore dell'Uomo, o il suo Ego (Manas), quando è indissolubilmente legata a Buddhi è uno spirito; mentre il termine "Anima", umana o perfino animale (il Manas inferiore che negli animali agisce come istinto) è applicato solo a Kama-Manas e qualificato come anima vivente. Questa in Ebraico è nephesh, il "soffio di vita". Lo Spirito è immateriale e senza forma e, quando individualizzato, è fatto della più sottile sostanza spirituale, Suddasatwa, l'essenza divina, della quale sono formati i corpi dei più alti Dhyani che si manifestano. Quindi, i Teosofi respingono l'appellativo di "Spiriti" per quei fantasmi che appaiono nelle manifestazioni fenomeniche degli Spiritisti, che invece chiamano "gusci" o con vari altri nomi. (Vedi "Sukshma Sarira"). Lo Spirito, in breve, non è affatto una entità nel senso che ha una forma, poiché, come ritiene la filosofia Buddhista, dove vi è una forma vi è una causa per il dolore e la sofferenza. Ma ciascuno spirito individuale dura solo per il ciclo di vita di un manvantara e potrebbe essere descritto come un centro di coscienza, un centro auto-senziente ed auto-cosciente; uno stato, non un individuo condizionato. Ciò avviene perchè nel Sanscrito vi è una grande abbondanza di termini per esprimere i diversi Stati di Essere, di Esseri e di Entità, e ciascuna denominazione mostra la differenza filosofica, il piano al quale appartiene questa unità, ed il grado della sua spiritualità o materialità. Questi termini, sfortunatamente, sono quasi intraducibili nelle nostre lingue Occidentali. Lo Spirito è l'elemento immortale che è in noi, la fiamma immortale che mai è nata e mai morirà; esso mantiene per tutto il manvantara la sua qualità, la sua essenza, la sua vita, facendo risplendere dentro di noi, attraversi i vari piani, alcuni dei suoi raggi, e facendo di noi ciò che noi siamo. Per i Cabalisti ebraici, lo Spirito è Ruach, mentre per lo esoterismo è la parte inferiore dell'Anima Mundi, o Luce Astrale che Nazareni e Gnostici consideravano femminile. È lo Spirito della Terra, l'Anima o Psiche, dai cristiani considerata diabolica. Lo Spirito astrale, da non confondere con il Soffio Divino, concepisce sette Forme o i Sette Stellari. La Luce Astrale è duale, o bisessuale: la parte maschile è lo Spirito, o la Saggezza (il Purusha indù), la parte femminile è lo Spiritus dei Nazareni, già contaminata dalla materia. I metafisici definiscono il corpo umano trino (spirito, anima e corpo), ma lo Spirito come soffio di Vita non va confuso con lo Spirito Immortale. Comunemente lo spirito è inteso come controparte della materia, ma lo Spirito manifestato è lo Spirito divino assoluto, tutt'uno con la Sostanza divina assoluta; Parabrahman e Mulaprakriti sono uno in essenza, il che significa che Spirito, Ideazione Cosmica e Sostanza Cosmica son una cosa sola. Talvolta il termine viene usato con il significato di Noumeno. Il punto matematico, ad esempio, è una qualsiasi posizione nello spazio dalla quale una cosa reale si diparte per estendersi nel mondo fisico dello spazio: questo punto è lo spirito di quella cosa. L'Universo ha un Reggitore (la Guida) ed un Costruttore (lo Spirito): i due costituiscono il primo potere dopo lo Uno. Nell'universo illusorio essi corrispondono allo Spirito ed alla Materia. Lo Spirito è al di là della natura manifestata, è il Soffio ardente nella sua assoluta Unità. Nell'universo manifestato è il Sole Spirituale Centrale, il Fuoco elettrico di tutta la Vita. Nel nostro sistema solare, esso è il Sole visibile, lo Spirito della Natura, il Dio terrestre. Come insegna la Teosofia, il ciclo di una Monade parte da una condizione puramente spirituale per discendere fino alla totale immersione nella materia e poi risalire nuovamente verso il puro spirito. Questo processo ci permette di dire che la materia è spirito condensato, mentre lo spirito è materia sublimata. Secondo Pratt, alcuni cabalisti ebrei consideravano lo Spirito dell'uomo come un essere senza corpo, disincarnato o spogliato, e perciò designato con l'ideogramma Nahash; spesso lo rappresentavano con un serpente. La vita dell'uomo può essere sintetizzata nella lotta fra la Sapienza divina (Nous) ed il suo riflesso terrestre (Psiche); la battaglia fra spirito ed anima avviene in terra, ma anche in cielo, e l'animale ne è solo la sede terrestre. Per i Semiti, l'uomo chinato davanti al Sancta Sanctorum rappresentava la caduta dello spirito nella materia, mentre per gli Ariani rappresentava l'esatto contrario. Nel Pimandro si dice che "il Dio dello Spirito e del Fuoco costruì Sette Reggenti che racchiudevano nel loro cerchio il mondo dei sensi, chiamato Destino fatale". Nelle parti più antiche del Rig Veda, lo Spirito Supremo è designato con il termine Asura. Lo Spirito della Vita e dell'Immortalità è sempre simbolizzato da un cerchio, mentre "lo spirito di Dio che si muove sulle acque dello Spazio" (il Caos) è il Logos che getta il primo seme dell'universo. Anche Virgilio, esperto di filosofia esoterica, parla dello Spirito nell'Eneide e scrive: "Dapprima lo Spirito (Divino) interno sostiene i cieli, la terra e le pianure liquide, il globo lucente della Luna, le stelle brillanti ....". A conclusione possiamo riepilogare dicendo che l'Ego che si incarna è una mescolanza di Materia (il cui massimo è nel corpo) e di Spirito (il cui massimo e nell'Atma). L'evoluzione dello Ego è il suo spostamento verso lo spirito, la sua involuzione è la negazione dello Spirito.
SPIRITO DIVINO
(Eso.) - È simboleggiato dal Sole e dal Fuoco, il suo nome è Archè, ed è il datore di vita che si libra sul Caos. Per gli Indù, è Vishnu come principio astratto, Conservatore e Generatore, datore di vita. Per la Teosofia è il Serpente dell'Eternità, per gli Gnostici l'Agathodaemon, per i cristiani è Satana (siamo alle solite!) che, nonostante la demonizzazione, è il più alto Spirito Divino sulla Terra, la sua Sapienza Occulta. Lo Spirito Divino è Atma, ed anche il Dio che respira sul Caos prima di ogni nuova creazione.
SPIRITO MALIGNO
(Rel.) - Secondo S.Gregorio è l'aquila, perchè rapisce le anime; essa, inoltre, vedendo dall'alto i pesci, vola immediatamente in basso e li afferra. Il pesce, secondo questo santo, è il simbolo dell'aquila. Ci rincresce dover commentare le affermazioni di un santo, ma lo spirito di verità ce lo impone. Cominciamo dal pesce; nella simbologia cristiana esso rappresenta Cristo, e sarebbe blasfemo per chiunque affermare che Cristo è stato portato in cielo dallo Spirito Maligno. Passiamo all'aquila; per i Greci era l'uccello di Giove dal che, per tradizione, essa è stata sempre un simbolo regale, poi è stata sempre ritenuta dai cristiani il simbolo dell'anima battezzata, Isaia associa l'aquila agli Apostoli, per i teologi cristiani l'aquila è il simbolo della presenza e dell'influenza della divinità che guida alla suprema conoscenza delle cose divine, è associata al quarto vangelo ed a Giovanni l'Evangelista, e potremmo continuare ancora a lungo. Se questo è uno spirito maligno, ci chiediamo: Gregorio sapeva queste cose ? Gli altri cristiani conoscevano il suo pensiero ?
SPIRITO SANTO
(Rel.) - Terza persona della Trinità cristiana, figura della potenza di Dio attraverso la quale egli opera avvenimenti straordinari e misteriosi, sia nella creazione sia attraverso le imprese sovrumane compiute da uomini da lui scelti: Re di Israele, profeti, condottieri, ecc., sono mossi dallo Spirito di Dio. Ad esso si deve anche la trasformazione interiore dell'uomo, sia morale che religiosa; quando esso viene assimilato alla sapienza diventa un'ipostasi divina; lo Spirito agisce sulla purificazione del singolo e della comunità dall'ingiustizia e dal peccato. Lo Spirito di Dio è lo Spirito di Gesù che egli, dal momento della sua glorificazione, invierà ai discepoli (Pentecoste). Nelle scritture si legge che lo Spirito Sante apparve sotto forma di colomba sulla testa di Gesù durante il battesimo, ed in forma di lingue di fuoco sulla testa degli Apostoli durante la teofania di Pentecoste; S.Gregorio vede nel dito di Gesù lo Spirito Santo. Il Fuoco, il Rosso ed il Sette sono i simboli che più frequentemente vengono usati nelle Scritture associati allo Spirito Santo. Fuori dalla religione cattolica, troviamo che lo Spirito Santo è l'equivalente cabalistico dell'Antico dei Giorni, dello Spirito Divino degli Egizi, dell'Akasha degli Indù. Per i primi cristiani, lo Spirito Santo era femminile, come la Sophia degli Gnostici e la Shekhinah dei cabalisti. Secondo Kenealy, esso è lo Spirito di Vita, il Dio maschio che feconda la Navis, il Vascello siderale. Come Conservatore equivale al Vishnu degli Indù. Per gli Gnostici, Sophia, il loro Spirito Santo, risiedeva su Venere, o Lucifero, ed apparteneva alla Triade astronomica: Sole (il Padre), Mercurio (il Figlio), Venere (lo Spirito Santo). Secondo lo Zohar, lo Spirito Santo è lo Spirito che si muove sotto il Sole, circolarmente ed in tutte le direzioni, affinchè diventi una sola essenza con il Sole stesso. I sette sephirot inferiori dell'Albero della Conoscenza, per i cristiani diventano i Sette Doni dello Spirito Santo; essi, a loro volta, corrispondono ai sette figli di Aditi uccisi da Kansa.
SPIRITUALISMO
(Fil.) - Corrente filosofica sviluppatasi in Italia ed in Francia con intenti polemici contro il positivismo, lo scientismo, il materialismo, ai quali oppose un ritorno alla metafisica di ispirazione cristiano-agostinea. Considera trascendente l'essere divino, rivendica la superiore verità del pensiero, riconosce carattere spirituale alla realtà. Nel nostro secolo troviamo in Francia la Filosofia dello Spirito fondata da Lavelle e Le Senne, che intreccia spiritualismo ed esistenzialismo, ed in Italia una corrente di ispirazione cristiana e cattolica, ma con alcuni distinguo interessanti. La Teosofia - una dottrina che insegna che tutto ciò che esiste è animato o informato dall'Anima o Spirito Universale, e che nemmeno un atomo, nel nostro universo, può essere fuori da questo Principio onnipresente - è Spiritualismo puro. Riguardo alla credenza detta Spiritismo, ovvero il credere alla comunicazione costante fra vivi e morti sia attraverso i poteri medianici di una persona che per mezzo del cosiddetto medium - non è che la materializzazione dello spirito e la degradazione dell'anima umana e divina. Chi crede in tali comunicazioni disonora la morte e compie un costante sacrilegio. Nei tempi antichi, ciò si chiamava "Necromanzia". Ma i nostri moderni Spiritisti si offendono nel sentirsi dire questa semplice verità.
SPIRITUALITÀ
(Fil.) - Moto, attività, vita dello spirito, modo di vivere e di sentire lo spirito da parte di un singolo individuo. È l'atteggiamento umano davanti al sacro, alla religione, al mistero dell'uomo e di Dio.
SPOSA
(Cab.) - La decima Sephira, Malkuth, è chiamata dai Cabalisti la Sposa del Microprosopo; e 'la HE finale del Tetragrammaton. In modo simile la Chiesta Cristiana è chiamata la Sposa di Cristo.
SPRENGER Alois
(Ger.) - Nassereith 1813, Heidelberg 1893. Orientalista tedesco, visse a lungo in India, dove ricoprì incarichi didattici e direttivi. Fu professore a Berna. Poiché lo Sprenger cui H.P.B. si riferisce nella Dottrina Segreta ha a che fare con la condanna di Hoppo e Stadlein, famosi stregoni, riteniamo sia più pertinente Jacob Sprenger, teologo domenicano, inquisitore generale, autore del famosissimo "Malleus maleficarum", libro di testo per quanti ricevevano da Santa Madre Chiesa l'alto incarico di bruciare sul rogo donne, vecchi e bambini, con la ridicola accusa di "stregoneria". La norma fondamentale del diritto prevede che si possono giudicare solo i reati conosciuti; poiché la Chiesa non sapeva, nè sa alcunché di stregoneria (salvo quella fatta in casa dai suoi eccelsi rappresentanti), non poteva, e non può, emettere condanne su questo argomento.
SPRING Joseph Anton
(Ger.) - Gerolsback (Baviera) 1814, Liegi 1872. Medico, professore all'università di Liegi, prima di fisiologia poi di patologia generale, infine di anatomia e di clinica medica. A lui viene attribuita la scoperta, in una grotta presso Namur, nella montagna di Chauvaux, di numerose ossa umane appartenenti ad una razza del tutto distinta dalla nostra.