Glossario

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SIGNORI DELLA LUNA

 
(Eso.) - I Pitri, gli Antenati lunari. Per gli Ebrei è Jehovah, come Legione collettiva degli Elohim.

SIGNORI DELLA SAGGEZZA

 
(Eso.) - Ed anche Signori della Sapienza, sono le Entità che riversarono nel Manas umano il loro Spirito e la loro Essenza. Sono le Entità che si rifiutarono di incarnarsi nelle primitive forme prive di mente.

SIGURD

 
(Sca.) - Figlio di Sigmundo e Siglinda, la madre morì nel darlo alla luce e fu allevato dal nano Mime che gli diede il nome. Cresciuto, Sigurd imparò l'arte dei metalli, conobbe da Mime la storia del tesoro e dell'anello e si avviò a combattere il drago Fafner. Il sangue uscito dal mostro ucciso bagnò la mano di Sigurd che, da qual momento imparò il linguaggio degli uccelli; scoperto l'inganno tesogli da Mime, lo uccise e mantenne il possesso del tesoro. Ripreso il cammino, incontrò una armatura dentro alla quale scoperse esservi una donna. Era Sigfrida, la bellissima valchiria figlia di Odino; egli la sposò e visse felice con lei. Sigurd morirà in un tranello tesogli da Hogni e Sigfrida lo farà cremare. In tal modo finisce la maledizione del tesoro e dell'anello. L'eroe che trucidò Fafnir, il "Dragone", ne arrostì il cuore e lo mangiò, dopo di che divenne l'uomo più saggio del mondo è una chiara allegoria che si riferisce allo studio Occulto ed all'iniziazione. Riccardo Wagner riprenderà questa stupenda leggenda per musicare la sua bella trilogia su l'Anello dei Nibelunghi, Sigfrido, il Crepuscolo degli Dei.

SII CON NOI

 
(Eso.) - Il Gran Giorno in cui gli uomini, liberatisi dai ceppi dell'ignoranza, riconoscono pienamente la non separabilità dell'Ego personale dall'Ego universale e si immergono nell'Essenza Una per diventare "Uno con Noi", le Vite universali manifestate che sono la Vita Una, la Vita stessa. Il giorno del "vieni con noi" è il giorno in cui Osiride dice al Sole: "Vieni, lo vedo che incontra il Sole in Amenti". Il giorno del "Sii con Noi" è il periodo di riposo, la Grande Notte, il periodo del Mahapralaya, il Paranirvana, il periodo in cui tutto viene riassorbito in Brahman. Corrisponde al Giorno del Giudizio Universale dei cristiani, ma con un significato molto meno materiale.

SIKH

 
(Ind.) - Letteralmente "discepoli", è una comunità religiosa e politico-militare della India, stanziata nel Panjab, fondata da Nanak (1469-1538) per unire Indù e Maomettani nella fede di un Dio unico, che non doveva essere raffigurato, e per cancellare le caste. Nel XVII secolo la setta religiosa divenne anche organizzazione politica e militare.

SIKHISMO

 
(Fil.) - Corrente religiosa della comunità dei Sikh. Si tratta di una fede monoteistica, contraria ad ogni idolatria, che vede Dio sinonimo di Uno seguito da Om, come simbolo dell'assoluta verità. Dio è l'unico creatore di tutto ciò che esiste; è eterno, onnipervadente, beato ed autosussistente, può essere conosciuto solo attraverso la grazia del guru. Questa figura ha nel sikhismo una importanza fondamentale. I Maestri che storicamente si sono succeduti sono nove: il quinto raccolse in un libro gli insegnamenti di quelli che lo avevano preceduto, aggiungendo composizioni di Kabir e di altri santi; esso si chiama Adi Granth o Granth Sahib (libro nobile) e costituisce il fondamento religioso del culto, della morale e della vita sociale dei Sikh. Il Sikhismo insegna la legge del dovere e del distacco; l'uomo deve evitare i cinque fuochi: desiderio, avidità, ira, attaccamento ed egoismo, e troverà la propria salvezza quando si renderà conto di formare un tutt'uno con l'intera umanità. Anche se i corpi sono separati, Una è la Luce che li illumina. Al viyoga (processo di separazione che avviene al momento della creazione degli individui) seguirà il samyoga (l'unione di Dio con tutte le creature). Per raggiungere tale unione occorre: fede pace ed amore universale.

SILENO

 
(Mit.) - Nome generico di esseri mitologici della Grecia antica, immaginati in forma umana, con orecchie, coda e zoccoli di cavallo. Spesso venivano identificati con i Satiri. Secondo la leggenda, Sileno era un vecchio satiro che ebbe cura di Bacco bambino, lo allevò e divenne il più fedele compagno dei suoi viaggi. Ha come emblema l'asino.

SILENZIO

 
(Eso.) - Esotericamente, il Silenzio è l'Abisso primordiale, il Secondo Logos. Esso è il Caos, la Materia nata dalle Tenebre, il Sige degli Gnostici. Esso è l'opposto della parola, indeterminazione ed illimitatezza, e mentre la parola presuppone la presenza umana, il silenzio la esclude. Il silenzio è la condizione indispensabile per certe operazioni magiche nelle quali vengono pronunciate solo poche parole ed al momento opportuno. Per i Taoisti, il silenzio è il non-parlare ed il non-agire, lasciandosi riempire e guidare dall'armonia universale. I Romani usavano la frase "favete linguis" per impedire ai presenti di disturbare il rito, mentre la cristianità prevede il "silenzio sacro". Il silenzio mistico è necessario per la meditazione dei Brahmani e rappresenta la più alta forma di preghiera mediante la quale si comunica con la divinità. Gli Ebrei lo praticavano durante la presenza divina, mentre nel Buddhismo, il silenzio è l'ambiente che accompagna l'Asceta nel suo ingresso nel Nirvana. Per l'Islam, il silenzio è l'espressione del congiungimento con Dio, per i Quaccheri esso è il "silenzio vivente", importante atteggiamento religioso. Ma il silenzio è essenziale quando si tratta di non divulgare ai profani esperienze religiose, o non, riservate agli iniziati. Il segreto su oggetti sacri, miti, riti, dottrine, è inviolabile e può portare alla morte colui che lo viola. Tutti i riti misterici imponevano il silenzio, ed ancor oggi molte associazioni iniziatiche lo richiedono. Per gli Gnostici, la personificazione del Silenzio è la Verità, figlia della Ragione e della Vita. Nella mitologia, il Silenzio è rappresentato come un giovane che tiene il dito sulle labbra, talvolta senza faccia, con un cappello in testa, avvolto in una pelle di lupo coperta di occhi ed orecchie. È evidente il significato di vedere ed ascoltare, senza mai parlare. I Latini lo rappresentarono sotto forma di donna, cui diedero il nome di Muta o Tacita. Simboli del silenzio sono l'airone con la pietra in bocca, il pesce, la belladonna, il pesco, la rosa bianca, il dito sulle labbra.

SILFI

 
- Il nome Rosacrociano dato agli elementali dell'aria, di sesso maschile, i cui equivalenti di sesso femminile vengono chiamati Silfidi. Sono considerati esseri fantastici che vivono nell'aria, della stessa natura delle ondine che vivono nell'acqua, delle salamandre che vivono nel fuoco, degli gnomi che vivono nella terra. Quando uno di essi si rendeva visibile all'uomo, assumeva sembianza umane, piacevoli e graziose. Con agili ali svolazzavano nell'aria come colibrì, brillando di splendidi colori dentro un raggio di sole. Le Silfidi sono un prodigio di eleganza e di bellezza; si bagnano nelle gocce di rugiada e vivono nei calici dei fiori. Vi fu un tempo in cui Silfi e Silfidi si mischiarono al genere umano trovando cuori amanti che corrispondessero ai loro desideri. Le Silfidi, in particolare, si prendevano cura degli studi e di varie affezioni umane.

SILFO

 
(Occ.) - Voce formata da Paracelso ed assegnata ad esseri demoniaci della mitologia germanica, simili ai geni della aria, considerati malefici perchè provocano l'infermità di uomini ed animali.
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