Glossario

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ASURA

 
(Gli) (San.) - Exotericamente, elementali e cattivi dei - considerati malefici; demoni e non dei. Ma esotericamente è il contrario. Nelle parti più antiche dei Rig Veda, il termine è usato per lo Spirito Supremo, di conseguenza gli Asura sono spirituali e divini. È soltanto nell'ultimo libro dei Rig Veda, nell'ultima parte, e nello Atharva Veda e nei Brahmani, che il termine attribuito ad Agni, la più grande divinità Vedica, ad Indra e a Varuna, ha assunto il significato opposto di dei. Asu significa alito, ed è con il suo alito che Prajapati (Brahma) crea gli Asura. Quando il ritualismo e il dogma prevalsero nella Religione Saggezza, la lettera iniziale a fu adottata come prefisso di negazione ed il termine finì per significare 'non un dio', e Sura solamente una divinità. Ma nei Veda i Sura sono sempre stati collegati a Surya, il sole, e considerati come divinità inferiori, i deva. Gli Asura sono i Sura detronizzati, i Deva delle religioni più antiche trasformati in demoni da teologi settari. Etimologicamente la parola deriva da Asu, o meglio da A-sura, che significa 'non Dei'. Si incarnano nella Terza Razza e dotano l'uomo di Mente, ossia di capacità intellettuale autocosciente. Creati dalla Natura plastica, e non da causa fisica, appartengono ai Manasvin ( i Saggi ) e formano le prime tre classi di Pitri. Sono Forze e Fuochi correlativi, vengono considerati Deva ribelli, avversari di Dio, Diavoli, Spiriti del Male. In realtà sono i primi esseri creati dal Corpo della Notte, Dei di grande santità e di grande castità, assolutamente non demoni tentatori. I Sura diventano Asura nel passaggio dalla Terza alla Quarta Razza, quando si incarnano negli Atlantiani. Sono gli Specchi della Saggezza Eterna, gli Spiriti Caduti dei Cristiani, gli Angeli primordiali, i Figli di Dio, gli Angeli delle Tenebre, non quelle umane ma quelle assolute che sono la Luce Assoluta. Ahura Mazda è una deformazione di Asura Mazda, mentre Arimane è il Grande Asura, il Dio della Sapienza Segreta. All'inizio di ogni Mahakalpa, sono i primi a comparire come Figli del Primo Soffio Creatore. Protagonisti della Guerra in Cielo, sono alleati di Soma che li guida contro Brihaspati, il rappresentante degli Dei, il capo del culto ritualistico e cerimoniale. Sono i Titani, i Ribelli, i Modellatori, gli Architetti, i Progenitori, i Rudra, i Kumara, i Gandharva, gli Aditya, ecc.

ASURA DEVATA

 
(San.) - Nella Dottrina Esoterica, le Fiamme sono chiamate Asura, o Asura Devata o Pitar Devata. Essi, al principio erano gli Dei più elevati; poi, exotericamente, divennero Non-Dei, e da Spirito del Cielo, divennero Spiriti della Terra.

ASURA MAZDA

 
(San.) - In Zend, Ahura Mazda. Lo stesso di Ormuzd o Mazdeo; il dio di Zoroastro e dei Parsi.

ASURAMAYA

 
(San.) - Noto anche come Mayasura. Un astronomo atlantideo, ritenuto sia un grande mago sia un grande stregone, ben conosciuto nei lavori Sanscriti. Fu lui a donare ai Pandava la conoscenza di qual fascio di cose meravigliose del Sabha e del Mahasabha, quali : l'arte di volare con veicoli aerei, la meteorografia, la meteorologia, l'alchimia, la mineralogia, la geologia, la fisica, l'astronomia, ecc. A lui si deve la determinazione della durata di tutti i periodi passati, geologici e cosmici, nonché la lunghezza di tutti i cicli a venire, sino alla fine di questo ciclo di vita, la fine della Settima Razza. Egli fu il primo astronomo in Aryavarta, colui al quale 'il Dio Sole comunicò la conoscenza delle stelle' in prima persona.

ASURENDRA

 
(San.) - Il Capo degli Asura, colui che si opponeva alle cerimonie ed ai sacrifici.

ASVIN

 
(San.) - Vedi ASHVIN e ASWINI.

ASWAMEDHA

 
(San.) - Il sacrificio del Cavallo; una antica cerimonia Brahmanica.

ASWATTHA

 
(San.) - O anche Aswata. L'albero-Bo, l'albero della conoscenza, ficus religiosa (Vedi 'Alberi della vita' - N.d.T.). È citato nella Bhagavad-Gita. Viene descritto capovolto, con le radici in cielo e la chioma in terra. È l'albero della vita, la cui distruzione conduce all'immortalità.

ASWINI

 
(Gli) (San.) - O Aswinau, duale; o ancora, Aswini-Kumarau, sono le più misteriose ed occulte divinità; essi hanno 'reso perplessi i più antichi commentatori'. Letteralmente, essi sono i 'Cavalieri', i 'divini auriga', poiché corrono su di un cocchio dorato tirato da cavalli o uccelli o animali, ed 'hanno molte forme'. Sono due divinità Vediche, i due figli gemelli del sole e del cielo, che diventano la ninfa Aswini. Nel simbolismo mitologico sono 'gli splendidi messaggeri di Ushas, l'alba', che sono 'sempre giovani e belli, luminosi, agili, veloci come falconi', che 'preparano la via per la brillante alba a coloro che pazientemente hanno atteso durante la notte'. Sono anche chiamati i 'medici di Swarga' (o Devachan), in quanto curano ogni pena, ogni sofferenza e tutte le malattie. Astronomicamente, sono costellazioni. Furono entusiasticamente adorati, come mostrano i loro epiteti. Essi sono i 'nati dall'oceano' (ossia nati dallo spazio) o Abdhijan, 'coronati con i loti' o Pushkara-srajam, ecc., ecc. Yaska, il commentatore nei Nirukta, pensa che 'gli Aswini rappresentino il passaggio dalla tenebra alla luce' - cosmicamente ed anche, possiamo aggiungere, metafisicamente. Ma Muir e Goldstucker sono propensi nel vedere in loro l'antico 'cavaliere di grande rinomanza', a causa, certamente, della leggenda secondo la quale 'gli dei rifiutarono agli Aswini la partecipazione ad un sacrificio sulla terra in quanto essi erano stati in termini troppo familiari con gli uomini'. Proprio così, perchè, come è spiegato dallo stesso Yaska, 'essi erano identificati con cielo e terra', solo per un motivo del tutto differente. In vero essi sono simili ai Ribhu, 'originalmente famosi mortali (ma a volte anche non famosi) che col passare del tempo erano saliti in compagnia degli dei'; e mostrano un carattere negativo, 'il risultato dell'alleanza della luce con la tenebra', semplicemente perchè questi gemelli nella filosofia esoterica sono i Kumara-Ego, i 'Principi' reincarnantisi in questo Manvantara.

AT

 
(San.) - È il monosillabo radice della parola Atma.
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