Glossario
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PORTUNO
(Mit.) - O Portumno, era il Dio protettore dei porti che i Romani invocavano per assicurarsi il felice ritorno da un lungo e pericoloso viaggio. Aveva una chiave in mano, come ad indicare una porta.
POSEIDONE
(Gr.) - Altro nome di Nettuno, il Dio del Mare, ed anche il nome degli ultimi resti del grande Continente Atlantideo spariti 11.000 anni fa. È il terzo passo di Idaspati, o Vishnu, nel linguaggio mistico dei Libri Segreti. L'isola Atlantide di Platone si riferiva ad un termine equivalente nella Filosofia Esoterica. Cosmicamente e misticamente, Poseidone è un Drago, il maschio-femmina Chozzar che, secondo gli Gnostici Perati, era chiamato dai profani Nettuno, il "serpente buono e perfetto", il Messia dei Naaseni. Esso trasforma la piramide dodecagona in una sfera e "dipinge la sua porta di molti colori"; ha cinque ministri androgini: Ou, Aoai, Ouo, Ouab ed un quinto, un nome triplo che è andato perduto. Sono simili ai Prachetasa. Poseidone è Makara, il Leviathan, il cui veicolo è il drago marino, o delfino. Esso, per i servigi resi al Dio, fu posto fra le costellazioni, diventando il Capricorno, corpo di capra e coda di delfino. Per Omero, Poseidone è il Dio del Cavallo, che assume tale forma per far piacere a Cerere. Arione, la sua progenie, è uno degli aspetti di questo cavallo che, astronomicamente è un ciclo. Poseidone, o Nettuno, è l'indù Idaspati, identico a Narayana (l'agitatore delle acque), o Vishnu, e come questo Dio indù, è rappresentato mentre supera tutto l'orizzonte in tre passi. Idaspati, infatti, significa anche il "Maestro delle Acque". Poseidone e Nereo sono la stessa cosa: il primo è il Signore dello Spirito di Atlantide prima della sommersione, il secondo dopo di essa. Nettuno è la forza titanica della Razza atlantidea vivente, la Quarta, mentre Nereo è il suo spirito che si incarna nella successiva, gli Ariani. Poseidone divenne delfino per conquistare Anfitrite, cavallo per sedurre Cerere, montone per ingannare Teofane, ecc. Esso è la personificazione dello Spirito di Atlantide, ma anche dei vizi di quei giganti, e della loro magia, più nera che bianca.
POSITIVISMO
(Fil.) - Indirizzo filosofico sorto in Francia nella prima metà del XIX secolo, il cui massimo rappresentante fu Herbert Spencer. Esso designa lo stadio "scientifico" del sapere umano, in contrapposizione agli stadi "teologico" e "metafisico". Successivamente si identificò nel Materialismo, che contrappose all'Idealismo la positività del metodo scientifico, basato sui fatti sperimentali. Da qui poi, nacque il materialismo storico, in base al quale Marx ed Engels interpretarono la storia come un fenomeno sociale promosso da fattori economici. Secondo questa linea di pensiero, per farsi "positiva", la filosofia deve riconoscere il vero ed unico sapere umano nelle scienze già sviluppatesi autonomamente , di contro alla pretesa consueta che la filosofia abbia oggetti privilegiati o livelli della realtà suoi propri, inattingibili alla scienza. Anziché la ricerca delle essenze, o dei principi superiori, il compito della conoscenza umana è quello di scoprire le leggi della natura, che poi altro non sono se non descrizioni abbreviate dei fatti stessi, caratterizzate dalla loro capacità di previsione dei fenomeni. Comte affermava che la filosofia deve promuovere l'ulteriore estensione dell'atteggiamento scientifico ai capi da esso non ancora investiti; per far ciò bisogna inventare una nuova scienza, la sociologia, o scienza empirica dei fenomeni sociali. Sempre dal positivismo si può far derivare l'agnosticismo di fine Ottocento, soprattutto quello tedesco il cui massimo rappresentante è Du Bois-Reymond. Questi, nella sua opera "I sette enigmi del mondo", afferma che esistono questioni nel campo del sapere alle quali l'unica risposta possibile è "ignorabimus": l'origine della materia, della forza, del movimento, della forza, della vita, della coscienza, della sensibilità, del pensiero, del linguaggio, ecc. Haeckel, con la sua opera "Enigmi del mondo" tentò di smontare le posizioni di Du Bois-Raymond, ma il suo monismo si rivelò solo una forma di materialismo naturalistico e lasciò le cose inalterate.
POSITIVO
(Ast.) - In senso lato, è tutto ciò su cui si può porre, collocare, fondare, piantare. È ciò che esiste di fatto e sul quale si può, quindi, contare, di cui si è sicuri. Scienza positiva è quella che si fonda sui fatti, legge positiva è quella sanzionata dal legislatore (opposta a quella naturale), una persona positiva è quella che opera stando con i piedi per terra, un numero positivo è un numero che nella scala dei numeri reali è zero o superiore. In astrologia sono positivi i segni Ariete, Gemelli, Leone, Bilancia, Sagittario ed Acquario, ovvero tutti i segni dispari e maschili.
POSSESSIONE
(Occ.) - Supposta invasione del corpo umano da parte del demonio, di spiriti o di altre personalità. È una credenza molto diffusa nella storia delle religioni e se ne trova traccia anche nel Nuovo Testamento. Nel Medioevo vi furono delle vere e proprie epidemie, forse favorite da ignoranza o da pregiudizi religiosi, certamente influenzate dalla demonologia allora tanto in voga. Ammessa dalla chiesa cattolica (nella quale oggi pullulano gli esorcisti), dai giudizi, dai medici, anziché essere curata, allora come oggi è perseguita quasi fosse un delitto. Di recente è stata spostata nell'area della psichiatria e si ritiene caratteristica di soggetti schizofrenici e paranoici. La possessione medianica è l'incarnazione in un medium di una persona defunta che invade e condiziona il medium fino a farlo cadere in uno stato di delirio.
POSTEL Guillame
- Dolerie 1510, Parigi 1581. Orientalista e riformatore religioso, imparò da autodidatta greco ed ebraico; studiò anche l'arabo. Professore di matematica e di lingue orientali, abbandonò l'insegnamento per entrare nella Compagnia di Gesù nel 1543. Allontanato dalla Compagnia, eseguì una serie di viaggi diplomatici. A Roma fu imprigionato dalla Inquisizione e sbattuto nei più profondi meandri di una prigione. Riuscì a fuggire misteriosamente e si ritirò in un convento nei pressi di Parigi, dove trascorse il resto della sua vita. Dominato dall'utopia universalistica e dall'ideale della conversione al cristianesimo delle genti pagane, musulmane ed ebraiche, si dimostrò comprensivo per la religione ed i costumi dei Turchi. Nelle sue opere apologetiche difese la creazione del tempo, la Trinità, l'incarnazione e la divinità del Cristo. Fu anche sostenitore di una monarchia, in Francia, retta dal Papato. Per tutta la sua vita si sentì investito di una missione profetica. Grande erudito, per il suo sapere fu notate da Francesco I, che lo inviò alla ricerca di manoscritti occulti in Oriente, dove egli fu accolto ed iniziato da una Fraternità Orientale. Tornato in Francia, divenne famoso; il suo Clavis Absconditorum, una chiave per cose segrete e dimenticate, è molto celebre.
POSTULATO
(Fil.) - In filosofia, il postulato è una proposizione che, senza dimostrazione, viene assunta come vera, allo scopo di mostrare come da essa scenda logicamente la verità di altre asserzioni. Nella terminologia logica corrente è usato come sinonimo di assioma.
POT
-AMUN - Si dice sia un termine Copto. Il nome di un sacerdote Egiziano che visse sotto la prima dinastia Tolemaica. Diogene Laerte dice che il termine indica una persona consacrata ad "Amun", il dio della saggezza e della conoscenza segreta che equivale ad Hermes, a Toth, ed al Nebo dei Caldei. Dev'essere proprio così, poiché in Caldea, i sacerdoti consacrati a Nebo ne portavano il nome ed erano chiamati i Neboim o, in alcune opere Cabalistihe Ebree, "Abba Nebu". I sacerdoti prendevano di solito il nome dei loro dei. Si tramanda che Pot-Amun sia stato il primo ad insegnare la Teosofia, o lo schema della Religione Saggezza Segreta, ai non iniziati.
POTENZA
(Ant.) - Forza che l'uomo proietta fuori di sè oggettivandola, che intuisce e sperimenta come esterna e più potente di lui. Essa si manifesta nella sessualità, nella parola, nelle formule rituali e sacramentali, nel giuramento, nelle benedizioni e nelle imprecazioni, nel profetismo, ecc. Potenza è attitudine a fare o a ricevere, riferito soprattutto all'anima come sinonimo di facoltà. Essa è la possibilità di divenire, capacità implicita in ogni sostanza di assumere una determinata forma. Nel pensiero greco classico, il concetto di potenza riguarda il problema dell'oggettivo divenire del mondo, il carattere di una realtà in grado di divenire. La stessa idea di Dio potrebbe esser nata da un concetto di potenza, ed ancor di più il monoteismo esalta il concetto di potenza concentrandola in un solo Dio, in quantità infinita. Nel politeismo, nel panteismo ed in altre religioni, la potenza è suddivisa fra i vari Dei a seconda della funzione loro affidata. Durkheim ha inteso la potenza come una forza intermedia fra la magia e la religione, essendo essa "mana" (forza anonima ed impersonale) ma anche energia sacra. La potenza è la forza che permette di assumere il potere inteso come capacità di raggiungere i propri fini in qualsiasi sfera specifica, anche contro la volontà degli altri. Negli animali la potenza è spesso simboleggiata dall'aquila (attributo di Giove, re degli Dei), negli alberi dai sempreverdi (per il loro portamento maestoso e permanente), dal pugno (segno di forza), dallo scettro (simbolo di dominio). In astrologia, la potenza di un pianeta dipende dalla sua posizione, o meno, in un segno o in una Casa che gli sono congeniali. La potenza degli aspetti, invece, è tanto maggiore quanto più l'aspetto si avvicina all'esattezza.
POTENZE ELEMENTALI
(Eso.) - Sono le sette forze fondamentali della Natura, divenute poi i Sette Elementali, quindi i Sette Diavoli e poi diverse altre divinità. Da qui l'attribuzione dei sette principi all'uomo e delle sette anime. Alla Natura, inoltre si assegnano sette proprietà: materia, coesione, fluidità, coagulazione, accumulazione, stabilità e divisione. Da tener presente, infine, che tutto ciò può esser letto in sette modi diversi, avvalendosi di altrettanti chiavi.