Glossario
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PNEUMA
(Gr.) - Letteralmente significa "soffio, respiro" ed è un termine che per i presocratici indicava l'anima, in quanto principio vitale, mentre per gli stoici era lo spirito divino con cui Dio dà vita alle cose e le dirige animandole. Anche il Medioevo assumeva pneuma come mezzo e tramite dell'azione divina, mentre in ambito cristiano il termine venne usato per tradurre la parola ebraica "ruach" (soffio, vento, spirito) e darle il significato di Spirito Santo. Pneuma è l'anima umana, o Mente, simboleggiata dall'Aria o dal Vento. È figlia del Sole e della Luna, ovvero dello Spirito Divino e dell'Anima Divina. Semanticamente è affine a "psuchè", che in greco significa anima, ed indica il principio di vita. Per i Greci, pneuma era il principio vitale cosciente di ogni organismo, mentre psiche era usato in una sfera più generica. Per gli Stoici, pneuma è l'anima, il soffio vitale che informa il mondo. Negli scrittori cristiani, in genere, si trovano tre termini diversi, con differenti significati : pneuma è l'uomo pneumatico, o divino; psiche è l'uomo psichico, ossia lo spirito; soma è l'uomo ilico, o materiale. Paolo definiva "pneumatico" ciò che appartiene allo spirito, riferito alla vita interiore dell'uomo. L'uomo pneumatico è colui che possiede lo Spirito.
PO
(Mit.) - Fiume dell'Italia settentrionale, dai Latini chiamato Pada (da cui Padana) ed Eridano, nel quale, secondo la leggenda, precipitò Fetonte quando, guidando con imperizia il carro di sue padre Sole, fu scagliato a terra da Giove. Il fiume veniva talvolta raffigurato come un toro con le corna dorate perchè il suono delle acque che scorrono è simile al muggito del toro, mentre le sue rive sono tortuose come corna.
POCOCKE Edward
(Ing.) - (!604-1691) - Orientalista inglese ed erudito Biblico, studiò al Collegio Corpus Christi di Oxford, del quale divenne socio nel 1628. Nel 1630 veleggiò verso Aleppo per andare a fare il cappellano in una industria inglese; lì studiò l'arabo e venne in possesso di molti manoscritti di notevole valore. Nel 1636 assunse la cattedra di Arabo a Oxford, ma ben presto tornò nel Medio Oriente. Nel 1648 era di nuovo ad Oxford per assumere la cattedra di lingua ebraica. A parte numerosi e dotti trattati sulla storia di Arabia, sulla base di antichi manoscritti, scrisse un'opera intitolata "India e Grecia, o la Verità in Mitologia" con la quale cerca di dimostrare l'origine orientale della mitologia greca.
POHIOLA
(Sca.) - Letteralmente significa "Nord", ma nella mitologia scandinava indica l'enorme fattoria di Louhi, padrona del Sampo. Qui abitano i nemici dei discendenti di Kaleva. È una regione fredda e scura, chiamata anche Pimeutola (luogo delle tenebre). La sua posizione probabile è a Nord delle terre di Kaleva, accanto a Tuonela (il regno della morte) e non lontana da Hiitola (il regno dei demoni). Oltre ad essere la dimora di Louhi e delle sue bellissime figlie, Pohiola è anche la sede di potenti maghi stregoni.
POLI
(Occ.) - I due poli terrestri sono chiamati "estremità destra" ed "estremità sinistra" del nostro Globo, o "il capo ed i piedi" della Terra. La destra è il polo nord, la sinistra il polo sud. Ogni azione benefica (astrale e cosmica) viene dal polo boreale, ogni influenza letale viene dal polo australe. I due poli sono strettamente legati alla magia della "mano destra" e della "mani sinistra", e la influenzano.
POLIADE
(Eso.) - Epiteto di Atena con il significato di "protettrice della città". Divinità poliadi, o con funzione poliade, sono quelle che hanno un legame particolare, un rapporto più stretto, con una città anziché con altre, della quale esse sono speciali protettrici o rappresentanti. Le antiche città sumeriche avevano tutte una propria divinità (Eulil a Nippur, Inanna ad Uruk, Ningirsu a Lagash, ecc.). In questa consuetudine si potrebbe individuare la radice del politeismo, considerando il pantheon come la sommatoria delle divinità delle varie città che politicamente si unificano. Quando poi una città acquista prevalenza sulle altre, allora la sua divinità acquista un posto preminente nella gerarchia degli Dei.
POLIDEMONISMO
(Eso.) - Equivalente al politeismo, ma con riferimento ai demoni. Si tratta di una forma di religione che ignora gli Dei personali, ed anche il Dio unico, per credere in un gran numero di demoni, dai poteri limitati ed operanti in uno stretto campo d'azione. L'animismo venerava un numero illimitato di spiriti anonimi, il polidemonismo venera entità dotate già di nome e personalità, non ancora individuali, bensì legati alla funzione. Il politeismo, poi, si prenderà cura di dare alle divinità sia una individualità che l'antropomorfismo. Il polidemonismo rappresenta la prima riduzione e sistemazione della massa amorfa degli spiriti in quali, in tal modo, si avviano a diventare Dei. Esso manca di ogni mitologia, non avendo divinità personali.
POLIEDRI
(Geo.) - Un poliedro è una parte di spazio racchiusa da una superficie costituita da poligono in numero non inferiore a quattro. Spesso il nome viene dato alla superficie anziché al volume. I poliedri archimedei sono poliedri semiregolari, ciascuno dei quali ammette una sfera circoscritta (e, quindi, un centro) ed è mutato in sè da un opportuno gruppo di rotazioni. Sono 15 e vanno dal cubo all'icosidodecaedro tronco. Poliedri duali sono quelli che, ad ogni faccia dell'uno si possa far corrispondere un angoloide dell'altro. Ad esempio, cubo ed ottaedro, dodecaedro ed icosaedro. Poliedri regolari sono quelli le cui facce sono poligono regolari uguali e gli angoloidi sono angoloidi regolari uguali. Ne esistono solo cinque: tetraedro, esaedro o cubo, ottaedro, dodecaedro ed icosaedro. Essi si chiamano anche solidi platonici perchè associati agli elementi fondamentali, ed anche corpi cosmici. Ognuno di essi ammette una sfera circoscritta (passante per i vertici) ed una inscritta (tangente alle facce), più una circonferenza tangente agli spigoli. Tutte queste sfere hanno lo stesso centro, detto centro di simmetria del poliedro. Poliedri stellati sono quelli non convessi ed intrecciati, che si ottengono a partire da un poliedro convesso ampliando le sue facce fino ad incontrare altre opportune facce del poliedro medesimo. Gordon Plummer, nella sua opera "La matematica della mente cosmica", pone i poliedri regolari come forme base della creazione, i cui interlacciamenti possono essere assunti a dimostrazione del detto "Dio geometrizza".
POLIER
(???) - Orientalista citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Mitologia degli Indù".
POLIFEMO
(Mit.) - Figlio di Posidone (Nettuno) e della ninfa Toosa (figlia di Forchi, o Forcide, signore e capo di tutti i mostri marini) era il più forte ed il più orrendo dei Ciclopi. Di grandezza smisurata, si alimentava di carne umana ed è famoso il suo incontro con Ulisse e la mutilazione che ne ricevette. Secondo la leggenda, amò Galatea. Esotericamente, Polifemo è detto figlio di Eurimedonte, un gigante con un occhio solo, appartenente alla Quarta Razza, la Signora dei Mari, ovvero quella razza che visse sopra la superficie del mare. L'unico occhio di questi giganti è una allusione alla saggezza di questi personaggi e l'accecamento di Polifemo da parte di Ulisse può essere letto come una allegoria dell'atrofia del terzo occhio avvenuta nell'essere umano.