Glossario
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PIETRA FILOSOFALE
- Chiamata anche "Polvere di Proiezione". È la Magnum Opus degli Alchimisti, un oggetto che loro volevano ottenere a qualsiasi costo, una sostanza che possedeva il potere di trasmutare i metalli più vili in oro puro. Misticamente, però, la Pietra Filosofale simboleggia la trasmutazione della natura animale inferiore dell'uomo in quella elevata e divina.
PIETRE (Ast.)
A seconda della loro apparenza, colore, forma, proprietà, ecc., le pietre, per analogia, possono essere associate ai segni zodiacali ed ai pianeti sacri: Ariete - Rubino e pietre rosse - Marte Toro - Giada, smeraldi, zaffiro - Venere Gemelli - Agata, sardonica, topazio - Mercurio Cancro - Perle - Luna Leone - Diamante - Sole Vergine - Agata, sardonica, topazio - Mercurio Bilancia - Giada, smeraldo, zaffiro - Venere Scorpione - Rubino e pietre rosse - Marte Sagittario - Ametista - Giove Capricorno - Onice nera e pietre scure - Saturno Acquario - Onice nera e pietre scure - Saturno Pesci - Ametista - Giove Pietre azzurre, lapislazzuli - Urano Pietre color di mare - Nettuno Pietre color scuro, di terra - Plutone
PIETRO
(Rel.) - Pescatore nato a Betsaida, fratello di Andrea, seguace di Giovanni Battista. Apostolo e martire, è ritenuto il capo del collegio apostolico. Al primo incontro, Gesù lo apostrofa come Kefa, cioè Simone; questo termine, che significa "roccia", viene poi tradotto ed adattato al greco come Petros. Pietro era sposato con una donna di Cafarnao, prima di abbandonare tutti e partire al seguito di Gesù. Questi i fatti salienti che lo riguardano: presiede alla elezione di Mattia, nella Pentecoste parla a nome di tutti i seguaci di Gesù, guarisce uno storpio, è imprigionato tre volte come discepolo di Gesù più pericoloso, smaschera la menzogna di Anania e di Saffira, combatte Simone di Samaria, compie viaggi di ispezione apostolica in Palestina, ammette al battesimo il primo pagano (Cornelio). Fu sempre avversario irriducibile di Paolo; sembra sia stato sottoposto a martirio a Roma, nel 67. Viene considerato il primo papa del cattolicesimo, dal quale discendono tutti gli altri; la sedie pontificia è chiamata il Soglio di Pietro. A lui sono dedicati i seguenti simboli: agnello (emblema di Gesù, suo maestro), colomba (simbolo dello Spirito Santo che scese sugli Apostolo nella Pentecoste), gallo (cantò quando lui rinnegò Gesù) palma (come insegna del martirio), anello (insegna del papato), catene (cui fu legato e dalle quali venne sciolto da un angelo), croce (sulla quale fu giustiziato a testa in giù), ed altri.
PIGMALIONE
- Un celebre scultore di statue dell'isola di Cipro che si innamorò di una statua da lui scolpita. La Dea della bellezza, presa da pietà per lui, trasformò la statua in una donna vivente (Ovidio, Metamorfosi). Egli la sposò e ne ebbe anche una figlia, Pafo. È un'allegoria dell'Anima; un motivo simile si trova anche nella mitologia finnica e lituana.
PIGMEI
(Etn.) - Popoli di statura molto bassa: Negritos asiatici, Boscimani africani, ecc. La loro bassa statura non può essere considerata una caratteristica di inferiorità o una anomalia etnica, ma soltanto un carattere fisiologico. Le proporzioni fra i diversi organi del corpo, infatti, sono conservate e lo sviluppo psichico è normale. Il loro nome deriva dal greco "pygme", che significa "pugno" ed anche lo spazio fra il cubito ed il pugno, ovvero 18 dita trasversali che corrispondono a 338 millimetri. Si tratta di un chiaro riferimento alla loro bassa statura; sono persone attivissime che vivono di caccia e di pesca, con discreti risultati in agricoltura. La leggenda parla di un popolo favoloso che aveva questo nome, non raggiungeva la statura di un cubito e guerreggiava contro le gru. Si trattava di nani la cui vita non durava più di otto anni e le cui donne, che facevano cinque figli per volta, nascondevano i loro figli in buche nella terra per salvarli dalle gru. Plinio dice che le loro case erano fatte di gusci di uova e trattavano il grano come fossero alberi. Un giorno, con abile stratagemma, attaccarono Ercole dormiente, ma questi si liberò con facilità, mise tutti i pigmei in una pelle di leone e li portò ad Euristeo. Come si può ben capire, la favola è stata ripresa in tempi moderni da Swift, che nei Viaggi di Gulliver, parla dei Lillipuziani, minuscoli abitanti di Lilliput.
PIKULIS
(Sca.) - Nella mitologia nordica, è il Dio baltico dell'oltretomba.
PILASTRI
(Cab.) - I due pilastri, nella Cabala, sono Jachin e Boaz. Erano collocati all'ingresso del Tempio di Salomone, il primo sulla destra, il secondo sulla sinistra. Il loro simbolismo è sviluppato nei rituali Massonici. Quando i dieci Sephiroti sono collocati nell'Albero della Vita, due linee verticali li separano in tre Pilastri, cioè: il Pilastro della Severità, il Pilastro della Misericordia ed il Pilastro centrale della Mitezza. Il primo è formato da Binah, Geburah ed Hod; il centrale da Kether, Tipheret Jesod e Malkut; il Pilastro della Misericordia è formato da Chokmah, Chesed e Netzach. Come i "pilastri di Seth" (con cui sono identificati), i Pilastri di Hermes servivano per la commemorazione degli eventi occulti e vari segreti esoterici erano simbolicamente incisi su di essi. Questa pratica era universale. Si dice sia stato lo stesso Enoch ad averli costruiti.
PILLALOO CODI
(Tam.) - Nell'astrologia popolare è un soprannome dato alle Pleiadi, e significa "gallina e polli". Abbastanza stranamente anche i Francesi chiamano questa costellazione "Poussiniere" (stia o incubatrice per pulcini).
PIMANDRO
(Gr.) - Il più antico ed il più spirituale dei Logoi del continente occidentale che, secondo il racconto del Libro di Ermete, appare allo stesso Ermete sotto forma di un Drago fiammeggiante di "Luce, Fuoco e Fiamma". Pimandro è il Pensiero Divino personificato che sorge dalle Tenebre come Luce. Nell'opera "Divino Pimandro", di Ermete Trismegisto, si racconta l'allegoria dei Sette Rettori che attraversano i Sette Circoli di fuoco; esso si presta ad una triplice interpretazione: astronomica, antropologica ed alchemica. La chiesa di Roma ne ha fatto il racconto degli Angeli caduti. Nella stessa opera si descrive la nascita dell'uomo, non quale opera di un Dio solo, bensì come prodotto della Legione degli Elohim. Questi sono i Sette Uomini primitivi, creati dalla Natura ricavandoli dall'Uomo Celeste, il Figlio del Padre. L'uomo immortale nasce dalle nozze fra l'Uomo Celeste e la Vergine del Mondo, fra il Logos e la Natura. Il Pimandro di cui disponiamo oggi è il riassunto di uno dei libri di Toth, fatto da un platonico di Alessandria. Nel III secolo fu rifatto da un cabalista ebreo e venne chiamato "La Genesi di Enoch", opera che è andata perduta. Ulteriori manomissioni si debbono al francese St. Marc. L'opera del platonico esiste sia in versione latina che in quella greca. Pimandro era il Prometeo Egizio, il Nous personificato, la Luce Divina.
PINDARO
(Gr.) - Cinocefale 520 a.C., Atene 432 o 436 a.C. Poeta greco di nobile stirpe, fu in adolescenza discepolo di Corinna, poetessa tebana. Ad Atene ascoltò Laso di Ermione e Agatocle. Visse in un periodo di transizione e per tutta la vita si mantenne fedele all'ideale di educazione aristocratica. Fu molto apprezzato ed ebbe relazione con molti principi e governanti. Scrisse componimenti di tutti i generi corali, fra cui la famosa "Ode a Pizia".