Glossario
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ANOIA
(Gr.) - 'Mancanza di comprensione', 'follia'. Anoia è il nome dato da Platone e da altri al Manas inferiore quando è troppo strettamente legato a Kama, che è irrazionale (agnoia). La parola greca agnoia è evidentemente una derivazione, ed è collegata alla parola sanscrita ajnana (foneticamente agnyana) o ignoranza, irrazionalità, assenza di conoscenza. (Vedi 'Agnoia' e 'Agnostici').
ANOUKA
(Eg.) - Il Noè Egiziano.
ANOUKI
(Eg.) - Una forma di Iside; la dea della vita dal cui nome deriva l'Ebraico Ank, vita ( Vedi 'Anuki'). La croce ansata è in astronomia il segno planetario di Venere e significa la energia partoriente nel senso sessuale. Questo era uno degli attributi di Iside.
ANSUMAT
(San.) - Un personaggio dei Purana, il 'nipote di 60.000 zii' figli del Re Sagara, che furono ridotti in cenere da un solo sguardo dell''Occhio' del Rishi Kapila.
ANTAHKARANA
(san.) - O Antaskarana. Il termine ha diversi significati, che differiscono a seconda di ogni scuola filosofica o setta. Perciò Sankaracharya traduce la parola con 'comprensione'; altri, con 'lo strumento interno, l'Anima, formata dal principio pensante e dall'egoismo'; ma gli Occultisti la spiegano come il sentiero o ponte fra il Manas Superiore e quello inferiore, l'Ego divino e l'Anima personale dell'uomo. Esso serve come mezzo di comunicazione fra i due e innalza dall'Ego Inferiore a quello superiore tutte quelle impressioni personali e tutti quei pensieri dell'uomo che, per la loro natura, possono essere assimilati e immagazzinati dall'Entità immortale e diventare in tal modo immortali con esso essendo, questi, gli unici elementi della Personalità evanescente che sopravvive alla morte e al tempo. È questo che fa comprendere come solo ciò che è nobile, spirituale e divino nell'uomo attesta nell'Eternità in che modo l'uomo ha vissuto.
ANTAMTAPPES
(Ind.) - Parola indiana usata per designare lo inferno che, secondo una leggenda orientale, era rappresentato come un bosco oscuro, irto di piante spinose ed infestato di cani rabbiosi, vespe e mosconi, che tormentavano senza posa le anime prave. Qualche reminiscenza di ciò si può trovare nella Divina Commedia, anche se con significati fortemente simbolici.
ANTEO
(Gr.) - Figlio di Nettuno e della Terra, mitico gigante della Libia, era abilissimo nella lotta. Sfidava ed uccideva tutti quelli che passavano per le sue terre ed era invincibile fino a quando toccava la Terra, rimaneva in contatto con la sua madre, che gli infondeva sempre nuova forza. Coi teschi dei passanti uccisi aveva eretto un tempio a Nettuno. Ercole combattè con lui, lo atterrò tre volte, ma non riuscì ad ucciderlo. Quando capì dov'era la fonte della forza di Anteo, lo sollevò in aria e lo strangolò. Si tratta di un mito variamente elaborato. Ercole è la ragione e lo spirito umano, Anteo è l'appetito insaziabile. La ragione può prevalere sull'appetito solo alzandosi al di sopra delle passioni materiali dell'uomo.
ANTERO
(Sca.) - Leggendario gigante, ricchissimo e potente mago, il cui canto incantava chiunque. Chiamato anche Vipunen.
ANTHESTERIA
(Gr.) - La festa dei Fiori (Floralia): durante questa festività era celebrato nei Misteri Eleusini il rito del Battesimo o purificazione nei laghi del tempio, il Limnae, quando i Mistae erano fatti passare attraverso lo 'stretto cancello' di Dionisio per uscirne al di là come completi Iniziati.
ANTICO DEI GIORNI
(Cab.) - Ain Soph, il Tutto Illimitato, Shekinah, lo Spirito Santo. Corrisponde al Brahma Indù, al Vecchio Tempo dei Greci, con la falce e la clessidra. È il Macroprosopo. Non va confuso con l'Antico degli Antichi, la Testa Bianca, che è l'origine delle forme e delle cose.