Glossario
Glossario
JULIEN Stanislas Aignan
(Fr.) - (1797-1873) - Orientalista francese nato ad Orleans, figlio di un meccanico, compì gli studi classici al Collegio di Francia, diventando professore assistente di Greco nel 1821, ed autore di un lavoro su Coluto pubblicato in Francese, Latino, Inglese, Tedesco, Italiano e Spagnolo. Studiò il Cinese e nel 1824 pubblico una traduzione in latino del Mencius, oltre ad altri titoli in lingua greca. Vicedirettore della biblioteca dell'Istituto di Francia nel 1827, fu professore di Cinese al Collegio di Francia nel 1832 e l'anno dopo fu eletto all'Accademia delle Iscrizioni. Nel 1839 fece anche da trait d'union fra la Biblioteca ed la sovraintendenza ai lavori Cinese. Pubblicò il "Tao te King" nel 1842, e dopo aver studiato il sanscrito, nel 1853 pubblicò "I Viaggi del pellegrino Hiouen-tsang". Il segreto della rapidità con cui imparava le lingue, si dice fosse basato sul metodico assemblaggio delle espressioni idiomatiche e delle frasi, fondato su circa 250.000 schede accuratamente ordinate in una successione di scatole, che furono scoperte dopo la sua morte. H.P.B. lo cita nella Dottrina Segreta.
JUNG Carl Gustav
(Svi.) - Kesswil 1875, Kusnacht 1961. Psichiatra svizzero, fondatore della psichiatria analitica, era figlio di un pastore protestante e trascorse la sua giovinezza in un ambiente religioso. Un profondo bisogno della conoscenza esperenziale dei fatti ed una profonda esigenza di autonomia di giudizio lo spinsero a mettere in discussione gli assunti dogmatici ed a cercare quella dimensione del reale che è al di là del quotidiano. Racconta lui stesso che già nell'adolescenza ebbe un conflitto interiore che si concluse con una specie di rivelazione che è al di là della Bibbia e della Chiesa. Abbandona l'accettazione acritica e si dà a profondi studi sia della filosofia che della religione. Egli è interessato sia dal criterio empirico che da quello fenomenologico e nella contraddittorietà dei due interessi egli traccia il solco per il suo pensiero consistente nella ricerca del fondamento empirico-storico dei valori spirituali, per inserirli poi nel mondo della conoscenza storico-scientifica. Egli pone nella psicologia del profondo il luogo d'incontro delle scienze naturali e di quelle storico-sociali. Laureatosi in medicina nel 1900 a Zurigo, si pone subito in posizione critica rispetto alle idee di Freud. Alla luce del concetto freudiano di "rimozione" studia il comportamento del malato di mente e, al di là degli atti insensati e delle idee deliranti scopre le sofferenze, le delusioni, i desideri, le speranze e le fantasie che sono compensatrici di una personalità mancata. Ciò gli permette di affermare che per capire le manifestazioni della psiche bisogna conoscere la storia individuale del malato. Nel 1907 pubblica "Psicologia della demenza precoce", nella quale assieme all'inconscio personale individua qualcosa che non appartiene solo alla persona : una specie di coscienza generale che abbraccia la storia dell'umanità, che egli chiama "inconscio collettivo". Nel 1914 pubblica "Il contenuto della psicosi" dove interpreta la schizofrenia come l'abbandono della dimensione cosciente per recuperare all'esistenza, attraverso l'inconscio collettivo, altri valori. Via via si stacca da Freud, per formare una propria corrente di pensiero nel campo della psichiatria. Molto importante è il lavoro che Jung compie per dare significato ai simboli, che lui ritiene determinanti per lo sviluppo della coscienza. Nel 1944 pubblica "Psicologia ed alchimia", dove presenta gli alchimisti come precursori della psicologia del profondo, rintracciando nel loro simbolismo lo stesso che si ha nel processo di individuazione. Segue "Psicologia del transfert", sempre sul parallelismo fra simbolismo alchemico e rapporto analista-paziente, e "L'Io e l'Inconscio", dove spiega il processo di individuazione. In "Psicologia e religione" , opera che nasce dal suo radicato interesse per l'esperienza religiosa, egli teorizza la sua concezione del divino, inteso come energia che afferra e domina il soggetto umano indipendentemente dalla sua volontà. È il "numinosum" di Otto, identificato con l'inconscio, sia nella sua incoerenza distruttrice che nel suo progetto coerente per la realizzazione del Sè. Nella "Risposta a Giobbe", Jung cerca di chiarire il rapporto diretto fra la coscienza morale dell'uomo e l'arbitrarietà e l'incoscienza di dio, riconoscendo all'uomo il compito di trasformare dio. All'interno del movimento psicoanalitico, Jung esprime l'esigenza di fondare nell'uomo le radici affettive di una nuova immagine di sè che superi il limite della particolarità egoica per abbracciare il divenire storico e sociale della umanità. Oltre che di religione, di filosofia e di alchimia, Jung si interessò anche di astrologia. L'articolazione in archetipi del concetto di inconscio collettivo, permette di accostare gli archetipi ai simboli planetari e zodiacali. Egli, inoltre, tentò di inquadrare i fatti parapsicologici nella teoria della sincronicità, che si applica anche all'astrologia. Egli tentò di rivalutare l'astrologia anche se non come scienza a sè stessa, ma come un qualcosa che ha implicazione con la psicologia umana.
JUNO
(Let.) - Equivalente letterale latino dell'ebraico Giavè, o del greco Giove. (Vedi anche "Iuno").
JUNONI
(Mit.) - Fate, o angeli custodi di sesso femminile, che si credeva nascessero una per ogni donna, per curarla e vegliarla durante tutta la vita, morendo poi assieme a lei. Sono raffigurate come giovani fanciulle, con ali di pipistrello o di falena.
JUPITER
(Lat.) - Nome latino del dio greco Giove (Zeus), composto da dieu (Diu, poi Iu) che significa "giorno" e pater che significa "padre". Corrisponde al sanscrito "Dyaus pitar". Divinità suprema della religione romana, è il numen del cielo, privo di una personalità definita. Assumeva un significato a seconda delle manifestazioni cui era associato. Ad esempio : - Iupiter Lapis = Pietra di Iupiter, caduta dal cielo col fulmine - Iupiter Feretrius = Quercia di Iupiter (chiamata a testimone) - Iupiter Terminus = Segno di confine. Era collegato con le Idi, le "feriae Iovis", durante le quali, in Campidoglio, si sacrificava un agnello bianco. L'iconografia antropomorfica del dio ebbe inizio con la costruzione del suo nuovo tempio e da quel momento cominciò anche un processo di graduale identificazione con Zeus. Gli accostamenti di Jupiter ad altre figure sono numerosi. Egli è il figlio di Crono-Saturno, l'Albero della Conoscenza, rappresenta la catena settenaria e l'Uovo del Mondo, il Guardiano del Sole. Lo troviamo nel pantheon caldeo, in quello gnostico. È l'anno climaterico, Brihaspati, il simbolo dell'Età del Bronzo e del Ferro, oltre che delle razze umane, il Guru degli Dei, Metatron, il Titano, ecc.
JYOTISHA
(San.) - Astronomia e astrologia; uno dei Vedanga. Uno dei nomi di Brahma, come insegnante di astronomia.
JYOTISHAM JYOTCH
(San.) - La "luce delle luci", lo Spirito Supremo, chiamato così nelle Upanishad.
JYOTSNA
(San.) - Alba; uno dei corpi assunti da Brahma, il primo chiarore del mattino; l'Aurora.
K
- L'undicesima lettera sia dell'alfabeto Inglese che di quello Ebraico. Nella lingua ebraica il suo valore numerico è 11, è una lettera doppia, la quarta. Rappresenta la Forza, la Vita, l'Universo; ha come influenza planetaria il Sole, come corrispondenza fisica il cuore. Per i Greci, il k con apice in alto a destra valeva 20, con apice in basso a sinistra valeva 20.000. Per i Latini valeva 250, ma con un trattino sopra valeva 250.000. I Cabalisti ed i Massoni hanno adottato la parola Kodesh o Kadosh come il nome del dio Ebraico associato a questa lettera. I Fenici la chiamavano kap, gli Ebrei kaf, significava "mano" ed era espressa graficamente come un'ascia rivolta verso sinistra. La forma definitiva si ottenne con l'accorciamento del gambo ed il rovesciamento dovuto al passaggio della scrittura di sinistrorsa a destrorsa. Nella lingua latina fu presto sostituita con la lettera C, e così rimase nelle lingue derivate; le parole che cominciano per k sono considerate come non italiane. La K indica il 10^ libro dell'Iliade, la k il 10^ libro dell'Odissea. Come abbreviazione latina sta per Kalendae, in musica designa Kochel, classificatore delle opere di Mozart; in astronomia indica una classe spettrale di stelle di colore giallo-rossastro, sia nane che giganti; in chimica indica il Potassio (in latino detto Kalium), in metrologia è un moltiplicatore per 1000, in botanica indica i sepali, in fisica designa il grado Kelvin. In matematica sta per costante, in medicina per vitamine antiemorragiche, in fisica sta anche per la costante di Boltzmann, nelle sigle internazionali designa la Cambogia.
KA
-YIN (Eb.) - Fratello di Habel e Seth, figlio di Adamo Rishun, lo Spirito Lunare (Geova o, in un certo senso, i Pitri). I tre fratelli rappresentano tre razze umane.