Glossario
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AMBROGIO Santo
- Nacque forse a Treviri nel 334, morì a Milano nel 397. Figlio di un alto funzionario imperiale di origine greca, divenuto orfano, fu portato dalla madre, quando ancora era bambino, a Roma. Studiò lettere e diritto, ed intraprese la carriera di Stato. Avvocato al tribunale della prefettura del pretorio di Sirmio, alla morte del vescovo riuscì a pacificare il contrasto fra Ariani e Cattolici, accattivandosi la simpatia di tutti. Ricevette il battesimo a 40 anni, poi altri ordini, fino a divenire vescovo nel 378. Dopo aver seguito studi teologici, nel 378 iniziò la polemica contro gli Ariani. Si scontrerà con tre Imperatori. Partecipò a Roma al Concilio contro l'antipapa Ursino ed ottenne dall'Imperatore Graziano il richiamo dei vescovi cattolici inviati in esilio, nonché altre concessioni. Collaborò con Teodosio, grande Imperatore seguace dell'ortodossia cattolica, con il quale ebbe anche degli scontri. Esule a Bologna per quattro anni durante la dittatura di Arbogaste, poiché si era rifiutato di riconoscerlo. Tornò poi a Milano, dove morì.
AMBROSIA
(Gr.) - Dal Greco ambrosios che significa 'perfetto, incorruttibile', oppure da a privatico e brotos 'mortale'. Secondo la tradizione, era il cibo degli Dei come il nettare era la loro bevanda. L'ambrosia trasudava da uno dei corni di Amaltea, mentre il nettare trasudava dall'altro : l'uno e l'altro conservando agli Dei l'immortalità e l'eterna giovinezza, producendo il loro sangue divino. Stando ad altre versioni, le fonti dell'Ambrosia erano situate nel Giardino delle Esperidi, non lungi dall'Atlante; ivi andavano a prenderla, per recarla a Giove, alcune colombe che un'antica leggenda identifica con la costellazione delle Pleiadi. Nella poesia orfica, è Demetra che prepara l'ambrosia ed il nettare per gli Dei. Nella letteratura antica, la nozione di 'ambrosia' è quanto mai vaga e contraddittoria, al punto che diventa difficile stabilire se si tratta di cibo o di bevanda.
AMDO
(Tib.) - Una località sacra, il luogo di nascita di Tson-kha-pa, il grande riformatore Tibetano e fondatore del Gelupka (cappucci gialli) che è considerato un Avatar di Amita-buddha.
AMEN
- In Ebraico è formato dalle lettere A M N = 1, 40, 50 = 91 e così è un simile di 'Jehovah Adonai' = 10, 5, 6, 5, e 1, 4, 50, 10 = 91, nell'insieme; è una forma della parola Ebraica 'verità'. Nella lingua parlata comune si dice che Amen significhi 'Così sia'. Questa voce ebraica era all'origine un aggettivo con il significato di 'fermo, sicuro', poi avverbio nel senso di 'certamente', sempre usati a modo di esclamazione o acclamazione, con il valore di 'così sia'. Ricorre spesso nel Vecchio Testamento, più ancora nel Nuovo, mentre è frequente nella liturgia. È forse la parola più diffusa nel mondo, poiché la troviamo sulle labbra dei Cristiani, dei Giudei, dei Musulmani. Notevole l'uso che ne fanno i Cristiani alla fine del Pater Noster e del Credo. Ma nel linguaggio esoterico Amen significa 'il celato'. Manetho Sebennita dice che la parola significa ciò che è celato e sappiamo tramite Ecateo ed altri che gli egiziani usavano il termine per invocare il grande Dio dei Misteri, Ammon (a 'Ammas, il dio celato') affinchè si rivelasse e manifestasse. Bonomi, il famoso studioso di geroglifici, chiama molto appropriatamente i suoi adoratori gli 'Amenof', e Mr. Bonwick cita uno scrittore che dice: 'Ammon, il dio invisibile, resterà per sempre celato finchè non sarà antropomorficamente rivelato; gli dei lontani da noi sono inutili'. Amen è definito 'Signore della festività della luna nuova'. Jehovah-Adonai è un nuovo aspetto del dio dalla testa di ariete, Amoun o Ammon che era invocato dai sacerdoti Egiziani con il nome di Amen. Per gli Egiziani, Amen è la prima emanazione della Divinità Suprema, la sorgente primordiale della Luce.
AMENTI
(Eg.) - Esotericamente e letteralmente, la dimora del Dio Amen o Ammon, o il dio segreto, 'celato'. Exotericamente è il regno di Osiride diviso in quattordici parti, ognuna delle quali era a se stante per qualche fine connesso con lo stato post-mortem del defunto. In una di queste, fra le altre cose, vi era l'Aula del Giudizio. Essa era 'il Paese dell'Occidente', la 'Dimora Segreta', il paese delle tenebre e la 'casa senza porte'. Ma era anche il Kerneter, la 'dimora degli dei' ed il 'paese dei fantasmi', come l''Ade' dei Greci. Era anche 'la casa del Padre Buono' (in cui vi sono molti edifici). Le quattordici divisioni comprendevano, fra le altre, Aanroo , l'aula delle Due Verità, il Paese della Beatitudine, Neter-xer 'il luogo funebre (o di sepoltura)' Otamer-xer, i 'Campi-amanti del Silenzio' e anche molte altre aule mistiche e dimore, una simile allo Sheol degli Ebrei, un'altra al Devachan degli Occultisti, ecc. Oltre ai quindici cancelli della dimora di Osiride, ve ne erano due principali, il 'cancello d'ingresso' o Rustu, e il 'cancello d'uscita' (reincarnazione) Amh. Ma nell'Amenti non esisteva un luogo che rappresentasse l'Inferno ortodosso cristiano. La peggiore di tutte era l'Aula del sonno eterno e delle Tenebre. Come dice Lepsius, i defunti 'dormono (colà) in forme incorruttibili, non si svegliano per vedere i loro fratelli, non riconoscono più il padre e la madre, il loro cuore non sente niente per la loro moglie e i loro figli. Questa è la dimora del dio Tutto-Morto .. Ognuno trema nel pregarlo, poiché egli non ode. Nessuno può venerarlo, poichè egli non rivolge la sua attenzione a coloro che lo adorano. Nè nota qualsiasi offerta a lui fatta'. Questo dio è il Decreto Karmico; il paese del Silenzio - la dimora di coloro che muoiono come miscredenti in assoluto, di coloro la cui morte sopraggiunge prima del tempo designato per un incidente e, infine, di coloro che sono morti sulla soglia di Avitchi e che non si trovano mai in Amenti o in qualunque altro stato soggettivo salvo in un caso, cioè quello in cui ritornano su questa terra con una nascita obbligata. Costoro non restano per molto tempo neanche nel loro stato di sonno profondo, di dimenticanza e tenebra, ma vengono portati più o meno velocemente verso Amh, il 'cancello di uscita'.
AMERS
(Eb.) - Uno degli Angeli disubbidienti, uno Spirito incatenato alla Terra, che spiegò agli uomini le chiavi della magia.
AMESHA SPENTAS
(Zend) - Gli Amshaspendi. I sei angeli o Forze divine personificate come dei che servono Ahura Mazda, che è la loro sintesi e il settimo. Essi sono uno dei prototipi dei 'Sette Spiriti' dei Cattolici Romani o Angeli che hanno Michele come loro capo, o l''Ospite Celeste'; i 'Sette Angeli della Presenza'. Essi sono i Costruttori, i Consacratori degli Gnostici, e sono identici ai Sette Prajapati, ai Sefiroti, ecc. Nell'Avesta, sono i Benefattori Immortali, i Sei Spiriti Eccelsi che circondano il trono di Ahura Mazdah, amanti della giustizia, della verità e della purezza, soccorrevoli agli uomini pii, collaboratori del Saggio Signore nel governo del mondo, il cui ordinamento etico trova nella Corte Divina il suo modello. I loro nomi ed i loro significati sono i seguenti : Asha >> il retto ordine << 'il fuoco' Vohu Manah >> il buon pensiero << 'il bestiame' Khshathra >> la sovranità' << ' i metalli' Armaiti >> la pietà' << 'la terra' Haurvatat >> la salute << 'l'acqua' Ameretat >> l'immortalità' << 'le piante' In parte trovano corrispondenza con analoghe concezioni della mitologia Vedica (soprattutto Asha = Rta, ovvero l'ordine divino, cosmico ed umano). Il loro rapporto con gli elementi della natura ha fatto pensare che si tratti di divinità naturistiche che, in seguito, si identificarono con i concetti astratti che esprimono funzioni ed aspetti del Dio supremo. Al di là delle interpretazioni exoteriche, tuttavia, il loro vero significato è da ricercare nella concezioni cosmogonica esoterica.
AMIA
(Cal.) - La madre.
AMIDAS
(Gia.) - Principale divinità giapponese, alla quale era attribuita la custodia e la difesa dell'anima umana contro la tentazione dello spirito delle tenebre, simboleggiato dal dio Iemma.
AMIKKI
(Sca.) - Sorella di Ilmarinen, figlia del crepuscolo o vergine della notte.