Glossario

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DANIELE

 
(Eb.) - In ebraico significa "Dio è giudicante". Quarto dei profeti maggiori nel Canone dei LXX e secondo degli agiografi nel Canone ebraico. Nacque negli ultimi anni del regno di Giosia, da nobile famiglia. Giovanissimo fu deportato da Nabuccodonosor, assieme ad Anania, Misaele e Azaria, destinato all'efebeo imperiale. Con il nome di Belt-sazar fu posto alle dipendenze di Malasar per un triennio di formazione sulla cultura dei Caldei. Rinunziò al vitto reale cibandosi di legumi ed ebbe da Dio il dono della scienza, dell'intelligenza di ogni libro e di ogni visione, della sapienza e dell'interpretazione dei sogni. Superò l'esame e fu introdotto a corte. Nabuccodonosor lo prese in stima e lo nominò principe di tutti i prefetti. Per la sua corretta interpretazione dei sogni ebbe grandi onoro e fu proclamato "grande". Dario il Medio lo nominò triumviro con autorità sui 12 Satrapi. Stava per essere nominato viceré quando l'invidia dei Satrapi e dei Principi lo calunniò e lo fece condannare alla fossa dei leoni. Miracolosamente liberato, fu apprezzato anche da Ciro. A Babilonia smascherò i sacerdoti di Bel e uccise il dragone. Gettato di nuovo nella fossa dei leoni e nuovamente, miracolosamente, liberato, visse senza che di lui si sappia più nulla. Scrisse un libro con il quale voleva dimostrare che Jahvè è l'unico vero Dio, vivente, re dei re, padrone del destino, Dio di resurrezione.

DANILEVSKY Nikolaj Jakovlevic

 
(Rus.) - Orlov 1822, Tiflis 1885. Pensatore russo, ideologo del panslavismo. Forte di una solida preparazione scientifica, si interessò di studi biologici e giunto alla convinzione della stabilità delle specie "chiuse", estese audacemente questo concetto alla sua visione della storia. Umanità ed evoluzione sono per lui astrazioni. La storia è storia di popoli singoli, poiché esprime in concreto i processi di un determinato gruppo etnico. Gli elementi costruttivi di una civiltà non si trasmettono ad un'altra. Le sue concezioni ebbero molta influenza su diversi pensatori; quale esempio si può citare Spengler.

DANU

 
(San.) - Padre di Vaishvanara, o Agni.

DANVA

 
(San.) - Una dinastia celeste che viene spesso associata ad una delle prime tre razze umane (Daitya, Danava).

DANVILLE

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Memorie", nel quale si parla dei Peri e delle leggende persiane.

DANZA

 
(Ame.) - Presso le tribù indiane di America, la danza rivestiva un ruolo importante. Spesso si danzava per propiziare gli eventi e le popolazioni. I danzatori, per favorire i rituali, coprivano il volto con maschere che ricalcavano all'aspetto di un animale sacro. I Greci avevano personificato la danza in Tersicore, una delle nove Muse. Ma molti altri dei, ninfe, baccanti, fauni, satiri, ecc., amavano esprimersi attraverso la danza. La Danza della Morte è una pittura allegorica, varie volte ripetuta nel tempo, la cui prima edizione risale al 1312. In essa vengono rappresentate le varie forme ed azioni che la Morte esercita sulle varie condizioni dell'uomo. Goethe compose una ballata con questo nome. Presso i Boscimani, la danza è un rito propiziatorio praticato durante gli eventi più importanti, quali : caccia, semina, produzione artistica, ecc. La Danza dei Sette Veli è una danza rituale tipica dello Oriente, legata al ciclo della fertilità. Nasce dalla mitologia Babilonese nella quale la dea Ishtar si reca nell'oltretomba alla ricerca del marito Tammuz. Passando attraverso le sette porte degli Inferi, è costretta a togliersi ogni volta uno dei suoi sette veli, fino a rimanere nuda. Uccisa dai giudici infernali, sarà poi resuscitata con cibo e bevande e farà ritorno sulla terra assieme al suo sposo.

DAOS

 
(Cald.) - Il settimo Re (Pastore) della Dinastia divina che regnò sui Babilonesi per la durata di dieci sari, ossia per 36.000 anni, essendo un saros della durata di 3.600 anni. In quel periodo apparvero quattro Annedoti, o Uomini-pesce (Dagoni o Messia - Vedi "Dag, Dagon" ).

DARASTA

 
(San.) - Cerimonia magica praticata dalle tribù dell'India Centrale, specialmente fra i Kolariani.

DARB EL MENDAL

 
(???) - Stesso significato di Rowhanee.

DARDANO

 
(Gr.) - Il figlio di Giove ed Elettra, che ricevette gli Dei Cabiri come dote e li portò in Samotracia, dove erano adorati molto prima che l'eroe fondasse Troia, e prima che si fosse sentito parlare di Tiro e di Sidone, sebbene Tiro sia stata costruita 2700 anni prima di Cristo ( Per ulteriori dettagli, vedi "Cabiri").
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