Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

CANCELLI

 
(I 50 cancelli della saggezza) (Kab.) - Il numero è una copertura, e in realtà vi sono 49 cancelli perchè Mosè, il più alto adepto del mondo Ebraico, secondo i Cabalisti raggiunse e passò solo il 40'. Questi "cancelli" simbolizzano i differenti piani dell'Essere, o Ens. Essi sono perciò i "cancelli" della Vita e i "cancelli" della comprensione, o i gradi della conoscenza occulta. Questi 49 (o 50) cancelli corrispondono ai sette cancelli nelle sette grotte dell'Iniziazione dei Misteri Mitriaci (Vedi Celso e Kircher). La divisione dei 50 cancelli in 5 cancelli principali ognuno dei quali ne include dieci, è ancora una copertura. La chiave del loro significato giace nascosta nel quarto di questi 5 cancelli dal quale comincia, terminando al decimo, il mondo dei Pianeti, facendo così sette che corrisponde ai sette Sefiroti inferiori. Essi sono anche chiamati "cancelli" di Binah o della comprensione.

CANCRO

 
(Ast.) - Il quarto segno dello Zodiaco, segno cardinale e femminile, appartiene all'elemento Acqua ed è governato dalla Luna. Esso occupa una piccola parte del cielo, meno di 14 gradi, ha stelle poco brillanti messe a forma di un crostaceo; probabilmente non è di origine mesopotamica. Il Mul-Apin lo presenta come Al-Lul, legame di sventura. In Egitto era considerato solo un decano, Sit, sotto forma di tartaruga, e forse ad esso si può ricondurre anche lo scarabeo; in Grecia è Karkinos, il gambero, e compare fin dal 430 a.C.. I Latini lo chiamavano Cancer e chiamavano Asini le due stelle al centro della corazza, ma gli davano anche il nome di Praesepe con chiara allusione a greppia, mangiatoia. Il simbolo indica qualcosa di molle, elastico, richiuso in sè, introverso. Esso indica Acqua in riposo, rinuncia all'azione abbandono alla vita interiore, all'inconscio, alla fantasia, alle incerte e segrete motivazioni dell'istinto, all'immaginazione, alla contemplazione. Ma il simbolo può anche indicare una cellula che si sdoppia, ed allora sorge l'idea della vita, dell'acqua feconda, della riproduzione : e non a caso è la Luna a governare il segno. Il Cancro si colloca al solstizio d'estate, la Porta degli Eroi, la Pitri-yana, Porta dei Padri. Attraverso di essa ascende ai Cieli chi, "indiatosi", dell'Alto è divenuto degno e scende in terra l'anima che va ad incarnarsi. Le tenaglie del Cancro sono simile al crescente di Luna, dell'astro che misura il mese, da mensis, radice di mensura, che significa "misura". E Karkinos significa anche compasso, strumento di misura. E gli Asini sono forse quelli che hanno trasportato Bacco-Dioniso. A questo segno era associata la tribù di Beniamino.

CANCRO

 
- Floruro di calcio, che rigenera i tessuti elastici.

CANDELABRO

 
(Occ.) - Detto anche candeliere, è il supporto per le candele; la parola candelabrum, infatti è composta da candela e brum, derivato dal verbo slavo bera che equivale al latino fero, portare. Ma ad esso vengono associati anche significati occulti, soprattutto quando i suoi bracci sono in numero ben definito ed a ciascuno di essi è associato un preciso concetto. Nell'Apocalisse si parla di sette candelabri d'oro, in mezzo ai quali S.Giovanni vide un personaggio venerabile, misterioso e terribile. Pare si trattasse di Gesù Cristo. Questa visione di S.Giovanni formò il primo modello cristiano per la liturgia ed il culto divino. Famoso il candelabro ebraico, formato da sette bracci che, simbolicamente rappresentano la croce, 4 + 3.

CANE

 
(Occ.) - Animale domestico, la cui origine sembra risalire a due ceppi fondamentali : lo sciacallo ed il lupo. I popoli antichi lo tenevano in grande considerazione, consumavano la sua carne nei banchetti ufficiali e la ritenevano così pura da offrirla anche in sacrificio agli dei. In Egitto i cani erano tenuti in grande onore ed erano consacrati ad Iside. A Roma si manteneva un cane nel tempio di Esculapio. A Pompei sembra non vi fosse casa dove non era tenuto un cane : su quasi tutte le porte appare la scritta "cave canem". Si narra che in Etiopia vi fosse un paese in cui gli abitanti avevano un cane per re. I Parsi, o Guebri, veneravano i cani e quando una persona era morente, gli accostavano le fauci di un cane affinchè ne ricevesse l'anima. In molti paesi, ancor oggi, si dà un significato particolare al latrato del cane a seconda si tratti di una randagio o meno, del suo colore, dell'ora del giorno, ecc. Nella mitologia troviamo spesso il cane con diversi significati. L'idra aveva molte teste a forma di cane; Cerbero, il cane di Plutone, aveva tre teste; il cane di Gerione aveva due teste e ne custodiva il gregge, fu ucciso da Ercole; il cane accompagnava la cacciatrice Diana; ecc. Questo animale è anche simbolo di amicizia e di attaccamento, oltre che di fedeltà e di custodia delle cose. Scarsa la sua comparsa nella Religione Cattolica che degli animali non è mai stata amica. Molto più spesso, invece, lo troviamo fra gli antichi popoli dell'America. Gli Aztechi lo chiamavano Itzquitli, i Maya Xolotl e nei loro glifi lo presentavano come simbolo di morte. Nel calendario Maya, il cane rappresenta il decimo mese.

CANEFORE

 
(Gr.) - Da kanes e phero, "canestro" e "portare", era il nome date alle ragazze che, ad Atene, durante la feste di Bacco, di Cerere e di Minerva, portavano in processione sul capo il canestro sacro contenente la focaccia consacrata, le ghirlande l'incenso ed il coltello del sacrificio.

CANESTRO

 
(Occ.) - Una specie di paniere, per lo più di vimini, con sponde poco rilevate, scoperto, talvolta senza manico, che si usava portare sulla testa. È un oggetto molto usato nelle antiche cerimonie : circondato di edera e di penne di pavone indica i baccanali, ad Atene veniva portato in processione per ricordare quello in cui Proserpina metteva i fiori quando fu rapita da Plutone, ecc.

CANG

 
-Y (Cina)- Divinità cinese alla quale si attribuiva l'arbitrio supremo sul Bene e sul Male. Esso è il Dio del cielo inferiore, con potere di vita e di morte. Gli stanno sempre accanto tre spiriti subalterni : Tanquam che dispensa la pioggia, Tsquiquam che è il Dio del mare, Teiquam che presiede alle nascite ed all'agricoltura.

CANICOLA

 
(Eg.) - Costellazione che si manifesta nei più grandi calori estivi e la cui apparizione annunciava agli Egizi l'ormai prossimo allagamento dei Nilo, un evento periodico al quale si doveva la prodigiosa fertilità della terra egiziana. Questa costellazione era cara alla dea Iside e si ricollega al mito di Icaro, non il figlio di Dedalo, ma ad un semplice pastore della Siria, ucciso da alcuni contadini e gettato in un pozzo perchè, trovato ubriaco, credevano avesse ingerito un veleno che lo faceva delirare. Contro l'ingiusta uccisione insorsero le donne, furiose con gli assassini, provocando un tale tumulto da richiedere l'intervento dell'oracolo; questi ordinò che in onore di Icaro venissero celebrate delle feste durante le quali si tendeva una corda fra due alberi, sulla quale si dondolavano delle persone, fra le risa e le beffe dei circostanti. La leggenda fu ripresa in Grecia. Seguendo la direzione della corda messa in movimento, una cagna di Icaro, chiamata Mera, riuscì a scoprire il luogo dove egli era stato sepolto e ad indicarlo ad Erigone, figlia del morto, la quale, per la disperazione, si impiccò. Giove, mosso a pietà, mutò Erigone in cagna e la collocò in cielo nella costellazione della Canicola, nella quale entra il Sole e si ferma per quaranta giorni.

CANOPO

 
(Eg.) - Il dio che teneva sotto la sua speciale protezione il corso del fiume Nilo ed i benefici incalcolabili che esso recava all'Egitto.
Vai alla Bibliografia