Glossario

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CIAN

 
-GY (Cin.) - Uomo Divino, Semidio; lo stesso che i Pitri ed i Rishi Indù.

CHIM NANG

 
(Cin.) - Uomo Divino, equivalente ai Rishi ed ai Pitri degli Indù.

CHHAYA

 
(San.) - "Ombra" o "Spettro"; immagine astrale. Il nome di una creatura prodotta da Sanjna, moglie di Surya, da se stessa (il corpo astrale). Incapace di sopportare l'ardore di suo marito, Sanjna lasciò Chhaya al suo posto come moglie, mentre lei osservava la castità. Nella filosofia esoterica, Chhaya è l'immagine astrale di una persona. Erano "ombre" i primi uomini, appartenenti ad una Razza nata per trasudazione, e non per via sessuale, dai corpi dei Pitri.

AMBHAMSI

 
(San.) - Un nome del capo dei Kumara, Sanat-Sujata, che significa le 'acque'. Questo termine diverrà più comprensibile se ricordiamo che l'ultimo tipo di Sanat-Sujata fu Michele, l'Arcangelo che nel Talmud è chiamato 'il Principe delle Acque' e che nella Chiesa Cattolica Romana è considerato il patrono dei golfi e dei promontori. Sanat-Sujata è il figlio immacolato della madre immacolata (Amba o Aditi, caos e spazio) o le 'acque' dello spazio senza limiti (Vedi la Dottrina Segreta, vol. I, p.460). Il termine viene talora adoperato per indicare i quattro ordine di esseri (Dei, Demoni, Pitri, Uomini), oppure le Acque come Akasha, come Oceano Primordiale dello Spazio. Gli Esseri sono i prodotti del terzo principio della Natura; i Pitri e gli Uomini, sulla Terra, sono le trasformazioni, o rinascite, di Dei e Demoni, su un piano superiore.

AMSHASPEND

 
(Zend) - Altro nome per gli Amesha Spenta. Secondi i Zoroastriani sono Entità Duali, Ferouer; sono sette e corrispondono agli Arcangeli dei Cristiani, ai Saptarishi degli Indù; sono in relazione con gli Asura, i Dhyan Chohan ed altri Esseri che conferirono all'uomo l'Intelligenza. Sono i Benefici Immortali, creatori e sorveglianti, protettori e guide delle creatura di Ahura Mazda e rappresentano la personificazione delle virtù divine. La Parola, il Logos, Ormadz sono ciascuno la loro sintesi; sono i Pitri, i Padri, i Precettori dell'Umanità. Sono sei più Ormadz che è la loro sintesi, così fan sette. Governano i 7 Karshvare della Terra, ossia le sette sfere della nostra catena planetaria. Sono i 7 Sravah luminosi. Hanno una doppia natura, e forse ancor più, a seconda di ciò cui sono riferiti. Creano il mondo in sei giorni e si riposano il settimo. Il loro nemico permanente è Arimane.

ARCANGELO

 
(Gr.) - Il più alto, il supremo angelo. Dalle parole greche arch, 'capo' o 'primordiale'; e angelos 'messaggero'. Equivalgono agli Indù Dhyani-Buddha, agli Amshaspend dei Zoroastriani, ai Saptarishi. Sono le personificazioni delle virtù divine. In Occidente sono considerati Spiriti e corrispondono ai Deva ed ai Pitri dell'Oriente. Sono i Sette Spiriti della Presenza, gli attributi personificati di Dio, creati da Lui come i Manu da Brahma. Sono i primi Ego differenziati, che avevano il compito di imprimere alla Materia l'impulso evolutivo e guidare le sue facoltà formatrici nella costruzione dei suoi prodotti. Gli Arcangeli Radianti sono quelli che 'si rifiutarono di creare' perchè volevano che l'Uomo diventasse creatore di sè stesso. Corrispondono anche ai Figli della Sapienza Oscura. I Nabateani credevano che Sette Grandi Stelle fossero i loro corpi e le loro dimore.

ASI

 
(Sca.) - Nella mitologia Nordica (ed anche Germanica), gli Dei si dividevano in due gruppi : i Vani, appartenenti ai riti più antichi, che comprendevano le divinità legate alla fecondità, alla navigazione ed all'amore, e gli Asi, divinità di epoca successiva, legati al concetto di potere e di guerra. Al primo gruppo appartengono Njordhr, Frey e Freya, al secondo appartengono Tyr, Odino e Thor. Fra i due gruppi non esistevano rivalità e, pertanto, essi venivano accomunati nella preghiera. Adamo di Brema scriveva : ' Nel tempio di Uppsala, tutto ornato d'oro, il popolo adora tre statue di dei : Thor, il più potente, che siede con Wodan (Odino) alla sua destra e Fricco (Freyr) alla sue sinistra. Questi dei hanno i seguenti significati : Thor è il Signore dell'Atmosfera e governa il tuono ed il fulmine, i venti e le piogge, il bel tempo e le messi; Wodan, il furore, conduce le guerre e fornisce all'uomo il valore contro i nemici; Fricco procura ai mortali la pace, la felicità e la voluttà, è munito di un membro enorme'. Esotericamente sono i Pilastri del Mondo, i Reggitori, i Sostegni, identici ai Cosmocrati greci, ai Rettori del Pimandro, ai Rishi ed ai Pitri indù, ai Sette Dei Caldei, ai sette Sefiroti inferiori della Cabala, agli Spiriti Planetari dei Cristiani. La storia racconta che si tratta di una razza divina che, guidata da Sigge, venne dall'Asia alla Scandinavia. Essa penetrò fini all'estremità dell'Europa Settentrionale, attraversando l'Alemagna e la Russia. Il suo capo andò a stabilire in Svezia la sede del suo impero sotto il nome di 'Odino' ed istituì una casta sacerdotale. Tutti gli Dei scandinavi appartengono a quella razza ed abitano il cielo che, da essi, ha preso il nome di Asgard, ovvero il Soggiorno degli Dei.

ASURA

 
(Gli) (San.) - Exotericamente, elementali e cattivi dei - considerati malefici; demoni e non dei. Ma esotericamente è il contrario. Nelle parti più antiche dei Rig Veda, il termine è usato per lo Spirito Supremo, di conseguenza gli Asura sono spirituali e divini. È soltanto nell'ultimo libro dei Rig Veda, nell'ultima parte, e nello Atharva Veda e nei Brahmani, che il termine attribuito ad Agni, la più grande divinità Vedica, ad Indra e a Varuna, ha assunto il significato opposto di dei. Asu significa alito, ed è con il suo alito che Prajapati (Brahma) crea gli Asura. Quando il ritualismo e il dogma prevalsero nella Religione Saggezza, la lettera iniziale a fu adottata come prefisso di negazione ed il termine finì per significare 'non un dio', e Sura solamente una divinità. Ma nei Veda i Sura sono sempre stati collegati a Surya, il sole, e considerati come divinità inferiori, i deva. Gli Asura sono i Sura detronizzati, i Deva delle religioni più antiche trasformati in demoni da teologi settari. Etimologicamente la parola deriva da Asu, o meglio da A-sura, che significa 'non Dei'. Si incarnano nella Terza Razza e dotano l'uomo di Mente, ossia di capacità intellettuale autocosciente. Creati dalla Natura plastica, e non da causa fisica, appartengono ai Manasvin ( i Saggi ) e formano le prime tre classi di Pitri. Sono Forze e Fuochi correlativi, vengono considerati Deva ribelli, avversari di Dio, Diavoli, Spiriti del Male. In realtà sono i primi esseri creati dal Corpo della Notte, Dei di grande santità e di grande castità, assolutamente non demoni tentatori. I Sura diventano Asura nel passaggio dalla Terza alla Quarta Razza, quando si incarnano negli Atlantiani. Sono gli Specchi della Saggezza Eterna, gli Spiriti Caduti dei Cristiani, gli Angeli primordiali, i Figli di Dio, gli Angeli delle Tenebre, non quelle umane ma quelle assolute che sono la Luce Assoluta. Ahura Mazda è una deformazione di Asura Mazda, mentre Arimane è il Grande Asura, il Dio della Sapienza Segreta. All'inizio di ogni Mahakalpa, sono i primi a comparire come Figli del Primo Soffio Creatore. Protagonisti della Guerra in Cielo, sono alleati di Soma che li guida contro Brihaspati, il rappresentante degli Dei, il capo del culto ritualistico e cerimoniale. Sono i Titani, i Ribelli, i Modellatori, gli Architetti, i Progenitori, i Rudra, i Kumara, i Gandharva, gli Aditya, ecc.

BARISHAD

 
(San.) - Una classe di Pitri "lunari" o "Antenati", i Padri che, secondo la superstizione popolare, si credeva avessero tenuto accesa nelle loro passate incarnazioni la fiamma sacra del focolare e che facessero sacrifici al fuoco. Esotericamente i Pitri che evolsero le loro ombre o i chhaja per fare con esse il primo uomo. (Vedi Dottrina Segreta, vol. II). Il termine Barhissad indica i Pitri lunari, i progenitori del quaternario inferiore dell'essere umano. Essi sono uno dei due generi di Antenati, o Progenitori, quelli che possedevano il fuoco sacro. Erano, tuttavia, privi dell'elemento superiore, il Mahat. Essendo al livello dei Principi Inferiori, ovvero i principi che precedono la materia oggettiva più grossolana, essi potevano dare vita solo all'uomo esterno, al modello del fisico, l'uomo astrale. Essi, infatti, dopo aver dato vita al corpo astrale, sono rimasti come figli di Atri e Pitri dei Demoni.

BRAHMA

 
(San.) - È necessario fare distinzione fra Brahma il neutro, prevalentemente detto Brahman, e Brahma il creatore maschile del Pantheon indiano. Il primo, Brahman, è il principio impersonale, supremo ed inconoscibile dell'Universo, dall'essenza del quale tutto emana e dentro al quale tutto ritorna, che è incorporeo, immateriale, non-nato, eterno, senza principio e senza fine. Pervade tutto, animando il più grande dio nonché il più minuscolo atomo minerale. Brahma, invece, il Creatore maschile, esiste periodicamente solo durante la sua manifestazione, e poi va di nuovo in pralaya, cioè scompare ed è annientato. Brahma è una divinità maschile ed è il primo membro della Triade suprema con Vishnu e Shiva, riconosciuta e venerata nello Induismo. Creatore di tutti i mondi e primo nato fra gli esseri, come Ishvara, o Purusha, è una divinità manifestata, dunque a sua volta creata, limitata, condizionata. Brahma-Prajapati è uguale a Jehovah-Sephirot, mentre Brahma-Viraj è uguale a Jehovah-Adamo. Il nome Brahma deriva dalla radice Brih che significa "crescere" o "espandersi". Brahma è in ogni atomo dell'universo perchè da esso derivano i Principi della Natura. È il Creatore, il veicolo di Brahman, il Padre-Madre-Figlio ed anche Spirito-Anima-Corpo. Come maschio-femmina è il riflesso antropomorfico di Brahman, è l'emanazione del Raggio primordiale che deve servire da veicolo (vahan) al Raggio Divino. È il Progenitore del futuro universo, nel quale si espande. Diventa maschio-femmina dividendo in due il suo corpo, dando così vita a Vach, o Viraj. La creazione di Brahma avviene dalla mente spirituale e non ha alcuna origina fallica. Da lui nascono Demoni, Dei, Pitri e Uomini, nell'ordine. Viene rappresentato con quattro facce e quattro mani che reggono un manoscritto contenente una parte dei Veda, un vaso per acqua, un rosario, un cucchiaio da sacrifici. È seduto su un loto, sorretto da quattro cigni ed oche, talvolta assieme alla moglie Saraswati.
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