Glossario

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POLIDEMONISMO

 
(Eso.) - Equivalente al politeismo, ma con riferimento ai demoni. Si tratta di una forma di religione che ignora gli Dei personali, ed anche il Dio unico, per credere in un gran numero di demoni, dai poteri limitati ed operanti in uno stretto campo d'azione. L'animismo venerava un numero illimitato di spiriti anonimi, il polidemonismo venera entità dotate già di nome e personalità, non ancora individuali, bensì legati alla funzione. Il politeismo, poi, si prenderà cura di dare alle divinità sia una individualità che l'antropomorfismo. Il polidemonismo rappresenta la prima riduzione e sistemazione della massa amorfa degli spiriti in quali, in tal modo, si avviano a diventare Dei. Esso manca di ogni mitologia, non avendo divinità personali.

SAGITTARIO

 
(Ast.) - Nono segno dello Zodiaco, collegato con la tribù di Giuseppe. Segno di fuoco, mobile e maschile, è governato da Giove; raffigurato con arco e frecce, è disegnato in cielo da otto stelle. Talvolta viene presentato come un arciere, altre come ippocentauro, uomo dalla coda di scorpione, centauro alato. Nella sfera babilonese era assimilato ad un dio guerriero e portava una tiara in testa; al posto delle ali aveva un mantello svolazzante. In Grecia entrò nel VI sec. a.C. e venne chiamato Toxotes (Arciere); i Romani lo chiamarono Sagittarius, ma anche Arcitenens e Belliger. Il Sole attraversa il segno del Sagittario dal 22 Novembre al 20 Dicembre circa. Nel mito, la bella ninfa Filira viene posseduta da Crono sotto forma di stallone. Nasce un essere mostruoso, Filira chiede di essere cambiata in tiglio; ma il mostro è il centauro Chirone, il più saggio ed il più sapiente degli uomini; la sua grotta sarà scuola per esseri famosi: Dioniso, Castore e Polluce, Giasone, Nestore, Achille ed anche Asclepio. Chirone suona la lira, è esperto in medicina ed in astronomia, insegna agli uomini la pratica delle leggi, l'inviolabilità del giuramento, la venerazione degli Dei. Chirone è immortale, ma un giorno viene ferito da una freccia di Eracle; la ferita non si rimarginerà più ed egli sarà costretto a soffrire per sempre. Chiede a Zeus di morire; questi lo accontenta, lo pone in cielo come costellazione e passa la sua immortalità a Prometeo. Astrologicamente, l'uomo del sagittario appare sicuro di sè e guarda avanti con sguardo franco ed aperto. Nel suo interno è molto meno sicuro, anche se non gli manca la cultura; semplice fini all'ingenuità, è tenero, gioviale, comprensivo, umano, ottimista. Gran parlatore, un pò narcisista, è sempre incerto se ancorarsi al vecchio o tuffarsi nel nuovo. La donna del sagittario è ordinata, precisa, abile, pronta ad organizzarsi nel lavoro per ritagliarsi tempo libero da dedicare al vagabondaggio, in senso buono. Molto sensibile al giudizio degli altri, ne cerca in tutti i modi la stima; talvolta altruista, ama la libertà e la concede di buon grado. Indipendente e liberale, ama più il lavoro fuori casa che quello domestico.

SCIMMIE

 
(Ant.) - Il termine deriva forse da simos che significa camuso (con riferimento al naso schiacciato), oppure da similus che sta per imitare. È il nome comune di tutti i mammiferi dell'ordine dei quadrumani, diventati famosi dopo che Darwin affermò che loro erano i progenitori dell'uomo. Questa teoria ha determinato la nascita di due scuole: la scuola evoluzionistica che si rifà alle teorie di Darwin e le sostiene a spada tratta, e la scuola dei diffusionisti che si oppose strenuamente sostenendo la non verificabilità storica e scientifica delle ipotesi di Darwin. La Teosofia, pur lasciando libero chiunque di ritenersi discendente da una scimmia, modestamente fa notare che scientificamente è stato accertato quanto segue: 1) Nessuna scimmia antropoide è stata trovata prima del Miocene; 2) Oggetti di selce, lasciati dall'uomo, sono stati trovati nel Pliocene, ed esiste anche il dubbio che qualcuno di essi possa essere anche anteriore, e collocato nel Miocene; 3)Il passaggio eventuale dalla scimmia all'uomo richiederebbe centinaia di milioni di anni, almeno stando al ritmo delle trasformazioni accertato nelle varie forme di vita. Poiché fra il Miocene ed il Pliocene intercorrono appena una diecina di milioni di anni, la derivazione dell'uomo dalla scimmia è impossibile a meno che non si compiano due correzioni: 1) Retrocedere la scimmia all'inizio del paleozoico, il che non è scientificamente possibile; 2)Oppure accettare per questa trasformazione un ritmo di trasformazione più rapido, cosa che rappresenterebbe un controsenso, dal momento che questa trasformazione può essere considerata la più importante e complessa che sia avvenuta in tutta la storia della Terra. Ha ragione De Quatrefages quando afferma che è la scimmia a derivare dall'uomo, e non viceversa. La Teosofia ipotizza che, molto probabilmente, la scimmia è il ripristino, o il risveglio, con mezzi anormali della forma reale dell'uomo della Terza Ronda. D'altra parte, chiunque è in grado di rilevare che fra le due specie non esiste alcuna continuità: il più selvaggio degli uomini di razza inferiore è di gran lunga superiore al più progredito dei primati. Sul piano rigorosamente scientifico, infine, è da rilevare che la teoria evoluzionistica manca di diversi anelli, costruiti artificiosamente dagli evoluzionisti, ma che non soddisfano alcuno.

SABI

 
(Ara.) - Seguaci di alcune sette religiose orientali che Maometto cita nel Corano e ritiene diversi da Cristiani ed Ebrei. Sono monoteisti e dotati di una rivelazione celeste. Dopo Maometto, il nome Sabi fu assunto da due comunità religiose: i Mandei dell'Iraq e la comunità di Harran nella Mesopotamia (Astrolatri).

BASCHI

 
(Sp.) - Gruppo etnico localizzato nei Pirenei Occidentali. Il ceppo originario ha tratti inconfondibili, la sua lingua proviene da quella degli Iberi la quale, a sua volta, proveniva da lingue caucasiche o mediterranee preindoeuropee. Questo popolo presenta grandi affinità con le razze dravidiche dell'India, molto poche con i ceppi europei. I loro crani allungati e bassi, il naso alto e sottile, la faccia di forma triangolare con mandibola stretta, capelli ed occhi bruni o castani, li rende molto simili ai popoli della Canarie, lontani parenti del popolo atlantideo.

SCINTOISMO

 
(Gia.) - Religione nazionale del Giappone basata su un animismo, o politeismo, naturale al quale, sotto l'influsso del confucianesimo, si aggiunse il culto delle grandi figure della storia e degli antenati. Shinto significa la Via di Kami o la Via degli Dei, mentre Butsudo è la Via del Buddha, quella del buddhismo, abbastanza diffuso nel Giappone, ma che non ha mai cercato di soppiantare lo shintoismo, tentando anzi una integrazione di tipo sincretistica molto interessante. Lo Shinto non è una religione rivelata e nei suoi due maggiori testi, datati VIII sec., Kojiki e Nihongi, si trova una serie di divinità primordiali, delle quali due in particolare sono prese in considerazione : Izanagi ed Izanami. Da esse nascono molte altre divinità e le stesse isole del Giappone. La morte di Izanami e la ricerca di Izanagi negli Inferi, ricorda la storia di Orfeo ed Euridice, e di altre divinità similari. Da Izanagi nasce Amaterasu, la Dea del Sole, cui è assegnato il cielo, e Susanoo, divinità tempestosa e sacrilega per evitare la quale Amaterasu si rinchiude in una grotta. Manca il sole e manca la fonte di vita per ogni cosa (ricorda il mito di Demetra); ma Susanoo viene esiliato ad Izumo, dove regna fino a quando cede il suo potere a Ninigi, un nipote di Amaterasu. Da questi nasce Jimmu Tenno, il fondatore della dinastia ancor oggi regnante. Nello Shinto è centrale il concetto di kami, che letteralmente significa Dio o Dea, ma che sostanzialmente designa qualunque forza o personalità superiore. Vi sono kami di ogni forza od aspetto della natura, ed anche di persone morte ma delle quali si ritiene ancor viva l'influenza sulla realtà terrena. La divinizzazione post mortem non è riservata solo a grandi personaggi ma può riguardare anche una cortigiana, un ladrone, purché si tratti di una persona che abbia una forte carica vitale. Privo di istanze etiche, lo Shinto è la religione della purezza, intesa nel suo aspetto rituale e fisico; essere impuri significa peccare. Poco sviluppata la concezione dell'aldilà, nonostante la tradizione sia ricca dicanti e di usanze funebri. Lo Shinto è una religione di vita, ed anche quando si cade nel peccato è possibile riacquistare la purezza attraverso alcuni riti: Harae, esorcismo praticato dai preti che recitano un norito; Misogi, lustrazione con acqua e sale; Imi, astensione, una specie di profilassi del peccato. I templi sono di legno (il Giappone è il più grande consumatore di legno del pianeta), hanno architettura arcaica e sono contrassegnati da un portale, il torii. I preti (kannushi) hanno famiglia e possono esercitare una professione. L'origine divina dell'imperatore, anzi la sua stessa divinità, ha dato al Giappone il modo di affermare la propria specificità di "paese degli dei", governato da un "dio vivente", sorgente prima della sovranità di ogni potere. Da qui il "mikadoismo", la "via dell'imperatore", un concetto che ha ispirato un forte nazionalismo fra i nipponici, il che ha rappresentato un forte elemento di coesione nazionale, che in qualche caso ha portato a conseguenze estreme (Seconda Guerra Mondiale).

VULCANO

 
(Mit.) - Antico dio romano, equivalente del greco Efesto, signore del fuoco e della lavorazione dei metalli. La sua antichità in Roma è controversa e la sua festa, le Vulcanalie, è una delle più antiche della città. Potenza temibile, invocato per tenere lontani gli incendi, aveva templi al di fuori della città. Talora associato a Marte ed a Quirino, gli venivano offerte decime sul bottino di guerra. Il suo culto era collegato a quello di Maia, ed era presente anche nelle Gallie. È il fabbro degli Dei, il forgiatore, il costruttore delle armi divine, secondo la mitologia greca. Lemnos era l'isola ad esso consacrata. È considerato identico a Tubal-cain, detto anche Vul-cain, ed è ritenuto il più grande Cabiro. Come Efesto, è l'istruttore di tutti gli artigiani che lavorano il bronzo ed il ferro. Di questa divinità, Faber dice: "Vulcano è il Caino che appare nelle prime parole del Genesi come V'elcain o V'ulcain e che è l'inventore di tutti gli arnesi in ferro taglienti, nonché di tutti i lavori che può compiere un fabbro ferraio". Come si può ben vedere, ad una attenta osservazione, i miti di diversi paesi presentano somiglianze sorprendenti. Vulcano è figlio di Giove e di Giunone, ed era fin dal suo nascere così debole e brutto che sua madre, volendosene disfare, lo gettò dalla cima dell'Olimpo. Teti ed Eurinome, die divinità marine, lo raccolsero e lo curarono per nove anni, giovandosi dei meravigliosi ornamenti che Vulcano costruì per loro. Da giovane tornò nell'Olimpo ma un giorno, prendendo parte contro Giove, fu da suo padre scagliato fuori dall'Olimpo. Per un giorno intero rotolò sui fianchi della montagna; alla fine si trovò sull'isola di Lemno dove fu benignamente accolto dai Sinzi. Stufo di volar via dalla cima dell'Olimpo, Vulcano costruì una propria casa, sempre sulla montagna degli Dei, nella quale ricavò la sua officina. Giove, forse per farsi perdonare del modo in cui lo aveva trattato, gli diede in moglie Venere (la generazione si produce con il calore), che si diede ad amoreggiare a destra ed a manca. Su segnalazione di Giove, Vulcano individuò il covo degli amanti, li prese con una rete e li offrì al pubblico ludibrio, davanti a tutti gli Dei. Su preghiera di Nettuno li rimise in libertà. Vulcano era rappresentato zoppo ad indicare la fiamma che si piega ora da una parte ora dall'altra; vestiva di stracci e portava in testa il somatracio; la faccia sempre nera, era brutto ed affumicato per tutto il corpo. Aveva per attributo l'incudine, mentre si spostava con un carro tirato da due cani. Pare avesse anche una specie di automobile, stando almeno al racconto del matrimonio di Amore e Psiche !

VALLABACHARYA

 
(San.) - Il nome di un mistico che era il chela (discepolo) di Vishnu Swami, e il fondatore di una setta di Vaishnava. I suoi discendenti sono chiamati Goswami Maharaj, ed hanno molte proprietà terriere e numerosi mandir (templi) a Bombay. Sono degenerati in una setta vergognosamente licenziosa.

FILLIDE

 
(Mit.) - Figlia di Licurgo, re di Tracia. Avendo concesso i suoi favori a Demoffonte, figlio di Teseo, col patto che la sposasse al suo ritorno da Creta, vedendo che tardava troppo, si impiccò, e fu cambiata dagli Dei in mandorlo. Al suo ritorno Demoffonte bagno l'albero con le sue lagrime, e questi cominciò subito a germogliare.

FURORE

 
(Mit.) - Una divinità allegorica rappresentata con l'aspetto di uomo terribile in viso, quasi sanguinoso, seduto su corazze ed altre armi, le mani legate dietro la schiena con catene. Coccodrillo e Mandragora sono i suoi simboli. Il furore bestiale è rappresentato dal leone che divora i suoi cuccioli; lo stesso che prese Ercole, che sbranò i figli di un suo ospite, ma dopo anche i propri. Il furore implacabile è rappresentato dalla vipera, avvolta su sè stessa, con fuori la lingua tripartita.
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