Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

PASHAVAH

 
(San.) - Gli Animali Sacrificati, creati da Brahma il primo Giorno, cioè il primo Kalpa. Si tratta dei corpi celesti e dei segni dello Zodiaco.

PECCATO ORIGINALE

 
(Rel.) - Tralasciamo la descrizione del fatto, ormai arcinota a chiunque abbia avuto la sfortuna di nascere a questo mondo nell'emisfero nord-occidentale e vediamo, piuttosto di capirne le origini ed i reconditi significati. Pare che l'episodio abbia avuto origine presso i Semiti, quando inventarono un Giardino dell'Eden dove, ad un certo momento, la perfezione assoluta veniva interrotta da una tentazione della carne ad opera di un Dio tentatore, che è anche il Signore della Natura. Il fatto era exotericamente condannabile, ma poiché esso era necessario secondo il programma della Natura, il peccato assunse esotericamente il valore di un atto sacro. Nella complicata cultura semitica, l'episodio aveva anche un significato segreto, ma la teologia cristiana copiò solo l'aspetto esteriore e lo pose a base dell'eterna maledizione di tutta l'umanità. Quanto sia costato tutto ciò in termini di rallentamento dello sviluppo dell'umanità stessa, lo si capirà solamente alla fine del kalpa. È un grande mistero per tutti come un Dio immensamente giusto possa punire per sempre un essere incapace di distinguere fra il bene ed il male, fra l'ubbidienza e la disubbidienza. Se Adamo doveva restare un imbecille per l'eternità, perchè tentarlo ? E se doveva avviarsi sul sentiero della conoscenza e della responsabilità, capace di scegliere fra il giusto ed il non giusto, perchè creare uno stratagemma per buttarlo in strada, invece di prepararlo, come farebbe qualsiasi buon padre ? Quel Dio non era certo l'Assoluto, bensì un appartenente alla classe degli Esseri divini inferiori, all'oscuro dei più alti misteri, al punto di essere invidiosi del fatto che l'uomo "poteva diventare uno di loro". Mangiare il frutto dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male significa mangiare il frutto della Saggezza: ed allora si può sbagliare dopo, non prima. Prima di mangiare il frutto proibito, Adamo è ignorante, è un "morto" dal punto di vista della Conoscenza; solo dopo acquista le qualità con le quali, sapendole usare, diverrà immortale. Già nell'iniziazione egizia vi era un Albero della Conoscenza del Bene e del Male; era detto l'Albero di Tzyfone (Tzi= insegnare, fon=dubbio), il Genio del Dubbio. Tzyfone è uno degli Elohim, o Aleim, che poi, sotto il nome di Nach, diventa il tentatore. È il Jeohvah della Bibbia, anche se la sua opera non è un invito alla disubbidienza, bensì un invito all'umanità a diventare a sua volta creatrice. La Croce è un'evoluzione dello Albero della Conoscenza e del Serpente; come tale diventa il simbolo della Salvezza dell'Umanità. Si sostiene che il peccato originale consista nell'atto sessuale fra Adamo ed Eva, e ciò è un grave errore perchè Adamo "conobbe" Eva come sua moglie solo dopo la cacciata dall'Eden. Ed allora, dov'è il peccato ? Il potere creatore nell'uomo è dono della Saggezza Divina e non il risultato di un peccato. Jeohvah è uno dei primi pentiti della storia dell'umanità; egli, infatti, prima maledice la coppia per il supposto crimine, poi benedice il popolo eletto con l'invito "crescete e moltiplicatevi, popolate la terra"! E se il peccato originale è il passaggio da una schiavitù passiva al libero arbitrio, dalla beatitudine vacua, stupida, istintiva, alla sofferenza ed alla tortura intellettuale cosciente, sia benedetto ! Le maledizioni inviate da Dio alla coppia non sono parole che possono stare in bocca ad un Dio di amore, padre benevolo e simbolo del perdono; in qualche caso esse sono anche divertenti, come quelle dirette al serpente, condannato a strisciare per sempre: forse prima camminava eretto ? Deus non fecit mortem: essa si è resa necessaria per gli eventi successivi e, se letta come si deve, non è una maledizione, come l'inverno non è una maledizione per la Natura. Quanto al serpente, è Gesù a raccomandare "siate prudenti come serpenti", smentendo in tal modo la figura satanica attribuita all'animale biblico. E quanti guai questo peccato ha creato alla Chiesa! La Vergine ne è esente, nonostante il peccato si trasmette ai posteri per generazione; la Vergine è stata generata o no ? Quali erano i beni che l'uomo ha perduto a seguito di tale peccato ? Che cosa significa il battesimo di un essere non in grado di capire e di accettare ? Conviene non infierire ulteriormente. Se l'ignoranza è il peggiore di tutti i mali (concetto presente in tutte le religioni), la conoscenza è la più alta di tutte le virtù. E l'uomo potè conoscere solo dopo il peccato originale, questa è l'unica verità, anche seguendo gli eventi del Genesi alla lettera.

RATNAVABHASA KALPA

 
(San.) - L'epoca in cui ogni differenza sessuale avrà cessato di esistere, e la nascita avverrà secondo il modo Anupadaka, come era nella seconda e nella terza Razza-radice. La filosofia esoterica insegna che questo avrà luogo alla fine della sesta e durante la settima ed ultima Razza-radice, in questa Ronda.

PESH

 
-HUN (Tib.) - Dal Sanscrito pesuna, "spia"; un epiteto dato a Narada, il Rishi intrigante e fastidioso. Ma questo nome si riferisce ad un potere misterioso ed intelligente che guida e dà l'impulso ai Cicli, ai Kalpa ed a tutti gli eventi universali, regolandone l'impeto. Pesh-Hun è l'aggiustatore del Karma su scala universale, l'ispiratore e la guida dei più grandi eroi di questo Manvantara. Nelle opere exoteriche è chiamato in molti modi, spesso irriverenti: Kalikaraka, Kapivakta, Pishuna, Deva-Brahma. Paragonato ad Ermete ed a Mercurio, dagli Indù è considerato un Rishi; Kenealy pensa si tratti di uno dei dodici Messia. L'occultismo cis-himalayano pensa si tratti di Narada, un astronomo antidiluviano. In realtà, il significato letterale è "messaggero", quindi Anghelos, ed è una specie di Logos attivo sempre incarnato.

PRALAYA

 
(San.) - Un periodo di oscuramento o di riposo che può essere planetario, cosmico o universale. L'opposto di un Manvantara, la dissoluzione dei mondi che si verifica alla fine di ogni eone, o kalpa. Con riferimento all'individuo, esso rappresenta il quarto stato di coscienza (turiya), quello catalettico, in cui i vari prana vengono riassorbiti entro il Brahman indifferenziato. Questa dissoluzione di tutte le cose può essere di quattro tipi diversi: Naimittika - Occasionale, quando Brahma dorme (la notte di Brahma). Prakritika - Elementare, quando il ritorno di questo Universo alla sua natura originale è parziale e fisico; Atyantika - Assoluto, identificazione dello Spirito incarnato con lo Spirito Supremo, incorporeo; Nitya - Perpetuo, è il Mahapralaya dell'Universo, la scomparsa dell'uomo, l'estinzione di ogni forma di vita. Secondo alcuni, il Nitya Pralaya è una dissoluzione costante, ovvero il cambiamento che si produce incessantemente, anche se impercettibilmente, in tutto ciò che esiste nell'Universo, dal globo all'atomo. Nitya è il pralaya cosmico, è Brahma che riaccoglie in sè tutto l'universo; esso interessa le cose visibili, ma non il mondo arupa. Questo pralaya giunge alla fine dei cento anni di Brahma (311.040.000.000.000 anni solari) e rappresenta la Dissoluzione Universale. Allora, dicono le Scritture esoteriche, l'Avyaya, la Vita Eterna rappresentata da Vishnu che per l'occasione assume il carattere di Rudra, il Distruttore, entra nei sette raggi del Sole e beve tutte le acque dell'Universo. Così nutriti, i sette Raggi solari si dilatano in sette soli e danno fuoco a tutto il cosmo. Tuttavia, il pralaya non avviene sempre con il fuoco, ma si alterna con quello acqueo. I pralaya ciclici sono semplici oscuramenti durante i cui periodi la Natura, le cose visibile e quelle invisibili, rimangono in statu quo; è un letargo, non una distruzione. Questo tipo di pralaya viene talvolta chiamato sabato, come termine generico di riposo.

RAZZA MADRE

 
(Eso.) - Un Mahakalpa comprende 100 anni di Brahma; ciascun anno di Brahma comprende 360 giorni di Brahma, ossia 360 Kalpa. Rimanendo nell'ambito del Sistema Solare, un Kalpa solare comprende sette kalpa terrestri, un kalpa terrestre comprende sette ronde, ciascuna delle quali racchiude sette globi. Ogni globo ha sette Razze Madri, o Razza Radice, ciascuna delle quali si suddivide in sette Sottorazze. Un Globo è un Ciclo di vita. Le Razze Madri cominciano con la Razza eterea e, passando attraverso sei stadi (tre discendenti, uno di piena materialità e tre ascendenti) pervengono a quella di piena spiritualità. La attuale umanità vive sul Globo D della Terra, nel quale sono già passate quattro Razze Madri (Antenati lunari, Polare, Lemuriana, Atlantidea); noi, oggi, ci troviamo nella quinta, la Razza Ariana. Dal punto di vista della costituzione del corpo umano, le Razze Madri si possono così classificare: Prima Razza - Le Ombre, senza sesso, senza mente; esseri eterei trasparenti; sono le Immagini, i doppi astrali dei loro padri (Adamo); Seconda Razza - Gusci ancora molli, asessuati, senza mente; i senza ossa, i Doppi (Androgini), (Adamo-Eva); Terza Razza - Ermafroditi, bisessuati (Caino ed Abele); solo nella fase finale si avrà la separazione dei sessi; Quarta Razza - Era dei Giganti astrali (Seth - Enos); Quinta Razza - Corpo fisico indurito, la nostra razza. In relazione ai pianeti sacri, le Razze Madri sono così collegate: Prima Razza - Nasce sotto il Sole (Surya) Seconda Razza - " " Giove (Brihaspati) Terza Razza - " " Marte (Lohitanga) Quarta Razza - " " la Luna (Soma) Quinta Razza - " " Mercurio (Budha) Talvolta la Razza Madre viene chiamata Manvantara (perchè è il periodo di tempo che essa copre) ed è governata dai Sette Rishi; una Ronda, invece, comprende sette Razze Madri e quattordici Manu. Noi siamo attualmente nel settimo Manvantara. Ad ogni Razza Madre cambia totalmente ogni specie vivente organica, sia piante che animali. Occorre, a questo punto, fare una precisione. La moderna antropologia, per Razza (dal francese antico "haraz" che significa "allevamento di cavalli") intende un insieme di individui (animali o piante, omogenei per i loro caratteri esteriori e per le qualità ereditarie, così che l'aspetto somatico si trasmette invariato di generazione in generazione. La razza è la quarta suddivisione della specie "uomo"; abbiamo, infatti: Specie, Ramo, Ceppo, Razza, Sottorazza. Nell'esoterismo, il concetto di Razza è del tutto diverso perchè, oltre ad avere disomogeneità all'interno di una stessa razza, mancano i requisiti delle qualità ereditarie, dell'aspetto somatico e dell'invarianza generazionale.

SAMVARTA

 
(San.) - Un Kalpa minore. Un periodo di creazione dopo il quale avviene un annientamento parziale del mondo.

SAMVARTA KALPA

 
(San.) - Il Kalpa o periodo di distruzione, lo stesso che il Pralaya. Ogni razza-radice ed ogni sotto-razza è soggetta a tali Kalpa di distruzione; la quinta razza-radice deve avere 64 di questi cataclismi periodici, e cioè: 56 per mezzo di fuoco, 7 per mezzo dell'acqua ed un piccolo Kalpa per mezzo di venti e cicloni.

SANDHYA

 
(San.) - Letteralmente significa "giunzione, unione" ed è un termine usato per indicare gli stati intermedi fra il giorno e la notte e fra questa ed il giorno (il crepuscolo e l'aurora); per estensione è anche il periodo che collega due yuga, due kalpa, due Manvantara, il Giorno e la Notte di Brahma. Sotto un certo aspetto è un pralaya. Quando si pone fra due periodi di tempo, ha la stessa durata del periodo che lo precede. Con questo termine si indica anche l'adorazione quotidiana che ogni brahmana compie rivolto al Sole, pronunciando le viahrti, ossia le giaculatorie rituali.

SANDHYAMSA

 
(San.) - Un periodo che segue ad uno Yuga o ad un Kalpa, ed ha la stessa durata del periodo che lo precede.
Vai alla Bibliografia