Glossario

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B'NE ALHIM

 
(Eb.) - O Beni Elohim, "Figli di Dio", letteralmente o più correttamente "Figli degli dei", poiché Elohim è il plurale di Eloah. Un gruppo di poteri angelici riferibili per analogia al Sephira Hod.

BENI ELOHIM

 
(Eb.) - I Figli di Dio.

BET ELOHIM

 
(Eb.) - Un trattato Cabalistico sugli angeli, sugli uomini e sui demoni. Il nome significa "Casa degli Dei".

BINAH

 
(Eb.) - Comprensione. Il terzo dei 10 Sefiroti, il terzo della Triade Superna, una potenza femminile che corrisponde alla lettera he del Tetragrammaton IHVH. Binah è chiamata AIMA, la Madre Celeste, e il "Grande Mare". I Cabalisti la chiamano il Grande Mare; i suoi nomi divini sono : Jehovah, Yah, Elohim. Corrisponde a Tiamat dei Caldei, il Potere Femminile, il Thalatth di Beroso che presiede sul Caos e che più tardi la Teologia cristiana trasformò in Serpente e Diavolo. È la "Comprensione", la controparte di Chockmah, la "Saggezza"; è detta anche Coscienza, Intelletto.Letteralmente è BeN Yah, Figlio di Yah.

ANGELI

 
(Gr.) - Tutte le religioni ammettono una classe di esseri intermedi tra Dio e l'uomo, senza un vero e proprio corpo, chiamati con nomi che alludono alla sottigliezza della sostanza di cui sono fatti. Essi sono buoni o cattivi e l'uomo rende culto ai buoni per propiziarseli, mentre opera per allontanare i cattivi. Nella religione Cristiana l'angelogia svolge un ruolo notevole, avvalendosi di gerarchie e funzioni diversificate. Nella Sacra Scrittura si fanno spesso intervenire degli esseri che sono detti Messaggeri di Dio, a Lui inferiori, ma di gran lunga superiori agli uomini per scienza e potenza. Questi esseri formano la Corte di Dio, oppure sono suoi nemici; il più completo sistema di gerarchie angeliche fu descritto da Dionigi l'Aeropagita. Esotericamente, sono le Forze Intelligenti Planetarie, Siderali, Cosmiche o Intereteriche. Non possiedono qualità personali e, come l'uomo, sono soggetti al Karma. Non possono fare nè bene nè male; regolano a livello planetario , o siderale, o cosmico, il mistero di tutte le cose; sono Forze che intervengono a tutti i livelli. Sono le sette colonne, i sette palazzi che circondano l'Albero della Conoscenza. Gli angeli più bassi sono gli Elohim inferiori. Sono esseri umani che nelle loro precedenti incarnazioni nei mondi inferiori e superiori hanno assimilato tutta la saggezza che vi si trovava. Gli angeli inferiori sono capaci solo di costruire l'uomo fisico; essi sono i Padri, i Deva e gli Dei. Sono detti obbedienti perchè crearono l'uomo privo di volontà, irresponsabile. Rappresentano i poteri del Logos e, nello Zohar, sono chiamati Ischin. Nello Zohar è descritto in modo chiaro l'atteggiamento degli Angeli nei confronti della creazione dell'uomo.

ANIMA

 
- Psichè dei Greci, Anima dei Latini, Nephesh della Bibbia; il principio vitale o l'alito di vita che ogni animale, perfino la specie inferiore degli infusori, divide con l'uomo. Nella Bibbia tradotta si trova usato indifferentemente per vita, sangue e anima. 'Non uccidiamo il suo nephesh' dice il testo originale. 'Non lo uccidiamo', traducono i Cristiani (Genesi, XXXVII, 21), e così via. Filosoficamente è, in generale, il principio della vita, della sensibilità, delle attività spirituali, poiché costituisce un'entità a sè, o sostanza. Corporea o incorporea, è sempre una realtà a sè, che esiste indipendente dalle altre. Senza di essa le attività spirituali umane rimarrebbero sospese nel nulla ed aleatoria ogni permanenza dei valori connessi a tali attività. Platone la definì così : 'Ogni corpo a cui il muoversi è impresso da fuori è inanimato; ogni corpo che si muove di per sè dal di dentro è animato'. Per Aristotele l'anima è la sostanza del corpo, l''atto finale (entelechia) primo di un corpo che ha la vita in potenza'. Come ogni strumento ha una sua funzione (atto o attività dello strumento), così l'organismo, in quanto strumento, ha la funzione di vivere e pensare : l'atto di questa funzione è l'anima. L'anima non è separabile dal corpo, non ' il corpo, non può esistere senza corpo. Con S.Agostino l'anima viene associata alla coscienza, ma con Cartesio le due cose vengono separate e nasce una rivalità che a tutt'oggi non è stata risolta, anzi si è approfondita. In campo teologico, l'anima è la sostanza spirituale, dotata di intelletto e di volontà, che, insieme al corpo, costituisce l'uomo. La ragione può dimostrarne l'esistenza, la semplicità, la spiritualità, l'immortalità. Esotericamente, il discorso diventa più lungo e complesso. La materia è il veicolo per la manifestazione dell'anima sul nostro piano di esistenza; l'Anima è il veicolo per la manifestazione dello Spirito su un piano più elevato. Per gli Egiziani, l'Anima è immortale, è coeva con il Battello Solare e scompare con esso. Emerge dal Tiaou, il Regno della Causa della Vita, si unisce ai viventi di giorno e ritorna al Tiaou di notte. L'Anima, il cui veicolo fisico è l'involucro astrale, etereo-sostanziale, potrebbe morire anche mentre l'uomo è ancora vivo sulla terra, per varie ragioni : follia, depravazione, ecc. Ogni atomo elementare è un'anima. Nel linguaggio degli Iniziati, atomi ed anime sono sinonimi. Secondo i Cabalisti, tutte le anime passano per il Gilgulah, ovvero passano attraverso il processo ciclico delle rinascite. Per i Cristiani, l'anima è l'alito di Dio, ha un principio e non ha fine. L'insegnamento occulto, però dice che nulla viene creato, tutto è trasformato, ed allora il principio dei Cristiani non risulta ben comprensibile. Per gli Gnostici, l'anima era la Monade, creata dai Governatori astrali delle Sfere, dotando ciascuna di una scintilla della loro sostanza : la Luce divina. Per i Cabalisti, invece, le anime sono emanate dagli Elohim, che appaiono nel triplice aspetto di Monadi (Unità), Atomi e Dei. Questa la corrispondenza :DIO SPIRITO ATMA MONADE MENTE MANAS ATOMO CORPO SHTULA SHARIRA Anche chi considera l'anima umana 'caduta', non può despiritualizzarla, poiché l'anima rimane sempre divina, in quanto sempre collegata con la sua origine. 'Tutte le anime ebbero origine dall'Anima del Tutto, e si sparsero per tutto il (il quarto principio metafisico). Questo principio è la regione di Atma, l'Anima pura, la Spiritualità. Le vite sono innumerevoli, ma l'anima, o spirito, che le anima, attraverso miriadi di esistenze, è lo stesso. I Cabalisti davano all'uomo tre anime: NESHAMAH L'anima più alta, lo Spirito RUACH La sede degli appetiti fisici NEPHESH Il Soffio vitale Gli Egiziani descrivevano sette anime : ANIMA DI SANGUE L'anima formativa ANIMA DEL RESPIRO L'anima che respira

CHIIM

 
(Eb.) - Un sostantivo plurale, "vite"; si trova in nomi composti: Elohim Chiim, gli dei delle vite, che Parkhurst traduce "il Dio vivente"; Ruach Chiim, spiriti della vita o delle vite..

DIADE

 
(Eso.) - Coppia di Enti o di Elementi. Dai Pitagorici è considerata l'origine del Male. Dalla dicotomia nasce l'Elohim ovvero la Divinità della Natura cosmica. La Divinità ebraica, quindi, è la Diade manifestata.

EL

 
(Sem.) - Nome semitico della divinità (da cui Elohim come forma secondaria), che nei racconti biblici più antichi appare spesso nominata con aggiunte specificative, in relazione con un avvenimento, un luogo, o anche una località. Significati :

LOGOS

 
(Gr.) - Termine greco il cui significato letterale è "parola, discorso, ragione". Per i Greci era la ragione determinante il mondo e la legge in cui essa si esprime. Per lo stoicismo è la divina ragione che, completando di sè il mondo, lo anima e dirige secondo il suo perfetto destino. Per gli Ebrei è un mediatore fra Dio ed il Mondo, è la Sapienza, artefice di tutte le cose. Per Filone è l'ipostasi della parola di Dio, colui che colma l'abisso fra Dio e il Mondo. È l'archetipo del mondo sensibile, la forza vitale che regge gli elementi, la via che permette all'uomo di elevarsi alla contemplazione di Dio. Ora persona, ora forza cosmica, è verità, luce e vita. Nel cristianesimo lo troviamo all'inizio del IV Vangelo, quello di Giovanni, con riferimento a Cristo. Inizialmente il fatto non ebbe grande rilevanza, poiché Gesù era considerato uno dei tanti intermediari fra Dio e gli uomini, con funzione cosmologica e non redentrice. Il successivo concetto di incarnazione di Dio, di consustanzialità, di "unigenito non creato", complicò notevolmente le cose, provocando scissioni in serie ed uno stato confusionale tuttoggi non risolto. Platone dava del Logos tre accezioni : (1) manifestazione del pensiero attraverso i suoni articolati di una lingua; (2) il render conto di una cosa enumerandone gli elementi; (3) l'enunciazione della differenza, ovvero del segno distintivo che individua una cosa. Come è evidente, si tratta di accezioni che si riferiscono al termine filosofico, con espresso riferimento al discorso. Fu Eraclito a parlare di Logos come di una legge universale, attribuendo ad esso l'origine di tutte le cose (lo aveva già fatto Leucippo), di cui gli uomini restano inconsapevoli. Cleante identifica il Logos di Eraclito con il logos spermatikos della dottrina stoica, ossia con la ragione seminale, o principio attivo, del cosmo. Nell'Inno a Zeus egli dice : " il logos attraversa tutte le cose mescolandosi al grande come ai piccoli astri luminosi". È il Logos a garantire l'unità e la simpatia del cosmo ed in quanto legge naturale è il fondamento dell'etica stoica del "vivere secondo natura". Come principio fisico è identificato con il fuoco. Entrando nel campo della Teosofia, la trattazione del Logos si amplia enormemente assumendo una collocazione spazio-temporale che è tanto più facile da capire quanto maggiore è la capacità di immaginazione, o di astrazione, del lettore. Il Logos è la prima figura, per così dire, che appare all'inizio della Creazione. Ma la sua apparizione non è istantanea e definitiva, bensì progressiva e dinamica. Il Primo Logos è il punto al centro del cerchio; non è un punto fisico, ma il famoso punto matematico, adimensionale. Esso rappresenta l'Ideazione Cosmica, la Causa Prima che deriva direttamente dalla Causa senza Causa. Non è manifestato, ma porta in sè le "idee" di tutto ciò che si manifesterà. Viene detto anche Atman, Brahman, Pradhana, ma questi termini non sono esattamente sinonimi, anche se per certi aspetti sono identici. Il Secondo Logos è il diametro che attraversa orizzontalmente il cerchio, la natura passiva, Prakriti, la Vita latente. Esso è parzialmente manifestato, le Acque dell'Abisso sulle quali non vola ancora il Soffio. Il Terzo Logos è la linea verticale che interseca il diametro del cerchio, lo Spirito che feconda la materia, Mahat, l'Intelligenza, l'Anima Universale del Mondo, il Noumeno cosmico della Materia. È detto anche il Demiurgo poiché è il fattore di tutte le cose, e lavora sul mondo manifesto per mezzo di Fohat, la Forza in tutte le sue infinite differenziazioni. In tutte le cosmogonie, il Logos è una figura androgina, che possiede un aspetto maschile ed uno femminile. Ad esempio: Adamo Kadmon e Sephira, Osiride ed Iside, Adamo ed Eva, Brahma e Vach, ecc. Come aspetto maschile dell'Anima Mundi, il Logos è Alaya, il Soffio cristallizzato del Verbo settuplice di cui l'uomo sul piano terrestre è l'immagine. L'appellativo di Demiurgo lo ha in qualità di Costruttore collettivo dell'Universo; egli non fa nulla in prima persona, ma fornisce il progetto, prelevato dall'Ideazione Cosmica, e sorveglia i lavori dei Dhyani esecutori. Esso, infatti, non è una divinità personale, ma l'aggregato dei Dhyan Chohan e delle Forze ad essi aggregate. Il Logos procede dalla Mente, esso sta presso Dio, ma non è Dio, bensì il secondo Dio. In ebraico, il Logos è D(a)B(a)Rm ma diventa D(a)B(a)R(i)M quando assume la veste di Legione di Angeli, o Sephirot, pur rimanendo Uno. Per indicare il Logos, lo Ierofante tracciava un cerchio, o un triangolo equilatero, ed al centro della figura segnava un punto: quello era il Logos. Nella filosofia indù, Mulaprakriti (l'area del cerchio, il velo di Parabrahman, che è la parte esterna al cerchio), è considerata madre e figlia del Logos, che a sua volta è generatore generato, sua causa secondaria. Il Logos è la prima manifestazione di Parabrahman, il primo Ego che appare nel Cosmo, ed anche il fine ultimo di tutta l'evoluzione. Il Logos emette "la luce che dà energia", da cui nasce il quaternario, e questa luce è l'energia cosciente di Mulaprakriti, il suo Potere, la sua materia-forza, la radice unica del Sè. Nel cattolicesimo troviamo il Logos nella figura dell'Angelo della Faccia, in ebraico chiamato Michele, il simile a Dio, la sua rappresentazione manifestata. Il Logos è la "Luce che splende nelle Tenebre", l'Architetto dei Mondi; la sua qualità è il suono, la cui caratteristica è settenaria. Il Logos è il punto più alto della scala settenaria della Vita Una invisibile, eterna ed assoluta, mentre il punto più basso di questa scala è costituito dai Vidyadhara, i Pitri inferiori. È la Monade divina che, puro Adi-Buddhi, si manifesta come Buddhi universale, o Maha Buddhi, o Mahat, radice spirituale onnisciente ed onnipotente, Intelligenza divina, Suprema Anima Mundi, ovvero il Logos. Nel Genesi, il Dio del 1^ capitolo è il Logos, il Signore Iddio del 2^ capitolo sono gli Elohim, ossia i Poteri inferiori. Nel Buddhismo esoterico, il Logos è il raggio brillante dello UNO, che squarcia le Tenebre; il Primo, Vajradhara, il Buddha supremo che i Tibetani chiamano Dorjechang (rdo.rje.hdsin = portatore di fulmini). Come Signore di tutti i Misteri, egli non può manifestarsi, ed allora invia Vajrasattva (cuore di diamante), il Secondo Logos, che è chiamato Dorjesempa (rdi.rje.sems.dpah = essenza o principio di diamante). Da questi emanano i cinque Dhyani Buddha detti Anupadaka. Ishvara è il Logos, lo Spirito, l'Unità composta di spiriti viventi manifestati, il genitore originario, sorgente delle Monadi terrestri e del loro Riflesso divino, che da esso emanano e ad esso ritornano. Nel Zoroastrismo troviamo gli Amshaspend, che sono sei, ed Ormadz, il settimo, che è il loro capo. Ebbene, Ormadz è il Logos, il capo e gli Amshaspend nello stesso tempo. Ed è così anche nel Sistema solare. Dal punto di vista esoterico abbiamo i sette pianeti, uno dei quali è il Sole. Ma esso è il Capo dei Misteri principali, assieme ai pianeti rappresenta la potenza visibile ed attiva, mentre il Logos invisibile e le sue Gerarchie rappresentano la Potenza Assoluta. Nel triangolo di Pitagora, la Tetractis, il vertice è il Logos, lo specchio che riflette la Mente divina, mentre l'Universo è lo specchio in cui si riflette il Logos. E come il Logos riflette tutto nell'Universo di Pleroma, così l'Uomo riflette in sè stesso tutto ciò che vede e trova nel suo Universo. Il Tantrismo, parlando dell'uomo, dice : "tutto ciò che è qui è ovunque, ciò che non è quì non è in alcun luogo". Gli Egizi chiamavano il Sole "Occhio di Osiride" e lo concepivano come il Logos, il Primo nato, la Luce manifestata del mondo. Attraverso il settuplice raggio di questa luce noi possiamo diventare consci del Logos attraverso il Demiurgo. E come il Logos è settuplo nei suoi Logoi, così l'uomo ha sette piani di coscienza, sette stati di materia, sette forme di Forza; tutto ciò che riguarda la Terra è settuplo. Lucifero, nel suo aspetto più elevato, è il Logos, in quello più basso è l'Avversario, in entrambi i casi è il riflesso del nostro Ego : questa è la dicotomia del nostro mondo. Per Lattanzio, il Logos è il fratello primogenito di Satana, e la prima di tutte le creature. E se il Logos riflette nell'Universo la Mente divina, e l'Universo manifestato si riflette nella Monade, allora ogni Monade deve, nel ciclo delle sue incarnazioni riflettere in sè ogni forma di base di ogni regno dell'universo. Da qui il famoso assioma ermetico "Pietra, pianta, animale, uomo, spirito, Dio". Il Logos è la Sapienza passiva in cielo e la Sapienza attiva, cosciente, sulla Terra; è l'Uomo Celeste, il Figlio. Durante il riposo cosmico, il Logos dorme nel grembo di Quello che non dorme mai e non è mai sveglio, perchè è SAT, non un Essere, ma l'Essenza. Da CIÒ (SAT) nasce il Logos invisibile, da cui gli altri Logoi, il Manu primordiale, i Manu, l'Universo e tutto ciò che contiene. Nella filosofia indù troviamo Krishna, il Logos, ed i sette grandi Rishi, i Logoi. Il Logos è il "nato da sè", l'Aja degli Indù; l'Ego è l'immagine del Logos riflessa nel Karana Sharira. Esso, come sintesi delle Legioni e presidente dei Geni, fu il primo Pastore e Conduttore degli uomini. Fohat è la luce del Logos, mentre Vach, simbolo del potere generatore, è il Logos femminile; sono a lei simili Iside e Venere, la madre del prolifico Dio dell'amore. Ed è questo il motivo per cui in India la vacca è sacra : essa è il simbolo della natura creatrice. Il Logos Demiurgo è il Dio nello Spazio, Adamo Kadmon, l'Uomo Celeste, il Suono, l'Abisso e il Silenzio eterno degli Gnostici. Il Logos di Dio è il rivelatore dell'uomo ed il Logos dell'uomo è il rivelatore di Dio. Concludendo, possiamo dire che presso tutte le nazioni e tutti i popoli, il Logos è la divinità manifestata, l'espressione esteriore o l'effetto della causa che è sempre celata. Così, la parola è il Logos del pensiero; per cui "Logos" è opportunamente tradotto con "Verbo" e "Parola" nei loro significati metafisici.
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