Glossario

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AVALOKITESWARA

 
(San.) - 'Il Signore che guarda'. Nell'interpretazione exoterica, egli è Padmapani ( il portatore del loto e il nato-dal-loto) nel Tibet, il primo antenato divino dei Tibetani, l'incarnazione completa o Avatar di Avalokiteswara; ma nella filosofia esoterica Avaloki, è lo 'spettatore', il Sè Superiore, mentre Padmapani è l'Ego superiore o Manas. La formula mistica 'Om mani padme hum' è specialmente usata per invocare il loro aiuto congiunto. Mentre la tradizione popolare rivendica per Avalokiteswara molte incarnazioni sulla terra, e vede in lui, non molto erroneamente, la guida spirituale di ogni credente, l'interpretazione esoterica vede in lui il Logos, sia celeste che umano. Quindi, quando la Scuola Yogacharya ha affermato Avalo-kiteswara come Padmapani ' essere il Bodhisattva Dhyani di Amitabha Buddha', è proprio vero, perchè il primo è il riflesso spirituale del mondo delle forme di quest'ultimo, entrambi essendo uno : l'uno nel cielo, l'altro sulla terra. È l'Ishvara manifestato, l'Osiride degli Egiziani, l'Ahura Mazda dei Zoroastriani, l'Uomo Celeste della filosofia ermetica, il Logos dei Platonici, l'Atman dei Vedantini, Kwan-Shi-Yin dei Cinesi, ecc. Tutte quelle citate, sono forme del Settimo Principio Universale. Nel suo carattere più elevato è la sintesi complessiva di tutti gli Spiriti planetari, i Dhyan Chohan; l'Automanifestato, il Figlio del Padre, il Salvatore universale di tutti gli esseri viventi. Nel suo aspetto superiore e nelle regioni divine, è il grande Logos. Nei piani manifestati, suoi aspetti inferiori, è Daksha, il Progenitore del genere umano. Come Bodhisattva è Padmapani-Avalokiteshvara, e si manifesta di età in età in forma umana.

KURIOS

 
(Gr.) - Il Signore, il Maestro. Presso i Greci era il Logos, Dio, la Mente (Nous), la natura dell'Intelligenza, la Saggezza pura ed incontaminata, la Sapienza divina, Mercurio, Sole.

JNANA

 
(San.) - Lo stesso che "Gnana", e "Jnanam". Significa "conoscenza" o, più appropriatamente, "conoscenza della Realtà Assoluta". È la Gnosi, la Sapienza assoluta, il Logos, la Saggezza Occulta.

ISTRUTTORI

 
(Occ.) - I sette poteri del Logos, incarnati di volta in volta come grandi Saggi ed Istruttori che, oltre ad aver istruito gli esseri umani, si sono sacrificati per il bene della umanità. Il libro di Enoc elenca i primi sette istruttori della umanità; sono gli Angeli disubbidienti, scesi su Ardis dal Monte Armon : Azazyel, Amazarak, Amers, Barkayal, Akibeel, Tamiel, Asaradel.

IMHOTEP

 
(Eg.) - O Imhot-Pou, era l'anima del Logos, una permutazione di Kneph, l'Eterno non rivelato, che prende il nome di Ptah. Questi, come Logos creatore, diviene Imhotep, suo figlio, il Dio dal bel volto.

IDEAZIONE ASTRALE

 
(Eso.) - I due aspetti dell'Unica Esistenza Assoluta sono due : L'Ideazione Cosmica (il Pensiero Divino) e la Sostanza Cosmica (Akasha, upadhi del Pensiero Divino, la Luce Astrale, la Sostanza Primordiale). L'impulso manvantarico inizia con il risveglio dell'Ideazione Cosmica della Mente Universale. La Saggezza Assoluta si riflette nella sua Ideazione che, mediante un processo trascendentale inconcepibile, si trasforma in Fohat, l'Energia Cosmica. L'Ideazione Cosmica, focalizzata in un Principio, o Upadhi (Base), ha per risultato la coscienza dell'Ego individuale. La sua manifestazione varia a secondo del livello dell'Upadhi. L'Ideazione Astrale è lo Spirito dell'Universo, altrimenti detto Logos.

CIRILLO Santo

 
(Gr.) - Alessandria 370 - 444 d.C. Padre della Chiesa di lingua greca, Vescovo di Alessandria ed erede di una tradizione teologica che ribadiva l'unione in Cristo di divinità ed umanità nell'unico soggetto del Logos. Nel 430 entrò in conflitto con il Vescovo di Costantinopoli, Nestorio, che, antiocheno, rifiutava di riconoscere Maria madre di Dio. Lottando senza esclusione di colpi ( ! ), Cirillo ottenne la vittoria nel Concilio di Efeso, facendo esiliare Nestorio. Si riconciliò con i rivali antiocheni rinunciando ad alcune delle sue più personali proposizioni, fra cui i famosi dodici anatemi che rappresentavano il solco più profondo fra Cristiani ed antiocheni. Scrisse molte opere, tutte di scarso valore letterario ed artistico, anche se piene di idee che lo fanno ritenere un gran teologo. Nipote del Patriarca di Alessandria, Teofilo, uomo violento e dispotico, lo imitò appena divenne lui Patriarca. Partecipò alla deposizione di Giovanni Crisostomo, combattè Oreste, perseguitò Ebrei e Novaziani, ma il suo capolavoro rimane la morte di Ipazia, fatta uccidere da una dimostrazione popolare, perchè a lui avversaria.

CIELO

 
(Occ.) - Astronomicamente è la volta emisferica che sembra limitare verso l'alto la nostra visione e la cui base circolare sembra appoggiarsi sull'orizzonte. In religione è espressione diretta della trascendenza e della inaccessibilità, abitato da esseri supremi, o creatori, o tutori. Gli astronomi antichi ammettevano tanti cieli diversi quanti diversi moti osservavano negli astri. Alcuni ritenevano i cieli solidi e di cristallo, perchè potessero sostenere i corpi celesti ed in pari tempo il passaggio della loro luce, e questi cieli avevano la forma sferica essendo essa la più appropriata ai loro movimenti. Vi erano sette cieli, uno per ogni pianeta, l'ottavo era il firmamento, il cielo delle stelle fisse. Si pensava anche ad un nono cielo, il primum mobile che, a sua volta, era circondata da un decimo, l'empireo, dove abitavano le divinità. L'azzurro è il colore sia del cielo che dell'anima, mentre gli Egiziani avevano come simbolo del cielo il globo luminoso che stava a rappresentare il Sole e la Luna. Nella Bibbia si parla del doppio cielo, o dei due cieli che, però, non si riferiscono al cielo ed alla terra, bensì al Cielo Superiore manifestato, ed a quello Inferiore, o terrestre. I Sette Cieli sono il settuplice Logos. Altro simbolo per il cielo è il Cerchio o lo Zero. I Libici chiamavano i monti dell'Atlante, le Colonne del Cielo.

CHOKMAH

 
(Eb.) - La Saggezza; il secondo dei dieci Sephiroti, e il secondo della triade celeste. Una potenza maschile che corrisponde allo Yod (1) del Tetragrammaton IHVH, e ad Ab, il Padre. Sue corrispondenze sono : La Sapienza Maschile, Il Principio Attivo, Il Christos gnostico, Il Verbo. È l'eidolon di Kether, il riflesso dell'Uno (1+1=2), l'origine della dualità, della polarità, degli opposti. Corrisponde all'egizio Thoth, a Pallade Athena, a Minerva, a Purusha, a Mahat (l'Ideazione Cosmica), a Kwan Shi Yin, a Vishnu ed Ishvara, al Verbo, al Logos, alla Memrah del Targum. Il Sepher Yetzirah la chiama "Intelligenza illuminante". Il suo pianeta è Urano, il colore il grigio, il suo profumo il muschio, la sua pianta l'Amaranto, la sua pietra il Rubino; è lo Yod del Tetragrammaton ed il Re dei Tarocchi.

CHNOUPHIS

 
(Gr.) - In Egiziano Nouf. Un altro aspetto di Ammon, la personificazione del suo potere generativo in actu, come Kneph lo è in potentia. Anche lui è testa-di-ariete. Se nel suo aspetto come Kneph è lo Spirito Santo con l'ideazione creativa che cova in lui, come Chnouphis è l'angelo che "penetra" nella terra e nella carne Vergine. Una preghiera su un papiro, tradotta dall'Egittologo Francese Chabas, dice: "O Sepui, Causa dell'essere, che hai formato il tuo proprio corpo! O unico Signore, che procede da Noum! O divina sostanza, creata da sè stessa! O Dio, che hai fatto la sostanza che è in lui! O Dio, che hai fatto tuo padre e fecondato tua madre". Questo spiega l'origine delle dottrine Cristiane della Trinità e del concepimento immacolato. Lo si vede raffigurato su un monumento, vicino alla ruota di un vasaio, mentre forma uomini di argilla. La foglia di fico è consacrata a lui, e questo è sufficiente a provare che è un dio fallico - un'idea espressa dall'iscrizione: "lui fece ciò che è, il creatore degli esseri umani, il primo esistente, lui che fece esistere tutto ciò che esiste". Alcuni vedono in lui l'incarnazione di Ammon-Ra, ma egli è quest'ultimo nel suo aspetto fallico, perchè, come Ammon, è "il marito di sua madre", cioè il lato maschile e fecondante della Natura. I Suoi nomi variano come Chnouphis, Noum, Knem e Khnum o Chnoumis. Poiché rappresenta il Demiurgo (o Logos) dell'aspetto materiale, oscuro, dell'Anima del Mondo, è l'Agathodaemon, simboleggiato qualche volta da un Serpente; sua moglie Athor o Maut (Mot, la madre), o Sate, "la figlia del Sole" che porta una freccia su un raggio di sole (il raggio del concepimento), si distende "sovrana sulle parti inferiori dell'atmosfera", sotto le costellazioni, così come Neit si espande nei cieli stellati (Vedi "Caos").
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