Glossario

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ANDROGINO

 
(Uomo) (Eso.) - Secondo la scienza ufficiale, dicesi androgino un individuo affetto da pseudo-ermafroditismo parziale, caratterizzato da una malformazione degli organi genitali esterni maschili per arresto di sviluppo nella loro fase embrionale. Tali individui presentano certi caratteri esterni di tipo femminile. Questo termine rappresenta uno dei casi emblematici del diverso significato che un termine assume se applicato in momenti diversi della manifestazione, oppure in campi diversi del conoscere (esoterismo, exoterismo). Nell'insegnamento esoterico, l'Androgino è il Logos, l'Unità che si manifesta doppia : il Bene ed il Male. Cabalisticamente nasce all'interno di Tipheret, il serpente avvolto a spire che rappresenta il Grande Ciclo, composto dei cicli minori. È il mistico 10, il secondo Adamo, l'Androgino Protoplastico dal quale nacque l'Adamo fatto di polvere.

ANGELI

 
(Gr.) - Tutte le religioni ammettono una classe di esseri intermedi tra Dio e l'uomo, senza un vero e proprio corpo, chiamati con nomi che alludono alla sottigliezza della sostanza di cui sono fatti. Essi sono buoni o cattivi e l'uomo rende culto ai buoni per propiziarseli, mentre opera per allontanare i cattivi. Nella religione Cristiana l'angelogia svolge un ruolo notevole, avvalendosi di gerarchie e funzioni diversificate. Nella Sacra Scrittura si fanno spesso intervenire degli esseri che sono detti Messaggeri di Dio, a Lui inferiori, ma di gran lunga superiori agli uomini per scienza e potenza. Questi esseri formano la Corte di Dio, oppure sono suoi nemici; il più completo sistema di gerarchie angeliche fu descritto da Dionigi l'Aeropagita. Esotericamente, sono le Forze Intelligenti Planetarie, Siderali, Cosmiche o Intereteriche. Non possiedono qualità personali e, come l'uomo, sono soggetti al Karma. Non possono fare nè bene nè male; regolano a livello planetario , o siderale, o cosmico, il mistero di tutte le cose; sono Forze che intervengono a tutti i livelli. Sono le sette colonne, i sette palazzi che circondano l'Albero della Conoscenza. Gli angeli più bassi sono gli Elohim inferiori. Sono esseri umani che nelle loro precedenti incarnazioni nei mondi inferiori e superiori hanno assimilato tutta la saggezza che vi si trovava. Gli angeli inferiori sono capaci solo di costruire l'uomo fisico; essi sono i Padri, i Deva e gli Dei. Sono detti obbedienti perchè crearono l'uomo privo di volontà, irresponsabile. Rappresentano i poteri del Logos e, nello Zohar, sono chiamati Ischin. Nello Zohar è descritto in modo chiaro l'atteggiamento degli Angeli nei confronti della creazione dell'uomo.

ARCHETIPI

 
(Gr.) - Termine formato da due parole Greche : archè 'governo, principio' e tupos 'primitivo, originario'. Per Platone erano le idee, i veri Enti, i modelli primitivi di cui le cose sono le copie. Per gli Spiritualisti Cristiani era il contenuto della mente di Dio. Locke li considerava i modelli, le idee, che la mente assume per verificare l'adeguatezza di altre idee. Berkeley li definiva come 'le idee di tutte le cose che sono nel pensiero divino prima della creazione'. Per Jung sono lo schema immaginativo dell'inconscio collettivo. Sono Plotino e Proclo, però, a sviluppare la Teoria degli Archetipi, considerando questi come i materiali con cui Dio aveva dapprima creato il Cosmo Noetico, o Mondo delle Idee, e sul cui modello aveva poi formato il Mondo Sensibile. Questo modello fu poi ripreso dai Padri della Chiesa ed adattato al Cristianesimo. S.Agostino ne parlerà come di 'infiniti modi in cui Dio pensa la Natura divina, o il Logos, e questi modi di pensiero costituiscono i modelli delle cose create e la condizione della loro intelligibilità. Nella Cabala, la Triade Superiore dei Sefiroti è considerata il Mondo degli Archetipi.

MARTHANDA

 
(San.) - Il Sole, figlio di Aditi (Sapienza Universale), primo di otto fratelli; esso è legato ai fratelli come il Logos degli Gnostici è legato ai Sette Figli di Sophia (anche essa la Sapienza). Come Chnouphis era per gli Egizi il Sole spirituale della Illuminazione e della Saggezza, lo stesso Bel-Merodach era per i Caldei, mentre Marthanda ha questo significato nei confronti dei suoi sette fratelli, che sono i Reggenti o Geni Planetari.

MADHYAMA

 
(San.) - Usato per qualcosa che non ha principio nè fine. Così Vach (il Suono, il Logos femminile, o la controparte di Brahma), è detta esistere in diversi stati, uno dei quali è quello del Madhyama, il che equivale a dire che Vach è eterna, nel senso che: "La Parola (cioè Vach) era con Dio ed in Dio", perchè i due sono uno. Madhyama, inteso nel senso di "mediana", è la fase della discesa del Verbo (Vach), intermedia fra la sfera di pura contemplazione della propria efficienza e quella della parola articolata nel linguaggio umano.

LUCE PRIMORDIALE

 
(Occ.) - In Occultismo è la luce che nasce da, e attraverso, le tenebre prenaturali del caos e contiene "il tutto in tutto", i sette raggi che diverranno poi i sette Principi nella Natura. Daiviprakriti, la Luce del Primo Logos, il Non-manifestato. Nella sua differenziazione diventa Fohat, o i Sette figli. Ermia la chiama il "Protogono".

LINGUE DI FUOCO

 
(Occ.) - Gli Elohim, i Sette Raggi, i Sette Dei, emanazione del Terzo Logos e che in esso si sintetizzano.

KWAN

 
-YIN (Cin.) - Il Logos femminile, la "Madre di Misericordia". È lo spirito, o genio, informatore dell'Acqua, oltre che l'aspetto femminile, la shakti, di Kwan-Shi-Yin. Corrisponde alla Madre misericordiosa, la Voce divina dell'Anima, Vach, Sephira, la Divinità della Grazia.

KWAN

 
-SHAI-YIN (Cin.) - Il Logos maschile dei Buddhisti Settentrionali e di quelli Cinesi: il "dio manifestato". È il sanscrito Avalokiteshvara, il Signore che guarda dall'alto, il Sè divino percepito dal Sè, l'Atman percepito da Buddhi. È anche il Verbo, il Figlio identico al Padre, il Drago di Saggezza. Corrisponde al Christos-Sophia degli Gnostici ed al Brahma indù, il Potere creatore manifestato, il Drago d'oro "nel quale sono i sette".

APOLLO

 
(Gr.) - Dio Greco, figlio di Zeus e di Latona, nacque nell'isola di Delo. Più di ogni altro personifica la realtà della divinità nei suoi rapporti con gli uomini e con il cosmo. Tutte le vicende mitiche connesse con la sua figura lo presentano al di sopra o al di là del mitologizzare umano. Ha un oracolo a Delfi, nome che significa anche 'utero'. Le sue epifanie evocano la maternità della terra e del mare dando ai fenomeni simbolici una dimensione cosmica, degna di un grande Dio che è al di sopra e al di fuori della realtà. È il più grande spargitore di morbi, ma anche il più grande guaritore; sia nel colpire che nel guarire, la sua arma è il fuoco. Quando giunge all'Olimpo e tende l'arco, tutti gli Dei si levano in piedi innanzi a lui. È lui il logos che proviene da Zeus, è lui a portare agli uomini la parola profetica, la conoscenza del passato e del futuro, ma anche la rivelazione delle leggi morali di origine divina. La sua vittoria sul caos e sulle passioni non solo porta agli uomini la serenità, ma porta anche il riflesso delle divinità sull'umanità. Originariamente era bisessuale, come Brahma, Osiride, ecc. È spesso associato ai cigni, emblemi dell'acqua e del fuoco, ma anche alla luce del sole. Come molti altri Dei, anche di altre religioni, Apollo fonda in una sola funzione quelle di Padre, Marito e Figlio. Come ermafrodito è Soteira, il cui attributo è la lira a sette corde. L'Iperboreo è il luogo dove Apollo si recava ogni anno. Ciò lo identifica, astronomicamente, con il Sole che, nel suo movimento annuale, visita i paesi più lontani. Sempre astronomicamente, troviamo la leggenda di Apollo Licio che come servo-pastore di Admeto rappresenta la stagione invernale ( il Sole schiavo ), mentre al ritorno della primavera il Dio trionfa sul lupo, l'animale dei paesi freddi che domina in inverno. Apollo Karneios è certamente una trasformazione Greca del Krishna-Kirana Indù. Kirana significa 'radiante' e Karneios significa 'nato dal sole'. Apollo era il Sole o il Fuoco della Vita. Secondo Aristofane, Zeus divise in due la Terza Razza ( maschio e femmina ) e Apollo ne rinchiuse la pelle. Durante l'assedio di Troia si dice abbia ucciso un gigante. Apollo e Pitone sono sempre uno, anche se hanno nome diverso, ma corrisponde anche ad Indra, Karttikeya, Kashyapa, Aditya, Michele. È Helios, il Sole, Phoibos, la Luce della Vita e del Mondo. È il dio umano, il dio del ritualismo fastoso, teatrale, con luci e musica. Uccise i Ciclopi per vendicare la morte del figlio Asclepio; ciò significa che, essendo il dio dei Veggenti, ha il dovere di punire le profanazioni. Le sue qualità sono impossibili da spiegare senza risalire a sorgenti che si trovano oltre il limite delle tradizioni. È il patrono del numero sette : è nato nel settimo giorno del mese, i cigni nuotarono sette volte attorno all'isola dove nacque cantando l'evento della sua nascita, ha una lira con sette corde, rappresenta i sette raggi del Sole, le sette forze della Natura. È la personificazione della chiaroveggenza, il più splendente degli Dei in cielo, il Dio delle cose nascoste, apparso quattro volte come Dio e sei volte in forma umana. Troppo lungo tentare di spiegarne il significato.
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