Glossario

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EPISTEMOLOGIA

 
(Fil.) - Dal greco episteme (scienza) e logos (discorso), indica quella branca della teoria generale della conoscenza che si occupa di problemi quali i fondamenti, la natura, i limiti e le condizioni di validità del sapere scientifico, tanto delle scienze cosiddette esatte che di quelle empiriche. L'epistemologia è lo studio dei criteri generali che permettono di distinguere i giudizi di tipo scientifico da quelli di opinione, tipici delle costruzioni metafisiche e religiose, delle valutazioni etiche, ecc. In tal senso l'epistemologia è considerata parte essenziale della filosofia della scienza.

EPTADI

 
(Occ.) - Gruppo di sette, il Settenario. Era considerato il numero di una vergine, perchè è non-nato, come il Logos. Procede direttamente dalla Monade ed era sacro a tutte le divinità. La settuplicità è caratteristica dell'occultismo cis-himalayano. (Vedi anche "Sette").

MIRIAM

 
(Rel.) - O Maria, o Myrrha, è la madre del Logos cristiano. Ma è anche il nome di una sorella di Mosè che, dopo il passaggio del Mar Rosso, guida la danza di ringraziamento delle donne israelite. Per aver criticato Mosè, viene colpita dalla lebbra ed è il fratello a guarirla, facendola rientrare nella comunità. Muore a Cades ed è ivi sepolta.

AIN SOPH

 
(Eb.) - Il 'senza confini' o l'Illimitato, la Divinità che emana e si estende. Ain Soph è anche scritto En Soph e Ain Suph; nessuno, neanche i Rabbini, è sicuro delle vocali di questo termine. Nella metafisica religiosa dei filosofi Ebraici, il Principio-UNO era un'astrazione come Parabrahman, sebbene dei Cabalisti moderni sono riusciti ora, per forza di puro sofismo e paradossi, a farne un 'Dio Supremo' e nulla di più alto. Ma secondo i primi Cabalisti Caldei, Ain Soph è 'senza forma o essere' poiché non ha 'somiglianza alcuna con nient'altro' (Frank Die Kabbala, p.126). Che Ain Soph non sia mai stato considerato come il 'Creatore' è provato perfino da un Ebreo ortodosso come Filone, che chiama il 'Creatore' il Logos che sta presso l''Uno Illimitato' e il 'Secondo Dio'. Dice Filone nel Quaest. et Solut.: 'Il Secondo Dio è la Saggezza (quella di Ain Soph)'. La Divinità è NULLA; essa è senza nome perciò è chiamata Ain Soph, la parola Ain che significa NULLA (Vedi Kabbala di Frank, p. 153, ff.). È il Tutto Illimitato che, oltre a corrispondere all'Indù Parabrahman, può essere accostato a qualsiasi altro Inconoscibile quale, ad esempio, Ormazd, Zeroana Akerne, ecc. Nella Cabala Ebraica si dice si manifesti attraverso le sette lettere del nome JEHOVAH. Esso è l'Uno Unico, l'Unità infinita, la Causa Prima che non ha nome, nè idea, nè simbolo. Può essere concepito indirettamente attraverso quanto si cela in termini di negazione di comprensione. Non può essere razionalmente compreso, nè nominato, nè localizzato. È un termine di negazione : il NON di ogni cosa manifesta, il Nulla senza limiti, senza fine. È UNO, nonostante le infinite forme che sono in Lui e, come Macroprosopo, ha in Adam Kadmon il suo Veicolo. È Ain ( il Nulla), che può essere inteso solo come 'non questo, non quello'.

AKASA

 
(San.) - La sottile essenza soprasensibile, spirituale, che pervade tutto lo spazio; la sostanza primordiale erroneamente identificata con l'Etere. Ma essa sta all'Etere come lo Spirito sta alla Materia, o l'Atma al Kama-rupa. È infatti lo Spazio Universale in cui giace strettamente congiunta l'eterna Ideazione dell'Universo nei suoi aspetti sempre mutanti sui piani della materia e dell'oggettività, e da cui si irradia il Primo Logos; o pensiero manifesto. È per tale motivo che si dice nei Purana che Akasa ha un unico attributo, cioè il suono, perchè il suono non è altro che il simbolo espresso nel Logos, cioè la 'Parola' nel suo senso mistico. Nello stesso sacrificio ( il Jyotishtoma Agnishtoma ) è chiamato il 'Dio Akasa'. In questi misteri sacrificali Akasa è il Deva onnipotente che tutto regola e che ricopre il ruolo di Sadasya, il sovraintendente agli effetti magici nelle cerimonie religiose e, nell'antichità, aveva il proprio Hotri (sacerdote) particolare, che ne assumeva il nome. Akasa è l'agente indispensabile in ogni Kritya (cerimonia magica) sia religiosa che profana. L'espressione 'suscitare il Brahma', significa suscitare il potere che giace latente al fondo di ogni operazione magica; infatti i sacrifici Vedici non sono altro che cerimoniali magici. Questo potere è l'Akasa, cioè, sotto un altro aspetto, è Kundalini, ovvero l'elettricità occulta; in un certo senso è l'alkahest degli alchimisti o il solvente universale, la stessa anima mundi sul piano più elevato così come, su quello più basso, è la luce astrale. 'Al momento del sacrificio il sacerdote viene pervaso dallo spirito di Brahma e, in quel momento, è Brahma stesso ' (Iside Svelata). L'Akasha può essere considerata la radiazione di Mulaprakriti, ed è il quinto Principio Cosmico Universale. Materia radiante, fredda, diatermica, plastica, creatrice nella sua natura fisica, correlativa nelle sue parti e nei suoi aspetti più grossolani, immutabile nei suoi principi superiori. Nella condizione creativa è chiamata Sotto-Radice ed in congiunzione con il calore radiante richiama 'i mondi morti alla vita'. Nel suo aspetto superiore è l'Anima del Mondo, nel suo aspetto inferiore è il Distruttore. Il suo involucro è l'Etere ed il suo prodotto è : i punti, le linee, le figure geometriche fino alla sfera, ossia tutte le forme in cui la Natura geometrizza. È la Madre del Cosmo, il noumeno di Prakriti sette volte differenziata, un'altra forma di Pradhana, madre di Mahat, l'Intelligenza Universale. Akasha è il Tempo, lo Spazio, l'Anima. È la causa materiale del suono sul piano psichico e spirituale, ma non su quello materiale. È la Sostanza primordiale, il Caos, il Vuoto primordiale, le Acque, l'Oceano primordiale dello Spazio sul quale si muoveva Narayana, lo Spirito autogenerato. È la Vergine Madre Celeste dell'Universo visibile, Aditi, la madre di Martanda, il Sole, essendo i Soli il Kama-rupa dell'Akasha. Essa è il primogenito dell'Uno (il Dio-Padre), ed ha una sola qualità : il Suono (Logos, Verbum, Figlio) che è settenario. Akasha è il Padre-Madre dei sette Primitivi e della Voce del Logos, la cui luce è Fohat. È la Matrice dell'Universo, il Mysterium Magnum da cui tutto nasce per differenziazione : lo Spazio. Da essa derivano tutte le coppie di opposti. Corrisponde anche al Cielo Settuplo degli Egizi.

MIMRA

 
(???) - Il Logos, il Verbo.

MENTE UNIVERSALE INCOSCIA

 
(Eso.) - Fonte da cui emana Daivi-prakriti, la primordiale Prima Materia che forma tutti i globi semoventi del Cosmo. All'inizio di un grande Manvantara Parabrahman si manifesta come Mulaprakriti e, quindi, come Logos. Questo Logos viene chiamato Mente Universale Incoscia dai Panteisti occidentali e costituisce la base del lato soggettivo dell'Essere manifestato, la sorgente di tutte le manifestazioni di coscienza individuale. Da questa mente nasce un'altra mente, il Secondo Logos, che darà luogo all'artigiano ovvero il Terzo Logos, il Demiurgo, cui è riservato il compito della realizzazione vera e propria. Nella Trinità, il Padre è la Mente Universale, il Figlio è l'Universo Periodico.

MENTE DIVINA

 
(Eso.) - La mente del primo Logos, la Causa Prima, che per la sua preminenza ed eccellenza è chiamata anche il "Bene Supremo". Essa rappresenta l'Inconoscibile ove riposa la Ideazione Universale che le gerarchie inferiori copieranno nella Manifestazione.

MEMRAB

 
(Eb.) - Nella Cabala è "la voce della volontà", cioè le forze collettive della natura in attività, chiamate la "Parola" o, dai Cabalisti Ebraici, Logos. Essa è costituita dalla trinità primordiale (Fuoco, Aria ed Acqua), dai quattro punti cardinale e dalle Forze della Natura.

AMSHASPEND

 
(Zend) - Altro nome per gli Amesha Spenta. Secondi i Zoroastriani sono Entità Duali, Ferouer; sono sette e corrispondono agli Arcangeli dei Cristiani, ai Saptarishi degli Indù; sono in relazione con gli Asura, i Dhyan Chohan ed altri Esseri che conferirono all'uomo l'Intelligenza. Sono i Benefici Immortali, creatori e sorveglianti, protettori e guide delle creatura di Ahura Mazda e rappresentano la personificazione delle virtù divine. La Parola, il Logos, Ormadz sono ciascuno la loro sintesi; sono i Pitri, i Padri, i Precettori dell'Umanità. Sono sei più Ormadz che è la loro sintesi, così fan sette. Governano i 7 Karshvare della Terra, ossia le sette sfere della nostra catena planetaria. Sono i 7 Sravah luminosi. Hanno una doppia natura, e forse ancor più, a seconda di ciò cui sono riferiti. Creano il mondo in sei giorni e si riposano il settimo. Il loro nemico permanente è Arimane.
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