Glossario

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ABISSO

 
(Eso.) - Il Caos, le Acque del Diluvio. La sede della Sapienza e non del Male. Il fondo sconosciuto delle Tenebre. Secondo Valentino è il Secondo Logos, ossia la coppia Abisso-Silenzio. Entrambi sono la sola e prima emanazione di Bitos. Esso è il fondo misterioso dal quale si sviluppa l'Universo. È anche Sige, la Materia nata dal Silenzio. Le 'Acque Primordiali', il Grande Essere. Beroso lo chiamava 'Le Acque del Principio Primordiale'.

ADI

 
(San.) - Il Primo, il Primordiale. Con questo nome Aryasanga indicava l'Unica e Prima Saggezza Suprema. Nel Buddhismo Esoterico si chiama anche Chogi Dangpoi Sangye che è l'Uno Sconosciuto, senza inizio nè fine, identico a Parabrahman e ad Ain Soph, il quale emette un raggio brillante dalle sue Tenebre : Il Logos, Vajradhara, Dorjechang. Adi significa : in Sanscrito 'primo', in Aramaico 'uno', in Assiro 'padre'.

AJA

 
(San.) - 'Non nato', increato; un appellativo che appartiene a molte divinità primordiali, ma specialmente al primo Logos, cioè la radiazione dell'Assoluto sul piano della illusione. Lo si trova attribuito a Krishna e a Kama nei Rig Veda. È un termine molto usato dai Vedantini.

PIMANDRO

 
(Gr.) - Il più antico ed il più spirituale dei Logoi del continente occidentale che, secondo il racconto del Libro di Ermete, appare allo stesso Ermete sotto forma di un Drago fiammeggiante di "Luce, Fuoco e Fiamma". Pimandro è il Pensiero Divino personificato che sorge dalle Tenebre come Luce. Nell'opera "Divino Pimandro", di Ermete Trismegisto, si racconta l'allegoria dei Sette Rettori che attraversano i Sette Circoli di fuoco; esso si presta ad una triplice interpretazione: astronomica, antropologica ed alchemica. La chiesa di Roma ne ha fatto il racconto degli Angeli caduti. Nella stessa opera si descrive la nascita dell'uomo, non quale opera di un Dio solo, bensì come prodotto della Legione degli Elohim. Questi sono i Sette Uomini primitivi, creati dalla Natura ricavandoli dall'Uomo Celeste, il Figlio del Padre. L'uomo immortale nasce dalle nozze fra l'Uomo Celeste e la Vergine del Mondo, fra il Logos e la Natura. Il Pimandro di cui disponiamo oggi è il riassunto di uno dei libri di Toth, fatto da un platonico di Alessandria. Nel III secolo fu rifatto da un cabalista ebreo e venne chiamato "La Genesi di Enoch", opera che è andata perduta. Ulteriori manomissioni si debbono al francese St. Marc. L'opera del platonico esiste sia in versione latina che in quella greca. Pimandro era il Prometeo Egizio, il Nous personificato, la Luce Divina.

POTERI CREATORI

 
(Eso.) - La gerarchia dei Poteri Creatori si divide esotericamente in sette Ordini (3+4), contenuti nei dodici grandi Ordini rappresentati dai segni dello Zodiaco. Essi appartengono alla scala manifestata e sono collegati con i pianeti sacri. Tutti, poi, sono suddivisi in gruppi innumerevoli di Esseri divini spirituali, semispirituali ed eterei. Le principali di queste gerarchie sono nominate nel Grande Quaternario: i quattro corpi e le tre facoltà di Brahma e dei Panchasya, i cinque Brahma ed i cinque Dhyani Buddha del Buddhismo. Il Gruppo superiore è composto dalle cosiddette Fiamme Divine, chiamate anche i Leoni ardenti ed i Leoni della Vita, il cui esoterismo è celato accuratamente nel segno zodiacale del Leone. Esso è il nucleolo del Mondo Divino Superiore. Essi sono i Soffi del Fuoco senza Forma, identici da un lato alla Triade Sephirotale superiore posta dai Cabalisti nel Mondo Archetipo. La stessa gerarchia, con gli stessi numeri, si trova nel sistema giapponese , nei Principi insegnati dalle sette Shintoiste e Buddhiste. La Gerarchia è la seguente: 1^ Ordine - Esseri Divini (Stella a sei punte); 2^ Ordine - Fuoco ed Etere (Spirito ed Anima); 3^ Ordine - Le Triadi (Atma-Buddhi-Manas); 4^ Ordine - Entità sostanziali; 5^ Ordine - Pentagono microcosmico; 6^ Ordine e 7^ Ordine - Entità eteree, coscienti, invisibili. I Poteri Creatori sono gli Dei solari, gli Spiriti planetari, le Potenze creatrici, intelligenze incorporee quasi sempre rappresentate come il diametro del cerchio. Nelle favole indù, è Vishvakarman, il Grande Architetto del Mondo, il Dio Onniveggente; nelle Upanishad e nei Purana, esse si trovano spesso correlate, nella creazione, con il Suono e la Parola; per gli Gnostici, le Potenze creatrici erano le Vocali mentre nell'Apocalisse esse sono le Voci ed i Tuoni degli Angeli. Marco dice: "i sette cieli, o Angeli, emisero ciascuno una vocale; esse, combinate fra loro, formarono un suono che, trasmesso in basso verso la terra, divenne il creatore ed il padre di tutte le cose che vi sono". È chiaro il riferimento ai sette Logoi che, attraverso il Secondo Logos, creano sulla Terra. Potenza creatrice per eccellenza è il Logos manifestato, figlio del Protogono, che sacrifica il suo Esse (la sua carne, l'Universo) affinchè il mondo possa vivere ed ogni creatura, che in esso vive, possa avere un'esistenza cosciente.

AKTA

 
(San.) - Unto : un titolo di Twashtri o Visvakarman, il più alto 'Creatore' e il Logos nel Rig-Veda. È chiamato il 'Padre degli dei' ed il 'Padre del Fuoco sacro'. (Vedi Dottrina Segreta, v. II, p. 101).

ALFA e OMEGA

 
- Il Primo e l'Ultimo, l'Inizio e la Fine di tutte le esistenze attive; il Logos da cui (secondo i Cristiani) Cristo. Vedi Apocalisse, XXI, 6, in cui Giovanni adotta 'Alfa e Omega' come il simbolo del Divino Spirito Santo che 'darà liberamente a colui che è assetato della fontana dell'acqua della vita'. La parola Azot o Azoth è un glifo medioevale di questa idea, poiché la parola consiste della prima e dell'ultima lettera dell'alfabeto greco, Alfa e Omega, dell'alfabeto latino, A e Z e dell'alfabeto ebraico A e T, o aleph e tau (Vedi anche 'Azoto').

AMPSIU

 
-OURAAN (Gno.) - L'Abisso, il Silenzio Eterno, il secondo Logos.

ARHETOS

 
(Gno.) - Valentino chiama così l'Ineffabile, il cui nome è composto di sette lettere. Indica la natura settenaria dell'Uno, del Logos. È Lui a rappresentare la prima Ibdomada.

BRAHMA VACH

 
(San.) - La parte femminile di Brahma. Qualche volta Vach è anche chiamato il Logos femminile; perchè Vach letteralmente significa la Parola (Vedi Manu, Libro I, e Vishnu Purana).
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