(San.) - "Leggi attive" di Varuna intese come corsi di azione naturale.

(San.) - Letteralmente significa "che deve sottostare all'osservanza di voto"; nome che si attribuisce agli arya non brahmanici, che però possono essere ammessi nelle prime tre caste a seguito di particolari riti. È anche il nome di alcuni asceti vedici, a quanto sembra precursori degli Yogin classici. È anche epiteto del Prana-Vayu, in quanto Signore ed Asceta degli Dei.

(San.) - Da Vriddha, "antico", e Garga, un antico saggio, uno dei più vecchi scrittori di astronomia.

(San.) - Le leggi di Manu.

(San.) - Letteralmente significa "accrescimento" ed è un termine con cui i grammatici indù chiamano la vocale a lunga ed i dittonghi ai, au ed ar quando vengono usati per ottenere derivazioni. Ad esempio: bhauma = terrestre e deriva da bhumi = terra. In questo caso la "a" è una vriddhi.

(Eso.) - La forza capace di distruggere le rocce, scoperta da Keely. H.P.B. ne parla diffusamente nel terzo volume della Dottrina Segreta (edizione italiana).

(San.) - Denominazione di una particolare specie di sudra.

(San.) - Nello zodiaco indù è il nome della costellazione corrispondente allo Scorpione dell'occidente.

(San.) - Il Serpente cosmico, detto anche Ahi, ucciso da Indra che, per tale motivo, viene anche chiamato Vritra-han, ovvero il distruttore di Vritra. In India è considerato il Demone della siccità, il terribile vento caldo. Nei Veda, è un grande nemico di Indra, con il quale è costantemente in guerra. L'allegoria si riferisce ad un fenomeno cosmico, ma anche ad un evento atmosferico; Indra, infatti, con l'aiuto della folgore e del tuono, costrinse Vritra a riversarsi in pioggia sulla Terra, quindi l'uccise. L'episodio assomiglia a quello cristiano di Michele che uccide il Drago.