Glossario
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VIDYA
-DHARA (San.) - Anche Vidya-dhari, divinità maschio e femmina (letteralmente, "possessori di conoscenza"). Sono chiamati anche Nabhas-chara, "che si muovono nell'aria", volando, e Priyam-vada, "dal dolce parlare". Sono le Silfidi dei Rosacroce; divinità inferiori che abitano la sfera astrale fra terra e etere; nel folklore popolare si crede che essi siano astuti e dispettosi, ed Elementali intelligenti o "Poteri dell'aria". In Oriente ed in Occidente si ritiene che abbiano rapporti con gli uomini ("contrarre matrimonio", come è detto nel linguaggio dei Rosacroce; vedi Conte de Gabalis). In India sono chiamati anche Kama-rupin, poiché "prendono forma a volontà"! È fra queste creature che sono reclutati "gli spiriti-mogli" e gli "spiriti-mariti" di certi moderni medium spiritualisti e isterici. Questi si vantano con orgoglio di avere simili pericolosi rapporti (vedi ad esempio, l'Americana "Lily", lo spirito-moglie di un ben conosciuto capo di una comunità di Spiritisti ora dispersa, grande poeta e noto scrittore) e li chiamano angeli-guida, affermando che essi sono gli spiriti di famosi mortali disincarnati. Questi "spiriti-mariti" e "mogli" non hanno avuto origine con i moderni Spiritisti e Spiritualisti, ma erano conosciuti in Oriente da migliaia di anni nella filosofia Occulta, con i nomi citati sopra e, tra i profani, come Pishacha. Con questo nome vengono talvolta chiamati anche i Pitri inferiori.
VIDYUT
(San.) - Letteralmente significa "lampo, folgore", ed è sinonimo di vajra. Esso rappresenta 1/16 del Brahman; l'essere che si vede è il fuoco ahavaniya, la manifestazione del tejas. Esso conferisce liberazione nella misura in cui si riconosca in esso il Brahman.
VIE DELLA SAGGEZZA
(Cab.) - Lo Zohar dice che Chokmah, o Hokmah, genera tutte le cose "per mezzo di (questi) trentadue sentieri" (Zohar, III, 290a). Il racconto completo di ciò si trova nel Sepher Yezirah, dove lettere e numeri rappresentano come entità i Trentadue Sentieri della Saggezza, attraverso i quali l'Elohim costruì l'intero Universo. Come detto altrove, il cervello "di Zeir Anpin ebbe uno sbocco e quindi si sparse diramandosi in trentadue vie". Zeir Anpin, la "Faccia Piccola" o "Aspetto Minore" è Adamo Celeste, Adam Kadmon, o l'Uomo. Nello Zohar l'uomo è considerato come le ventidue lettere dell'alfabeto Ebraico più la decade; da qui, i trentadue simboli di queste facoltà o sentieri.
VIELONA
(Lit.) - Nel paganesimo lituano, è il nome del Dio dei morti, il Deus animarum, cui venivano offerte focacce durante i banchetti in onore dei defunti. Quando i Lituani si convertirono al cristianesimo, questo Dio fu trasformato in diavolo, rendendolo simile allo slavo Volos/Veles, per molti aspetti un Dio infero.
VIGILANTI
(Eso.) - Sul piano fisico e siderale, sono gli Amshaspend, i Dhyan Chohan, i Serpenti di Saggezza, gli Angeli delle Stelle, i sette Pianeti sacri : tutti nomi che designano la stessa cosa. Sul piano spirituale, sono i Poteri Divini di Ahura Mazda. Sul piano psichico, o astrale, sono i Costruttori, i Pitri, i Padri, i Primi Precettori dell'Umanità.
VIGILIA
(Rel.) - Giorno o Notte antecedente ad una festa; un periodo dedicato a preparativi rituali, o spirituali, per la celebrazione della festa. Talvolta implica riti di purificazione, astinenze, veri e propri riti introduttori alla festa. Come termine liturgico significa la veglia notturna che precede le grandi solennità cristiane, la più antica delle quali è quella domenicale.
VIGNA
(Eso.) - Potente simbolo, usato dalla chiesa cattolica per designare il complesso dei fedeli. Talvolta viene usato anche per indicare un luogo di particolare agiatezza, una fonte di guadagno, ecc. Nella simbologia cristiana, essa è anche la via del Signore.
VIHARA
- (San.) - Qualsiasi luogo abitato da sacerdoti o asceti Buddhisti; un tempio Buddhista, in genere un tempio nella roccia o caverna, le prime abitazioni in cui si stabilirono i monaci buddhisti. Per estensione, il termine si applicò anche ai monasteri, o conventi, costruiti alla superficie del suolo, secondo le costruzioni classiche. Oggigiorno si trovano Vihara costruiti nelle recinzioni di monasteri e accademie per l'addestramento Buddhista in città e villaggi; ma una volta si trovavano in giungle selvagge e non frequentate, sulle cime di montagne e nei luoghi più deserti.
VIHARASWAMIN
- (San.) - Il superiore (uomo o donna) di un monastero o convento, Vihara. Chiamato anche Karmadana, poiché ogni istruttore o Guru che abbia autorità prende su se stesso la responsabilità di certe azioni, buone o cattive, commesse dai suoi allievi o dal gruppo a lui affidato.
VIJNANA
(San.) - Letteralmente significa "coscienza, intelligenza" ed è una delle dodici Nidana del Buddhismo. È la coscienza distintiva degli oggetti, il discernimento. Vijnana-atma-purusha è lo Spirito essenziato di coscienza. Vijnana-atman è il Sè cosciente. Vijnana-ghana è la sintesi di coscienza, sinonimo di Maha-Purusha, in quanto di là della triade conoscitore-conoscenza-conosciuto, che è propria alla conoscenza distintiva. Vijnana-maya-kosha è lo "involucro fatto di coscienza", il quarto dei rivestimenti o corpi che ravvolgono il Sè dell'uomo. Vijnana-mayah Purusha è lo "Essere fatto di coscienza", quello che "nello stato del sonno riposa nell'etere attorno al cuore".