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TERRA

 
(Eso.) - Terzo pianeta del Sistema solare per distanza dal Sole, che dista circa 150 milioni di Km., sviluppa la sua orbita fra quella di Venere e quella di Marte: ha un solo satellite la Luna. Più grande di Mercurio, Marte e Venere, è più piccola di Giove, Urano, Saturno, Nettuno e Plutone. Con i primi tre costituisce il gruppo dei pianeti terrestri a causa della loro similitudine di costituzione. Si differenzia da tutti gli altri pianeti per la presenza, sulla sua superficie, dell'acqua, di cui è ricoperta per 2/3, ed anche per la sua densità che le permette di trattenere una atmosfera gassosa. La distanza dal Sole nè grande nè piccola, il periodo di rotazione relativamente breve, la piccola eccentricità dell'orbita, la moderata inclinazione dell'asse di rotazione, le conferiscono una condizione unica fra tutti i pianeti del Sistema solare: la vita organica. Nella lontana antichità era immaginata come un immenso disco terracqueo, circondato dall'oceano e ricoperto dalla volta celeste. Si dice che siano stati i Greci, i Pitagorici in particolare, a scoprire la sfericità della Terra, ma si ha traccia di nozioni del genere e di rotazione attorno al Sole in antiche scritture indù. L'osservazione che più conferiva credibilità a ciò era la forma con cui la Terra copriva la Luna durante le eclissi, mentre le prove dirette vennero dai viaggi di circumnavigazione. La Terra non è esattamente una sfera, ma un ellissoide leggermente schiacciato ai poli. Dei suoi oltre 500 milioni di Kmq di superficie, 150 sono costituiti da terre emerse, il suo raggio è di 6378 Km, il suo equatore di circa 40.000 Km. La cosmogonia racconta di un abisso acqueo primordiale dal quale prese consistenza la superficie solida. Ma fin dall'inizio nasce un rapporto terra-cielo, che permette la nascita della vita solo dopo che i due si separano. Talvolta i due diventano una coppia divina primordiale (Urano e Gaia, Nut e Geb, Songinyu e Songperinyu, ecc.) dalla quale, attraverso una concezione ierogamica, deriva tutto il resto. Indipendentemente dall'essere sposa del cielo, la terra viene quasi sempre considerata una figura divina materna, la Madre Terra, venerata fin dalla notte dei tempi come grembo dell'umanità e di quanto ad essa serve per sopravvivere. La sua caratteristica di nutrice universale la legano a molte operazioni agrarie, talvolta collegate anche ad un simbolismo sessuale. Come luogo di sepoltura, vediamo che le divinità legate alla morte sono confinate nelle sue visceri: morte e fecondità costituiscono i due poli opposti, ma inseparabili, di questa figura divina. La grande energia della figura materna della Terra e della sua sacralità ha continuato a manifestarsi in credenze e costumi cerimoniali di sfondo religioso in numerose tradizioni popolari europee. È stato il Cristianesimo a spostare il culto della Madre Terra verso la figura del Dio Padre, dequalificando in modo terribile la figura femminile. L'Aitareya Brahmana chiama la Terra "Sarparajni", ovvero la Regina Serpente, la Madre di tutto ciò che si muove. L'origine della vita sulla Terra è stata raccontata in infinite versioni, una delle quali ipotizza che il primo germe vivente sarebbe caduto sul pianeta da qualche cometa di passaggio. Se poi si nega che vi siano altre forme di vita nell'universo, dovrebbero spiegarci dove la cometa ha preso questo germe di vita. Ma l'esoterismo tratta l'argomento in modo diverso. La Terra si è formata allo stesso modo di tutti gli altri copri dell'universo; la sua evoluzione avviene attraverso sette globi che, partendo dalla più pura spiritualità passano attraverso la più concreta materialità, per poi tornare alla spiritualità. Ciascun globo evolve attraverso sottocicli che sono le Ronde, le Razze, ecc., fino al Pralaya che ne determina la fine. L'avvio del globo successivo parte dalla situazione precedente, che era stata congelata al momento del pralaya, e prosegue il processo di evoluzione. In linguaggio simbolico, si parla di Sette Giorni (i periodi di attività) e Sette Notti (i periodi di congelamento). I punti di transito fra un globo e l'altro, quelli dove la energia ed i principi vengono come congelati, sono detti "laya", centri di forza latente che restituiranno il loro contenuto al globo successivo, non appena la vita sarà stata richiamata in attività. In questo periodo noi viviamo nel quarto globo, successivo ai primi tre durante i quali le forme si sono via via consolidate; i tre globi che seguiranno saranno caratterizzati da un progressivo ritorno delle forme indurite allo stato etereo, spirituale. L'umanità si sviluppa completamente durante la quarta Ronda del quarto Globo. Noi oggi ci troviamo alla quinta Razza, distanti centinaia di milioni di anni dalla prima, e ci avviamo alla conclusione della quarta Ronda attraverso le due Razze a venire. Ci sono, naturalmente altri cicli, cicli entro i cicli, motivo per cui si hanno molte difficoltà nei calcoli degli eventi delle Razze. Il giro dell'eclittica, infatti, è percorso dal pianeta in 25.868 anni, con una retrocessione del punto equinoziale di circa 50 secondi l'anno. Ma all'interno di questo ciclo ve n'è un altro: l'aspide avanza in senso contrario a quello equinoziale di 11 gradi e mezzo circa l'anno, e compie una rivoluzione completa in 115.302 anni. Poiché lo spostamento dell'asse equinoziale rispetto all'apside è la somma dei due moti (61 gradi e mezzo circa), l'equinozio ritorna alla stessa posizione, rispetto alla apside, dopo 21.128 anni. Cosa vuol dire tutto questo ? Che ogni ciclo ha una grande influenza sulla Razza del suo tempo determinando profonde differenze che incidono sulla storia dell'umanità. I due poli sono chiamati "estremità destra" (nord) ed "estremità sinistra" (sud) del nostro pianeta, il capo ed i piedi della Terra. Ogni azione benefica (astrale e cosmica) viene dal polo boreale, o nord, ogni influenza letale viene da quello australe, o sud. Essi sono strettamente legati alla magia della mano destra e della mano sinistra, e le influenzano. Quanto più uno si avvicina ai poli, tanto meno la rotazione ha effetto; sui poli la rivoluzione diurna è annullata, per cui si dice che "la sfera è senza moto". L'occultismo spiega che l'area che incorona il polo nord come una calotta, è quella che sopravvive durante il manvantara della nostra ronda. Tutti i continenti e le terre centrali emergeranno dal fondo del mare più volte, a turno, ma quella terra non cambierà mai. La Terra, per quanto riguarda i suoi fenomeni fisici, è regolata dallo Spirito della Luna. La sua configurazione fisica cambia continuamente nel tempo. Violenti cataclismi, maggiori e minori, sono ricordati negli annali di parecchie nazioni. Il sollevamento e l'abbassamento dei continenti è sempre in atto, interi gruppi di isole sono sparite sotto al mare per poi emergere a distanza di molti secoli, la costa dell'America meridionale si abbassa e si solleva periodicamente; la zona della California è sottoposta ad un profondo squarciamento per cui si teme un violentissimo terremoto che distruggerà l'intera zona; Alpi. Himalaya, Cordigliera delle Ande, sono soggette a spinte continue che ne modificano forma ed altezza; il Sahara, da grande mare si è trasformato in deserto; la Scandinavia e la Scozia registrano un sollevamento di circa 200 metri negli ultimi 5000 anni; la Groenlandia sprofonda sempre più. Fohat è il Figlio delle Acque che vive fra gli Yazata del Fuoco e gli Yazata delle Acque; ma le acque di cui si parla non sono il liquido che conosciamo, bensì l'etere, figlio dell'akasha. Questa acqua, questo etere, è il sangue, il fluido vivente della Terra, considerata dall'Avesta un corpo vivente. Una leggenda popolare racconta che al polo nord sgorga una fontana della vita che ha origine alle visceri della terra: è il suo sangue. Si tratta del campo elettromagnetico che "attraversa tutte le sue arterie", ovvero tutta la superficie terrestre, con valori diversi nelle varie zone, e che si dice immagazzinato nell'ombelico della Terra. Esso è situato verso il sole calante, alle radici del Monte Meru, le cui radici sono collegate alla Terra centrale che non perisce mai. È la terra nella quale il giorno dei mortali dura sei mesi ed altrettanti la notte, e così torniamo nuovamente al polo, al nord, alla sede degli Dei, all'origine del bene. Nei Commentari, la Terra è paragonata al corpo di una donna, la Madre-Terra, la nutrice di tutte le creature, colei che comprende tutti i mondi. A questo modello si ispira la figura della Madonna nella religione cristiana. Il Mistero del Serpente consiste nel fatto che la nostra Terra, o piuttosto la vita sulla terra, negli insegnamenti segreti è spesso chiamata il Grande Mare, il Mare della Vita. La Terra si è inclinata più volte sul suo asse, passando per veri e propri capovolgimenti, determinando in tal modo diluvi, cambiamenti di clima e quant'altro è connesso con la sua posizione in relazione al Sole. L'uomo rappresenta sulla Terra la manifestazione del Principio Invisibile attraverso la Natura. Il Tempo sulla Terra è strettamente legato alle Ronde: comincia all'inizio di ogni Ronda e cessa alla fine di essa, quando sopravviene il pralaya. Durante questo stadio di "sonno", non vi è alcuna coscienza in grado di percepire lo scorrere degli eventi e, pertanto, non vi è misura del loro "durare". Quando la vita riprende, la coscienza riparte da zero, non ha ricordo della Ronda precedente; è come la rinascita di un essere umano: per lui il tempo ha inizio quando compare al mondo e cessa con la sua morte. Per gli Egizi, il Nilo era il simbolo della Terra personificata: Iside era considerata la matrice della Terra. Il simbolo della Terra è la lettera greca "gamma", iniziale di Gaia, altro termine con cui viene chiamato il pianeta. La Terra, come tutti gli altri pianeti del Sistema solare, ha sette Logoi, che sono i sette raggi emanati dal Protogono, il Raggio Padre, il Logos manifestato. Essa, come Aspetto o Principio Cosmico, è il settimo, il più basso, e corrisponde al corpo fisico dell'uomo, il più basso dei principi umani. La Dottrina Segreta afferma che non vi può essere alcuna forma oggettiva della Terra, ed anche dello Universo, se prima non si è formato nello spazio il suo prototipo astrale. Il Rig Veda divide il nostro pianeta in sette Karshvare; dal punto di vista dei globi, invece, essa è tripartita su tre piani superiori al nostro: il primo comprende il globo A+G, il secondo B+F, il terzo C+E. L'assimilazione del corpo umano al terreno è assai antica è diffusa. Humus è la terra, Homo è l'uomo, la derivazione è di per sè evidente. Ma il parallelismo non si trova solo nel latino; Aadamah significa terra, ed Adamo è l'uomo; in osco, humuns sono gli uomini, mentre in umbro si chiamano homones. Varrone scrive: "Il cielo e la terra sono lo stesso che l'anima ed il corpo. Il corpo ha per elementi l'umido ed il freddo che sono la terra, l'anima ha per essenza il calore ed il cielo". E poi prosegue: "La separazione dell'anima dal corpo è per gli esseri viventi un'uscita dalla vita, exitus, e quindi la morte (exitum), mentre la nascita si chiama initia perchè avviene quando corpo ed anima in unum ineunt". Per molti autori latini, come la terra si apre grazie all'aratro per poter accogliere il seme gettato dal coltivatore e farlo fruttificare, così il corpo si apre per ricevere l'anima e la materia diviene in tal modo la mater dell'anima. Il Sè è il più alto stato di purezza raggiungibile sulla Terra. La Terra si pone simbolicamente come il principio passivo, in contrapposizione al cielo inteso come principio attivo. Essa è l'aspetto femminile della realtà, lo Yin orientale, il Tamas della tradizione indù. Partorisce tutti gli esseri, li nutre e ne riceve poi nuovamente il germe fecondo. Mentre le Acque precedono la creazione e le forme, la Terra le produce e le mantiene. E come le acque sono l'apertura e la chiusura dei cicli cosmici(con i diluvi), la terra è l'apertura e la chiusura dei cicli biologici. Mircea Eliade spiegava che il binomio Homo-Humus non va inteso come "l'uomo è terra in quanto mortale", bensì "l'uomo è vivo perchè dalla Terra proviene e ad essa ritorna". Nel quadro dei quattro elementi tradizionali, l'elemento terra è quello secco, freddo, solido, denso, pietrificato, cristallizzato, raffigurato con lo stesso simbolo dell'acqua (un triangolo rovesciato), tagliato da una barretta a metà. Madre-Terra, madre, mater, materia, la Prakriti, base di tutta la realtà materiale, di cui si serve il Creatore, materia prima vergine ed immacolata, concepita senza peccato. Gli antichi deponevano per terra i bambini appena nati dal grembo materno, come a depositarli nel grembo della grande madre di tutti, chiamando la Terra con vari nomi: Levana (vigilava affinchè il bambino appena nato venisse felicemente levato da terra), Cunina (custode delle culle), Vagitano (che sorvegliava il pianto dei bambini), Rumina (che sovraintendeva all'allattamento), Potina (che sorvegliava sulla giusta razione del bere), Edusa (che vegliava sulla giusta razione del mangiare). Siamo certi che molta gente sorriderà di queste cose, fiera delle conquiste della scienza moderna, e certa di aver abbandonato per sempre le credenze pagane. Ma forse dietro a queste credenze si celavano dei valori che aiutavano a vivere e davano un senso alla vita diverso da quello che oggi viene dato; in che misura la perdita di questi simboli, di questi significati, di questi valori, ha prodotto lo smarrimento odierno ?

TERRA ADAMICA

 
(Alc.) - In alchimia, con questo termine, si designa l'elemento primordiale.

TERRA BASSA

 
(Esc.) - Gli Eschimesi ritengono che la Terra bassa si trovi negli abissi della terra e che sia destinata ad ospitare le anime dei morti per cause naturali.

TERRA DEL GIORNO

 
(Esc.) - Gli Eschimesi ritengono che la Terra del giorno si trovi nel cielo orientale e che sia destinata ad ospitare le anime dei morti per cause violente. Sarebbe lo equivalente del Walhalla scandinavo, dove le anime conducono una esistenza simile a quella condotta in vita sulla terra, ma molto più felice.

TERRA DEL SOLE ETERNO

 
(Ind.) - La tradizione la colloca al Polo Nord, oltre le regioni artiche. È "la terra degli dei, dove il sole non tramonta mai".

TERRA PROMESSA

 
(Eb.) - La Palestina, divenuta tale per gli Ebrei dopo la liberazione dalla schiavitù egizia.

TERRA SANTA

 
(Rel.) - Nome con cui sono tradizionalmente indicati i luoghi della Palestina resi sacri dalla vita, dalla predicazione e dalla morte di Gesù. Il termine può essere considerato infausto, dal momento che ha generato una delle tante carneficine del cattolicesimo: le Crociate.

TERSICORE

 
(Mit.) - Una delle nove Muse, dea della musica e della danza. Viene rappresentata con l'effigie di una giovane donna, con faccia sorridente, coronata di ghirlande o di un diadema, con la lira e l'arpa in mano.

TERTULLIANO Quinto Settimio Florente

 
(Lat.) - Cartagine 155, 240 circa. Apologeta e scrittore latino cristiano del III secolo, si conosce molto poco della sua vita, se si eccettuano poche notizie tramandate da Eusebio e da Girolamo. Nacque in una famiglia pagana, da un centurione, respirando subito aria di avversione al cristianesimo. Forse iniziato ai Misteri di Mitra, ebbe ottima formazione letteraria, filosofica, storica e giuridica. Scrisse anche in lingua greca ed esercitò l'avvocatura a Roma. Nel 193 si convertì al cristianesimo, pare leggendo la Bibbia, e fece ritorno in Africa. Cominciò la sua prima attività di teologo rivolgendo la sua polemica contro la cultura classica e la sapienza monda, di conseguenza anche contro la stessa chiesa cattolica. Divenne sacerdote e nel 213 aderì al montanismo. Successivamente se ne allontanò, formando una propria setta. Carattere focoso ed intollerante, molto polemico con i pagani e gli eretici. Il suo problema fondamentale è la conoscenza della veritas che, sempre secondo lui, è l'elemento di distinzione fra pagani e cristiani. Grande scrittore, ma anche grande sofista, ha stile e linguaggio personali. Conciso e denso, passa con facilità retorica dalla commozione alla protesta, dallo sdegno alla ritorsione, dall'ironia al sarcasmo. Viene considerato il padre della teologia occidentale, in particolare per il dogma trinitario (una sostanza, tre persone) e la cristologia. Non si cura della ragione e della filosofia; famosa la sua affermazione "Credo quia absurdum".

TERZIARIO

 
(Geo.) - L'era terziaria, o Cenozoica, si colloca fra 70 e 2 milioni di anni fa; si divide in due periodi: Paleogene (comprendente il Paleocene, l'Eocene e l'Oligocene) e Neogene (Miocene e Pliocene). In questo periodo i mammiferi divennero numerosi, sempre più differenziati e specializzati. La scienza ritiene che in quell'era l'uomo non fosse ancora comparso. L'esoterismo sostiene che era già sparita la Terza Razza ed era nata la Quarta, quella veramente umana, con la divisione dei sessi.
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