Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

TEPEYOTL

 
(Atz.) - Presso gli antichi Aztechi, con questo nome si indicava la Dea della montagna, consorte del Dio giaguaro e madre di Ceuteol.

TEPONAZTLI

 
(Azt.) - In lingua nahuatl significa "tamburo". Spesso il termine veniva usato per designare il Dio della musica Macuilxochtli, o il Dio della danza Xochipilli.

TEPOZTECATL

 
(Mes.) - Divinità minore presso una tribù che era imparentata con gli Aztechi.

TERAPEUTI

 
(Gr.) - O Therapeutes, una comunità religiosa giudaica con sede attorno al lago di Mareotide. I suoi membri designati con il nome di "servi" di Dio, si davano alla vita contemplativa ed erano dediti al digiuno ed alla castità come preparazione ai sogni ed alle visioni. Erano dei mistici ed interpretavano la Bibbia allegoricamente; osservavano il sabato e la loro festa maggiore, con il suo periodo di 49 giorni, era la festa delle "settimane". Si trattava di una scuola di Esoteristi, gruppo interno del Giudaismo Alessandrino e non una "setta", come generalmente si crede. Essi erano "guaritori" nel senso che alcuni Scienziati "Cristiani" e "Mentali", membri della S.T., sono guaritori e contemporaneamente buoni Teosofi e buoni studenti delle scienze esoteriche. Filo Giudeo li chiamò "servi di dio". Come giustamente dimostrato in un Dizionario di Letteratura, Sette e Dottrine (vol. IV, articolo "Filo Giudeo") nel menzionare i Terapeuti: "Non vi è alcuna ragione per pensare ad una 'setta' speciale, ma piuttosto ad un circolo esoterico di illuminati, di 'uomini saggi' ... Essi erano Ebrei contemplativi Ellenizzati.

TERAPHIM

 
(Eb.) - Uguali ai Seraphim, o agli Dei Cabiri; immagini del serpente. I primi Teraphim, secondo la leggenda, furono ricevuti in dote da Dardano e da lui portati in Samotracia ed a Troia. Erano gli idoli-oracolo degli antichi Ebrei. Rebecca li sottrasse a suo padre Laban. Secondo alcuni studiosi, erano oggetti culto degli antichi Ebrei, venerati principalmente nelle famiglie, forse statue o statuine di divinità, o di geni antenati. Se ne faceva uso per il sortilegio e la divinazione accanto all'efod. Louis de Dieu, nel suo "Genesis", ne parla così: "Essi, forse, erano immagini di angeli, o statue dedicate agli angeli, la presenza di uno di questi spiriti venendo in tal modo attratta in un teraphim e rispondendo ai richiedenti (concultanti); ed anche in questa ipotesi, la parola teraphim diverrebbe equivalente di seraphim, sostituendo la t con la s secondo la maniera siriana". Nei Settanta, i teraphim vengono chiamati edola, forma delle sembianze di qualcuno; e poi anche spettri, corpi astrali, gli scolpiti, le manifestazioni, le sembianze luminose, ecc. La Vulgata li dice "messaggeri annuncianti", e quindi oracoli. Per quanto riguarda il modo della divinazione, Maimonide racconta: "Gli adoratori dei teraphim sostenevano che la luce delle principali stelle (pianeti) penetrando nella statua cava e riempiendola completamente, la virtù angelica (dei reggenti, o principi animatori dei pianeti), conversava con loro insegnando le arti e le scienze utilissime". Seldeno aggiunge che i teraphim erano costruiti e modellati secondo la posizione dei rispettivi pianeti, e ciascuno di essi era consacrato ad uno speciale "angelo stellare".

TERATOLOGIA

 
- Un termine Greco coniato da Geoffrey di St. Hilaire per indicare la formazione prenatale di mostri, sia umani che animali. È formato dalle parole greche terato (mostro) e logia (discorso), quindi studio della mostruosità sia animale che vegetale. Nella storia della teologia negativa, questo termine indica l'uso di parlare di Dio attraverso immagini mostruose che, in quanto tali, sono le meno soggette ad essere interpretate in senso positivo e sottolineano invece l'assoluta incommensurabilità fra Dio ed ogni discorso umano. Fin dalla più remota antichità, miti, monumenti, simboli, riti, dimostrano la conoscenza di forme mostruose umane ed animali, considerate prodotto di influssi soprannaturali. Il più forte argomento di questa origine soprannaturale e demoniaca risiedeva nella teoria dominante, all'epoca, della pre-esistenza di germi (o singenesi) secondo la quale ogni uovo conteneva un individuo già completo, ma piccolissimo. Ciò serviva anche a spiegare la trasmissione del peccato originale. Morgagni considerò la mostruosità come fenomeno naturale, Wolff sostituì la teoria della singenesi con quella della epigenesi, nacque poi la teratologia sperimentale. Ma mentre la scienza progrediva nella spiegazione del fenomeno, la posizione della Chiesa di Roma non cambiava di una virgola ! La vera e propria teratologia nasce nel XIX secolo, grazie agli studi di Etienne ed Isidore Geoffrey Saint-Hilaire. Questi studi trasformano i mostri da spaventosi e conturbanti enigmi a strumento per provare la regolarità e la uniformità della Natura. Nei mostri si annida il mistero della natura umana e di quella animale; il mostro mette a dura prova le leggi di quella scienza che fonda i suoi progressi considerando la natura come una madre. Dinanzi al mostro, la razionalità umana diventa impotente.

TERHENETAR

 
(Sca.) - Nella mitologia dei Finnici, è il nome del Signore delle Nebbie.

TERIOMORFISMO

 
(Rel.) - Forma animale attribuita alla divinità o ad altro essere soprannaturale. Nell'antichità, spesso, antropomorfismo e teriomorfismo si sono mescolati creando figure in parte umane ed in parte animali. Per molti popoli primitivi, poi, la persona umana, dopo morta, assumeva forme animali; da ciò probabilmente nasce il teriomorfismo. Questo tipo di rappresentazione del divino ha interessato quasi tutte le civiltà ed ha trovato la sua forma più perfetta in quella egizia. Molte divinità egizie, infatti, venivano raffigurate ora in forma umana, ora in forma animale, ora in forma mista. Ed anche nell'Induismo troviamo una larga applicazione del teriomorfismo (Ganesha), come pure nella mitologia greca: Pan con i piedi caprini ed Atena sotto forma di civetta.

TERMINI

 
(Occ.) - Divinità romane che presiedevano ai confini ed alle frontiere; si dice che il culto fosse stato istituito da Numa che aveva ordinato a ciascun cittadino di segnare i confini della proprietà con pietre consacrate a Giove. Ad esse erano dedicate le feste annuali dette Terminalia, durante le quali si offrivano focacce, carne e frutti, essendo sacrilego macchiare le pietre con il sangue. Il Dio Termine era identificato con Giove quale protettore dei confini; famoso, infatti, era il Termine pubblico che si trovava nel Tempio di Giove al Campidoglio, sopra al quale vi era un'apertura sulla volta perchè nessun termine poteva stare coperto. La figura del Dio Termine consisteva in una base quadrata, con il membro virile al suo posto, sormontata da una testa di Fauno, di Giove Ammone, di Mercurio, ecc. Secondo alcuni storici, gli Dei Termini erano i simboli di Hermes-Mercurio, posti lungo le grandi strade, ed alle loro svolte aveva forma di croce. Ogni sette giorni i sacerdoti ungevano questi simboli con olio ed una volta l'anno vi appendevano ghirlande. Per questo motivo si chiamavano anche "unti". Poiché in alchimia Mercurio è il principio umido, l'acqua primitiva che contiene il seme dell'universo, fecondata dal Fuoco solare, la croce, unione del verticale (maschile) e dell'orizzontale (femminile), esprimeva il principio fecondatore. E talvolta gli Dei Termini avevano questo significato. In astrologia, i Termini (facce, fini, confini) sono delle suddivisioni irregolari dello Zodiaco che vengono attribuite ai cinque pianeti tradizionali, esclusi Sole e Luna.

TERNARIO (Eso.)

 
La combinazione dell'1, 2 e 3, che vede in quest'ultimo il primo dei numeri dispari (l'Uno ha altro significato) ed il numero del mistero per eccellenza. Il Ternario è il simbolo del triangolo, e viceversa, indicando la prima figura geometrica che dà luogo ad una superficie, ed anche il principio della formazione del corpo fisico. Gli animali sono ternari, lo uomo è settenario (se buono), quinario (se cattivo). Per una migliore comprensione vedere anche alla voce "Tre". Vediamo ora alcuni esempi di Ternario: Ternario spirituale Yod He Vau Ternario divino Aleph Mem Schin Ternario umano Aleph Daleth Mem Ternario fisico Due quadrati intrecciati Ternario dell'Uomo Tre triangolo intrecciati Ternario numerico Aleph Beth Ghimel
Vai alla Bibliografia