Glossario

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SVETA

 
-DVIPA (San.) - Letteralmente, l'Isola o il Continente Bianco, uno dei Sapta-dvipa, il nome del primo continente del nostro globo, come lo si trova citato nei Purana; è chiamato anche la terra degli Dei. Il Colonnello Wilford tentò di identificarla con la Gran Bretagna, ma sbagliò.

SVETA

 
-LOHITA (San.) - Il nome di Shiva quando appare nel 29' Kalpa come "un Kumara color della luna".

SVETAMBARA

 
(San. ) - Letteralmente significa "colui che indossa un vestito bianco" ed è la denominazione sanscrita di una delle due sette in cui si divise il Jainismo. Essa è in opposizione ai Digambara, "colui che indossa il vestito del cielo", ovvero quelli che vanno nudi. La differenza fra le due sette è più sul piano disciplinare che su quello dottrinale. Alla setta Svetambara è dovuto il Siddhanta, canone della dottrina jainica, scritto quasi del tutto in ardhamagadhi (una variante del pracrito). I Digambara negano a questo canone qualsiasi autorità, però hanno molte concezioni concordanti con quelle del Siddhanta.

SVETASVATARA

 
(San.) - La Svetasvatara Upanishad è la Upanishad dello Yoga. È senza dubbio più recente della Katha Upanishad, ma è anch'essa collegata allo Yajurveda Nero.

SWA

 
(San.) - Termine sanscrito equivalente al self inglese ed al Sè italiano.

SWANWICK Anna

 
(???) - Citata da H.P.B. nella Dottrina Segreta quale autrice di "I Drammi di Eschilo".

SWARA

 
(San.) - La corrente dell'onda di vita.

SWARA SADHANA

 
(San.) - Termine appartenente alla scuola tantrica, che indica la pratica dello yogi consistente nel far passare il respiro attraverso la narice sinistra dall'alba al tramonto, ed attraverso la narice destra dal tramonto all'alba.

SWEDENBORG EMMANUEL

 
(Sve.) - Il grande veggente e mistico Svedese. Nacque il 29 Gennaio 1688, figlio di Jasper Swedenborg, vescovo di Skara, nel Gothland Occidentale; morì a Londra, in Great Bath Street, Clerkenwell, il 29 Marzo 1772. Crebbe in un ambiente fortemente impregnato di spiritualità, studiò scienze naturali ad Uppsala seguendo le concezioni meccanicistiche di Cartesio, e si perfezionò in Inghilterra con Newton. Tornato in patria ebbe vari incarichi (mentre era Assessore all'Istituto Minerario di Stoccolma, pubblicò il Regnum Animale, nel quale cominciò l'indagine del rapporto fra corpo ed anima), dopo di che si ritirò in eremitaggio ad Hornsgate, per abbandonarsi alle esperienze mistiche. Nel 1745 a seguito di una profonda crisi religiosa, si credette investito da Dio del compito di fornire una nuova interpretazione delle Sacre Scritture. A questa impresa dedicò la seconda parte della sua vita ispirando la Chiesa della Nuova Gerusalemme, fondata dai suoi seguaci. Avvalendosi della sua psiche particolare, egli giunse ai cosiddetti stati liminari della coscienza, nei quali si verifica una inversione delle condizioni normali dell'esperienza, con fenomeni fisiologici speciali e vere e proprie allucinazioni. Tradusse le sue visioni ed i suoi colloqui con gli spiriti dell'al di là in ponderose opere, la più celebre delle quali è Arcana Coelestia, criticata da Kant come "sogni di un visionario spiegati con i sogni della metafisica". Di tutti i mistici, Swedenborg ha di certo avuto la massima influenza sulla "Teosofia", anche se lasciò una impronta molto più profonda nella scienza ufficiale. Mentre non ebbe rivali come astronomo, matematico, fisiologo, naturalista e filosofo, in psicologia e metafisica era certamente in ritardo rispetto al suo tempo. A quarantasei anni divenne un "Teosofo" ed un "veggente"; ma, sebbene la sua vita sia stata sempre senza biasimo e rispettabile, non fu mai un vero filantropo o un asceta. I suoi poteri chiaroveggenti, comunque, erano molto notevoli, ma non andò oltre questo piano della materia; tutto ciò che egli dice dei mondi soggettivi e degli esseri spirituali è evidentemente più il frutto della sua esuberante fantasia che del suo intuito spirituale. Lasciò numerose opere, che sono deplorevolmente male interpretate dai suoi seguaci. Swedenborg ha una concezione empiristica del mondo e, vivendo il contrasto fra scientismo e misticismo, cerca una conciliazione fra l'indagine scientifica esteriore e la ricerca interiore della fonte prima dell'essere. Partito da una visione dell'anima come una sorte di materia assottigliata, e del mondo come una macchina colossale costruita da Dio, egli giunge ad una concezione monistica ed emanatistica di tipo neoplatonico. Il mondo, secondo Swedenborg, è popolato e percorso da influssi buoni e malvagi, incarnati da esseri soprannaturali angelici e diabolici; l'uomo, che nel suo piccolo è l'immagine di tutto l'universo, è libero di scegliere fra questi impulsi, ed il suo perfezionamento continua anche dopo la morte del corpo.

SWEENY

 
(Sca.) - Personaggio celtico, re di Dai Airaidhe. Egli fu punito per l'offesa fatta ad un religioso, con la maledizione che lo portò alla pazzia. La condanna da espiare era quella di vagare sugli alberi e cibarsi esclusivamente di bacche. Dopo numerose peregrinazioni, giunse vicino ad un monastero, e lì chiese perdono, pentendosi per il suo peccato.
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