Glossario
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SALICO
(Fr.) - Ciò che appartiene ai Franchi "salici", ovvero gli abitanti della riva del fiume Sala. In particolare, è famosa la Legge Salica che escludeva le donne dalla corona. Essa si rifà con certezza alla fama negativa attribuita al sesso femminile, un pessimo vezzo comune a tutte le religioni exoteriche.
SALIVA
(Mag.) - In tutte le epoche e presso tutti i popoli, a questo umore delle ghiandole della bocca sono stati attribuiti poteri straordinari. Plinio riportava che, secondo un antico costume, bastava strofinarsi con un dito un pò di saliva dietro le orecchio per eliminare fastidi ed inquietudini. Era considerata anche un validissimo antidoto contro aspidi, vipere e serpenti velenosi di qualsiasi genere. Ma Alberto il Grande precisava che la saliva, per essere efficace, doveva appartenere ad un uomo digiuno che fosse stato a lungo senza bere. Sembra siano state fatte prove pratiche per uccidere le vipere con lo sputo, ma i risultati sono stati deludenti.
SALMALI
(San.) - Una delle sette zone; un tipo di albero.
SALMANTICENSI
(Rel.) - Testi di teologia dogmatica e di teologia morale scritti nel XVII secolo da alcuni carmelitani scalzi maestri nel collegio di Salamanca. Si tratta di dodici volumi nei quali si esprime un orientamento dottrinale in linea con le tesi della scuola tomistica del tempo.
SALMISTA
(Rel.) - Un autore o cantore di salmi, ma il termine viene attribuito per antonomasia al re David. In greco, psalmos era un canto accompagnato dalla cetra; per gli Ebrei è una composizione poetica. Nella Bibbia, il Libro dei Salmi raccoglie 150 di queste composizioni, di varia lunghezza, divisi in cinque gruppi. Ma il libro è stato ripetutamente manomesso, per cui è difficile dire quanti siano esattamente i salmi e quanti i gruppi all'origine. Il primo gruppo è attribuito quasi interamente a David, gli altri ad autori vari. Essi sono una continua esaltazione di Dio, ora chiamato Yahweh, ora Elohim, con annunzio di un'età messianica. Il cristianesimo ha attinto ai salmi per alcune delle sue più belle preghiere. La salmodia è il canto dei salmi presso gli Ebrei ed anche presso i Cristiani; è anche il modo di cantare o recitare i salmi durante la liturgia. Il salmo può essere cantato da un solo cantore o dal coro, in modo ornato o in modo sillabico, con ripetizioni ed alternanze.
SALMO
(Rel.) - Dal greco psalmos, latino psalmus, con il significato di "toccare le corde di uno strumento", ossia suonare e poi "cantare". Il salmo è un canto sacro, come quelli composti da Re David e da altri poeti ebrei, che si cantano tuttora nelle chiese cristiane e nelle sinagoghe israelitiche; è stato chiamato così perchè nell'antichità si cantava accompagnandosi con la cetra.
SALMODIA
(Rel.) - Ha la stessa derivazione di salmo e significa "il cantar salmi", l'ordine in cui essi vanno cantati.
SALOMONE
(Eb.) - Un re ebraico di cui non si trova traccia in alcun luogo, salvo che nella Bibbia. Il suo magnifico palazzo e la sua città coincidono con quelli dei racconti persiani, tuttavia sono sconosciuti ai viaggiatori europei e pagani. Famoso il suo tempio e la leggenda che ne traccia le origini, dal cui contenuto scaturirono i concetti tutt'oggi alla base della massoneria. Il sistema di misure architettoniche adottato per il tempio è lo stesso usato per la costruzione della Piramide, dell'Arca di Noè e di altre costruzioni bibliche. Salomone non riconobbe Mosè, nè le sue Leggi. Egli aspirava alla costruzione di un tempio a Yehweh, simile alle costruzioni erette da Hiram in onore di Ercole e Venere, Adone ed Astarte. In due libri della Bibbia (Re e Cronache) si trovano molte notizie su questo re. E veniamo alla leggenda. Il suo nome è Selomoh, che significa "il perfetto, il pacifico". È considerato il terzo re di Israele, figlio e successore di David, nato da Betsabea, vedova di Uria. Acquistò il diritto alla monarchia per designazione del vecchio padre, spinto da Betsabea e dal profeta Nathan. Consacrato re poco prima del 900 a.C., a vent'anni si liberò dai rivali e dai nemici del padre, e del fratello uccidendo diverse persone. Sposò la figlia del Faraone per allargare il suo prestigio all'estero e regnò in pace e sicurezza. Diede al regno una amministrazione centralizzata, dividendolo in dodici distretti diretti da autorità prefettizie. Ben regolata era la riscossione dei tributi, nonché la transazione commerciale. Monopolizzò il mercato dei cavalli ed allestì una flotta per assicurare i traffici lontani. E fece costruire il famoso Tempio. Salomone, o Soliman, era considerato il protettore dei filosofi, dei botanici, degli indovini e degli astrologi, secondo i quali, Dio aveva infuso in lui la sua sapienza. Da ciò il possesso di tutte le congnizioni naturali e soprannaturali, la scienza più sublime e più utile, la capacità di evocare geni e spiriti, facendosi obbedire. Possedeva un anello in cui era incastrato un talismano che gli dava poteri assoluti su tutti gli esseri intermediari fra Dio e l'uomo. È molto difficile separare la parte storica dal grande edificio simbolico che fa di questo re quasi una manifestazione delle capacità divine. La stessa leggenda di Hiram, degli operai, dei compagni, dei maestri, è un glifo complesso dell'uomo e del sentiero che deve percorrere per edificare in sè quel tempio perfetto nel quale può inserirsi la sua parte divina.
SALTERIO
(Eb.) - Strumento musicale a corde fisse in forma di trapezio, di cui ogni nota aveva una corda doppia, una d'acciaio e l'altra di ottone. Si suonava con una verghetta di ferro o con un bastoncino ricurvo.
SALUTE
(Mit.) - Secondo le usuali definizioni, è lo stato di benessere di un organismo, quando esso è libero da malattie, disturbi e difetti. Poiché l'organismo non è mai libero da questi tre mali, la salute non esiste; ciò lo si può riscontrare dal fatto che nessuno si accorge di essere in salute, mentre tutti lamentano qualche male. Ciò che è certo è che la salute dipende non solo dal buon funzionamento dei vari organi, dal loro reciproco rapporto, dalla loro perfetta integrazione, ma anche, e soprattutto, dal giusto equilibrio fra soma e psiche. E qui le cose si complicano al punto che, con grande approssimazione al vero, si può affermare che non esiste un solo essere umano che sia veramente "sano" ed in "buona salute". Le malattie della psiche sono più numerose e più gravi di quelle del soma, oltre ad essere più difficili da individuare e da curare. L'astrologia propone una corrispondenza fra le parti del corpo umano ed i segni zodiacali; la trattazione è interessante, ma si hanno spazi vuoti, o sovrapposizioni, che permettono interpretazioni troppo ardite e soggettive. La mitologia presentava la salute come donna seduta su un alto seggio, con una patera in mano, vicino ad un altare sul quale vi era un serpente arrotolato, la testa alzata. Si tratta di una grande figura allegorica che dice tutto sulla salute : come sempre i simboli sono molto più chiari di qualsiasi discorso. La figura del serpente viene letta in molti modi (uso preventivo, terapia, ecc.), ma certamente rappresenta il più chiaro segno di quanto la salute sia permanentemente a rischio. Igiea era la dea dell'Igiene, ed era figlia di Esculapio; ancora una volta si mette in risalto l'aspetto preventivo delle misure più adeguate. E sembra che alla salute sia legato il pentagono.