Glossario

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SORGON

 
(Ind.) - Nella mitologia indù, è il nome del Paradiso dei Devendiren, immaginato sotto terra e destinato a quelli che in vita non si sono resi meritevoli del paradiso di Shiva. Dal Sorgon le anime tornano sulla terra per compiere un nuovo esperimento di vita. Può essere identificato con il Devachan.

SORITE

 
(Fil.) - Dal greco "soros" che significa "cumulo", rappresenta un sillogismo composito, fatto di un cumulo di premesse, una sequenza di predicati, ed una conclusione pressoché impossibile. Costituisce uno degli artifizi logici per dimostrare l'indimostrabile, molto utile in religione.

SORTE

 
(Occ.) - Sortem è termine latino che deriva da serere, annodare, legare insieme; simbolicamente è ciò che stringe l'uomo e lo lega assieme a determinati eventi. Secondo il Mommsen all'origine era il nome di pezzetti di legno, legati assieme, che si gettavano a terra e si osservava poi quale figura ne risultava; da essa si traeva l'augurio. Più o meno la stessa cosa delle Rune scandinave. In senso generale, la sorte è spesso sinonimo di destino, augurio, predestinazione, causa degli avvenimenti della vita. In senso particolare, diventa "estrarre a sorte", "gettare le sorti" e via di seguito. Da questo termine deriva Consorte, Sortilegio ed altri termini composti. La figura allegorica della sorte, nel mito e nella simbologia, è una giovinetta loquace, sempre in movimento, leggera e snella, con le vesti agitate dal vento; Essa è anche simbolo della fortuna, strettamente legata alla sorte.

SORTES SANCTORUM

 
(Lat.) - "Il sacro lancio dei dadi a scopo divinatorio" praticato dai primi sacerdoti Cristiani e medioevali. S.Agostino che "non disapprovava questo metodo per apprendere il futuro, stabilì che non fosse usato per scopi mondani, ed egli stesso lo praticò" (Vita di S.Gregorio di Tours). Se, comunque, "è praticato da laici, eretici o pagani" di ogni tipo, la sortes sanctorum diventa - se prestiamo fede ai buoni e pii padri - sortes diabolorum o sortilegium, stregoneria.

SORTILEGIO

 
(Occ.) - Da sorti-legus, legge la sorte, e quindi indovino. In senso positivo è la predizione dell'avvenire per mezzo di incantesimi; in senso negativo è il maleficio di una fattucchiera o di uno stregone. La circea era una pianta celebre e molto usata nelle operazioni magiche dell'antichità.

SOSIOH

 
(Zend) - Il Salvatore Mazdeo che, come Vishnu, Maitreya Buddha ed altri, dovrà apparire su di un bianco cavallo alla fine del ciclo, per salvare l'umanità. (Vedi "S'ambhala"). L'Avatara Kalki, dopo la cui venuta, alla fine del Kali Yuga l'uomo nascerà dalla donna senza peccato. A quel punto spariranno gli aspetti oscuri delle divinità (Arimane, Tifone, Samaele, Satana, ecc.), cadranno tutti i contrari e dalle contraddizioni nascerà la loro sintesi come armonia universale. Qualcosa di meglio del Giudizio Universale cristiano.

SOSTANZA

 
(Eso) - Dal latino sub-stans con il significato di "ciò che sta sotto", ciò che sussiste di sè medesimo, che è alla base delle forme e delle apparenze. Viene altrimenti detta Materia, anche se la sinonimia non è perfetta. Per Platone era l'esistenza, il modo di essere, il "ciò che realmente è" delle idee; con Aristotele diventa il fondamento della realtà, e viene distinta in sostanza prima (la cosa singola) e sostanza seconda (i generi). Successivamente Aristotele distingue la sostanza in tre tipi: sensibile ed eterna (corpi celesti), sensibile e peritura (mondo sublunare, piante, animali, ecc.), immutabile. Le prime due si fondano sulla terza e chiedere "cos'è la sostanza" è lo stesso che chiedere "cos'è l'ente". La sostanza è ciò che è immanente in ogni singolo individuo, che è "sinolo" perchè composto di materia e forma. Gli Scolastici faranno della sostanza oggetto di speculazione e, come per tante altre cose, produrranno una tal serie di congetture da rendere l'argomento incomprensibile. Tutta la filosofia successiva argomenterà sulla sostanza, quasi sempre distinguendola dalla forma, ma fermandosi davanti al concetto di sostanza prima, ovvero di quel qualcosa che porta il pensiero molto vicino a Dio. Locke nega l'esistenza di una realtà ultima, per Berkeley la sostanza è un'idea, per Hume è un prodotto della psiche, per Kant una funzione trascendentale del conoscere priva di validità ontologica. Si ha la netta sensazione che su nessun argomento la filosofia abbia detto tante sciocchezze quante ve ne sono sulla sostanza. Per la scienza, la sostanza è materia, tout-court, senza alcun dubbio nè possibilità di discussione. I Teosofi usano questo termine con un diverso significato, qualificando la sostanza come percettibile, diversificandola per ogni piano del Cosmo e dell'essere, determinando in tal modo una legione infinita di significati diversi. Nel Sudda Satwa, ad esempio, si distingue la sostanza materiale, da quella psichica e spirituale, intendendo quest'ultima come ideale , ossia che esiste sui piani più elevati. La scienza intende per sostanza ciò che si può pesare, misurare; è lo stesso che materia, o massa. Sostanza è ciò cui si può applicare una forza, e perchè ciò sia possibile, vi deve essere una massa. Per gli Occultisti la sostanza è qualcosa di diverso, una Causa, una Essenza dei vari fenomeni, anche se queste parole non sono esatte; exotericamente, però, non se ne trovano di migliori. Luce, calore, elettricità, magnetismo, sono sostanze, dal che emerge che sostanza non può essere sinonimo di materia. Sostanza è l'unità universale, immutabile, eterna ed assoluta, che nel suo aspetto primario manifestato diventa: - Nella sfera dell'oggettività e della fisica, Sostanza e Forza primordiale (centrifuga e centripeta, negativa e positiva); - Nel mondo della metafisica, lo Spirito dell'Universo, l'Ideazione Cosmica, detto anche Logos. La sostanza cosmica primordiale è Mulaprakriti, e certamente essa non può essere definita Materia.

SOTEIRA

 
(Mit.) - Appellativo di Apollo ermafrodito, il cui attributo è la lira, e Diana barbuta, con arco e frecce. Per gli Iniziati, Soma, Sin, Artemide, Soteira, Deus-Lunus, Osiride-Lunus Thot-Lunus (il Budha-Soma indù), erano semplicemente le Potenze occulte della Luna.

SOTERIOLOGIA

 
(Rel.) - Dottrina della salvezza, come parte fondamentale di una dottrina religiosa. Tutte le religioni sono soteriologiche in quanto mirano a liberare l'uomo dal male, comunque inteso, dandogli in tal modo la salvezza. Le antiche religioni, infatti, contro il male prevedevano purificazioni, riti, ed altro, diretti a far riacquistare la salute fisica. Ma il vero concetto di religione soteriologica nasce con riferimento ad una religione che ha un orientamento organico sul problema centrale della salvezza spirituale. Le prime forme di soteriologia furono certamente i Misteri che, operanti a fianco delle religioni ufficiali, fornivano una via di salvezza particolare ed individuale ai loro Iniziati. L'Ebraismo può essere intesa come religione soteriologica solo considerandolo come salvezza di una nazione e non di un individuo. Buddhismo e Jainismo sono le due grandi religioni soteriologiche dell'India, le quali si propongono di guidare l'uomo verso la liberazione attraverso la rinuncia al mondo ed alle sue illusioni. Ma la religione che pretende di rappresentare il massimo della soteriologia è la cristiana che fonda tutta la sua dottrina sulla figura di Cristo salvatore. Questa salvezza, che si articola attraverso l'incarnazione, la redenzione, la giustificazione e la grazia, ha posto una infinità di problemi, tuttora non risolti.

SOTERO

 
(Mit.) - Dal greco soter che significa "salvatore", attributo di Giove cui gli Ateniesi eressero un tempio con questo nome nel Pireo. Il termine fu ripreso come epiteto adulatorio di vari re di Siria e di Egitto.
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