(???) - Scienziato citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta quale autore della Teoria della Forza Nervosa, o Etere Nervoso, della Forza del Sole e della Forza della Terra.

(Fr.) - Parigi, 1850 - 1935. Fisiologo francese, professore a Parigi, si occupò del sistema muscolare e di quello nervoso, dell'epilessia e della sieroterapia. Nel 1902 scoprì il fenomeno della Anafilassi, per cui vinse il Nobel nel 1913. Si occupò anche di fenomeni medianici.

(Fil.) - La ricompensa è un premio alla virtù che viene rappresentata come una donna di età matura, riccamente vestita, con una corona d'oro in testa. La corona di rose è una ricompensa alla castità ed alla modestia, la corona di gramigna era destinata, in segno di grande onore, al generale che avesse tolto l'assedio ad un esercito circondato, la corona d'allora era la ricompensa per la vittoria nelle gare sportive, ecc.

(Fil.) - Termine impropriamente spiegato come "riportare alla memoria", portando a motivo il fatto che, secondo gli antichi, la memoria era nel cuore. Ricordare significa "riportare nel cuore" e, quindi, ripetere le sensazioni che hanno accompagnato un evento passato. Rammentare la formula di soluzione del teorema di Pitagora non crea alcuna particolare sensazione, ricordare il primo amore crea uno stato emotivo profondo! Simbolo del ricordo è la viola del pensiero, lo gnafalio è il simbolo del ricordo eterno (perchè i suoi fiori disseccati conservano forma e colore), l'anello incastonato è il simbolo del bene ricevuto (l'oggetto è nato dalla consuetudine di dare alla persona liberata una pietra con sopra attaccato un pezzetto della catena che la teneva legata).

(Ara.) - Apostasia, ritorno dell'Islam all'incredulità. Ribellione di alcune tribù arabe, avvenuta dopo la morte di Maometto, le quali, ritenendosi legate solo personalmente al Profeta, rifiutarono l'obbedienza ad Abu Bakr. I ribelli furono sgominati nella battaglia di al-Yamama.

(Fil.) - Tesi epistemologica che postula un ordine gerarchico delle varie discipline scientifiche a partire dalla fisica, considerata la prima e la fondamentale. Dopo la fisica abbiamo la chimica, la biologia, la psicologia e la sociologia. Tutti i termini ed i concetti di una qualunque di tali discipline sono traducibili nei termini e concetti di una disciplina più fondamentale, non è possibile il contrario. Il punto più alto di una tale assurdità è stato raggiunto in psicologia dove si è tentato di ridurre questa scienza in neurofisiologia.

(Ara.) - Nome dell'Angelo custode del Paradiso musulmano, secondo una credenza post-coranica. ar-RIFA (Ara.) - (1120-1182) - Mistico arabo-musulmano dello Iraq, considerato in Egitto come uno dei quattro qutb, o massimi santi dell'islamismo. Fondò la confraternita religiosa musulmana Rifa-iyya, i cui adepti compivano pratiche stravaganti, quali: divorare serpenti vivi, camminare sui carboni accesi, entrare in forni riscaldati. I viaggiatori europei del secolo scorso li chiamavano "derviches hurleurs" (asceti urlatori).

(Gr.) - Nella mitologia, una catena di montagne sulla quale dominava il dio della neve e degli uragani, un dio dal cuore di ghiaccio. Nella filosofia Esoterica, è un continente preistorico reale che, da terra tropicale sempre irrorata dal sole, è ora diventata una regione desolata al di là del Cerchio Artico. È anche il nome di uno dei difensori di Troia, da Virgilio detto il più giusto dei Troiani, da Dante messo in paradiso assieme a Traiano.

(Fil.) - Da re-flectere, ossia piegare nuovamente una cosa, ripiegare. Consiste nell'azione di considerare attentamente una cosa, pensarla più volte e da diversi punti di vista, ottenendo spesso una immagine nuova della cosa, diversa da quella generica e semplicistica che si aveva prima. Per gli Scolastici, la riflessione era la conoscenza che lo intelletto aveva di sè, il fatto che esso non solo era in grado di conoscere ma "sapeva" anche di conoscere. Questo secondo livello di conoscenza è evidente quando l'intelletto pone quale oggetto di conoscenza sè stesso. Locke considera la riflessione un "senso interno", una delle due fonti di tutte le nostre idee. Per Hume, la riflessione produce nel pensiero le impressioni immediate che già si sono avute, dando origine alle idee. Per Kant la riflessione può essere logica (comparazione di molteplici rappresentazioni per trovare somiglianza o differenze) oppure trascendentale (determinazione delle reciproche relazioni fra le cose: identità e diversità, comunanza ed opposizione, interno ed esterno, materia e forma). Per Fichte, la riflessione è la considerazione astratta per cui l'IO si pensa come contrapposto al proprio oggetto; per Hegel, la riflessione è l'atteggiamento tipico del pensiero comune, la relazione reciproca fra i concetti puri che si oppongono l'uno all'altro, in coppia.