(Cab.) - Il cerchio al cui interno sono racchiusi coloro che sono ancora vittime dell'illusione della separatività.

(Eg.) - O Noot, è il nome che gli Egizi davano alle acque primordiali dello spazio chiamate "Padre-Madre"; la "faccia dell'abisso" della Bibbia, perchè sopra di Noo aleggia il Soffio di Kneph, che viene raffigurato con l'Uovo del Mondo in bocca. Il Caos, il Primo Progenitore, il Grande Abisso.

(Eg.) - Nelle leggende Egiziane è lo scultore divino che crea una fanciulla bellissima, Pandora, e la manda a Batoo ( o "uomo"), la cui felicità viene da ciò distrutta. Lo "scultore" o l'artista è simile a Jehovah, l'architetto del mondo, e la ragazza è "Eva".

(Eg.) - Il fiume celeste che scorre nel Noot, l'abisso cosmico o Noo. Poiché tutti gli dei sono stati generati nel fiume (il Pleroma Gnostico), esso è chiamato il "Padre-Madre degli dei". Può essere usato come sinonimo di Noo, o Noot.

(Ar.) - Letteralmente, "La luce dell'Elohim". Alcuni Mussulmani credono che questa luce sia trasmessa ai mortali "attraverso un centinaio di profeti-guida". Conoscenza divina; Luce della Saggezza Segreta.

(Eg.) - Nel Rituale o Libro dei Morti, è l'abisso celeste. Nei Veda è lo spazio infinito personificato da Aditi, la dea che, simile a Noon è "la madre di tutti gli dei".

(Ast.) - Dallo spagnolo norte o dal francese nord o dall'inglese north, è il punto cardinale rivolto verso la stella polare ma anche, per estensione, qualsiasi luogo situato a settentrione dell'osservatore. E settentrione è un termine che deriva da "septem-triones", sette buoi, le sette stelle dell'Orsa. Nell'oroscopo è indicato dall'Imum Coeli. Simbolicamente, presso gli Indù, era rappresentato dal Monte Meru, ed era considerato il pese del Metallo. Era retto da ___________.

(Ger.) - Praga 1803, Tepliz 1850. Orientalista tedesco di origine ebrea, studioso di mitologia, fu espulso dal ginnasio della città natia per aver scritto un poema satirico su un suo insegnante. Dedicatosi alla carriera mercantile, studiò filologia, con particolare riguardo alle lingue antiche. Nel 1829 andò a Lipsia ove scrisse articoli per vari periodici, quasi tutti in chiave satirica; dopo la morte dei genitori, rinunciò al Giudaismo e si dedicò agli studi Orientali. Le sue opere principali sono: Bramini e Rabbini, Mito dell'antica Persia e Mitologia Biblica.

(Sca.) - Nell'Edda, le tre dee sorelle che rendono noti agli uomini i decreti di Orlog, o Destino; il loro nome sembra derivare dalla radice indoeuropea "ner" che significa "volgere": esse, infatti, volgevano il filo del destino, essendo esso indipendente dalla volontà degli Asi. Queste figure, forse, nascono dall'influsso delle Parche o delle Moire classiche. Sono raffigurate sedute alla sorgente dell'Ourdar, avvolte in un velo di oscurità, sotto il grande albero del mondo, il Frassino Yggdrasil, che innaffiano giornalmente con l'acqua della fontana di Urd, affinchè non appassisca, ma rimanga verde, fresco e forte fino agli ultimi giorni dell'Età dell'Oro" (Asgard and the Gods). Di là esse governano il mondo secondo leggi immutabili, decidendo della sorte degli Dei e degli uomini. I loro nomi sono: "Urd", il Passato; "Werdandi", il Presente; "Skuld", il Futuro che "è o ricco di speranze o offuscato dalle lagrime". Così esse rivelano i decreti del Destino "poiché gli avvenimenti e le azioni del futuro nascono dal passato e dal presente (Asgard and the Gods). Oltre alle Norne principali, ve n'erano altre provenienti dagli Elfi e dai Nani, divise in buone e cattive, secondo la loro influenza sugli uomini. Spesso le Norne vengono chiamate con il nome di Walkirie e gli scandinavi chiamavano Norne le donne dedite alle profezie, agli incantesimi ed alle arti magiche.