Glossario

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MENÙ

 
(Ind.) - Figlio di Brahma, divinità primigenia della India, e sua suprema legislatrice.

MENCIO

 
(Cin.) - Nome italianizzato di Meng-ci, filosofo cinese vissuto nel III secolo a.C. Mencio rappresenta la corrente idealistica del confucianesimo, e la sua teoria principale è la bontà originaria della natura umana. Ogni uomo possiede i quattro semi (compassione, vergogna, modestia, giustizia), ma essi debbono essere sviluppati in modo da divenire quattro virtù. Le virtù si possono esplicare solo nei rapporti sociali, ossia nella società e nello stato. Lo stato dev'essere una istituzione morale, e chi ne è a capo deve possedere le quattro virtù al massimo livello. Se non è così il popolo ha il diritto di ribellarsi. La teoria è nota come "Revoca del mandato celeste" ed ebbe grande influenza nei cambiamenti dinastici che si verificarono in Cina nei secoli successivi. Per Mencio, il governante ideale deve preoccuparsi del benessere del popolo, garantire solide basi economiche ed una equa ripartizione delle risorse. Egli auspicò il ritorno alla pratica del "campo comune", appezzamento di terra diviso in nove quadrati la cui rendita andava ad otto famiglie proprietarie dei quadrati esterni, mentre quello interno, coltivato da tutti, fruttava solo al governo sotto forma di imposta.

MENDARA

 
(Sca.) - La grande montagna che gli Dei usavano per sbattere l'Oceano e procurarsi così il cibo.

MENDEANI

 
(Gr.) - Chiamati anche Sabiani e Cristiani di San Giovanni. Quest'ultima denominazione è assurda perchè, secondo tutte le versioni, compresa quella dei Mendeani, non hanno nulla a che vedere con la Cristianità, da loro aborrita. La setta moderna dei Mendeani è largamente diffusa nell'Asia Minore ed altrove, e molti Orientalisti giustamente la ritengono un frammento che discende direttamente dagli Gnostici, cui è sopravvissuto. Come è spiegato nel Dictionnaire des Apocryphes dell'Abate Migne (art. "Le Code Nazarean" volgarmente chiamato "Libro di Adamo"), i Mendeani (scritto in francese Mandaites e da essi pronunciato Mandai), "significa esattamente scienza, conoscenza o Gnosi. Quindi, è l'equivalente di Gnostici". Come dimostra l'opera citata, sebbene molti viaggiatori abbiano parlato di una setta i cui seguaci sono variamente chiamati Sabiani, Cristiani di San Giovanni e Mendeani, sparsi attorno allo Schat-Etarab ed al punto di congiunzione fra il Tigri e l'Eufrate (principalmente a Bassorah, Hoveiza, Korna, ecc.), fu Norberg a segnalare per primo una tribù appartenente alla stessa setta, stabilitasi in Siria. E questa tribù è la più interessante di tutte. Composta da circa 14-15.000 persone, vive ad un giorno di cammino dal Monte Lebanon, principalmente ad Elmerkah (Lata-Kieh). Si definiscono indifferentemente Nazareni e Galilei, poiché originariamente vennero in Siria dalla Galilea. Affermano che la loro religione è la stessa di quella di San Giovanni Battista e che fin ad oggi non hanno cambiato una virgola. Nei giorni di festa si vestono con pelli di cammello, dormono su pelli di cammello, e mangiano locuste e miele come fece il loro "Padre, San Giovanni Battista". Definiscono Gesù Cristo un impostore, un falso Messia, e Nebso (o il pianeta Mercurio nel suo aspetto negativo); lo mostrano come una produzione dello Spirito dei "sette stellari (o pianeti) negativamente disposti". Vedi il Codex Nazareus, che è la loro Scrittura.

MENDELEEV Dmitrij Ivanovic

 
(Rus.) - Tobol'sk 1834, Pietroburgo 1907. Chimico russo, fra i più eminenti della seconda metà del secolo XIX, compì numerose ricerche sulle costanti fisiche dei composti. Il suo nome è legato in modo perenne alla storia della chimica per la legge periodica degli elementi e la relativa tabella. Scrisse anche i "Principi di Chimica". Leo-Georges Barry, nel suo libro "I Numeri Magici Nucleari" spiega che la periodicità osservata nella Tavola di Mendeleev ha una struttura basata sul numero 8, da cui deriva la regola degli ottetti (saturazione elettronica degli strati esterni) e sul 7, numero dei periodi chimici o elettronici. Fatto particolare è che il settimo periodo non finisce con un gas raro come i precedenti, ma si apre con una serie di elementi per la maggior parte radioattivi, instabili e creati artificialmente in laboratorio. La somma da 1 a 7 dei 2nq è 280, che corrisponde al movimento creativo degli elementi verso atomi sempre più pesanti, ovvero verso il compimento della Materia. Il numero 280 ottenuto dalla serie sottesa del numero 7 conferisce al 7 un carattere di regolamentazione strutturale e di creazione evolutiva. 7 è il numero che porta a compimento l'evoluzione dell'attuale Manifestazione. Il 7 è anche l'archetipo iniziale della sfera chimica.

MENDES

 
(Gr.) - Il nome del demone-capra, che la Chiesa di Roma asserisce essere stato adorato dai Templari ed altri Massoni. Ma questa capra era un mito creato dalla fantasia malvagia dell'odium theologicum. Una creatura simile non è mai esistita, nè il suo culto era praticato dai Templari o dai loro predecessori, gli Gnostici. Il dio di Mendes, o il Mendesius Greco, un nome dato all'Egitto Meridionale in tempi pre-Cristiani, era il dio Ammon dalla testa di ariete, il vivente e santo spirito di Ra il sole che dà la vita; questo indusse alcuni autori Greci all'errore di affermare che gli Egiziani stessi chiamavano la capra (o il dio dalla testa di montone), Mendes. Ammon fu per secoli la principale divinità dell'Egitto, il dio supremo; Ammon-Ra "il dio nascosto" o Amen (il dio celato) Auto-generato, che è "il proprio padre ed il proprio figlio". Esotericamente egli era Pan, il dio della natura o la natura personificata, e probabilmente il piede biforcuto di Pan, il piede di capra, contribuì a produrre l'errore che questo dio era una capra. Poiché il santuario di Ammon era Pa-bi-neb-tat "la dimora di Tat o dello Spirito, Signore di Tat", (Bindedi nelle iscrizioni Assire), i Greci, da "Mendesius" corruppero il nome prima in Bendes e poi in Mendes. L'"errore", anche dopo essere stato riconosciuto, era troppo utile agli scopi ecclesiastici per essere abolito o corretto.

MENELAO

 
(Gr.) - Il marito della bella Elena, exotericamente causa della Guerra di Troia, esotericamente simbolo del quarto principio umano.

MENES

 
(Eg.) - Il primo Re umano dell'antico Egitto, che regnò più di 5800 anni prima della nascita di Gesù. Secondo alcuni storici, Menes regnò nel 4100 a.C. ed ebbe conoscenza degli Atlantiani. È citato da Manetone, e qualcuno lo identifica con Narmer.

MENHIR

 
(Rel.) - Da men=pietra e hir=lunga, si tratta di una lunga pietra a forma di parallelepipedo (fino a 20 metri) infissa perpendicolarmente al suolo. Sono considerate monumenti preistorici, risalenti all'età neolitica o del Bronzo (ma la vera datazione è impossibile), talvolta isolati, altre disposti a circolo ma la cui interpretazione è tanto misteriosa quanto controversa. I monumenti compositi sono quasi sempre strani, colossali, con le pietre a volte scolpite con tratti antropomorfi, ornamentali, o di armi, a volte lisce. Non appartengono a nessuna religione conosciuta, si trovano sparsi in tutto il mondo, non hanno tratti riconducibili ad un'unica mano. Raramente sono associati a tombe.

MENINS

 
(Ger.) - Presso gli antichi Prussiani, era il nome del Dio della Luna.
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