Glossario

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LUG

 
(Sca.) - È una delle divinità più importanti dei Thuata Dè Dannan. È il dio dell'autorità regale e delle funzioni magiche. Egli prese il regno dopo aver lottato e vinto contro Ogma. Sconfisse i Fomore con l'aiuto del dio Dian Cecht, nella seconda battaglia di Mag Tured.

LUGLIO

 
(Ast.) - Mese estivo consacrato a Giove. La sua rappresentazione è fatta con uomini mezzi nudi, cappelli di paglia in testa, falce in mano, tutti elementi che lo indicano per quello che è. Talvolta si vedevano i capelli : erano rossi ad indicare il calore del mese. Ad esso sono consacrate la falce e le spighe.

LUGNASAD

 
(Sca.) - Festa che i Celti celebravano ai primi di Agosto in onore del dio Lug. È la festa più importante del calendario celtico.

LUGUS

 
(Sca.) - Di questa divinità parla Giulio Cesare nel De Bello Gallico, opera ricchissima di elementi sui miti celtici, identificandola con il Mercurio dei Romani. Era considerata il Dio supremo dei Galli. Secondo la loro tradizione era stato lo inventore di tutte le arti, mentre era il protettore dei viandanti. La sua rappresentazione assomiglia a quella di Mercurio, ma ne differisce per alcuni particolari, prettamente celtici, quali la testa di ariete ed il serpente. L'iconografia spesso lo tramanda accompagnato dalla dea Rosmerta.

LULLO Raimondo

 
(Spa.) - Un alchimista, adepto e filosofo, nato a Maiorca nel 1235 ed ivi morto nel 1315. Teologo e filosofo catalano, figlio del Siniscalco di Maiorca, ricchissimo, abbandonata la vita mondana nel 1263, a seguito di una crisi religiosa, dedicò la propria attività alla conversione al cristianesimo dei musulmani e degli ebrei. Studiò la lingua e la cultura araba, si battè per la formazione di collegi missionari, per promuovere una crociata e riformare il clero. Viaggiò in Europa ed in Oriente, insegnò in varie Università, scrisse opere su vari argomenti : teologia, mistica, logica, medicina, matematica, pedagogia. In contrapposizione ad Averroe, egli subordina la filosofia alla teologia, affermando che se il sapere fosse presentato in modo unitario, in stretta relazione con i contenuti della fede, chiunque ne rimarrebbe convinto, anche gli infedeli. Elabora 18 principi generali, validi per tutte le scienze, a cui si possono ridurre i termini di tutte le proposizioni; nove sono gli attributi divini (bontà, grandezza, eternità, potenza, saggezza, volontà, virtù, verità, gloria), nove sono i termini che indicano le relazioni fra gli esseri contingenti (differenza, concordanza, contrarietà, principio, mezzo, fine, maggioranza, eguaglianza, minoranza). Gli elementi vengono indicati con lettere dell'alfabeto, o cerchi concentrici, o figure mobili. Attraverso tutte le possibili combinazioni si otterranno i ragionamenti tipici per risolvere tutti i problemi. Questa arte serve non solo per ordinare verità note, ma anche per trovarne delle altre. Per Lullo, l'universo è "un libro in cui si impara a conoscere Dio". Il Lullismo si diffuse in tutta l'Europa ed a lui furono attribuite molte opere di magia, astrologia ed alchimia. La rivelazione delle sue dottrine provocò grande turbamento e l'immancabile intervento della Chiesa di Roma. Ma nel XV secolo la cultura europea riprese i lavori di Lullo, di cui si trova traccia in Cusano, Pico, Bruno, ecc. L'aspirazione enciclopedica del rinascimento era attratta dall'arte lulliana che si presentava come scienza capace di unificare tutto il sapere. Significative sono le opere : De arte cyclognomica, Opus Aureum ed altre derivate dalle idee di Lullo. Importanti i suoi studi anche ai fini della arte della memoria, talvolta posta a fondamento di una nuova logica capace di individuare la struttura dell'universo. Contro la mnemonica lulliana, orientata ad interpretare l'universo in chiave magico-simbolica, si posero Bacone e Cartesio, ma l'influsso lulliano rimase, oltre che in campo esoterico, anche in ambienti exoterici. Si racconta che in un momento di bisogno, Lullo fece per Edoardo III, re d'Inghilterra, parecchi milioni di "splendide rose" d'oro, aiutandolo così a concludere vittoriosamente la guerra. Fondò diversi Collegi per lo studio della lingue Orientali; il cardinale Ximenes fu uno dei suoi mecenati e lo ebbe in grande stima, come pure Papa Giovanni XXI. Morì nel 1314 in età molto avanzata. La letteratura ha tramandato molte storie insensate su Raimondo Lullo, che formano quasi uno straordinario romanzo.

LUNA

 
(Eso.) - Il satellite della Terra, per la scienza è un corpo morto. Dal punto di vista esoterico essa è fisicamente semiparalizzata, mentre sono morti i suoi principi interni (psichico e spirituale). Il rapporto fra i pianeti e la Luna è molto misterioso e l'astronomia non ha mezzi e metodi per spiegarlo. Pur essendo un corpo morto, essa influenza fortemente la vita sulla Terra, con aspetti benefici e malefici, non sempre leggibili. La sua natura metafisica, tuttavia, rimane occulta, la sua Catena è strettamente collegata a quella terrestre essendo i Pitri Lunari gli antenati dell'uomo terrestre. Essa viene considerata il satellite della Terra perchè astronomicamente le gira attorno, ma per tutti gli altri aspetti è la Terra il satellite della Luna. I Caldei la chiamavano Sin e la consideravano colei che costruisce la vita. Pesce, Sin e Luna erano i tre simboli dell'uomo immortale: Oannes, la Caduta ed i Pitri. Presso gli Egizi, la Luna, come gatto, era l'occhio del sole poiché rifletteva la luce solare. La luna, infatti, è la veggente notturna nel cielo, mentre il gatto, che vede nell'oscurità, è il veggente notturno sulla terra. Ma è soprattutto il fatto che la pupilla del gatto si può restringere ed allargare a piacimento, formando una falce (in luce piena) ed un tutto tondo (al buio) che lo rende simile alle varie fasi lunari. Gli Egizi consacravano alla Luna l'Ibis nero perchè era scuro, coma la faccia che la luna non rivolge mai alla terra. Gli Ebrei consideravano la Luna come simbolo vivente di Jehovah, mentre i Greci consideravano Artemide la luna in cielo e Diana la luna sulla terra. Gli Egizi associavano alla luna la dea Hekat (la romana Ecate), regina dell'Inferno e Dea della Morte. Presso i Romani, la luna faceva parte di una trinità molto importante : Diana-Ecate-Luna, triformis (triforme), tergemina (triplice), triceps (tre teste), che simboleggiava Parto-Vita-Morte. Ed ancora in Egitto troviamo Iside quale divinità lunare per eccellenza; la Luna era chiamata "Occhio di Horus", mentre il Sole era detto "Occhio di Osiride". Sulle fasi lunari sono basati moltissimi eventi della Terra, mentre il calendario lunare ha scandito il tempo per migliaia di anni. La luna era considerata duplice per sesso, triplice per carattere, e nei riti religiosi veniva impiegata per due scopi : (1) per scopi exoterici, veniva considerata una divinità talvolta femminile, altre maschile; (2) nell'allegoria e nel simbolo era considerata un Potere asessuato. La Luna, da sempre, è l'occulto Mistero dei Misteri, più un simbolo del male che del bene. L'arca, fra le altre cose, è il simbolo dell'organo genitale femminile; in cielo, essa è rappresentata dalla luna, mentre in terra è rappresentata dall'utero. Nel primo diluvio universale (la creazione primordiale del Cielo e della Terra), il Caos sta per Diluvio e la Luna per Madre, dalla quale procedono tutti i germi di vita. Nella leggenda babilonese, troviamo Istar quale figura corrispondente a Venere, una dea lunare. Nel Tempio di Salomone, la colonna sinistra, Boaz, rappresenta la donna e la luna. Per i Greci, il crescente di luna era l'Arca, il simbolo della regina del cielo, Diana, la Luna, la Grande Madre di tutte le esistenze. La più antica trinità egizia era formata da Sole-Luna-Mercurio, personificata da Osiride-Iside-Thoth. La triade superiore degli Gnostici era formata da Luna, Giove e Saturno. L'Arca è considerata esotericamente come Navis, Yoni, Vascello di Vita, e come abbiamo visto, è anche il simbolo della Luna. In Egitto, la Dea Basht, o Pasht, raffigurata con la testa di gatto, era simbolo della Luna per la già detta analogia fra le fasi lunari e la pupilla del gatto. Per gli Indù, i progenitori dell'umanità sono i Pitri lunari, mentre per gli Egizi il primo antenato umano è That-Esmun, il Dio-Luna. Ed è interessante anche il fatto che Osiride, come dio della vita e della riproduzione, si diceva abitasse sulla Luna. Nella mitologia antica, per un lungo tempo, la Luna fu considerata maschio ed il Sole femmina. Le Dracontie, consacrate alla Luna ed al Serpente, erano le "pietre del destino"; ciò lega la Luna alla profezia. La Luna è considerata la guida del lato occulto della Terra, mentre il Sole è il regolatore e fattore della vita manifesta. Per calcolare la sua "musica delle sfere", Pitagora assunse la luna come uno dei punti di riferimento. Infatti : la distanza Luna - Terra corrispondeva ad un tono la distanza Luna - Mercurio corrispondeva a mezzo tono La storia greca narra che gli stregoni della Tessaglia avevano il potere di richiamare la Luna sulla Terra; ed ancor oggi sembra che la luna abbia una parte non secondaria nelle operazioni di stregoneria. Nella credenza degli antichi correvano anche altre storielle. Si credeva che durante l'eclissi di luna, al babbuino maschio veniva meno la vista, mentre la femmine spargeva sangue per terra. Per tale motivi gli Egizi allevavano i babbuini quali segno premonitori delle eclissi. Ed essi allevavano il gatto, simbolo della luna, per combattere i topi, animali protetti dal sole. La cipolla era collegata alla luna perchè, tagliata a fettine assume l'aspetto del crescente di luna. Essa, inoltre, acquista sugo quando la luna decresce, e avvizzisce quando la luna cresce. Fra i minerali, è l'argento ad essere collegato alla luna, certamente per analogia al colore della sua luce. Diana era rappresentata come una leggiadra fanciulla dalle braccia bianche, la testa ricciuta ed ornata da un diadema di raggi, mentre sorgeva dalle acque dell'Oceano su un carro tirato da due cavalli : uno nero l'altro bianco. L'allusione alla luna, con i suoi raggi, il levarsi dal mare, di giorno e di notte, è abbastanza evidente. Nel tempio di Giunone Olimpia vi era una statua della luna con le ali, una pantera nella mano destra ed un leone nella sinistra. Le ali rappresentavano il rapido corso della luna, la pantera le sue fasi, il leone la forza del sole che la illumina. Il simbolo della mezzaluna che troneggia su molte immagini, ad esempio sulla bandiera turca, è chiaramente un messaggio di potenza : una promessa di espansione. Astronomicamente, la Luna è un corpo celeste che gira attorno alla Terra, riceve luce dal Sole e la riflette sulla Terra. Il suo diametro è di 3470 Km. circa, la distanza media dalla Terra è di circa 384.000 Km, la sua orbita attorno alla Terra è di 27 giorni, 7 ore, 43 minuti, 11 secondi. Si ha la luna nuova quando essa si trova fra il sole e la terra, si ha la luna piena quando la luna si trova in posizione di completa illuminazione. La luna è crescente quando l'arco si rivolge verso il levante, è calante quando è in senso opposto. Il suo nome deriva forse dalla radice leuk o louk che significa "brillare", da cui anche Lux che significa "luce"; segue il suffisso no o na. In prenestino, infatti, il nome della Luna come divinità, era Losna. Il suo nome, quindi, all'origine era indicatore di splendente, luminosa, come attributo di una qualche divinità. Anche il nome Diana ha il significato di luminosa, mentre il nome greco Mene è la radice da cui deriva "men", e poi "mensis", termine greco e latino per indicare il "mese", come ciclo lunare. Il simbolo della Luna, oltre che la falce, è il cerchio senza punto al centro. Essa simboleggia la ragione e la speculazione mentale, mentre il Sole simboleggia l'intuizione intellettuale, forma superiore di conoscenza che supera il procedimento discorsivo. Alla Luna è associata Selene, la luna splendente nel suo massimo fulgore, nome che deriva da selas (sanscrito svargah) che significa "meteora", sia in latino che in greco. È detta anche Mene, figlia del Titani Iperione e di Theia, sorella di Elios-Sole, o di Eos-Aurora. Di notte scende in una grotta della Caria a contemplare Endimione, di cui era innamorata, e che Zeus ha sprofondato in un eterno sonno. Alla Luna sono collegate anche Artemide, Diana, Atena, Ecate, Minerva, come abbiamo già detto. Alla Luna è consacrata la civetta, altro animale che vede al buio. Astrologicamente, la Luna ha un tale complesso di significati che sarebbe troppo difficile sintetizzare in questa sede. Facoltà lunari sono il sogno, l'immaginazione, la fantasia, la ispirazione; ma anche la pigrizia, l'ozio, la fantasticheria. La luna è il grande mare che separa il dire dal fare, ma è anche memoria, il passato, la storia, personale e collettiva, familiare ed universale. Questo concetto ci rimanda in qualche modo alla Luce Astrale. La luna è anche influenzabilità, intensità affettiva, grandi gioie, disperati dolori. Tutto cambia, con la velocità della fasi lunari; capriccio, infantilismo, immaturità, ricerca della mamma, la Luna. Leopardi chiede alla Luna una risposta per i mali che affliggono la Terra, e molti altri autori si sono ispirati alla Luna, quasi angelo custode del nostro disperato pianeta. E si parla anche di Luna nera (Giovanbattista Riccioli) che alcuni intendono quale luna invisibile nella fase di luna nuova, altri come secondo satellite della terra che dovrebbe bilanciare gli effetti della Luna Bianca. Potrebbe essere anche un punto fittizio nell'orbita lunare, uno dei fuochi. Viene simbolizzata con una mezzaluna nera che sormonta una croce. Ad essa viene collegata Lilith, spettro notturno, demone femminile della mitologia babilonese, insidiatrice notturna di uomini e bambini. Sarebbe la prima moglie di Adamo, creata col sudiciume, che rifiuta di accoppiarsi con Adamo, ma lo fa ripetutamente con i Demoni del Mar Rosso. Essa rappresenta il lato più oscuro della personalità umana, il profondo ribollire della sensualità. E non a caso Lilith è stata recentemente rispolverata come simbolo di rivolta femminile contro il potere maschile. Concludendo, possiamo dire che il satellite della terra è stato presente in larga misura come emblema nelle religioni dell'antichità; il modo più comune è stato quello di rappresentarla Femmina, ma non dappertutto, poiché nei riti dei Teutoni e degli Arabi, come anche nella concezione dei Rajpoots dell'India (Vedi Tod, Hist.), ed anche fra i Tartari, la luna era maschio. Sembra che essa fosse considerata femmina rispetto al sole, mentre era considerata maschio rispetto alla terra. Gli autori Latini parlano della Luna, molto raramente di Lunus. Il nome Greco era Selene, quello Ebraico Lebanah ed anche Yarcah. In Egitto la luna era associata con Iside, in Fenicia con Astarte ed a Babilonia con Ishtar. Sotto certi punti di vista, gli antichi guardavano alla luna come ad un Androgino. Gli astrologi attribuiscono alla luna una certa influenza sulle diverse parti dell'uomo, a seconda dei differenti segni Zodiacali che attraversa; come anche si ha una influenza speciale prodotta dalla casa che essa occupa nella figura. La divisione dello Zodiaco nelle 28 dimore della luna sembra essere anteriore ai 12 segni; i Copti, gli Egizi, gli Arabi, i Persiani e gli Indù usavano la divisione in 28 parti molti secoli or sono, mentre i Cinesi la usano ancora.

LUNDY John Patterson

 
(USA) - Danville 1823, New York 1892. Fece i suoi studi al Seminario Teologico di Princeton, fu ordinato ministro Presbiteriano nel 1849, e due anni dopo entrò nella Chiesa Episcopale Protestante. Qui fu ordinato nel 1855 e fu Pastore della Chiesa dei Santi Apostoli di New York. Autore di molte opere, suo capolavoro può essere considerato "Cristianità Monumentale", dove egli tratta l'arte ed il simbolismo della Chiesa primitiva, come testimonianza ed insegnamento della fede cattolica e della pratica della prima cristianità.

LUNET

 
(Sca.) - Nella mitologia scandinava è una divinità famosa per la sua bellezza e proprietaria dell'anello dell'invisibile. Nel ciclo arturiano corrisponde a Lunette.

LUNO

 
(Eg.) - Era una divinità maschile, corrispondente alla Luna, che era la Dea femminile sotto vari nomi, che veniva invocata nei loro Misteri. Vi è traccia di un dio simile anche fra i Parsi, dotato di corna, che riceveva sacrifici in riti dove gli uomini vestivano da donna e le donne da uomo.

LUNUS

 
(Ind.) - Il Re Soma, il dio indù simbolo della Luna. Per i Greci era il dio babilonese Sin. Deve certamente esistere un collegamento con il dio "Luno" degli Egizi e dei Parsi.
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