Glossario

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IUNO

 
(Gr.) - Forma latineggiante per Giunone. Le Iunonali erano feste romane dedicate a Giunone; si celebravano alle none (7) di Marzo, a chiusura delle feste Matronali.

IURBO ADONAI

 
(Gno.) - Gli Gnostici ritenevano Iurbo e Adonai nomi di Iao-Jehovah, che gli Ofiti consideravano una emanazione del loro Ilda-Baoth, il Figlio di Sophia Achamoth - il dio geloso, ambizioso ed invidioso, lo Spirito impuro che molte sette Gnostiche consideravano il dio di Mosè. "Iurbo è chiamato dagli Aborti (gli Ebrei), Adonai", dice il Codex Nazareus (Vol. III, p. 13). Gli "Aborti" e gli Abortiti erano i soprannomi dati agli Ebrei dai loro oppositori, gli Gnostici.

IVI

 
(Ame.) - Secondo una tradizione di Tahiti, è l'osso dell'uomo dal quale la divinità (Taaroa, il Potere Creatore) trasse la donna.

IWALDI

 
(Scand.) - Lo Gnomo i cui figli fabbricarono per Odino la lancia magica. Uno dei fabbri sotterranei che, con altri gnomi, contribuì alla fabbricazione di una spada incantata per il grande dio della guerra, Cheru. Questa spada a doppio taglio appare nella leggenda dell'Imperatore Vitellio, che la ricevette dal dio "per ferirsi da sè" secondo l'oracolo di una "saggia donna". Ma egli trascurò l'oracolo ed alla fine fu ucciso con la spada ai piedi del Campidoglio da un soldato Germanico che gli aveva rubato l'arma. Sulla "spada del dio della guerra" sono stati scritti molti libri, ed essa ricompare nella biografia semileggendaria di Attila. Questi sposò contro la sua volontà la bella figlia del Re di Borgogna, da lui ucciso; sua moglie ottenne la spada magica da una misteriosa vecchia, e con essa uccise il Re degli Unni.

IWANGHI

 
(Ori.) - Nome attribuito a certi maghi delle isole Molucche, i quali facevano anche gli avvelenatori di professione. Si dice che si cibavano di cadaveri dissepolti.

IXCHEL

 
(Azt.) - Dea della luna e consorte del dio Kinich Ahau - Itzamnà. Questa divinità era venerata anche come dea dell'artigianato, delle arti tessili e del mare, in quanto ne provocava le maree. Per i continui tradimenti, fu spesso considerata dea della licenziosità e protettrice delle donne.

IXCUINA

 
(Azt.) - Dea azteca della terra, rappresentata con quattro facce.

IXMUCANÈ

 
(Azt.) - Avo capostipite di tutte le divinità madri del pantheon azteco. Letteralmente, la parola significa "nonna".

IXORA

 
(Ind.) - Uno dei mille nomi di una divinità indù di colore bianchissimo, che aveva tre occhi, uno dei quali in mezzo alla fronte; aveva sei braccia, era vestita di pelle di tigre ed era avvolta da serpenti. Dal collo le pendeva una campana con tre catene : una fatta di fiori intrecciati, un'altra con una testa di Brahma, e l'ultima fatta di ossicini infilzati, provenienti da una delle mogli del dio, chiamata Calibi.

IXPIYACOC

 
(Azt.) - Consorte della dea "nonna" Ixmucanè.
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